
Grande conclusione e grande Nand con le sue analisi
Torniamo a parlare di una serie che ci ha tenuto compagnia per oltre due anni per svelare qualche curiosità "numerica"
Come sottolineato due settimane fa da Agzaroth, I 100 Giochi è probabilmente una delle serie più ambiziose e temporalmente lunghe nella storia di questo sito. Ci ha tenuto compagnia per due anni (il primo articolo è datato 15 marzo 2023), analizzando 100 giochi di varie tipologie che hanno avuto un peso rilevante nella genesi e prosecuzione del nostro hobby.
In un periodo in cui si fatica a vedere originalità nelle nuove uscite, potremmo spingerci a dire, provocatoriamente, che un po’ è anche colpa loro che, con le loro idee, hanno più o meno inventato tutto quello che c’era da inventare, lasciando ai game designer di oggi quasi solo la possibilità di combinare quelle idee in maniera differente.
Ci è sembrato quindi opportuno concludere il discorso su questa serie dando qualche numero che enfatizzi il lavoro che è stato fatto e la sua portata. E, naturalmente, come sempre accade in questi casi, abbiamo chiesto aiuto al nostro punto di riferimento per quanto riguarda l'estrapolazione di dati statistici, Andrea "Nand" Nini.
Personalmente spero che, in un futuro non troppo lontano, magari quando avremo un nuovo sito, questo lavoro sia sempre a portata di click per i visitatori di domani, in bella vista nella home page.
Tutti i dati che seguono sono stati estrapolati da BGG che, volenti o nolenti, rappresenta il più grande database a disposizione per chi pratica il nostro hobby.
BGG mette a disposizione 84 differenti categorie per catalogare un gioco. Si potrebbe certamente discutere sulla lora valenza all’atto pratico, dato che, se per la maggior parte queste “categorie” sono riconducibili a quelle che noi definiremmo “tematiche” (animali, nautica, pirati, ecc.), annoverano nello stesso calderone concetti più macroscopici (party game, wargame, print & play e altri), il che porta a pensare che non siano state pensate in modo strutturato, ma aggiunte via via come capitava (e ora sono considerate immutabili).
Inoltre c’è wargame, ma c’è anche, allo stesso livello, la suddivisione per epoche (Prima guerra mondiale, Seconda guerra mondiale, guerra del Vietnam, guerra di Corea...), in pratica abbiamo Memoir ’44 nelle categorie wargame e Seconda guerra mondiale (come se fosse possibile avere un party game sulla Seconda guerra mondiale o un gioco sugli animali della guerra di Corea (autori, pensateci voi!)). A ogni modo sappiate che sul totale di 84 categorie I 100 Giochi ne ha coperte, almeno una volta, ben 66 (78%). Queste le più presenti:
Per darvi un’idea, i primi tre giochi per ranking delle prime tre categorie sono:
Wargame: Twilight Struggle, Root e Undaunted: Normandy.
Economic: Terraforming Mars, Scythe e Brass: Lancashire.
Fantasy: Gloomhaven, Spirit Island e Root.
La catalogazione per meccaniche gli è riuscita già meglio, sebbene anche qui ci siano spesso concetti “generici” affiancati a quelli “derivati”. D’altronde lo sappiamo bene anche noi che non è facile, abbiamo fatto un lavoro simile per la Goblinpedia e anche lì, probabilmente, qualche modifica andrebbe apportata per rendere tutto più chiaro. BGG annovera 192 meccaniche e, se intavolate tutti e cento questi giochi, ne potete conoscere 140 (il 72%). Queste le più utilizzate (e potete notare il diffuso utilizzo di Hand Management e Dice Rolling):
Questi sono i primi tre giochi per ranking delle prime tre meccaniche:
Hand Management: Pandemic Legacy: Season 1, Gloomhaven e Terraforming Mars.
Dice Rolling: Twilight Struggle, The Castles of Burgundy e Root.
Variable Player Powers: Pandemic Legacy: Season 1, Gloomhaven e Terraforming Mars (già, sempre loro).
Qui probabilmente un’idea già ve l’eravate fatta: abbiamo un pari merito in testa tra i 122 autori che hanno firmato questi titoli. Nota davvero di merito per Vlaada Chvátil che ha un rapporto clamoroso tra giochi totali ideati e quelli presenti in questa serie (Through The Ages, Nome in Codice, Space Alert e Mage Knight). Accanto a lui uno dei padri del gioco da tavolo moderno, Wolfgang Kramer (El Grande, Heimlich & Co., Tikal e Principi di Firenze). Dall’alto dei suoi 782 titoli (ma nel frattempo saranno aumentati) anche Herr Doktor Reiner Knizia finisce sul podio (Tigris & Euphrates, The Lord of the Rings, Modern Art):
Non vi darò il numero di editori presenti su BGG perché ce ne sono fin troppi. Comunque sono ben 63 gli editori diversi protagonisti della prima edizione di almeno uno de I 100 Giochi, e, probabilmente non è una sorpresa, uno spicca sugli altri:
Interessante anche conoscere quanti sono gli editori complessivi che hanno prodotto almeno una versione di uno dei giochi della serie, ben 706! (un po’ meno interessante una volta appreso che molti di loro sono stati inclusi solo per aver pubblicato una versione di Memory).
