I 100 Giochi – Call of Cthulhu: The Card Game

Dalle ceneri del gioco collezionabile, la Fantasy Flight fa risorgere la fenice degli LCG

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Il mondo dei giochi di carte, nel 2008, era, come lo è oggi, dominato da Magic, con pochi altri giochi a fargli da satellite. 
La Fantasy Flight Games, casa editrice americana di giochi da tavolo, dopo aver provato vari prodotti collezionabili, tra cui Call of Cthulhu: Collectible Card Game, decide di cambiare strategia. 
Non più dunque bustine dal contenuto incerto, con carte da collezionare, scambiare e comprare, secondo un indice di rarità, ma pack predefiniti, con un contenuto noto, pubblicati a intervalli periodici. 
Si passa dunque dai CCG (collectible card games) agli LCG (living card games), dove “living” sta appunto per “viventi”, ovvero tenuti costantemente in vita da nuove uscite. Non solo di nuove carte, con cui aggiornare costantemente i mazzi, ma anche nuove sfide, scenari e quant'altro.

Queste nuove carte vengono prodotte in due modi. Ci sono le espansioni “grandi” che sono scatole vere e proprie e contengono una grossa quantità di materiale. Escono una o due volte l'anno. Poi ci sono le scatole piccole, che contengono un unico mazzo, generalmente organizzate in cicli – ovvero una serie di mazzi collegati tra loro – con cadenza periodica molto più frequente. 
Le carte di queste espansioni non solo sono note, ma vengono anche sempre fornite nel numero massimo possibile per la costruzione di un mazzo. Se, ad esempio, un gioco prevede che tu, nel mazzo, possa avere massimo tre copie di una data carta, quella carta ti viene fornita in tre copie.

In questo modo la Fantasy Flight Games ottiene tre risultati: annulla, nel cliente, l'ansia e la frustrazione generate a volte da un gioco collezionabile; fidelizza il giocatore con nuove e costanti uscite; soprattutto gli dà l'illusione di spendere meno, visto che non dovrà rivolgersi ai privati per recuperare preziose e rare carte. Illusione, perché la maggior parte degli LCG ha presentato, nel corso degli anni, davvero tantissime uscite ed aggiornamenti, per cui l'esborso finale è tutt'altro che esiguo.

A Call of Cthulhu: The Card Game seguono a ruota A Game of Thrones: The Card Game, lo stesso anno, poi Warhammer: Invasion (2009), The Lord of the Rings: The Card Game (2011), Star Wars: The Card Game (2012), Android: Netrunner (2012), Warhammer 40.000: Conquest (2014), Arkham Horror: The Card Game (2016), Legend of the Five Rings: The Card Game (2017), Marvel Champions: The Card Game (2019). Alcuni di questi giochi hanno anche una revised edition, con le pubblicazioni che ripartono da capo, dalla scatola base, carte modificate e cambiamenti nelle regole più o meno marcati.
Il più longevo è stato The Lord of the Rings, che è stato pubblicato dal 2011 al 2021, per cedere poi il passo, nel 2022 a una nuova edizione Revised, tutt'ora in corso.

> Call of Cthulhu: The Card Game - scheda gioco
> Recensione

Commenti

Secondo me già Blue Moon del 2004 aveva già svariate caratteristiche da LCG. Uscite periodiche di nuovi mazzi e possibile customizzazione degli stessi

Francesco Rimini scrive:

Secondo me già Blue Moon del 2004 aveva già svariate caratteristiche da LCG. Uscite periodiche di nuovi mazzi e possibile customizzazione degli stessi

ma non ha lanciato un marchio, una serie e un nuovo genere come Call of Cthulhu.

Agzaroth scrive:

 

Francesco Rimini scrive:

 

Secondo me già Blue Moon del 2004 aveva già svariate caratteristiche da LCG. Uscite periodiche di nuovi mazzi e possibile customizzazione degli stessi

 

ma non ha lanciato un marchio, una serie e un nuovo genere come Call of Cthulhu.

 

 

Beh, se per genere intendi appunto quello degli LCG, considera che sia BGG che la profana Wikipedia definiscono Blue Moon come tale.

Poi certo, FF ne ha fatto un modello di business più complesso, strutturato e remunerativo con uscite molto più costanti laddove la Kosmos prima ne aveva intravisto solo alcune potenzialità. Aggiungo che tra l'altro FF ha curato la seconda edizione di BM, forse anche un po' per tributo.

Bell'articolo comunque, Call of Chtulhu non l'ho mai provato; per ora l'unico che mi ha veramente entusiasmato nel genere è Android Netrunner

Un articolo "storia di giochi" sulla storia di Netrunner credo potrebbe essere molto interessante. Oltre ad essere (a mio parere) il capolavoro assoluto di Garfield, mi sembra abbia una storia molto particolare. Non mi risulta che esista un altro gioco che nasce come CCG, diventa LCG e poi si reincarna per la terza (!) volta in gioco Opensource. Non ho le conoscenze nè le competenze per scrivere un articolo, ma se qualche buon Goblin volesse studiarsi la storia, credo potrebbe essere MOLTO interessante. Un abbraccio verde

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