Essen 2019: il listone di Pennuto77

Tania-94

Di seguito la lista dei tanti regolamenti che ho letto in vista di Essen 2019. Non sempre si tratta di giochi nuovissimi o acquistabili in fiera. In alcuni casi si tratta di Kickstarter o titoli solo presentati durante lo Spiel.

Approfondimenti
Giochi

A ogni gioco ho associato una breve descrizione di ciò che mi ha convinto o no e due righe sul tema e le meccaniche utili a ricordarmi di cosa si tratta. Non si vuole comunque fare una descrizione esauriente o sufficiente a chi non conosce il titolo ma solo un breve insieme delle mie impressioni [I titoli dei giochi, ove presenti, rimandano ad anteprime o recensioni della Tana dei Goblin, NdR]. I lettori di questo articolo, conoscendo i miei gusti o leggendo le righe che seguono, potranno almeno usare quanto scritto per orientarsi nel mare magnum dei titoli in uscita, magari per approfondire meglio qualche gioco.

Alla fine di ogni gioco ho provato a mettere un voto (minimo 1 e massimo 10 per giochi che mi sembrano molto molto belli) distinguendo fra un parere oggettivo ed uno più soggettivo (mediato dai miei gusti di amante dei german/euro e poco incline a filler o giochi con forte interazione distruttiva).

Ho anche aggiunto un “indice di appetibilità” (sempre in dieci decimi dove dieci è il valore più alto) che sta ad indicare quanto cercherò e spero di poter approfondire il gioco prima di acquistarlo o meno, magari provandolo allo stand della casa editrice durante la fiera. Se il voto è 10 probabilmente è un titolo che prenderò anche a scatola chiusa nel caso non riesca a provarlo prima.

Nel file Excel ho messo anche una serie di informazioni “anagrafiche” che contengono: la posizione all’interno della fiera (dove il primo numero è la stanza ed il resto la posizione al suo interno), l’autore, la casa editrice, il link alla pagina di BGG, la lingua del regolamento, la dipendenza dalla lingua, la durata, la complessità, il numero di giocatori, se è uscito il regolamento ed il prezzo indicativo.

Essendo tanti i giochi e poco il tempo, non ho potuto fare un lavoro più approfondito di così, spero comunque sia gradito quanto fatto. Resta fondamentale considerare che nella stragrande maggioranza dei casi sono impressioni basate sulla sola lettura delle regole e come tali vanno prese. Non ho assolutamente la pretesa di poter capire quanto un gioco sia davvero bello o meno dal solo regolamento ma d’altra parte da qualcosa occorre pur partire per selezionare i titoli su cui focalizzare la propria attenzione.

Infine, questo elenco non ha la possibilità di trattare tutti i titoli interessanti di Essen 2019 dato che sono più di un migliaio! Già solo nella lettura dei regolamenti ho scelto quelli per me più interessanti sulla base di valutazioni assolutamente personali. Ad esempio, ho scartato a priori quasi tutte le espansioni, le demo e quasi tutti i giochi la cui durata sia inferiore a 60 minuti. Indubbiamente mancheranno giochi probabilmente molto belli, anche solo per il semplice fatto che non sono ancora stati pubblicati i regolamenti in inglese o italiano.
L’ordine con cui sono elencati i giochi è meramente alfabetico solo per rendere più comoda la consultazione.

1942 USS Yorktown

1942 USS Yorktown
1942 USS Yorktown
Casa editrice che apprezzo molto così come l’artista che cura il comparto grafico. Pubblicano sempre giochi interessanti in scatole piccolissime e con prezzi contenuti. Questo titolo (uno dei due di questa fiera ad opera loro) è un gioco di dadi cooperativo in tempo reale sulla guerra aerea tra Jappone e Stati Uniti. Il titolo appare carino ed interessante sebbene il genere in tempo reale non faccia facilmente breccia con il mio gruppo di gioco. Si devono contrastare gli aerei giapponesi ed abbattere la portaerei per vincere entro il tempo limite ed evitando di subire troppi danni nella propria squadriglia. Le meccaniche non sono particolarmente originali ma sembrano ben amalgamate con una buona gestione tattica e del rischio. Da provare secondo me se piace il genere.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

1987 Channel Tunnel

Altro titolo della Looping Games, questa volta competitivo da due giocatori. Si deve concorrere alla costruzione del tunnel sotto la manica impersonando Inghilterra o Francia. Avanzando nella costruzione da punti opposti, sebbene anche arrivando primi al centro (decretando la fine della partita) non si è sicuri di vincere poiché ci sono molti altri criteri di scoring. La meccanica di svolgimento delle azioni è carina poiché per farle si devono usare un numero di dischi di vari colori maggiore dei dischi già posizionati in precedenza sull’azione interessata. La gestione tattica dei turni appare quindi abbastanza intrigante sebbene si parli comunque di un titolo di peso medio. Grafica e materiali sempre molto gradevoli in una scatola piccola anche nel prezzo. Personalmente ho quasi tutti i titoli di questa casa che trovo sempre gradevolissimi da intavolare (me ne manca solo uno ma penso che sia l’anno buono per recuperare anche quello). Da provare.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Age of Dirt: A Game of Uncivilization

Giochino family sotto l’ora di durata, in cui devi sviluppare la tua tribù preistorica raccogliendo risorse, costruendo cose utili e aumentando il numero dei membri del clan. Simpatico il sistema di raccolta risorse in cui si mandano propri lavoratori dentro scatoline il cui contenuto è poi rovesciato in una sorta di torre lancia dadi (tipo Shogun). Le cose che escono dalla torre danno ricompense ma c’è sempre il rischio che escano anche animali pericolosi che uccidono lavoratori se non si dispone delle armi pronte per difenderli. Si tratta di un giochino semplice e divertente, con buoni materiali e grafica simpatica ma che non rientra nel mio target. Carino.

Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Amul

Amul copertina
copertina
Gioco di carte basato su combo e collezione set tutto italiano. Il turno di gioco è molto semplice dato che ogni turno i giocatori prendono carte da quelle disponibili sul tavolo e giocano carte dalla mano. I vari effetti delle carte non sono descritti nelle regole ma, come per altri giochi simili, ci sono quelli permanenti, quelli immediati che poi fanno scartare la carta e quelli che daranno solo punti a fine partita. Giudicare un titolo del genere è davvero difficile senza avere la possibilità di leggere i vari poteri ed il funzionamento delle carte. Quello che posso dire è che non ci sono meccaniche particolari per originalità o altro. Tuttavia, il gioco pare pensato bene per un target family o per quando si vuole intavolare un gioco semplice che non duri molto. Grafica e materiali sono buoni. Se capita ci farò una partita volentieri per poter giudicare gli effetti in gioco e gli equilibri delle varie vie per raggiungere la vittoria. Un compito fatto bene, può essere interessante per via dell’ampio range di giocatori che va da 3 fino ad otto.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Aqua Mirabilis

Eurogames in cui dobbiamo fare e vendere a corte i migliori profumi. Carina ed interessante l’idea della ruota delle azioni che pone davanti a scelte non banali e discretamente sofferte. Pianificazione strategia e tattica. Gestione risorse e avanzamenti tecnologici da mettere al servizio di una fase più tattica in cui si presentano a corte i migliori profumi su una griglia di richieste che va via via riempendosi. Grafica e materiali gradevoli ma non eccelsi e prezzo che pare sarà piuttosto alto, purtroppo. Interessante, meriterebbe una prova. Da tenere d’occhio per gli amanti del genere Euro.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Armata Strigoi

Armata Strigoi: copertina
Armata Strigoi
Titolo tutto italiano di Valtriani-Vallerga edito dalla Scribabs. Si tratta di un gioco ambientato durante una fantomatica lotta contro gli ultimi due vampiri al mondo nel loro castello infestato da mostri. I giocatori giocheranno ognuno in completa autonomia ma poi tutti vinceranno o perderanno collettivamente contro il gioco. Ad ogni turno verrà selezionata una carta da ogni giocatore che gli darà abilità, movimento e capacità in combattimento. Se si incontra un gettone mostro si scopre e si affronta. Stesso dicasi dei due boss finali, affrontabili solo dopo un tot di vittorie contro i mostri “minori”. Al termine del turno degli eroi c’è una fase in cui i due Strigoi (i vampironi cattivoni) si muovono ed, eventualmente, attaccano in modo più o meno casuale. Gli scontri sono risolti confrontando i valori di attacco dei personaggi coinvolti con eventuali modificatori dati dal gioco di carte, oggetti, abilità, ecc... Il titolo è molto, per me troppo, semplice e sostanzialmente astratto e francamente non ci ho trovato molti motivi di interesse o trovate originali. Carina grafica ed ambientazione (posticcia). Personalmente non credo che lo proverò.

Voto personale: 5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

ArtSee

Gioco di carte in cui si deve mettere in piedi la migliore galleria d’arte possibile per attirare visitatori e fare più punti prestigio degli altri. Tutto viene gestito con un meccanismo di punteggio molto interessante ed innovativo per cui si fanno punti in base ai visitatori attratti dalle carte appena posizionata su una delle proprie gallerie ma per il numero di opere corrispondenti al tipo di visitatore della galleria accanto (tua o dell’avversario vicino nel caso la tua non ci sia). Inoltre, è possibile reclamare artisti al termine del turno se si sono ottenuti un sufficiente numero di punti prestigio del tipo dell’artista da richiamare. Occorre capire quanto incida la pesca delle carte sul risultato finale ma sicuramente il sistema di punteggio è interessante e mai visto prima.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Babylonia

Ennesimo astratto di piazzamento su mappa del buon Knizia. Nulla di particolarmente innovativo ma non mancherà di piacere agli amanti del genere. La grafica del tabellone è buona ma non mi piacciono molto le icone scelte per il resto delle componenti. Si tratta di piazzare i propri pezzi, di 4 tipologie diverse, su una mappa in modo da ottenere bonus e vantaggi vari al completo circondarsi di alcune Ziggurat. Non molto il mio genere e privo di trovate particolarmente originali. Personalmente non sono interessato ma non sembra un brutto prodotto per chi apprezza questa tipologia di titoli di cui Knizia è un maestro.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Bar Barians

Francamente c’è davvero poco da dire. Al di là dell’ambientazione di rissa da bar fantasy il gioco si limita al giocare carte per menare tramite il lancio del dado e vedere chi rimane in piedi. Possibile giocare una sola carta che modifichi l’attacco, che comunque, alla fine, è deciso dal lancio di dado. Inoltre, c’è anche l’eliminazione giocatore (ma per fortuna il gioco dura massimo mezz’ora). A voler per forza trovargli dei pregi si può dire che in fondo è solo un fillerino, dura poco, regge fino a 6 giocatori e costa poco - ma allora meglio Fantasy Pub che aveva qualche trovata in più, all’epoca anche originale.

Voto personale: 4
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 3/10

Barrage

Barrage: copertina
Barrage
Dopo la campagna su Kickstarter, finalmente uscirà ad Essen la versione retail di questo eurogame di peso. Ho già comprato il gioco e fatto tre partite per cui non mi dilungherò sulla bontà del prodotto (eccellente) né è questa la sede per considerazioni sulla produzione e sulla gestione della Campagna da parte di Cranio. Basti dire che al netto di tutto il titolo è davvero ottimo e consiglio a tutti di provarlo e/o comprarlo in fiera se non lo si conosce ancora. Uno dei migliori eurogame dell’anno per le meccaniche.