Nel grafico che segue ci sono invece gli editori con più titoli apparsi ne I 100 Giochi “nel loro arco”. Se il numero minore di competitor nell’Estremo Oriente poteva in effetti lasciar ipotizzare che due “major” come Korea Boardgames e Hobby Japan si ritrovassero nei primissimi posti, spicca la greca Kaissa Chess & Games che, evidentemente, ha un ottimo fiuto quando si tratta di scegliere cosa produrre.
Un arco di tempo che copre ben ottantacinque anni di storia, si va da Monopoly (1935) fino ad arrivare a MicroMacro (2020). Nell’era precedente agli anni 2000 spiccano il 1959 con tre titoli (Diplomacy, Risk! e Memory) e il 1983 con ben quattro (Ambush, Up Front, Scotland Yard e Talisman). Negli anni più recenti sono il 2008 e il 2012 a imporsi, con ben sette giochi per ognuno, ovvero, in ordine di ranking, 2008: Dominion, Pandemic, Stone Age, Cosmic Encounter, Space Alert, Dixit e Call of Cthulhu: The Card Game; 2012: Terra Mystica, Robinson Crusoe: Adventures on the Cursed Island, The Resistance: Avalon, Pax Porfiriana, Zombicide, Qwixx e Andean Abyss.
Giochi davvero per tutti i gusti e per ogni tipo di giocatore, dai party game ad alcuni wargame che richiedono parecchia dedizione, passando per titoli adatti anche a giocatori occasionali, pesi medi e “cinghiali”. Dato l’elevato numero di wargame nella serie, mi sento di dire che, forse, il dato della media aritmetica (2,81) potrebbe essere leggermente più alto nei fatti, dato che spesso chi vota un wargame ha una percezione di complessità differente da chi è abituato al gioco da tavolo “classico”, ma vedere una distribuzione più o meno a campana è sempre rassicurante:
Gli utenti di BGG sono una frazione dei giocatori del mondo ma, in fondo, qualunque statistica si basa su un campione della popolazione, quindi possiamo considerarla in questo ambito (anche se va considerato che una buona metà degli utenti sono statunitensi, quindi non si tratta di un campione omogeneo). Ne I 100 Giochi ben 13 titoli sono posseduti da più di 100.000 utenti e tre da più di 200.000 utenti:
Catan | 220.640 |
Pandemic | 213.076 |
Carcassonne | 207.334 |
Nome inCodice (Codenames) | 164.941 |
Azul | 161.796 |
7 Wonders | 148.054 |
Terraforming Mars | 146.929 |
Ticket to Ride | 138.335 |
Splendor | 126.913 |
Dominion | 124.967 |
Scythe | 120.074 |
Dixit | 100.576 |
Gloomhaven | 100.397 |
Oltre alla media delle valutazioni, può essere interessante osservare anche la deviazione standard, ovvero di quanto si discostano le valutazioni dalla media, e questo è l’elenco dei giochi, in estrema sintesi, più “dibattuti”:
Advanced Squad Leader | 2,064 |
Kingdom Death: Monster | 2,011 |
Diplomacy | 1,915 |
Talisman | 1,914 |
Monopoly | 1,890 |
Magic: The Gathering | 1,847 |
Subbuteo | 1,809 |
Memory | 1,744 |
Twilight Imperium | 1,738 |
Gloomhaven | 1,737 |
Invece questi sono quelli con maggiore uniformità nelle loro valutazioni:
Azul | 1,162 |
Tikal | 1,189 |
Qwixx | 1,199 |
Undaunted: Normandy | 1,228 |
Kingsburg | 1,232 |
MicroMacro: Crime City | 1,241 |
Stone Age | 1,248 |
The Castles of Burgundy | 1,248 |
Keydom | 1,254 |
7 Wonders | 1,276 |
E con questo è davvero tutto per quanto riguarda I 100 Giochi, non ne sentirete più parlare per almeno un po'... ma mai dire mai, potrebbe esserci ancora qualche sorpresa a riguardo!
Grande conclusione e grande Nand con le sue analisi
Molto interessante.
Un lavoro fantastico. Grazie a tutti e tre e a tutti quelli che ci han messo mano!
Interessante come sempre!
Grazie per questa serie che ha impegnato notevolmente la redazione!
È stato un piacere leggerVi.
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