Era of Tribes: anteprima Essen 2019

Era of Tribes: copertina

Un gioco di civilizzazione completo e versatile che si focalizza sui popoli dell'antichità.

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Era of Tribes

Come anticipato ieri, a partire da oggi troverete in homepage due anteprime dettagliate al giorno (sperando di reggere questo ritmo forsennato), fino praticamente a ridosso della fiera (a naso fino al lunedì 21 ottobre): una verrà pubblicata al mattimo presto, l'altra verso l'ora di pranzo.

Non mancate di segnalarci i giochi dei quali gradireste leggere un'anteprima: la Redazione farà di tutto per accontentarvi. (Oppure fatevi avanti e scrivetela voi.)

Ma ora partiamo.

Era of Tribes è un gioco di civilizzazione per 1-4 giocatori (ma si arriva anche a sei con la mini-espansione), della durata di 60-180 minuti (sospetto oltre, in sei giocatori), dedicato a giocatori esperti (14+), basato su meccaniche di controllo territorio, poteri variabili, punti azione, tiro dadi.

Era of Tribes: mappa
Era of Tribes: mappa

Come si gioca a Era of Tribes

La mappa rappresenta uina serie di territori adiacenti, di terra e di mare, contenenti risorse di lusso o risorse militari, conquistabili dal primo ad arrivare sul territorio. In una espansione è anche disponibile una mappa ad eseagoni per comporre ogni volta un territorio differente. A sinistra c'è poi la ruota dei miglioramenti del gioco: 

  • agricoltura, per raccogliere cibo e quindi sostenere eserciti e passare di era;
  • cultura, per ottenere punti influenza e aumentare il morale;
  • navigazione, per pagare meno le navi e spostarsi più rapidamente per mare;
  • commercio, per ottenere più soldi tramite la specifica azione;
  • meccanica: potenzia il numero e la forza dei tuoi eserciti;
  • architettura: consente di cotruire città e di pagarle meno.
Era of Tribes: plancia civiltà
Era of Tribes: plancia civiltà
Sulla destra c'è poi il tracciato del morale della tua civiltà, influenzato da varie azioni e a sua volta importante per l'esito di altre.

Scopo del gioco è essere il giocatore con più punti influenza quando scatta una delle sei condizioni di fine partita (un po' alla maniera di Scythe). La partita termina infatti quando una civiltà raggiunge una determinata era, quando piazza sul tabellone un certo numero di vassalli, quando sviluppa almeno quindici tecnologie, eccetera. 

Ogni giocatore parte con due lavoratori e ne può sbloccare di altri avanzando alle ere successive: sono di fatto i suoi punti azione*. In ogni round si piazzano (a giro e uno o più a testa a seconda della forza con cui si vuole fare l'azione) i lavoratori sulle azioni della propria plancia tribale. Fondamentalmente si può:

  • espandersi. Si prendono un tot numero di vassalli (nota: quasi tutte le azioni dipendono dal numero di lavoratori, dai beni di lusso investiti, dal livello tecnologico relativo, per cui ogni volta che scrivo "tot" nel riassunto, sappiate che questa quantità dipende da molteplici fattori) e si piazzano sui propri territori. Poi si ha la possibilità di farli muovere in spazi adiacenti raccogliendone le risorse, trasformarli in flotte, costruire città. Infine si combatte con i nemici, se si è invaso il loro territorio. Per il combattimento si usano due dadi a sei facce con 5 simboli diversi. I simboli dipendono dal morale della civiltà, dalle tecnologie belliche, ecc e vengono assegnati come colpo portato a segno ad uno dei due contendenti prima della battaglia, in base a chi ha più elementi di tale simbolo. Ogni faccia rimuove una truppa e si va avanti fino a che non rimane una sola civiltà a occupare il territorio conteso;
  • Era of Tribes: plancia combattimento
    Era of Tribes: plancia combattimento
    commerciare: si ottengono soldi in base alla propria espansione;
  • tassare: si ottengono soldi in base al proprio regno, ma diminuendo il morale;
  • optare per la diplomazia: consente di reclutare un lavoratore provvisorio, di abbassare il morale a chi ti attacca, di aumentare la propria influenza e cambiare l'ordine di turno;
  • praticare dei miglioramenti: si possono pagare avanzamenti sulle sei branche tecnologiche del gioco;
  • affidarsi al panem et circenses: si pagano risorse per aumentare il morale della propria civiltà;
  • provocare una rivoluzione: è l'ultima azione che puoi fare in un round e - a requisiti soddisfatti - ti permette di avanzare di un'era nel gioco e di andare a punti con una delle due carte punteggio pubbliche (se ne ha anche una segreta e personale, presa a inizio partita).