Voto personale: 9
Voto oggettivo: 8,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Black Angel

Interessante titolo di esplorazione spaziale e dice management con una buona dose di strategia e tanta tattica nella gestione dei dadi turno per turno. Ci si trova in una nave spaziale come ultima speranza di migrazione dei terrestri. Il tabellone rappresenta l’interno della nave in cui si devono posizionare i dadi per svolgere le diverse azioni di gioco. Una seconda plancia componibile rappresenta lo spazio in cui la nave si muove e dove è possibile mandare i propri robot ad esplorare ed affrontare le minacce aliene. Il gioco pare ben pensato e realizzato ma non mi ha colpito nessuna meccanica in modo particolare. Risulta essere comunque un buon lavoro che potrebbe rivelarsi diverte ed impegnativo. I materiali sono buoni ed abbondanti così come altino ne risulta il prezzo alla vendita. Non disdegnerò di provarlo ma in definitiva mi aspettavo qualcosina in più dal nuovo gioco della Pearl Games. Da approfondire.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Black Rose Wars

Black Rose Wars
Black Rose Wars
Gioco italiano prodotto dalla Ludus Magnus tramite Kickstarter e presente ad Essen in vendita. Al contrario di altri titoli questo sono riuscito a giocarlo e devo dire che è dannatamente divertente. Si tratta di un Dungeon in cui fino a quattro maghi si scontrano tra loro e contro il gioco cercando di fare punti principalmente ferendo gli altri maghi e distruggendo le stanze del Dungeon, oltre che con qualche Quest. La caratteristica divertente del titolo è che ogni turno si possono compiere due azioni che attivano i poteri delle varie stanze e si castano fino a 4 incantesimi presi dal proprio mazzo che si rimpolpa di nuove magie ogni round. All’inizio della fase, infatti, si possono pescare 4 nuove magie dai sette mazzi tematici di scuole magiche. Queste magie fanno di tutto e sono ben tematizzate, dando vita a combinazioni micidiali e tremendamente divertenti. Personalmente lo trovo un ottimo American, molto vario e con materiali ed illustrazioni bellissimi.

Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Board Game Café Frenzy

Nell’arco di 10 round, ci troveremo ad estendere e gestire il nostro Caffè per accontentare il maggior numero di avventori e per migliorare il più possibile l’offerta al pubblico. In questo gioco di carte appare fondamentale l’ordine di turno e la pianificazione delle azioni per guadagnare più soldi degli altri con un’offerta di prodotti e servizi tale da accontentare al meglio la clientela. Le carte sono il motore di gioco e presentano un buon numero di icone ed opzioni tra cui scegliere per gestire i pochi turni di gioco. Un titolo carino e con una grafica molto piacevole che non mancherà di interessare i giocatori in cerca di un gioco non troppo impegnativo e lungo ma con una buona dose di scelte interessanti. Personalmente si tratta di un gioco troppo semplice e privo di twist particolari per ricadere nel mio ambito di interesse. Carino.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Boogie Beasts

Boogie Beasts
Boogie Beasts
Giochino di carte di breve durata con fasi in tempo reale e momenti di bluff. Un titolo semplice e senza troppe pretese in cui impersoniamo animali (perché?) che si lanciano con il paracadute e devono riuscire insieme o in solitaria a fare le figure aeree migliori per collezionare più punti degli altri. È possibile ostacolarsi bluffando o giocando carte meteo che portino vantaggi a noi o ostacoli per gli altri. Simpatico ma davvero troppo semplice e senza particolari trovate per potermene interessare.

Voto personale: 5
Voto oggettivo: 5,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4/10

Bruxelles 1897

Versione di carte del vecchio (ed ottimo) Bruxelles 1893 della Pearl Games che liofilizza tutto in poche carte e una manciata di materiali a prezzo molto ragionevole. Il piazzamento delle carte ha una meccanica simile al predecessore in cui comunque dobbiamo presentare opere d’arte per fare punti. Forse eccessivamente semplificato, questo titolo potrebbe comunque essere interessante per quanti hanno apprezzato il predecessore e magari trovano difficoltà a reperirlo (purtroppo non è semplice da trovare). Avendo il gioco da tavolo del 2013 non sono interessato a questa versione cartacea ma non pare un gioco brutto.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Carnival of Monsters

Gioco di carte dal tema sicuramente intrigante ma alla fine poco sentito. Ogni turno i giocatori draftano i mostri da affrontare cercando di sconfiggerne il numero maggiore ed il tipo più richiesto dal pubblico. Il tutto tramite l’uso di carte che li rendano in gradi di sfruttare luogo e cacciatori nel miglior modo possibile. Tutto molto classico e senza particolari guizzi strategici o di originalità. Nulla che non vada, a cominciare da una grafica accattivante ed un tema simpatico ma alla fine non ci trovo guizzi tali da renderlo interessante ai miei occhi. Dovesse capitare ci farò volentieri una partita ma non è nella lista dei giochi da cercare di provare assolutamente. Forse per via del fatto che si tratta di un titolo di Garfield potrebbe nascondere qualche sorpresa. Carino.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Cartographers: A Roll Player Tale

Cartographers: A Roll Player Tale
Cartographers: A Roll Player Tale
Giochino Flip&Write in cui ad ogni turno si girano carte che ti fanno disegnare forme sulla personale griglia quadrata per poi fare punti ogni tot di forme disegnate in base a delle condizioni variabili. Il tutto è condito con una poco sentita ambientazione fantasy e con qualche piccola regola di vincoli. Come altri prima di lui ha il pregio di durare e costare poco e di essere giocato da un numero indefinito di giocatori contemporaneamente (basta avere un sufficiente numero di fogli e matite), Welcome to my perfect home ha fatto scuola e il principio su cui si basava viene ora applicato ad altre meccaniche di punteggio e scrittura. Uno dei tanti che per il momento non mi ha colpito per nessun motivo particolare.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Castello Methoni

Nuova fatica del nostro Leo Colovini che, come ci ha abituato negli anni, presenta un buon astratto con poche regole ma tanta profondità. Si tratta di una re-implementazione di un suo precedente titolo di nome Masons che personalmente non conosco. Su una Plancia divisa in triangoli i giocatori edificano mura, case e torri per massimizzare il punteggio a fine partita. Oltre a piazzare nel modo migliore le proprie costruzioni occorrerà fare attenzione al comportamento degli altri giocatori poiché è sempre possibile tirarsi bastardate tramite l’annessione ai propri domini dei territori limitrofi. Le maggioranze sui grandi feudi che si andranno a formare con la fusione dei diversi territori minori darà un gran numero di punti a fine partita, trasformando il gioco in un susseguirsi di ribaltoni e cattiverie fra i giocatori. Io apprezzo abbastanza questo genere ma non so se aggiungerò alla mia collezione questo ennesimo esponente piuttosto astratto. Da provare.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Castle Dukes

Singolare gioco in cui ci si trova a dover edificare il proprio castello in modo da fronteggiare draghi e attirare il maggior numero di Re, Regine e Cavalieri. Alla normale gestione delle risorse per edificare stanze, armi da difesa ed alloggi per gli ospiti, si unisce una componente di destrezza nella costruzione del proprio castello su più piani da sovrapporre con pilastri e plance rigide. La parte gestionale sembra funzionare piuttosto bene mentre mi convince poco la parte di destrezza che può scontrarsi con colpi al tavolo e crolli che necessitano di ricostruire più volte il proprio castello con relativi malus annessi. Le meccaniche sembrano pensate piuttosto bene ma non mi piace molto il miscuglio di abilità manuali con pianificazioni strategiche e tattiche. Potrebbe però riservare qualche gradevole sorpresa e se sarà possibile lo proverò volentieri in fiera.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Cat Café

Altro titolo della ormai nutrita schiera dei Roll&Write che però non pare emergere dalla massa per nessuna trovata in particolare. Due paginette di regole con i soliti foglietti da riempire tramite i risultati dei dadi (5 normali D6) da gestire nel modo migliore. Francamente non trovo meccaniche particolari che facciano spiccare questo gioco dal mare magnum dei numerosissimi titoli del genere. Ma ci sono i gattini.

Voto personale: 4,5
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4/10

Chartered: The Golden Age

Il gioco appare molto semplice ed accattivante con materiali abbondanti sebbene, per mio gusto, non particolarmente belli alla vista. Il gioco tratta la fondazione e l’espansione di compagni azionarie rappresentate con edifici sulla mappa. Durante il proprio turno i giocatori hanno solo due scelte (che poi scatenano conseguenze successive): acquistare una nuova carta edificio (che serve a fondare/ampliare una compagnia) oppure giocare una carta già in proprio possesso per costruire/ampliare una compagnia già in mappa. La parte più intrigante è data dagli effetti di fusione che si scatenano quando ampliando una compagnia questa va a toccarsi con un’altra generando una fusione dagli effetti imponenti sui valori delle compagnie. Senza approfondire ulteriormente il semplice regolamento (4 paginette), il titolo appare interessante ma la sua bontà è difficile da giudicare dalle sole regole poiché la parte sfiziosa è tutta nell’interazione tra i giocatori attraverso le bastardate che si possono tirare con la fusione delle compagnie e l’incremento o il decremento dei valori azionari. Da provare, sebbene nel genere ci siano già molti titoli e questo avrà sicuramente difficoltà a spiccare.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Chocolate Factory

Gestionale leggero a tema cioccolatoso. Nei vari turni si costruiscono macchinari per implementare la catena produttiva e si producono dolciumi a base di cioccolato per fare soldi soddisfacendo contratti. L’attivazione delle macchine costa carbone e va gestita lungo la filiera produttiva facendo le cose giuste al momento giusto ma tutto in modo molto semplice e lineare. La grafica ed i materiali sono carini e ben fatti. Iconografia chiara e poche regole per un gioco che può fare quasi da entry-level per il genere. Manca però di qualsiasi elemento originale o meccanica che lo renda interessante. Un compito ben fatto ma nulla di più.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

City of the Big Shoulders

Uno dei migliori Eurogame di cui mi sia capitato di leggere il regolamento tra le uscite di questa Essen. Il titolo pare profondo, impegnativo, strategico e pieno di possibilità. La gestione della catena produttiva, delle azioni delle aziende e della vendita sul mercato sembrano promettere molto bene. Un titolo solido, asciutto e senza fronzoli (anche nella grafica e nei materiali purtroppo). Il regolamento è prolisso ma ben dettagliato ed organizzato, non sembra complicatissimo sebbene la difficoltà di gestione del titolo sia tutto un altro paio di maniche. Il mercato azionario e la vendita dei prodotti paiono poter offrire anche una buona dose di interazione e cattiveria. Ovviamente va provato per esserne sicuri ma sicuramente è uno dei giochi che attendo con maggiori aspettative e che cercherò in tutti i modi di provare ad Essen. Si tratta di un cinghiale bello tosto, un brucia-cervelli di prima categoria per cui va preso solo se è il target che si va cercando.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Cooper Island

Si tratta di un piazzamento lavoratori e tessere con diverse meccaniche incastrate al suo interno e tante cose da tenere sott’occhio durante i 5 turni di gioco. Alcune azioni hanno bisogno di prerequisiti e altre si possono sempre fari come azioni libere all’interno del proprio turno. Tutto pare ben congeniato e realizzato, comprese una grafica ed un’iconografia molto ben fatte e funzionali. I materiali sono buoni e l’incastro tra le azioni delle barche che si muovono una in senso orario e l’altra in senso antiorario sembrano interessanti. È possibile incrementare le proprie rendite ad inizio turno, aumentare i lavoratori a disposizione (che sono di due tipi), costruire edifici di diverso tipo ed ognuno con poteri specifici ed unici (si pescano carte con essi tra cui scegliere), migliorare i movimenti delle proprie barche (che danno rendite quando passano le isolette), migliorare la propria produzione. Ci sono bonus, milestone da raggiungere e tanto altro. Le regole sono chiare e ricche di esempi e il gioco appare davvero molto interessante. Attualmente è ai primi posti della mia personale classifica di interesse.

