Credo che nessun altro gioco richieda di collaborare al pari di Space Alert: si vince come gruppo, si perde come gruppo. Mai per acuti dei singoli, ma per capacità/incapacità di coordinarsi e ragionare all'unisono. In questo senso è per me (ancora) il miglior cooperativo puro sulla piazza. Nonché il mio Vlaada preferito.
- Genere: american, collaborativo puro.
- Target: giocatori abituali e giocatori esperti.
- Scalabilità: 1-5, ottimale: 4.
- Meccaniche principali: ordine di turno: tempo reale, coda di azioni, gestione mano.
- Meccaniche secondarie: fine partita: tempo finito, movimento ad area.
- Importanza storica: Due sono le caratteristiche cha hanno reso Space Alert così importante: il sistema del tempo reale e l'integrazione di un dispositivo elettronico. Della prima parleremo negli "elementi d'innovazione", la seconda la trattiamo subito. Il CD originariamente contenuto nella prima edizione (poi sostituito da tracce audio digitali) rappresenta uno dei primi tentativi di fondere la natura analogica del gioco da tavolo con i moderni dispositivi elettronici. Nel CD erano contenute tutte le tracce delle varie missioni, dalle più semplici e introduttive, fino a quelle più proibitive. Col trasferimento in rete di tali dati, è stato poi possibile anche ampliare il numero di tracce, aumentando di molto la rigiocabilità del titolo, che pure rimane già parecchio reintavolabile. Entrambe queste caratteristiche (tempo reale e supporto elettronico) possono essere ritrovate in un gioco ancora precedente, Atmosfear (Nightmare, 1991), e nelle sue successive reincarnazioni. Nella prima edizione una videocassetta mostrava il volto del Gatekeeper, una sorta di antagonista virtuale che interrompeva il gioco con qualche strana richiesta e, soprattutto, scandiva il tempo della partita che doveva necessariamente essere conclusa e vinta entro i sessanta minuti di durata del nastro, pena la sconfitta. Abbiamo preferito includere Space Alert perché, parlando a un pubblico di giocatori, è un gioco certamente più noto, più riuscito nelle sue meccaniche (Atmosfear era poco più di un Gioco dell'Oca) e soprattutto più adatto al giocatore da tavolo moderno.
- Elementi di innovazione/twist: Il meccanismo del tempo reale era per lo più relegato a giochi per bambini o per famiglie. Space Alert lo introduce nei giochi per esperti, facendone un elemento cardine di pressione e difficoltà, anche per chi ha numerose partite alle spalle. Un gruppo di nuovi giocatori si troverà ben presto perso e spaesato nel ritmo frenetico del gioco, nelle molte opportunità che offre, nell'indispensabile coordinazione richiesta a tutto l'equipaggio di questa improbabile nave spaziale, catapultata a esplorare alla cieca zone di universo sconosciute e pericolosissime.
- Longevità e alternative: la caratteristica principale di Space Alert è la frenesia con cui vanno prese decisioni importanti. Per le alternative siamo dunque rimasti per prima cosa su questi binari. Rimanendo su giochi abbastanza complessi, possiamo citare Project: Elite, sempre collaborativo, in cui si fronteggia un'invasione aliena in un tower defense fantascientifico; oppure XCOM, che ha la stessa ambientazione ma uno scenario più vasto, con la difesa dalle forze aliene che coinvolge tutto il mondo; tra i competitivi troviamo invece il recente 6: Siege, per due giocatori, al comando di squadre speciali che si fronteggiano in vari scenari di guerriglia urbana. Andando invece in ambito family, resiste il sempreverde Galaxy Trucker (tra l'altro sempre di Vlaada Chvàtil, autore anche di Space Alert), che prevede la costruzione in simultanea con gli avversari di un'astronave, prelevando pezzi da una riserva comune e assemblando il tutto in tempo reale, il più rapidamente possibile. Spostandoci in ambito party game, in Time's Up! occorre indovinare le medesime trenta parole prima con indizi liberi, poi con una singola parola, infine col mimo; in Captain Sonar sarete l'equipaggio di un sottomarino nucleare ingaggiato in una mortale battaglia con una ciurma rivale; infine, in Ready Set Bet, scommetterete sulle corse dei cavalli mentre la stessa gara si svolge freneticamente sotto i vostri occhi. Se invece quello che più vi è piaciuto è il sistema di coda di azioni, con cui programmare in anticipo ciò che succederà dopo, potete orientarvi su Mechs Vs Minions, in cui collaborerete in diversi scenari per sventare i piani del nemico, oppure su Robo Rally (in una delle sue tante edizioni), un competitivo in cui i vostri robot da corsa parteciperanno a una gara folle e imprevedibile. Spostandoci invece sul lato device elettronico, diversi giochi, negli ultimi anni, hanno usufruito di tale supporto, in maniera più o meno invasiva, riscuotendo un gradimento alternato da parte dei giocatori. Mansions of Madness: 2nd Edition mette i giocatori nei panni di investigatori dell'occulto e demanda all'app tutta la parte di gestione dei mostri che, nella prima edizione, era invece appannaggio di un giocatore antagonista; Return to Dark Tower è un'avventura giocabile sia in modo cooperativo che competitivo, in cui l'app controlla gli eventi e anche il movimento della torre nera in plastica al centro del tabellone; Descent: Legends of the Dark è un dungeon crawler in cui l'app non solo fornisce il dungeon, ma anche tutte le reazioni dei nemici, tutti gli esiti degli attacchi e la narrazione di gioco, raggiungendo il massimo dell'invasività. Non è finita qui perché, oltre a molti altri giochi che utilizzano questi strumenti digitali, si sta osservando il nascere di piattaforme come Teburu, che sono veri e propri tabelloni digitali, sui quali vengono sviluppati giochi da tavolo i cui pezzi interagiscono direttamente col sistema elettronico.
Commento
L'autore della Repubblica Ceca, a cui abbiamo dedicato un articolo della serie “I tre migliori giochi da tavolo di...”, è certamente una delle menti più innovative ed eclettiche del mondo del gioco da tavolo. Pur non avendo all'attivo tantissimi giochi come alcuni suoi colleghi, è forse quello che più di tutti è riuscito a lasciare un'impronta indelebile in generi diversi, per target di pubblico differenti, ogni volta non solo portando qualcosa di nuovo, ma anche di ottimo e rifinito e contribuendo, con la sua influenza, all'evoluzione del gioco da tavolo.
Il suo stile prende a piene mani dal suo background di programmatore informatico, con diversi giochi, tra i suoi, che hanno una parte decisionale affiancata a una procedurale, nella quale si vedono applicati i risultati della prima. Space Alert è proprio uno di questi: nella prima parte, in tempo reale, i giocatori dovranno coordinarsi per programmare le proprie azioni utilizzando una mano di carte con diverse opzioni tra movimenti e utilizzo dei diversi sistemi di bordo (fuoco, rifornimento, scudi, droni, ecc). Nella seconda, tutte queste cose vengono messe assieme e si va a risolvere un tracciato in cui arrivano i nemici, i guasti, eccetera e si può controllare quanto efficaci si sia stati.
Pur parlando di un gioco del 2008 (che in termini ludici pare preistoria), Space Alert rimane un gioco assolutamente valido e godibile ancora oggi, in grado, anzi, di mettere seriamente alla prova anche giocatori esperti, rifilando loro qualche bonaria sportellata in faccia.