Da notare che se un giocatore non ha fatto l'azione di espansione durante il suo turno regolare, può farla gratuitamente alla fine del round - anche se con forza base e non modificabile.

* Parlo di punti azione perché di fatto la meccanica è più quella che non il piazzamento lavoratori: ognuno ha la sua plancia dove piazzare gli uomini, quindi non blocca nessun avversario nella scelta delle azione e, inoltre, ne può anche usare più di un lavoratore alla volta, per fare azioni più potenti.

Prime impressioni

Era of Tribes non ha twist e non ha elementi originali. Allora perché il mio parere è stato positivo, tanto da ordinarlo?
Per una serie di motivi che vi esplicito:

  • mi pare un gioco di civilizzazione finalmente onesto, nel senso che prende tutti gli elementi che tali giochi dovrebbero avere e li mette nel gioco in modo verosimile e concreto, senza astrarre troppo e senza al contempo complicarli troppo (nei limiti di un gioco per gamers: non è un peso medio);
  • la guerra ha la sua indubbia parte di fortuna, ma è mitigabile preparandosi bene a uno scontro. Ha inoltre insito un meccanismo di compensazione, dato che conquistando un territorio nemico si abbassa il proprio morale (il nuovo popolo assoggettato non è contento) e così si ha uno svantaggio per la guerra successiva;
  • la differenziazione iniziale tra le tribù e quella successiva data dalle tecnologie mi pare ottima, senza cadere in eccessive sorprese di gioco;
  • mi piace la possibilità di scegliere una carta punteggio quando si passa di era, così come il fatto che i punti vittoria siano solo quelli influenza; ma che si possa decidere di accelerare la partita seguendo ben sei opzioni diverse.
Era of Tribes: partita in corso
Era of Tribes: partita in corso
Da verificare la durata complessiva, specie da quattro giocatori in su, perché quando BGG mi dice centottanta minuti, io leggo automaticamente almeno duecentoquaranta.

In definitiva potrebbe essere la giusta risposta a quello che Sid Meier's Civilization the Board Game, per vari motivi, non è riuscito ad essere, concretizzando l'astrattezza di Through the Ages o di Nations o di Patchistory, senza essere pachidermico come Clash of Cultures o The Sands of Time.

Non lo vedo invece entrare in rivalità con Tapestry, che sarà un peso medio, molto più astratto nella realizzazione, i cui avversari odierni sono invece The Golden Ages (ancora il gold standard in tale fascia di peso medio), Historia Sid Meier's Civilization: A New Dawn.

Commenti

Ho partecipato anche io al KS e condivido buona parte delle impressioni di Agzaroth. L'autore ha ammesso di aver preso ispirazione da Civilization di Tresham, da cui riprende l'elegante e evocativo senso di crescita in mappa e creazione delle città. Albero tecnologie stile Antike molto interessante. Resto perplesso per ora sul reclutamento lavoratori tramite l'azione Diplomazia, in quanto permanenti e non temporanei. Iniziando con 2 lavoratori, acquisire subito il terzo col 50% di azioni in più per tutta la partita sembra una mossa decisamente forte, che forse si poteva evitare dando il terzo lavoratore già in dotazione. 

Detto questo, spero possa rivelarsi una bellissima sorpresa.

A parte il mal di testa iniziale per quantità di simboli per decimetro quadrato sembrerebbe in effetti interessante, dalla tua pulita descrizione.

A dipendenza dalla lingua come siamo messi si sa?

A dipendenza dalla lingua come siamo messi si sa?

da quel che ho visto, regole a parte, nulla.

Fatto pure io il pledge, voi che potete andare ad Essen provatelo che attendo impressioni (spero positive).

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