Voto personale: 9
Voto oggettivo: 8,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Coral Islands

Strano questo titolo che in realtà racchiude due giochi in uno. Uno è un puzzle game in cui con i dadi occorre formare delle figure tridimensionali rappresentate in delle carte per fare punti. Tali figure indicano la posizione e la quantità di dadi propri ed avversari che si deve utilizzare per fare punti. Tutto abbastanza semplice e classico. Il secondo gioco invece ha una logica un pochino diversa in cui si faranno punti per le torri di determinati colori e per altezza e valore del dado in cima ad esse. Insomma, particolare la scelta di fornire due giochi diversi all’interno della stessa confezione ma nessuno dei due pare avere trovate particolarmente nuove ed interessanti. Materiali e grafica molto gradevoli, non mancherà di avere successo nella categoria dei Family ma a me personalmente non interessa.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Crimson Company 

Classico giochino di carte con personaggi dai poteri stravaganti che hanno effetto su tutte le altre carte giocate. Occorre vincere due Castelli su tre giocando carte una alla volta ed applicandone gli effetti. La grafica è carina, il tema molto abusato e tutto sa di già visto altre mille volte. Sicuramente è difficile giudicarlo senza averlo provato ma da quanto letto nel regolamento il titolo non mi attira trattandosi, inoltre, di un gioco solo da due.

Voto personale: 5
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4/10

Crystal Palace

Crystal Palace: copertina
Crystal Palace
Titolo in cui occorre preparare una fiera presentando i migliori prototipi prima dell’apertura per alzare le aspettative del pubblico. Ad inizio turno si sceglie quale valore dare ai propri dadi/lavoratori, valore che andrà pagato, e poi si procede al piazzamento di questi sui vari spazi azione. Dopo che tutti avranno piazzato si svolgeranno le azioni in ordine di valore più alto del dado dato che non tutti i dadi piazzati potranno svolgere le azioni che sono in numero limitato rispetto agli spazi a disposizione. Diverse track di income, punti, invenzioni, ecc. ecc.. Tanta carne al fuoco per un gioco che pare possa essere stretto e cattivo con un’interazione piuttosto alta al tavolo. La questione dei dadi piazzati e le azioni da svolgere in numero limitato, sebbene interessante, non incontra troppo i miei gusti ma occorrerà provare come funzionerà all’atto pratico. Sicuramente un altro titolo interessante ad opera di Feuerland e WGG. Da provare.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

D.E.I.: Divide et Impera

Solitamente non metto dei giochi in sola dimostrazione alla fiera, ma in questo caso farò un’eccezione perché ho potuto giocare al prototipo di questo titolo e perché uscirà la campagna Kickstarter molto probabilmente subito dopo Lucca Comics&Games per cui spero sia cosa gradita. Oltretutto si potrà provare il titolo alla Pendragon anche nella fiera lucchese. Ma veniamo al gioco, si tratta di un gioco di maggioranze a tema apocalittico in cui da 2 a 4 giocatori impersonano fazioni che devono controllare le zone di una città in rovina post-glaciazione. Durante i turni i giocatori si alternano giocando due carte azione alla volta per tre giri e poi finisce il turno e si passa a quello nuovo reintegrando le sei carte giocate. Il gioco dura 4 turni ed è piuttosto rapido attestandosi, in 4 giocatori, penso oltre l’ora di durata. Molte le cose inserite ed interessanti; si può incrementare la potenza delle 8 carte azione iniziali comprandone altre, si raccolgono risorse e bonus di fine turno e round, ci sono obiettivi e poteri sbloccabili, dei droni utilizzabili da tutti, fazioni asimmetriche, ecc. ecc.. Tutto gira bene e velocemente e la cattiveria propria delle meccaniche di maggioranza, seppur presente, è mitigata dal fatto che i vantaggi e le maggioranze perseguite si valutano alla fine di ogni turno dei giocatori per cui essere contrastati nei turni altrui non reca danni, avendo già ottenuto i propri vantaggi alla fine del proprio round. I materiali sono stupendi ed abbondanti con ottime miniature e splendide illustrazioni. Il gioco mi è piaciuto molto e spero la campagna vada bene, sicuramente io aderirò e vi invito a provarlo in fiera se riuscite.

Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Dale of Merchants Collection

Ennesimo titolo di costruzione del mazzo e combo per fare punti con ambientazione animalesca e grafica molto gradevole e fumettosa. Non è un gioco nuovo ma ad Essen sarà presente in vendita questa versione da collezione che racchiude al suo interno le molteplici espansioni uscite fino ad ora per una ri-giocabilità davvero molto elevata. Il prezzo è buono ed i commenti sentiti dai tanti giocatori che si sono cimentati nelle partite mi fanno incuriosire ed interessare a questo gioco che pare avere anche un sistema di punteggio abbastanza originale. Se possibile, cercherò di provarlo per vedere se vale l’acquisto.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Dash Arena

Gioco futuristico di un simil rugby in cui le due squadre cercano di fare punti con carambole, pallonate e spintoni. Nella versione avanzata ogni giocatore ha caratteristiche proprie e con un poco di dimestichezza penso possa regalare una buona dose di divertimento ed azioni spettacolari, visto il campo molto piccolo in cui è possibile spingere e attivare rimbalzi ed effetti particolari. Non tanto il mio genere ma potrebbe risultare davvero godibile e divertente. Da provare se capita, visto anche il costo molto abbordabile.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Dawn of Mankind

Dawn of Mankind
Dawn of Mankind
Titolo dell’italiano Marco Pranzo ambientato nella preistoria. I giocatori, a capo di una tribù preistorica a testa, devono farla evolvere e sfruttarne i membri per fare più punti possibili. Il fulcro del gioco è la gestione dei propri lavoratori sul tabellone che presenta una serie di zone collegate da frecce da sinistra verso destra. Ogni turno si può recuperare lavoratori e risorse oppure avanzare un proprio lavoratore su una delle direttrici. Avanzando è possibile ottenere vari benefici o progredire in un’opera d’arte che frutterà punti vittoria. Gestire nel modo migliore la progressione dei lavoratori sul tabellone è il fulcro del gioco e deve fare i conti con le risorse necessarie ed il piazzamento dei lavoratori altrui. Attraverso un sistema di progressione molto semplice e fluido il titolo sembra presentare delle scelte interessanti e la possibilità di una pianificazione niente affatto banale. Non sapevo nulla di questo titolo ma alla lettura delle regole (due paginette scarse) mi ha colpito per la sua linearità unita ad una buona profondità. Da provare per confermare le buone impressioni avute. Interessante.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Dead Man’s Cabal

Grafica accattivante, materiali molto carini e tema inusuale (ma non troppo) per un gioco che alla fine si rivela abbastanza semplice. Su di un tabellone fatto di varie sezioni ci si ritrova a collezionare teschi ed ossa per poter poi fare rituali oscuri e andare a punti. Le opzioni alla fine risultano, a mio avviso, pochine per un titolo che speravo avesse una maggiore profondità. Magari con una prova cambierò idea ma dalla lettura del regolamento non ho molta voglia di sedermi al tavolo. Le idee sono poche e abbastanza scontate e l’impressione è che ci sia più amore nel tema e nella realizzazione estetica che nelle meccaniche di gioco.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Detective: City of Angels

Investigativo noir molto interessante che mescola investigazione a bluff e logica deduttiva. Si tratta di un competitivo in cui gli investigatori devono essere i primi a trovare la soluzione sebbene sia anche possibile perdere tutti quanti in favore dell’assassino. Durante il turno di un investigatore gli altri possono interagire cercando di corromperlo per sapere le informazioni reperite. Inoltre, è possibile trovare false piste, bluff del cattivo e una serie di altre trovate interessanti. Il vero problema, però, è l’alta dipendenza dalla lingua che, unita alla presenza di informazioni segrete, lo rendono difficile da intavolare con chi non padroneggia perfettamente la lingua di Albione. Purtroppo, ad oggi non si hanno notizie di un’eventuale localizzazione ma, trattandosi di un progetto nato su Kickstarter, ancora ritengo che ci sia margine di sperare. Interessante.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Dino World

Con il successo che sta avendo la categoria dei Roll&Write era solo questione di tempo prima che ne arrivasse uno a tema dinosauri, ed in particolare in questo saremo chiamati a rollare e disegnare una sorta di Jurassic World. Però devo dire che alcune idee interessanti ci sono e la componente strategica e di gestione del rischio non pare affatto male. Carina l’idea che all’aumentare dei dinosauri aumenti la pericolosità del parco e quindi i rischi di incorrere in problemi; come ho apprezzato l’idea dei recinti da mantenere elettrificati con la giusta dose di watt per evitare fughe da parte dei nostri vecchi animaletti. Da provare se capita e se si apprezza il genere, anche per il numero di giocatori così elevato, sebbene non sia una novità all’interno di questa categoria di titoli.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Dragon Boats of the Four Seas

Dragon Boats of the Four Seas
Dragon Boats of the Four Seas
Gioco di Michael Schacht che di solito apprezzo. In questo caso occorre mandare i propri lavoratori ad esplorare la regione di Zhong Guo tramite barche per raccogliere le offerte adeguate ai Draghi sacri che portano fortuna. I sei turni sono divisi nella fase di asta per le risorse e l’imbarco dei lavoratori e poi nella fase di esplorazione in cui le barche piene si muovono sulla mappa e portano i lavoratori nelle varie zone rurali dove raccogliere risorse ed esagoni terreno che daranno punti a fine partita per i set collezionati. La struttura del gioco pare abbastanza semplice ma occorrerà pianificare bene le aste ed i movimenti durante i turni di gioco per massimizzare il punteggio a fine partita. Non mi pare ci siano trovate particolarmente originali ma occorrerà capire la lotta per le azioni ed i territori più remunerativi durante la partita. Se capita, lo proverò molto volentieri perché l’autore mi piace e di solito i suoi giochi sono interessanti e profondi.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Ecos: First Continent

Il gioco in questione è ambientato in una rigogliosa natura formata da una mappa esagonale che andrà ad espandersi e popolarsi di elementi naturali ed animali nel corso della partita. I giocatori avranno un deck asimmetrico di carte di partenza di cui attiveranno gli effetti una volta che, tramite la pesca di appositi token da un sacchetto, si riempiranno tutti gli slot presenti su di esse. Turno dopo turno i token pescati rappresentano diversi animali raffigurati anche sugli slot delle carte. Una volta “riempiti” completamente tali slot i giocatori potranno attivare gli effetti della carta ruotandola di 90 gradi. Una carta potrà essere attivata solo un numero limitato di volte prima di essere scartata. Ogni volta che non sarà possibile attivare un token pescato (perché sprovvisti di uno slot libero di quel tipo o perché privi dei cubi energia che servono a coprire gli spazi sulle carte) i giocatori possono invece ruotare la loro carta personale che, dopo due o tre rotazioni, attiva alcuni poteri (prendere nuovi cubi, ecc. ecc.). Dal sacchetto possono anche venire pescate delle rune che attivano eventi naturali validi per tutti. Ovviamente il fulcro del gioco è sugli effetti delle carte che permettono di modificare la mappa e/o fare punti in base alle condizioni indicate. Il primo che raggiunge 80 punti vince. Si tratta di un gioco molto semplice che potrebbe essere gradevole e interessante per quanti cercano un family non troppo banale ma con poche regole e con una durata dichiarata di poco sopra l’ora di gioco. Carino ma per quanto mi riguarda non particolarmente appetibile visto un costo non proprio bassissimo (sebbene giustificato dai buoni materiali).

