Secondo me il tutto va inquadrato in un’ottica di filler... questo vorrebbe essere l’Oh My Goods di Luciani e Mangone, non il nuovo german stile Lorenzo. Visto così forse assume tutt’altro senso... e a quel punto solo la prova al tavolo potrà dire quanto è convincente in quel ruolo.
Lorenzo il magnifico è uno dei giochi del suo target che mi è piaciuto di più negli ultimi anni, stretto al punto giusto, divertente, non troppo lungo, decisi di comprarlo appena lessi il regolamento. Non potevo che essere incuriosito quando Cranio ha annunciato per questo Spiel 2019 Masters of Reinaissance che si propone di essere il gioco di carte di Lorenzo il Magnifico. Gioco per 1-4 giocatori di Simone Luciani e Nestore Mangone della durata di circa un'ora a partita. Riuscirà a far breccia nel cuore di chi ha amato l'illustre predecessore?
Il gioco in sintesi
All'inizio della partita i giocatori ricevono una plancia personale sulla quale andranno a collocare le risorse e le carte acquistate. Al centro del tavolo ci saranno quattro colonne di tre carte ciascuna negli stessi quattro colori delle torri di Lorenzo – verde, azzurro, giallo e viola – ognuno dei tre piani di ogni colonna sarà formato da carte dello stesso livello. La cosa più particolare che spicca durante la preparazione è sicuramente il vassoio mercato, un vassoio che contiene dodici biglie disposte su quattro colonne.
Nel proprio turno un giocatore deve compiere una tra le tre possibili azioni:
Collezionare risorse: Si sceglie una riga o una colonna del vassoio mercato e si ottengono le risorse a seconda delle biglie presenti, i punti fede vengono aggiornati sulla propria plancia, mentre le sfere trasparenti equivalgono a nessuna risorsa. La particolarità sta nel dover stoccare le risorse in uno dei tre depositi – che possono contenere rispettivamente una due o tre risorse – in ogni deposito devono esserci risorse dello stesso tipo, ma due depositi non possono avere lo stesso tipo di risorse.
Comprare una carta sviluppo: Si paga il costo di una carta e si posiziona sulla propria plancia di gioco, le carte di livello avanzato devono però essere posizionate coprendo una carta di livello inferiore. Ogni carta varrà punti vittoria a fine partita, e permetterà di compiere un'azione di produzione. In ogni caso per la produzione varranno solo le carte visibili in ognuno dei tre slot, quindi un massimo di tre carte.
Attivare una produzione: Ogni carta visibile permetterà uno scambio di risorse – un po' come gli edifici gialli di Lorenzo – nel lato sinistro si vede cosa pagare e in quello destro cosa si ottiene. La parte interessante sta nel fatto che le risorse prodotte in questo modo non andranno nei normali depositi ma in un magazzino senza restrizioni di stoccaggio.
Prime impressioni
Che dire di questo Master of Renaissence? Che sicuramente non arriverà nella mia ludoteca con le stesse modalità del predecessore, sicuramente lo proverò ma a differenza di Lorenzo il solo regolamento non mi ha fatto scattare la voglia di acquistarlo. Sinceramente il gioco mi ha dato una certa sensazione di piattezza già dalla lettura delle regole, si prendono risorse per prendere carte che producono risorse che permetteranno di prendere altre carte, il tutto in una situazione di quasi isolamento dal tavolo, la minima interazione può essere solo nell'arrivare prima di altri a carte ambite – anche se di ogni livello di carta ce ne sono abbastanza per tutti i giocatori – e sul mercato, infatti ogni volta che si prendono risorse si inserirà una nuova biglia sulla riga/colonna sfruttata spingendone fuori un'altra, cambiando così le risorse disponibili per i nostri avversari. Altra interazione potrebbe esser data dai punti fede, infatti ci sono tre caselle papa che danno punti solo a chi ci arriva per primo, ma nessun malus agli altri, perdendo così la bellezza del sistema delle scomuniche del gioco al quale si ispira. Ovviamente in un gioco quasi totalmente incentrato sulle carte per una valutazione sensata bisognerà prima vedere queste carte, anche se quelle che sono riuscito a vedere io sono tutte uguali più o meno, semplicemente quelle che costano di più valgono più punti e producono meglio. Insomma, il gioco mi attira davvero poco e come note interessante posso dire di aver trovato poco – giusto il mercato e lo stoccaggio delle risorse – se qualcuno in associazione lo comprerà magari lo proverò volentieri, ma quel qualcuno non sarò io.