The Artemis Project: anteprima Essen 2019

Andiamo tutti insieme a fare gli esploratori spaziali con i dadi!

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The Artemis Project

In questo titolo di peso medio da uno a cinque giocatori abituali dovranno esplorare la luna ghiacciata di Giove: Europa. Sia il tabellone che il gioco si dividono in due, differenziando la superficie ghiacciata con le relative strutture ed azioni dall’immenso mare sottostante.

Il tutto gira intorno alla meccanica della gestione dadi, del piazzamento lavoratori e della gestione risorse. Ma vediamo come funziona.

Il regolamento

Al centro del tavolo ci sarà il tabellone su cui effettuare le azioni suddiviso in sette aree più la traccia dei punti vittoria e quella dei rifornimenti. A fianco trovano posto le sei carte evento (una per ogni turno), il mazzo degli edifici di superficie e quelli di profondità, oltre al mazzo delle spedizioni. I giocatori avranno una loro plancia che funge soprattutto da appoggio ordinato delle risorse, e cinque dadi.

Durante ogni turno si svolge la fase di piazzamento in cui tutti i giocatori lanciano i propri dadi e poi, a turno, li posizionano negli spazi azione del tabellone. Nella successiva fase della risoluzione i giocatori risolvono un’area alla volta assegnando principalmente risorse o carte:

1- Campo base: i giocatori mettono i loro dadi per svolgere le missioni pescate ogni turno. La somma dei dadi di tutti i giocatori deve almeno uguagliare il valore di difficoltà della spedizione: se ciò accade, i due giocatori che hanno giocato i valori più alti si spartiscono le risorse premio.

2- Sfiatatoio: serve per collezionare risorse Energia. Partendo dal dado più basso si assegnano risorse uguali al valore del dado, ma sono limitate e quindi potrebbero non spettare a chi ha messo valori alti.

3- Cava: funziona come gli sfiatatoi, ma si raccolgono risorse Minerali.

4- Cantiere: i giocatori posizionano i loro dadi per accaparrarsi le carte edificio. Per ogni carta il giocatore che ha messo il valore più alto si aggiudica l’edificio, se riesce a pagarne il costo. Gli edifici sottomarini dei primi tre turni danno benefici durante il gioco fornendo principalmente risorse, gli edifici di superficie degli ultimi tre turni danno punti vittoria.

5- Porta d’ingresso: qui i giocatori reclutano lavoratori utili per popolare i propri edifici o potenziare i dadi. Partendo dal valore più basso i giocatori prendono lavoratori pari alla metà del valore del dado pagando Energia. Anche qui il numero disponibile è limitato, quindi qualcuno può rimanere a bocca asciutta.

6- Accademia: serve a far studiare i lavoratori e trasformarli in una tipologia diversa. In base al valore del dado i Pionieri potranno diventare Ingegneri, Soldati o Assistenti.

7- Fornitore: posizionando un dado in quest’area si ottiene subito una cassetta degli attrezzi che può essere spesa per aumentare o diminuire di uno il valore di un dado.

Se qualcuna delle azioni prenotate va a vuoto per esaurimento delle risorse o per ricompense non aggiudicate, il giocatore avanza di un passo sulla traccia dei rifornimenti che serve a prendere risorse.

Durante la risoluzione si verificherà anche un evento pescato a caso tra 14 carte, che il regolamento dice essere di natura nefasta e che i giocatori devono fronteggiare leggendo il testo riportato sulla carta.

Infine c’è una fase di riordino in cui si prepara il turno successivo, si paga Energia per far funzionare il riscaldamento necessario per far sopravvivere i lavoratori non assegnati ad alcun edificio e colui che ha meno risorse sulla plancia diventa il nuovo primo giocatore.

Alla fine del sesto turno, chi avrà più punti vittoria sarà il vincitore.

Il mio parere

Sicuramente è necessaria una prova sul campo per verificare che tutto giri bene, ma le prime impressioni sono ottime per me. A partire dal numero di giocatori, spicca subito quel numero 5, senza bisogno di acquistare moduli aggiuntivi o espansioni che ancora non sono uscite o, peggio che mai, sono appiccicate forzatamente squilibrando o rallentando il flusso di gioco.

I materiali, visti in foto, sembrano di ottima fattura, ma anche nel loro utilizzo descritto sul manuale sembrano azzeccatissimi. La grafica é chiara, la simbologia funzionale, il testo totalmente assente, ad eccezione delle carte evento.

La variabilità e la rigiocabilità è data in primis dalla meccanica stessa che crea molta interazione tra i giocatori, che cercheranno di accaparrarsi gli spazi migliori per poi vedersi sorpassare il proprio dado da uno con valore più alto/basso. In aggiunta a questo ci sono molti edifici da costruire, con effetti diversi, oltre a 14 eventi di cui se ne giocheranno solo 6.

La casualità e la mala sorte un po’ c’è, ma secondo me è ben bilanciata dal bisogno di avere sia valori alti che bassi nei dadi per fare le singole azioni. Poi, se proprio andasse male, ci pensa la traccia dei rifornimenti a dare una compensazione ed un vantaggio per il turno successivo. Più si avanza su tale traccia maggiore è la scelta nella ricompensa da prendere.

Se devo trovare dei difetti: le plance giocatore mi sembrano un po’ troppo ingombranti per il loro ruolo di semplici depositi delle risorse, inoltre le meccaniche, anche se ben assemblate e senza fronzoli inutili, non sono innovative. Ma capisco che sto proprio cercando il pelo nell’uovo.

La scalabilità è da provare sul campo, non essendoci grandi forme di compensazione nel regolamento.

In sintesi: lo voglio provare! Chi lo ha già dal kickstarter?

Commenti

Gioco che seguo già dallo scorso anno. Mi sembra che a Essen sia un po' sovraprezzato, per questo motivo cercherò di provarlo prima di un eventuale acquisto.

Io ce l'ho da Kickstarter. Giocato un paio di volte e ci piace molto.

Giocato in 3, ci si ruba un po' gli spazi, ma logicamente non come in 4 o 5. Anche in 2 gira bene, con un po' più di libertà.

Chiaro che non è una novità assoluta in termini di gameplay, ma mi è piaciuta tantissimo la tematica e anche la grafica è di quelle che adoro.

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