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Electropolis

Titolo dal regolamento semplicissimo che consta, infatti, di due pagine di cui una di setup. I giocatori devono costruire sulle loro plance città (delle griglie 5x5) le tessere edificio che andranno a pescare dal sacchetto delle tessere. Per prima cosa, in ordine di turno, ogni giocatore va a posizionare il suo segnalino su una delle azioni disponibili dichiarando la priorità nello svolgimento della fase costruzione ed il numero di tessere che andrà a piazzare. Le due cose sono inversamente proporzionali per cui prima si giocherà e meno tessere si andranno poi a scegliere e posizionare. Ogni turno si pescano le tessere che saranno a disposizione per la fase di costruzione, posizionandole in cerchio poiché, nella fase di costruzione, si potranno solo scegliere tessere tra loro consecutive nel cerchio di quelle pescate. Nella fase costruzione, scelte le tessere, si andranno a posizionare sulla propria plancia in modo da essere ortogonalmente adiacenti ad altre già presenti e con il malus di perdere punti popolarità in caso non si riescano a piazzare tutte. Le regole sono semplicissime ma pare che ne esca un titolo con una certa profondità e, tutto sommato, piuttosto interessante. La durata dichiarata è abbastanza alta, e non vorrei che il titolo rischi di risultare un pochino ripetitivo. Tuttavia, mi pare che si tratti di un gioco che potrebbe risultare niente affatto banale. Da provare.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Era of Tribes

Era of Tribes: copertina
Era of Tribes
Gioco di civilizzazione con tanta carne al fuoco. Ci si sviluppa, si commercia, si combatte e ci si espande su mappa. Tante opzioni e tante possibilità di interazione e modalità di vittoria (espansione, tassazione, combattimento, sviluppo tecnologico, esplorazione, commercio, diplomazia, ecc. ecc.). Un gioco che promette abbastanza bene nonostante una grafica bruttina e dei materiali poco più che sufficienti per i miei gusti. Occorre capire come l’amalgama finale possa essere fluido e funzionale ma la speranza di un buon titolo pare ci sia. Alcune scelte non mi piacciono (l’albero degli sviluppi su tutte) ma potrebbe risultare una gradita sorpresa. Spero di riuscire a provarlo perché non ci sono trovate particolarmente originali ma gli ingredienti paiono numerosi e gustosi. Da tenere d’occhio.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Era: il Medioevo

Gioco Roll&Build, nel senso che si tirano i dadi e poi con i risultati invece di disegnare sul solito foglio di carta si costruiscono fisicamente degli edifici sulle proprie plancette. Al di là della realizzazione fisica della fase di costruzione per il resto siamo di fronte ad un classico gioco Roll&Write con meccaniche simil-yatzee. In particolare, questo titolo è poco meno che una re-implementazione di Roll Through the Ages da cui prende gran parte delle meccaniche aggiungendoci qualche nuova trovata. Su tutte è molto interessante la nuova meccanica logistica per cui bisogna porre estrema attenzione, non solo a cosa costruire con le proprie risorse, ma anche a dove costruire! Infatti una serie di regole di adiacenza e di protezione con le mura sono fondamentali per difendersi dagli attacchi esterni e per fare punti. Il fatto è che si trattava di un bel gioco che ora, dunque, rimane un bel gioco con qualche miglioria e tanti edifici di plastica al posto dei disegni sul foglietto del predecessore. Non posso che consigliarlo perché a mio parere, se non si possiede già il predecessore, è un ottimo titolo.

Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Florenza Dice Game

Ennesimo Roll&Write che, questa volta, riporta a questa meccanica un ottimo piazzamento lavoratori e gestione risorse tutto italiano ad opera della Placentia Games. Devo dire che adoro il gioco da tavolo e questa versione di dadi e matite pare davvero aver portato con questa meccanica tutto ciò che c’era di buono nel predecessore limando complessità e durata. Le cose principali ci sono tutte, anche se l’approvvigionamento di risorse viene tramite la selezione dei vari dadi lanciati ogni round. La fortuna sembra molto meno presente che in altri titoli del genere, visti i tanti modi di modificare i risultati degli amici cubi a sei facce numerate. Ovvio che resta da capire come una partenza particolarmente fortunata possa incanalare la vittoria in modo irrecuperabile o meno ma le buone sensazioni ci sono tutte ed al momento questo mi sembra il miglior esponente della sua categoria presentato ad Essen. Da provare assolutamente, per quanto mi riguarda.

Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Flotilla

Gioco in cui si esplorano i mari per ottenere risorse, migliorare la propria ciurma (le carte azione a disposizione), prendere bonus e tecnologie e fare punti con gli obbiettivi. Il tutto gestendo le carte ciurma che permettono le diverse azioni di gioco come ad esempio comprare o vendere risorse, esplorare nuovi esagoni, piazzare nuove porzioni di mappa e gestire la tossicità data dalle radiazioni. Il meccanismo delle carte (c’è quella del capitano che fa tornare in mano quelle giocate fino a quel momento), la gestione delle risorse ed altre idee di vario genere sembrano ben amalgamate. Tuttavia, con l’azione di raccolta delle risorse si devono tirare dei dadi che possono dare grandi vantaggi come qualche grave impedimento. La cosa non so quanto si sposi bene con il resto delle meccaniche e mi lascia un pochino dubbioso sulla bontà del titolo in questione. Grafica e materiali sono buoni, tuttavia il prezzo è piuttosto alto per cui eventualmente sarà necessaria una prova in fiera per decidere se procedere all’acquisto. Nel complesso il gioco potrebbe essere interessante attestandosi su un livello medio di difficoltà.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Fuji Koro

Gioco bellissimo per materiali e grafica, anche grazie ad una buona campagna su Kickstarter. Alcune idee carine ci sono, su tutte la gestione/creazione delle armi che si possono fisicamente costruire tramite il posizionamento dei necessari cubi di materiali su una griglia a disposizione sulla plancia dei giocatori. Tuttavia, per quanto riguarda l’impressione sulle meccaniche complete di gioco mi pare ne emerga un titolo troppo semplice e lineare, specie per quanto riguarda la gestione del movimento su mappa e dei combattimenti contro i draghi. Non è riuscito a convincermi, all’epoca, a fare il pledge su Kickstarter ma se dovesse presentarsi l’occasione potrei riuscire a provarlo in fiera per confermare o smentire queste prime impressioni. Il prezzo è alto e sicuramente dovrà eventualmente piacermi molto per portarmi a fare un tale esborso. Rimandato.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Fuori i banditi! Mafia Code!

Giochino di carte basato su incroci probabilistici tra colori e numeri delle carte. Ogni turno si lancia un dado con numeri ed uno con colori e si segna sulla propria plancia quali e quante carte con quel numero e/o colore si hanno in mano. Poi si può provare ad indovinare le carte in mano degli altri giocatori e piano piano la partita prosegue fino a che qualcuno non finisce tutte le carte perché indovinate dagli altri. Un giochino logico-deduttivo molto simpatico ma che non mi pare offra chissà cosa di nuovo o particolarmente divertente. Simpatico ma non necessario.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Garum

Giochino molto semplice in cui si fanno punti piazzando tessere con i colori dei vari giocatori in una griglia 4x4 (ma ogni riquadro contiene a sua volta 4 tessere). Dopo aver piazzato una tessera nei riquadri si deve porre un proprio lavoratore (normale o il mastro) su una riga o colonna ai margini della griglia. Una volta che sarà tutto pieno ogni lavoratore piazzato farà tanti punti in base a quanti pezzi del proprio colore saranno presenti nella colonna/riga dove è stato posto. Semplice e scacchistico è un astratto simpatico ma senza particolari idee. Troppo lineare per i miei gusti.

Voto personale: 5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Godzilla Total War

Giochino di carte in cui i Kaiju dei film di Godzilla si combattono a suon di carte danno fino a che uno dei giocatori non raggiunge il necessario numero di punti. Le carte possono essere normali carte numerate da 0 a 10 (compresa una carta con valore -3). Alcune carte hanno effetti speciali e danni addizionali che si applicano immediatamente. Al netto di carte particolari per giocare una carta occorre sempre superare il valore della carta precedente, se non può giocare carte deve selezionarne una dalla propria mano ed assegnarsi quel numero di danni. Ogni giocatore impersona un mostro che ha anche un potere addizionale da usare in partita. Tutto molto lineare e semplice, francamente anche troppo. Fatico a trovare una qualsiasi attrattiva per questo titolo al netto del tema che, per altro, non è particolarmente sentito. Bocciato.

Voto personale: 4
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4/10

Harvest Island

Harvest Island copertina
Harvest Island copertina
Gioco di carte in cui si compete per avere l’egemonia sulla produzione dei diversi tipi di Coltivazioni nell’isola di Formosa. La meccanica di coltivazione è carina seppure non presenti nulla di particolarmente originale. Un giochino senza troppe pretese che potrebbe anche risultare piacevole ma che, per la sua semplicità, non rientra troppo nei miei interessi. Simpatico.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Humboldt’s Great Voyage

Gioco di autori italiani che sfrutta la meccanica del mancala in modo abbastanza originale ed interessante. C’è un minimo di fortuna nella pesca dei segnalini da un sacchetto che poi decideranno da quale zona del tabellone si dovrà partire. Dalla zona di partenza si prendono tutti i segnalini presenti e si distribuiscono, uno alla volta, nelle zone collegate cercando di posizionare in ogni zona un segnalino che corrisponda al colore della zona stessa in modo da ottenere una merce di quel tipo. Con le merci così ottenute si dovranno riempire le carte navi per fare punti. Fuori turno gli altri giocatori potranno scegliere una merce dalle zone riempite dal giocatore in turno per ottenere ulteriori bonus dalle carte navi (che sono divise in due sezioni proprio per differenziare i bonus e le merci da mettere). Le regole sono poche e semplici, la gestione potrebbe invece essere interessante e non banale. Prestando addirittura il fianco a una possibile paralisi-da-analisi. Da provare.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Immagineers

Gioco abbastanza lineare in cui si devono costruire attrazioni in un parco comune a tutti i giocatori per poi raccogliere punti e soldi con il pubblico che vi entra. Ogni turno si deve giocare una tessera sul parco o sulla propria plancia giocatore, oppure se ne upgrada una esistente. Tali tessere danno punti fama al costruttore ed al parco (che sono punti collettivi per tutti a fine partita). Dopo la fase di costruzione si possono muovere i segnalini pubblico, che genereranno punti felicità al giocatore in turno e soldi per il proprietario dell’attrazione visitata (che può essere anche il giocatore di turno ovviamente). Quando esce l’evento che decreta la fine della partita si fa un ultimo turno e poi si contano i punti andando a prendere anche quelli delle costruzioni realizzate sulla plancia personale dei giocatori. Ci sono altre cosette ma il gioco è sostanzialmente tutto qui. Può essere di interesse per gli amanti del tema ma a me francamente ha lasciato freddino.

Voto personale: 5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Inuit: the Snow Folk

Inuit: the Snow Folk
Inuit: the Snow Folk
Questo gioco è la riedizione con materiali e grafica migliorati del gioco Natives, uscito mi pare due anni fa ad Essen e che io presi e giocai con molta soddisfazione. Ho deciso di lasciarlo comunque tra le anteprime perché fu un gioco poco conosciuto per la piccola casa che lo aveva prodotto e quindi spero vivamente che questa nuova edizione gli dia il successo che merita. Sono anche presenti alcune piccole implementazioni che lo cambiano leggermente. Comunque si tratta di un gioco di carte dalle regole estremamente semplici e con meno di un’ora di durata che però risulta interessante e per nulla banale. Ad ogni turno si prendono carte dal centro del tavolo per fare punti od implementare le azioni a disposizione ponendo le carte sotto di esse. La scelta tra il migliorare le future azioni o prendere subito punti non è banale e si dovrà poi puntare su poche potenti cose per ottimizzare il punteggio trovandosi a fare scelte sempre dolorose. Per me è un titolo da avere se si cerca un giochino semplice e breve, anche se io non penso di comprarlo nuovamente possedendo già la vecchia versione.

Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Irish Gauge

Ferroviario ridotto all’osso che, tuttavia, non sembra aver perso la sua profondità. Le azioni sono poche ma interessanti e strategicamente valide. La mappa stretta pare promettere un’interazione elevata fra i giocatori e la componente azionaria è comunque presente. Ci sono tutti gli ingredienti classici dei ferroviari azionari senza però complicazioni ed orpelli vari. I materiali e la grafica sono minimali ma chiari e funzionali. La durata dichiarata di un’ora promette un gioco profondo ma facilmente intavolabile e potrebbe davvero rivelarsi un titolo interessante. Assolutamente da provare per un eventuale acquisto. Molto molto interessante davvero.

Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

It’s a Wonderful World

Gioco di costruzione carte con draft abbastanza classico in cui non mi pare di trovare particolari innovazioni. Ogni turno si draftano 7 carte e poi si sceglie come usarle (metterle in costruzione o scartarle per ottenere dei bonus). Con i materiali ottenuti si possono terminare o iniziare a costruire le carte messe davanti a sé ottenendo poi i relativi benefici una volta concluse. Dopo 4 round si contano i vari punti dati da carte, bonus ecc. ecc.. Non mi ha suscitato un particolare interesse ma occorrerebbe comunque provarlo per giudicare questo titolo che si basa sui poteri delle varie carte. Da provare ma solo se capita per quanto mi riguarda, non rientra nel mio radar al momento.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Jagged Alliance

Jagged Alliance
Jagged Alliance
Titolo interessante che, pur non presentando elementi di particolare innovazione, trasuda molta cura nella sua realizzazione, specie nella modalità campagna. Ci si mena parecchio in questo titolo cooperativo in cui si deve gestire con attenzione il proprio party di personaggi (tutti ben caratterizzati) in una mappa, che si compone tramite l’utilizzo di carte, interessante e varia. Il combattimento avviene nel classico modo con lancio di dadi e modificatori diversi dati da oggetti e terreni. Tutto sembra creare una buona ambientazione senza dover sacrificare troppo la giocabilità con un sistema semplice di icone e caratteristiche dei Personaggi Giocanti e dei nemici. Se la campagna risulterà ben realizzata e sufficientemente varia potrebbe davvero essere un buon titolo. Se riesco lo proverò volentieri perché sembra essere sufficientemente interessante. Non conosco l’ambientazione che, se non ho capito male, è tratta da un videogioco.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Jiguan

Gioco ambientato in un Giappone non ben identificato in cui siamo scienziati che devono creare ogni sorta di macchinario. Il titolo dura due turni durante i quali possiamo scegliere se fare una delle due azioni principali e tutte quelle secondarie, poi si ottengono i benefici di eventuali missioni di cui si sono soddisfatti i requisiti. Le prima delle due azioni principali consiste nel raccogliere due risorse da due case vicine, piazzarle sulla griglia di costruzione e scegliere se salire su una delle due track delle risorse. L’altra permette di realizzare un progetto di costruzione rimuovendo due delle tre risorse necessarie dalla griglia di costruzione e ottenendone la ricompensa. Al termine del round si fa una fase di punteggio e poi si comincia il round successivo se la partita non è finita. Le regole sono semplici ed il gioco si basa sulla gestione ottimale delle risorse sulla propria griglia. La durata limitata e la grafica accattivante ne fanno un titolo interessante come peso medio leggero. Da provare per vedere il flusso di gioco ed il livello strategico e tattico.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Kauchuk

Giochino astratto su una mappa costellata di pioli di plastica ad intervalli regolari su di una griglia. I giocatori si alternano usando carte di vari colori mettono i loro elastici tra più pioli per reclamare porzioni di mappa ed eventuali ricompense su di esse. Usare pioli già occupati da altri necessita il pagamento di carte che, invece, si ottengono circondando elastici altrui con i propri. Ogni scenario ha mappe e regole diverse. La trovata degli elastici è carina e non ne ricordo di simili in altri titoli; tuttavia appare poco per rendere interessante un titolo che, per il resto, non mi pare offra nulla di particolarmente originale e accattivante. Adatto agli amanti degli astratti.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

La Stanza

La Stanza
La Stanza
Gioco di difficile interpretazione con una meccanica di azioni originale che promette una certa profondità. La durata è contenuta e sembrerebbe avere diverse strategie per la vittoria. Francamente il prezzo molto elevato a corollario di una grafica che, personalmente, trovo agghiacciante mi fanno avere più di un dubbio sulla possibilità di una prova e di un acquisto. Anche i materiali sono bruttini ma dovessi riuscire a provarlo magari si rivelerà un gioco dalle meccaniche valide. Faccio però davvero fatica ad avvicinarmi a quel tabellone obbrobrioso (ovviamente sono gusti).

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

La Vina

Morto il proprietario della vigna gli eredi stabiliranno chi prenderà la gestione al termine del gioco in base a chi ha fatto i migliori profitti. In questo gioco a tema vinicolo (che va tanto di moda negli ultimi anni) si svolgono le azioni round dopo round in cui ci si sposta sempre più avanti e mai indietro in un tracciato che rappresenta i filari del vigneto. Dove ci si ferma si raccolgono carte uva che alla fine del round andranno vendute rispettando richieste e qualità degli acquirenti e facendo punti di conseguenza.  Attrezzi permettono azioni particolari ma c’è poco altro in questo gioco molto semplice e lineare che non offre spunti particolarmente originali. Un compitino ben svolto ma che non suscita il mio interesse.

Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Letter Jam

Letter Jam
Letter Jam
Party Game di carte che pare molto carino ed anche abbastanza originale. Occorre capire che lettere si hanno davanti (i giocatori vedono quelle degli altri ma non le proprie) sfruttando le parole formate con esse dagli altri giocatori. Un sistema interessante di punteggio e di dichiarazione finale lo rendono un gioco molto intrigante ai miei occhi sebbene temi che sia “tarato” per l’inglese e non so quanto funzioni altrettanto bene con le altre lingue. Vorrei provarlo in fiera per capire questa questione o vedere se sperare in una localizzazione. I materiali sono spartani ma carini e funzionali e il prezzo è basso. Da approfondire.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Little Town

Giochino family di costruzione su una plancia comune di edifici per fare punti. Al proprio turno è possibile piazzare un lavoratore su uno spazio libero della plancia e raccogliere i proventi di edifici e spazi risorsa intorno ad esso (se gli edifici sono di altri giocatori occorre pagarne l’utilizzo); oppure si può pagare quanto richiesto ed costruire una tessera edificio. Tutto molto semplice e lineare con una grafica carina e materiali ottimi. Potrebbe essere una buona scelta per avvicinare nuovi giocatori al tavolo o per giocare con i figli ad un primo mini-gestionale facile facile. Prezzo contenuto. Da prendere in considerazione.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Maracaibo

Maracaibo
Maracaibo
Il nuovo gioco di quel gieniaccio di Pfister si prospetta un cinghialotto bello tosto che prevede addirittura una modalità campagna (ri-giocabile e senza carte da strappare). Per il resto ci sono le carte, ci sono i round che finiscono al termine delle azioni di tutti i giocatori, ci sono bonus, sotto-bonus, miglioramenti, costi da pagare, limiti di movimento lungo le rotte navali, produzioni, eccetera. Al solito il tutto pare interessante e difficile da padroneggiare, con una grafica gradevole e un’iconografia che pare curata e molto chiara. Francamente mi piace molto l’autore e dalla lettura delle regole questo potrebbe essere un altro gioco da prendere assolutamente. Consigliato.

Voto personale: 9
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Masters of Renaissance: Lorenzo il Magnifico

Titolo tutto italiano per autori e casa editrice. Credevo fosse una versione di carte di Lorenzo il Magnifico e invece questo titolo sembra avere meccaniche e caratteristiche originali che lo discostano più che a sufficienza dal predecessore. La gestione della raccolta e dello stoccaggio delle risorse pare molto interessante e per nulla banale. Con le carte che sfruttano quanto ottenuto per riconvertirlo in nuove risorse e/o punti vittoria, questo gioco devo dire che ha suscitato la mia curiosità. Vedrò assolutamente di provarlo allo stand della Cranio perché potrebbe rivelarsi un peso medio davvero interessante. Promosso.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Maya

Giochino astratto molto semplice in cui si devono coltivare i quattro tipi di prodotti (peperoncini, zucche, patate e grano) intorno ai templi di una mappa esagonale inizialmente vuota. Ogni turno i giocatori si alterneranno a piazzare i loro prodotti adiacenti a uno dei templi sulla mappa, per estendere campi uguali già piantati o iniziarne di nuovi. Quando un tempio non può vedere ulteriormente espansi i campi a lui adiacenti si fa la fase di punteggio che vedrà fare tanti più punti quanti più campi uguali adiacenti si sono costruiti per ogni giocatore. Le regole semplici e la grafica chiara potrebbero renderlo un astratto carino e veloce, ma trovo assente qualsiasi spunto di originalità. Francamente non vedo perché provare o comprare un prodotto simile avendone tanti altri simili tra cui scegliere; ma il gioco non sembra comunque avere difetti e fa in modo onesto il suo dovere.

Voto personale: 5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Medieval Realms

Medieval Realms: carte
Medieval Realms: carte
Gioco interessante di carte, combo e poteri, che sembra offrire anche una discreta interazione al tavolo. Le regole sono semplici, ma la varietà pare elevata per le tante combinazioni e la forte lotta tra i giocatori. La grafica ed i materiali sono davvero gradevoli e il gioco potrebbe rivelarsi carino pur non offrendo spunti particolarmente interessanti. Non è un genere che fa molto presa nel mio gruppo, per cui dubito di prenderlo; ma, se capita un tavolo libero in fiera, lo proverò più che volentieri e sarò eventualmente contento di cambiare idea e portarlo tra i miei titoli di casa. Carino.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Megacity: Oceania

Materiali molto gradevoli e gioco atipico di gestione risorse, costruzione e destrezza. Ogni turno si estraggono pezzi da un sacchetto o si utilizzano quelli già in mano propria, per edificare costruzioni su di una mappa esagonale che va via via componendosi e riempendosi di bizzarri caseggiati. Condisce il tutto un sistema di requisiti urbanistici e di bonus/malus con obbiettivi particolari. Non sono un fan di questo genere di giochi, ma penso potrà piacere a molti. Carino e non così banale, sebbene non sono certo funzioni benissimo per la parte di pesca dal sacchetto e per la componente di destrezza, che non mi sembra implementata nel migliore dei modi. Rimandato.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Mini Miners

Gioco basato sulla meccanica di push-your-luck in cui impersoniamo dei nanetti minatori alla ricerca delle pepite più numerose. Ogni turno si fa un draft di carte e poi si acquistano equipaggiamenti. Infine, si spediscono i nostri nani a cercare oro, con il rischio di vederli sotterrati a causa del crollo di una sezione della miniera. Se ciò dovesse accadere è possibile sacrificare minatori per liberare la via oppure salvarsi tramite oggetti appositi. Diversamente, tutti quelli che non riescono a trovare la strada per uscire periranno senza procurare oro ai giocatori. Tutto si ripete per tre round fino a decretare il miglior cercatore del nobile metallo. Non c’è nulla di nuovo, sebbene il complesso potrebbe regalare partite gradevoli e interessanti. Non rientra tra i miei interessi, ma merita una partita di prova per chi ama questa tipologia di giochi.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Mystery House: Adventures in a Box

Mystery House: Adventures in a Box
Mystery House: Adventures in a Box
Cooperativo deduttivo guidato da un’applicazione per cellulari che promette partite interessanti ma non ripetibili, in cui si devono trovare codici ed aprire stanze in una scatola realizzata in modo interessante ma che, a mio avviso, pare un pochino uccidere qualsiasi parvenza di ambientazione. Difficile da giudicare dal solo regolamento, perché molto del gioco è nell’applicazione e presenta enigmi da risolvere. Tuttavia, al momento il comparto dei materiali, il prezzo alto e la tipologia di gioco mi tengono lontano da questo titolo che nasce dalla scia dei deduttivi/escape game che stanno andando tanto di moda ora.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

NINE

Titolo di carte con poteri variabili e combo che vanno giocate e attivate in modo da raccogliere il maggior numero di punti possibili al termine degli otto round di gioco. La grafica è carina e ci sono alcune meccaniche interessanti nel modo di utilizzare le carte ed i loro poteri. Tuttavia non mi è parso nulla di realmente innovativo per cui possa valer la pena sedersi al tavolo, dato il poco tempo che si ha durante la fiera e il numero enorme di titoli in uscita. Sarò felice di provarlo in seguito, ma al momento non rientra nei miei interessi.

Voto personale: 5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

On the Origin of Species

Gioco abbastanza particolare in cui si devono scoprire o studiare nuove razze di animali in Patagonia e nella Terra del Fuoco, simulando la missione di Darwin del 1831 che cambio la storia della scienza. Durante i vari turni di gioco è possibile fare una delle seguenti azioni: fare una ricerca in merito ad animali già scoperti e presenti sulla mappa, oppure scoprire una nuova specie posizionandola sul tabellone. Per la prima azione si tratta di posizionare due cubi del proprio colore su una o più specie, ottenendone le risorse specifiche (la conoscenza su quelle risorse naturali). Con l’azione di scoperta di prende invece una nuova razza e la si posizione in mappa. Durante entrambe le azioni è possibile giocare carte per ottenerne benefici. Il gioco è abbastanza lineare e semplice; da capire in partita le sinergie tra azioni e carte. La grafica è bellissima e molto evocativa. Da provare se capita.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Orleans Stories

Davvero difficile giudicare questo gioco dalle regole: si tratta di un titolo a sé stante che riprende ambientazione e meccaniche del blasonato Orléans e li inserisce in una serie di scenari, ognuno dei quali con regole e moduli specifici. La gestione del sacchetto è sostanzialmente invariata, ma ogni avventura presenta situazioni particolari, modalità diverse di fare punti, implementare le azioni e gestire gli obbiettivi da portare a termine. Dalle regole - come detto - è difficile giudicarlo; ma sono sicuro che sarà apprezzato da quanti hanno già gradito il predecessore e le sue n-mila espansioni. Ho solo qualche dubbio sul caos generato dalle varie modifiche da apportare di volta in volta e sul fatto che si rischia di giocare sempre lo stesso modulo, perché più divertente o affine ai propri gusti. Io non amo particolarmente Orléans, ma potrebbe essere che questa nuova versione riesca a farmi cambiare idea. Vedremo.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Paladins of the West Kingdom

Paladins of the West Kingdom
Paladins of the West Kingdom
Nuovo titolo del prolifico duo Phillis-Macdonald che sarà portato in italiano dalla Fever Games. Il prezzo non è bassissimo, ma grafica e materiali sono buoni come sempre. Interessante la meccanica di gestione delle carte per cui, a inizio round, si deve scegliere il personaggio con cui svolgere il turno corrente tra i tre pescati, poi uno si mette in cima al mazzo per essere preso il round successivo, mentre uno va in fondo. Tale scelta è cruciale per la partita e promette di essere molto sofferta. Per il resto ci sono le solite meccaniche di piazzamento lavoratori, costruzione, punteggio, eccetera. Direi che è sicuramente interessante e cercherò di provarlo, anche se fino a ora questi giochi non mi hanno mai fatto impazzire (per non dire che molti, come Raiders of the North Sea, non mi sono piaciuti per nulla). Staremo a vedere; ma del buono sembra esserci. Architetti del regno occidentale alla fine non era male, anche se non mi ha fatto gridare al miracolo come a molti. Da tenere d’occhio.

Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Paris: New Eden

Gioco di gestione dadi in cui, in una Parigi postapocalittica, i giocatori devono fare punti vittoria collezionando risorse, costruendo edifici e risolvendo obbiettivi tramite i dadi che raffigurano le persone con cui risolvere le azioni. Lanciati i dadi si usano accoppiandoli alle risorse corrispondenti per risolvere le azioni di gioco. Al termine delle stagioni (i round di gioco) si fanno i punti e si stabilisce il nuovo ordine di turno. Tutto sembra abbastanza semplice e lineare, ma occorre vedere la lotta per gli edifici e i dadi migliori per capire come si svolge il gioco. La grafica ed i materiali sono molto carini, anche se il prezzo è altino. Da provare.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Palm Island

Un semplice mazzetto di carte da gestire in modo molto interessante e sempre in palmo di mano: questo titolo è sicuramente originale per alcune scelte e promette diverse modalità di gioco e differenti gradi di difficoltà. Idee carine e realizzazione assolutamente interessante per un giochino da quindici minuti che pare offrire scelte strategiche e tattiche per nulla banali, oltreché tanto divertimento. Il prezzo assolutamente esiguo lo rende un titolo quasi irrinunciabile. Personalmente penso proprio che lo prenderò.

Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Pipeline

Pipeline: copertina
Pipeline
Oltreché leggere il regolamento, a questo eurogame di peso ho fatto anche qualche turno alla scorsa fiera di Essen. Si devono costruire tubature e macchinari per la raffinazione dell’olio, per poi venderlo al mercato con i maggiori profitti possibili. Molte le cose da poter fare e molto stretta e difficile la gestione dei pochi soldi a disposizione. L’interazione tra i giocatori avviene negli spazi azione e nelle scelte e vendite al mercato. Devo dire che il gioco non è affatto male e non mancherà di piacere agli amanti dei gestionali pesanti; tuttavia non mi ha colpito in modo particolare in quanto si tratta di un titolo molto freddo, con mille cose da tenere sottocchio, ma senza trovate particolarmente interessanti. L’idea dei tubi da collegare e allungare nel modo migliore possibile non è sufficiente a rendere il titolo interessante, perché alla fine si tratta di un sotto-gioco simpatico, ma non particolarmente divertente. Un buon titolo che però non riesce a emergere ai miei occhi, visto anche il costo non indifferente.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Plunderbund

Difficile giudicare questo titolo, il cui cuore del gioco risiede tutto nell’interazione tra i giocatori e nella mano di carte che possiedono. Sostanzialmente si tratta di un gioco in cui con una buona costruzione del proprio mazzo, turno dopo turno, i giocatori cercheranno di salite su diversi tracciati che restituiscono vantaggi, priorità, soldi e merci. Il tutto per poi commerciare sul tabellone nei vari mercati, anche tramite interazione diretta data dai propri “scagnozzi” che si possono inviare nei vari mercati per profitti, o per dare fastidio agli altri giocatori. Ci sono molte cose da tenere in considerazione e diversi modi in cui la partita può finire repentinamente. Interessante sulla carta, necessita di una prova “su strada” per essere giudicato in modo adeguato.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Q.E.

Q.E.
Q.E.
Gioco dal tema particolare. Siamo grandi nazioni che, durante la crisi del 2008, devono fare Quantitative Easing (politica monetaria in cui una Banca Centrale stampa nuovo denaro per acquistare titoli di stato o altre attività finanziarie per stimolare l’economia) per salvare le aziende troppo importanti per poterle far fallire. Alla fine del gioco vince chi ha fatto più punti salvando le aziende in bancarotta; ma chi ha speso di più è eliminato dalla competizione a prescindere dai punti fatti, avendo mandato in bancarotta il proprio Paese. Sostanzialmente si tratta di un gioco di aste con una meccanica particolare. Durante i quindici o sedici round di gioco (dipende dal numero di giocatori), il banditore di turno gira una tessera azienda dalla pila e fa un’offerta pubblica per essa. Gli altri giocatori scrivono segretamente la loro contro-offerta (che a meno di offerte nulle deve superare quella del banditore) che poi viene visionata dal banditore in segreto. Presa visione delle offerte il banditore scrive l’importo del vincitore dell’asta sulla tessera a gliela consegna (se vince lui è l’unico caso in cui l’importo è conosciuto da tutti). In caso di offerte nulle chi le fa ottiene due punti vittoria. Si prosegue così fino al termine della partita, un round dopo l’altro. Alla fine del gioco si contano i punti che vale ogni azienda, a cui si sommano quelli per le offerte nulle ed una serie di punti bonus per monopòli, diversificazioni o aziende appartenenti alla propria nazione. Sommati i punti si vede la spesa totale sostenuta da ogni giocatore; chi ha speso meno ha dei punti bonus, mentre chi ha speso di più è escluso dalla vittoria. Il gioco è semplice, ma pare davvero ben pensato ed intrigante. Da provare.

Voto personale: 8
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Race for Chinese Zodiac

Singolare gioco in cui i segni zodiacali cinesi devono fare una gara per arrivare primi ed entrare nello zodiaco. È un gioco di carte in cui gli effetti di queste si sommano ai bonus dati da una ruota a spicchi che cambia turno dopo turno e stabilisce bonus diversi per le varie azioni. Ogni giocatore impersona uno degli animali dello oroscopo cinese con poteri asimmetrici ed un mazzo di carte azione standard che permette diversi effetti (camminare, correre, aiutare, risposarsi, recuperare carte, ecc. ecc.). Il gioco pare ben pensato e testato ma occorre capire come girerà il tutto all’atto pratico. Interessante.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Ragusa

Ragusa
Ragusa
Gioco particolare in cui si devono costruire case, mura e torri su una mappa fatta di campi e zone produttive. Costruire case sui margini delle zone produttive rende disponibile la risorsa al proprietario che la usa senza spenderla come in 7 Wonders. Le risorse si convertono in punti e alla fine della partita le costruzioni militari consecutive danno ulteriori punti in base alla loro lunghezza (torri e mura). Sembra un titolo carino, privo di meccaniche originali, ma che potrebbe regalare partite divertenti e senza troppe pretese. Carino, ma non indispensabile per quanto mi riguarda.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Rune Stones

Titolo di cui lessi le regole qualche tempo fa quando uscì su Kickstarter (come ci ha abituato la Queen Games da tempo ormai). Trattandosi di un titolo di Rudiger Dorn mi sono interessato, a dispetto della casa editrice che non mi fa impazzire. Si tratta di un gioco di carte abbastanza classico e semplice per un target poco meno che family. I materiali sono buoni e la grafica gradevole (anche se a me personalmente non piace moltissimo): La durata è media (meno di due ore) e sembra promettere una buona variabilità e qualche idea interessante. Sicuramente lo prenderò in considerazione solo dopo essere riuscito a provarlo, cosa di solito non difficile in fiera poiché i tavoli saranno numerosi. Vedremo.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Rurik: Dawn of Kiev

Rurik: copertina
Rurik
Gioco uscito su Kickstarter tempo fa con un buon successo e prodotto anche in Italia dalla GiochiX. Il gioco è abbastanza semplice: i giocatori posizioneranno truppe ed edifici sulla mappa potendo anche produrre e combattere, sia con le popolazioni neutrali che fra di loro. La trovata originale del titolo è la tabella delle azioni, divisa in colonne raffiguranti i vari tipi principali di azioni con slot che dall’alto verso il basso faranno fare azioni sempre più deboli di quel tipo. I giocatori nella fase di programmazione posizioneranno i loro omini (con valori diversi) e i soldi nelle varie colonne, potendoli però piazzare solo se superano il valore di quelli precedentemente posizionati. Altra cosa interessante è che poi l’ordine di risoluzione è dal basso (l’azione più debole) all’alto. È sicuramente qualcosa di originale, ma io non amo molto i giochi di programmazione in cui però potresti ritrovarti a non fare o fare meno bene ciò che avevi progettato. Ovviamente non è sempre vero (basti pensare a Vanuatu che è uno dei miei giochi preferiti) per cui, se avrò modo, cercherò di provare questo Rurik più che volentieri. Staremo a vedere ma è sicuramente da tenere d’occhio.

Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Saloon Tycoon

Gioco a tema Far West in cui dobbiamo raccogliere risorse per edificare il nostro Saloon ottenendo i relativi bonus. Tutto ruota attorno alle pepite d’oro che sono la valuta del gioco. Ad ogni turno si possono raccogliere risorse oppure costruire edifici. Ogni edificio dà punti e capacità aggiuntive oltre che personaggi utili a soddisfare i requisiti delle milestone del gioco. I materiali e la grafica sono belli ed evocativi ma forse il gioco può risultare un pochino ripetitivo e abbastanza solitario durante i vari turni. Sicuramente potrebbe essere interessante ma non sono rimasto particolarmente colpito dalle meccaniche di gioco. Carino ma da provare.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Sarah’s Vision

Sarah’s Vision
Sarah’s Vision
Gioco cooperativo con una componente di destrezza simile a Jenga in cui si devono incastrare azioni e carte in una sorta di Puzzle-game in cui i giocatori sono chiamati a difendere la società del futuro contro un’associazione nichilista. Una serie di carte-evento nefaste vanno contrastate tramite azioni apposite e posizionando risorse e giocatori in modo strategico su una griglia dove le carte tenderanno ad accumulare cubi pericolo. Non è molto il mio genere ma è un titolo difficile da giudicare dalla sola lettura delle regole per cui se capiterà sarò felice di fare una prova in fiera per rendermi meglio conto della sua validità del titolo. Da provare.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Save the Meeple

Gioco dall’ambientazione singolare in cui dobbiamo mettere in salvo i nostri Meeple dall’invasione del loro piccolo villaggio ad opera….degli umani! Il gioco ha due condizioni di termine della partita: la partenza di un certo numero di razzi con i Meeple finalmente in salvo, oppure l’invasione del villaggio ad opera degli esseri umani. Le due cose influiscono anche nelle condizioni di punteggio per la vittoria perché nel primo caso vince chi ha fatto partire più Meeple, mentre nel secondo caso vince chi ha catturato più invasori umani. Oltre a questo il gioco presenta tante piccole cose carine, dalla modalità di raccolta delle risorse su una griglia con un sistema di piazzamento particolare, alla costruzione riempimento dei missili con dei treni che si caricano di Meeple e si mandano avanti ed indietro sulle rotaie dal villaggio alle rampe missilistiche. La componentistica è ottima con razzi, treni, rotaie ed edifici dei villaggi assemblati con le fustelle. La grafica è carina ed il tema accattivante ed originale. Il sistema di azioni e di punteggio paiono ben pensati e realizzati, secondo me merita una prova in fiera perché mi ha molto incuriosito.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Slyville

Gioco di carte con ambientazione medievale in cui i giocatori dovranno cercare di accaparrarsi punti vittoria tramite il gioco di carte che permettono svariati effetti. Ogni turno, nelle varie location della città i giocatori metteranno carte coperte tutti insieme che poi, nella fase di risoluzione, andranno girate e svolte in ordine di iniziativa. Tali carte vanno dal sabotaggio alla raccolta di risorse e punti, il tutto facendo i conti con eventi vari e con l’ordine di risoluzione. Non sono un amante di questo genere di meccaniche che risultano spesso incontrollabili e casuali, non credo si tratti di un brutto gioco ma è proprio che il genere di meccanica non fa per me. Buone comunque le illustrazioni ed i materiali e contenuta la durata della partita. Forse, per il tipo di gioco, sarebbe stato gradito un numero di giocatori maggiore, invece in questo titolo ci si ferma ad un massimo di 5 giocatori. Per me non è di interesse.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Sierra West

Sierra West
Sierra West
Titolo molto interessante che offre 4 diverse modalità di gioco, più le regole per le partite in solitario. Tramite l’uso di carte si pianifica il proprio turno e si eseguono le azioni a disposizione. Ogni round i giocatori eseguono il loro turno in sequenza, giocando in un modo particolare tre diverse carte inserite sulla propria plancia. Le carte hanno diverse icone che, a seconda di dove vengono posizionate, permettono di utilizzare molte diverse azioni. Si mettono a piramide ed evidenziano una serie di azioni su due diverse righe e alcune icone in alto che hanno vari utilizzi, anche per i giocatori non in turno tramite apposite azioni. Il tutto serve sostanzialmente a collezionare nuove carte, risorse, animali e nuove case con avanzamenti tecnologici su di esse. C’è quindi molta carne al fuoco visto che le 4 modalità portano ognuna risorse specifiche e azioni particolari. Sembra un gestionale di peso medio-alto molto interessante e con qualche idea carina. La grafica ed i materiali sono abbondanti e gradevoli. Da provare assolutamente.

Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Sorcerer City

Gioco competitivo di piazzamento tessere a tema fantasy. Ogni round si leva quanto costruito e si ricomincia da zero piazzando tessere davanti a sé una alla volta dalla propria pila coperta. Si cercherà di massimizzare il punteggio di 4 diverse categorie in base all’adiacenza dei tipi di terreno tra loro. A questo va aggiunta la presenza di tessere mostro e tessere artefatto che aiutano o danneggiano il giocatore ed un criterio di scoring a fine round che premia chi ha fatto più punti in ognuna delle 4 categorie di terreno. Ci sono poi una serie di regole che gestiscono l’acquisto di tessere fra un turno e l’altro, più varianti ed altro ancora. Il gioco mi è parso carino ed estremamente longevo per l’ampia scelta di tessere terreno, bonus, mostri, ecc. ecc.. Nulla di davvero imperdibile ma potrebbe risultarne un titolo divertente e teso che, inoltre, ha il pregio di poter essere giocato fino a sei, compresa la modalità in solitario. Sfizioso.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Teotihuacan: Late Preclassic Period

Espansione dell’ottimo titolo di Tascini dello scorso anno che offre cinque moduli nuovi integrabili tra loro come si vuole. Si aggiungono poteri asimmetrici, una nuova track del tempio, due nuove sezioni della mappa da sostituire a quelle vecchie per decorazioni ed avanzamenti tecnologici più potenti, e tanto altro ancora. Tutto condito con le regole per il solitario. Per chi ha amato il gioco base ed è già riuscito ad esaurirlo (ammesso sia possibile ad un solo anno dall’uscita) potrebbe essere un acquisto quasi obbligato. Personalmente cerco di non comprare espansioni ed ho ancora tante partite davanti al solo titolo base che ho molto apprezzato.

Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Terra Mystica: I mercanti navali

Terra Mystica: I Mercanti dei Mari
Terra Mystica: I Mercanti dei Mari
Seconda grande espansione per Terra Mystica, in cui vengono aggiunte un sacco di opzioni. I poteri delle fazioni cambiano e sarà possibile costruire porti, cantieri e navi, che aumentano l’interazione (commerciale) tra i giocatori e le possibilità di espansione sul tabellone tramite il movimento delle navi che consentono di costruire nei terreni adiacenti. Oltre a ciò ci sono due nuove mappe, altre tessere bonus di fine round, nuovi materiali, una tessera punteggio finale, nuove tessere favore, due nuove città, 4 tessere Bonus, segnalini, legnetti e altre cosette utili per le nuove opzioni di gioco. Tanta, forse troppa roba nuova, ma questa volta, nessuna nuova fazione sebbene i cambiamenti al gioco siano tali da modificare il modo di utilizzare tutte le vecchie. È pensato per integrarsi (non obbligatoriamente) anche con la precedente espansione di Fuoco&Ghiaccio. Devo dire che le novità sono diverse ed interessanti anche se viene da domandarsi quanto siano necessarie ad un titolo che ha già una longevità e variabilità elevatissima. Sicuramente non sarà più possibile far entrare tutto nella sola scatola base (che vogliano mungerci anche con una Big Box in futuro?) e francamente, pur adorando questo titolo, tra la vecchia espansione e Progetto Gaia, non so quanto valga la pena anche questa nuova aggiunta. Da considerare con attenzione.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

The Artemis Project

Gioco di gestione dadi con qualche simpatica meccanica di piazzamento e con l’idea carina del tabellone diviso in due in cui, nei primi turni di gioco si usa la parte inferiore, mentre negli ultimi quella superiore. L’idea è di costruirsi un motore di gioco nella prima metà della partita per poi sfruttarlo per massimizzare il punteggio nella seconda. Il gioco risulta spietato nel piazzamento dei dadi ma poi eventuali cattiverie sono stemperate dal fatto che chi viene impossibilitato a compiere le azioni ottiene comunque delle ricompense via via sempre maggiori. Da provare come tutto giri nel migliore dei modi ma le premesse sono buone. Interessante.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Terramara

Terramara tabellone
Terramara tabellone
Classico piazzamento lavoratori per gli Acchittocca, con alcune Track preposte ad ottenere bonus e sbloccare azioni e poteri aggiuntivi. Nulla di particolarmente nuovo in questo Terramara ma tutto pare fatto piuttosto bene. Unica cosa intrigante è il livello di interazione tramite il tracciato militare ed i Raid per cui ogni giocatore con un raid deve ricevere risorse dagli altri ma la quantità e il doverle dare dipende dalla differenza di forza (anche negativa) tra chi compie l’azione e chi la subisce. Carino è il fatto che essere più forte non dà una difesa vera e propria ma fa dare risorse con più difficoltà. Mi pare un gioco interessante per certi versi simile a Russian Railroads (ovviamente al netto dell’ambientazione). Da provare per gli amanti del piazzamento lavoratori (come me).

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Queen of Hansa

La solita lega mercantile tra le città Anseatiche ospita anche questo titolo di collezione carte e maggioranze. Nel gioco ci sono 4 città con colori diversi che durante tre round ci rendono possibile acquistare carte e beni da esse o di influenzarne il valore di prosperità tramite il gioco di carte dalla nostra mano, scoperte nel primo caso e coperte nel secondo. Quando si acquisiscono carte si fanno scorrere le altre e si ottengono beni. In alternativa si può modificare in negativo o positivo l’indicatore di prosperità di una città giocando una carta coperta. Dopo questa fase si calcola l’influenza dei giocatori sulle varie città sommando il valore delle carte di quelle città e dei beni che si possiedono. Chi ha più influenza fa punti, così come il secondo ed il terzo in base a determinati moltiplicatori. È poi possibile stoccare risorse sulle navi possedute, ed infine si ricevono le rendite. Il gioco sembra fluido e ben pensato ma francamente non mi pare nulla di particolarmente nuovo o divertente. Va comunque provato per capire come gira la competizione sull’influenza. Da provare se capita.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

Tiny Towns

Tiny Towns
Tiny Towns
Si tratta di una sorta di puzzle game competitivo fino a 6 giocatori dalla durata contenuta. Carina l’idea delle risorse che vengono scelte dal giocatore in turno ma prese anche dagli altri. Le risorse prese vanno piazzate sulla griglia personale dove costruire e servono a fare edifici ma solo se posizionate in determinati modi. Se gli altri giocatori scelgono risorse che non ti servono rischi di rimanere incastrato e fare pochi punti perdendo la possibilità di edificare ciò che si era pianificato (gli edifici danno punti e abilità e sono rappresentati da carte). Non sembra troppo complesso ma neppure banale e potrebbe essere una buona scelta per gruppi di gioco numerosi che non vogliano passare 4 ore al tavolo. Interessante.

Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Trial of the Temples

Asciuttissimo gioco in cui si posizionano le carte (luoghi) di gioco formando una ruota intorno alla riserva di mana ed alla track dei punti. Ogni round una carta girata mostrerà quali e quante location cambieranno stato tra il giorno e la notte. Dopo ciò i giocatori si muoveranno in senso orario lungo queste location fino a fermarsi su quella che darà risorse in base anche alle carte immediatamente adiacenti. Alcuni poteri che si possono attivare condiscono ulteriormente il “piatto” che, tuttavia, non pare essere particolarmente interessante e saporito. La grafica ed i componenti sono molto carini ma non trovo nulla di innovativo o meritevole di attenzione in questo gioco. Rimandato.

Voto personale: 5
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10

Trismegistus: The Ultimate Formula

Trismegistus copertina
Copertina
Ultima fatica di Tascini insieme a Pierlorenzi per questo titolo di trasmutazioni alchemiche. Davvero pare uno spacca-cervelli di prima categoria in cui si devono gestire dei dadi che però vanno utilizzati tenendo conto di ben tre caratteristiche: potenza, simbolo e colore. Queste tre variabili determineranno il numero di azioni che si potranno fare, la loro efficacia e il tipo di risorsa ottenibile o trasmutabile. Nel gioco ci saranno 7 risorse differenti da poter trasmutare e quattro sostanze “di base” da cui partire. Lo scopo sarà quello di raffinare le migliori pozioni tramite i materiali via via più nobili e puri. Insomma, tanta carne al fuoco per un titolo che promette di mettere davvero a dura prova le capacità dei giocatori al tavolo. Molto interessante.

Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Undaunted: Normandy

Titolo di guerra per due giocatori basato sulle carte unità. Interessante la gestione della “nebbia di guerra” che si concretizza in carte inutili che ingolfano la propria mano. Altra idea intrigante è la mappa di gioco fatta da quadrati che si compone di volta in volta a seconda dello scenario giocato. Gli attacchi inoltre possono agire sul mazzo di carte dell’avversario facendogliele perdere alcune per il resto della partita. Le condizioni di vittoria cambiano a seconda dello scenario che si decide di giocare ma paiono ben pensate. Il gioco pare un titolo medio leggero facilmente intavolabile anche vista la durata ridotta (45-60 minuti). Anche il prezzo è assolutamente basso ed accessibile. Da provare.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Vejen

Vejen
Vejen
Gioco Euro molto asciutto e stretto in cui su una mappa di Germania e Danimarca i giocatori dovranno produrre merci e consegnarle dove richieste per massimizzare i profitti. Gli spostamenti costano e richiedono tempo per cui la componente logistica riveste un ruolo importante. Il mercato è gestito in modo semplice ma efficace e il vero problema è investire l’esiguo numero di turni e azioni a disposizione oltre ai pochissimi soldi. Altra cosa interessante è la presenza di una doppia valuta a seconda del luogo in cui si effettua il commercio. Come dicevo si tratta di un gioco senza troppa innovazione ma ben realizzato, asciutto e tosto, che promette un livello di pianificazione ed impegno non indifferente. Per quanto mi riguarda rientra in pieno nei miei gusti per cui spero di riuscire a provarlo in fiera.

Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Vikingjarl

Gioco in cui da 2 a 4 fazioni vichinghe cercano di risolvere Saghe (le Quest del gioco), assaltare città e villaggi e combattere eserciti e navi altrui. Ogni turno si pesca una nuova Saga e poi si svolge una coppia di azioni movimento e azione nell’ordine che si vuole. Le carte Saga indicano determinate azioni da compiere per fare punti, gli altri modi per fare punti sono gli assalti tra eserciti o verso città e villaggi. Al termine del turno si possono ottenere nuove truppe. I materiali e le illustrazioni non incontrano particolarmente il mio gusto mentre la durata appare buona in quanto viene dichiarata di 60 minuti. Francamente non ci vedo nulla di innovativo o particolarmente interessante sebbene, alla prova sul tavolo, potrebbe anche risultare gradevole e divertente. Personalmente non ci vedo motivi per provarlo in fiera ma se capita non mi rifiuterò di sedermi al tavolo.

Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10

War of the Worlds

Interessante gioco di guerra fra Inglesi e Alieni, da due giocatori. Tutto è gestito da due mazzi di carte totalmente asimmetrici che si possono migliorare comprando nuove carte e che prevedono anche azioni potenti che fanno scartare dal gioco le carte che le compiono. La grafica è molto bella e curata ed i materiali sono buoni. Per il resto si tratta di un gioco dall’impianto molto classico in cui gli alieni vincono se uccidono tutti i civili dell’isola britannica mentre gli umani vincono danneggiando a sufficienza gli alieni da farli ritirare dal pianeta. Mi pare un gioco di media complessità, ben realizzato e molto asimmetrico. Interessante per gli amanti del genere.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

Warpgate

Gioco spaziale in cui si colonizza e ci si mena tramite un deck di carte che può essere personalizzato. Oltre al giocare carte, interessante il fatto che si dovranno giocare facendo attenzione all’ordine con cui lo si fa poiché tanto più tardi saranno giocate tanto più potenti saranno le azioni. Per il resto il gioco è abbastanza classico e non ha altre trovate particolari. Potrebbe essere intrigante ma andrebbe provato perché mi pare possa rischiare di risolversi in qualcosa di piuttosto semplice e ripetitivo. Da menzionare la possibilità di essere giocato fino a sei (ma non so la durata quanto possa allungarsi) e in solitario. Da provare se capita.

Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10

World Shapers

World Shapers
World Shapers
Ennesimo gioco di carte con Draft in cui ogni turno si sceglie una carta e, in contemporanea, tutti la rivelano e poi possono: piazzarla attivandone i poteri/punti, oppure pagare un cristallo per scambiarla con una delle tre carte presenti nel pool pubblico, o infine passare e prendere un cristallo. Tutto questo si ripete per 2 o 3 round e con un draft di 5 o 6 carte. Faccio davvero fatica a capire che genere di mercato possa avere questo gioco che non solo non implementa alcuna trovata particolare ma anche nei poteri delle varie carte si dimostra poco vario e con idee trite e ritrite. L’unica cosa che si salva sono le illustrazioni, molto gradevoli. Bocciato.

Voto personale: 4
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4/10

Yinzi

Nuovo titolo della Spielworxx che solitamente apprezzo molto. Anche in questo caso siamo davanti ad un gioco tosto, difficile e decisamente di stampo tedesco. Ognuno dei 4 turni si devono compiere 6 azioni per giocatore sia sulle proprie plance che sul tabellone. Si dovranno coltivare campi, produrre merci, mandare soldati in guerra, vendere le proprie merci ai mercati rurali o con le navi, sviluppare le proprie industrie o coltivare nuovi campi. Il tutto tenendo d’occhio le richieste al mercato, il cibo per sfamare i propri lavoratori e le tasse da pagare. Insomma, appare un gioco sfaccettato, difficile e molto strategico. Decisamente il mio genere.

Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10

Yukon

Giochino di consegna passeggeri/dadi tramite carte biglietto. Caricando i giusti dadi sull’aereo e con il carburante sufficiente si ottengono soldi/punti con eventuali bonus dove la location coincide con il colore del dado. Francamente non ho trovato nulla di innovativo o anche solo interessante in questo titolo fin troppo semplice e lineare. Magari sbaglio ma ad oggi non penso neppure di provare a sedermi per provare questo gioco in fiera. Dimenticabile.

Voto personale: 4
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4/10

Commenti

Al solito impeccabile; bellissimo lavoro.

mitici i listoni!

da lontano, visto che non riesco a salire :( io terrò d'occhio, in particolare, cooper island, crystal palace, maracaibo, trismegistus, vejen

Ho avuto la possibilità di provare Amul all'evento di Genova, direi che tutt'altro che family. Le carte sono pensate per rendere le sfide appetibili anche e soprattutto ai giocatori più scafati.
Per il resto, concordo con te con quanto detto su Barrage e Paladini, e sono curioso di provare Rurik ed il nuovo Lorenzo

Letter Jam esce per Cranio a Lucca

Nota su Jagged Alliance:
è una storica saga di videogames per pc di strategia a turni. 
Alla fine si è un po' persa ma per anni è stata una bandiera in quel mondo, quindi hanno una ottima ambientazione, a prescindere poi da come sarà il gioco che è un altro paio di maniche.

Grazie per il l'impegno del listone. Pur avendo gusti un po' diversi e ( quindi probabilmente verrebbero fuori valori) un po' diversi, è un buon modo per approcciarsi a questo mare di titoli. E complimenti per la pazienza nel leggerei tutti i regolamenti senza giocare i giochi! XD 

Come spesso accade, ho interessi simili a pennuto77.

La mia prima fascia (titoli che già fanno parte della collezione o quasi):

- Trismegistus (già acquistato ma la versione GS verrà consegnata a febbraio)

- Cooper Island (aspetto di vedere il prezzo dell'ed. inglese)

- Terramara (quotazioni in salita)

Seconda fascia (giochi ancora da valutare)

- Maracaibo (quotazioni in ribasso, sa troppo di GWT)

- Crystal Palace (non mi convince la cattiveria del posizionamento e la fase di scelta del nr. - immagino già l'AP -)

- Barrage (dovrebbe stare nella prima fascia, ma sono restio a dare i solidi a Cranio)

- Black Angel

- Pipeline

- Paladins of WK

Terza fascia (giochi che m'interessano... ma anche no):

- Sierra West (devo ancora capire se non è troppo tendente al peso medio)

- Vejen (quotazioni in discesa, vedendo un video di gameplay mi pare poco profondo)

 

Ottima panoramica, complimenti.

E bravo pennuto!

Mmm per me, a parte i titoli che aspetto perché già presi (Trismegistus) oppure posseduti e in utilizzo frequente ( black rose war),  le cose che sarebbero da provare sono in prima istanza Barrage e D.E.I., 
in seconda City of the Big Shoulder e solo dopo questo listone,
farei rotta su Cooper Island.
Fuori dai numerosissimi titoli che hai citato poi ce ne sono un altro paio di mio interesse:
king's dilemma e (indietro. molto indietro) cloudspire.

 

Il link al file Excel porta invece ad un PDF di difficile lettura... :-(

I due che dici interessano anche me ma non ho fatto in tempo a leggere le regole.

Barrage è bellissimo

Barrage aspettiamo solo che scenda un po' di prezzo, ma è acquisto sicuro nel gruppo.

Per D.E.I. il regolamento inglese è sul loro sito, sembra interessante ma direi che ormai tu sei più che esperto nella lettura! :D

Barrage non credo che scenderà di prezzo perché è davvero bello e, al di là delle polemiche KS, sta anche risalendo la china in classifica BGG...dopo le prove in fiera (Essen/Lucca) e l'uscita in retail secondo me arriverà tranquillamente ad un 8 di media.

Punto sul fatto che cranio è innanzitutto un retailer, arriverà l'occasione giusta ;)

Punto sul fatto che cranio è innanzitutto un retailer, arriverà l'occasione giusta ;)

spero!

 

Confermo che Barrage è un giocone. 

Invece segnalo un errore in Rurik. Le azioni vanno risolte,una a turno, dal lavoratore col numero più basso, ma poiché possono essere aggiunti soldi nel piazzamento non è detto siano svolte dalla meno potente alla più potente. È interessante il piazzamento che mette di fronte alla scelta tra fare l'azione prima degli altri giocando un lavoratore col numero basso o farla più potente ma dopo con un lavoratore col numero alto o se aggiungere soldi (sempre scarsi) per avere entrambe le cose.

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