I 100 Giochi - Zombicide

L'ultimo capitolo dei 100 giochi da tavolo che hanno fatto la storia è dedicato all'american più iconico degli ultimi anni

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Zombicide
  • Genere: american, collaborativo puro, gioco a campagna e a scenari singoli.
  • Target: giocatori occasionali, giocatori abituali.
  • Scalabilità: 1-6 (ottimale: 6).
  • Meccaniche principali: punti azione, tiro dadi (risoluzione: check statistico).
  • Meccaniche secondarie: tassellazione (movimento su griglia), poteri variabili.
  • Importanza storica: parliamo dell'inizio del grande successo del crowdfunding (e di Kickstarter in generale) per i giochi da tavolo. Zombicide non è importante per motivi meccanici, per il tema, o per altro, ma per motivi economici e commerciali: dopo di lui, il mondo del gioco da tavolo non sarà più lo stesso. Questo non solo per quanto riguarda il campo american – anche se tale tipologia di giochi ne verrà influenzata nell'immediato – ma un po' tutta la produzione ludica di tutti i generi si sposterà sempre di più verso prodotti di lusso, accessori, espansioni più o meno necessarie.
  • Elementi di innovazione/twist: in questa particolare voce, Zombicide non spunta caselle positive. Arriva infatti con evidenti difetti di game design: scalabilità nulla, il problema dei bersagli a distanza, le regole dell'auto, la divisione degli zombi agli incroci con “clonazione”, possibile eliminazione del giocatore nel corso della partita e alcuni scenari vittime di scarso playtest.
    D'altro canto, però, il gioco si rivela un successo enorme per via delle miniature, del prezzo tutto sommato contenuto, per la mole di roba fornita (parliamo almeno della prima campagna), per il tema accattivante e per l'immedesimazione che riesce a dare, forte di un regolamento snello e accessibile e del senso di potenza e vertigine che si ha nel potenziare rapidamente il proprio personaggio, il tutto nel breve tempo di un singolo scenario.
  • Longevità e alternative: i sostituti più accreditati sono i giochi della stessa linea. A seconda di quale ambientazione preferite, potete scegliere tra medioevo fantasy (Black Plague), fantascienza (Invader), classico (Night of the Living Dead) e poi ampliarli con le loro innumerevoli espansioni.
    Il migliore della linea, anche perché rispecchia l'ambientazione originale e il tema è quello di molti film sugli zombi, è però, probabilmente, Zombicide: 2nd Edition, anche in questo caso ampliabile con tante altre scatole di contorno.
    Dead of Winter è invece il gioco sugli zombi attualmente con la posizione più alta nella classifica di BGG. Qui gli zombi sono una minaccia esterna, sempre presente e pressante, ma il vero pericolo sono gli altri giocatori, sempre in bilico tra il perseguire i propri interessi e quelli collettivi, quando non c'è un vero e proprio traditore. The Long Night e Warring Colonies espandono il gioco enormemente, dandovi anche la possibilità di far competere due diverse colonie di sopravvissuti.
    Last Night on Earth è un grande classico, in cui gli zombi sono stavolta manovrati da un giocatore umano, mentre gli altri devono compiere una missione comune per sconfiggerlo, nel più classico “tutti contro uno”. Come in tutti i giochi Flying Frog Productions, dadi e carte la fanno da padroni, con un grosso impatto della fortuna ma anche un sentore cinematografico senza eguali.
    Dawn of the Zeds (Third Edition) è un gioco più tecnico e complicato, in cui dovete difendere una base dal costante attacco di orde di zombi. Qui entrano in gioco personaggi molto diversi tra loro, così come tipologie di nemici iconici e diversificati. Molto lungo nei tempi di gioco, è particolarmente adatto a chi gioca in solitario.
    Resident Evil: The Board Game è la terza incarnazione del titolo Steamforged Games e si rifà al primo videogioco della famosa saga. Con mappe modulari svelate a poco a poco, un uso capillare delle preziose munizioni, il necessario coordinamento tra i giocatori e l'ottima scalabilità, è un altro candidato che possiamo consigliare come alternativa ed erede di Zombicide.
    Se invece preferite qualcosa di più leggero e volete far partecipare anche i bambini, Zombie Kidz Evolution è il gioco più indicato, con poche regole, una serie di missioni collegate a campagna, personaggi che evolvono e una storia legacy che cambia a seconda delle vostre decisioni e risultati.

Commento

Zombicide è stato l'inizio e la fine di Kickstarter.

Zombicide: inizio partita
Zombicide: inizio partita
Naturalmente Kickstarter non è iniziato con Zombicide, ma è sicuro che, per il mondo del gioco da tavolo, quei 5.258 pionieri che, nel 2012, con 781.597 $ di finanziamento, si sono portati a casa una vagonata di miniature e uno sparatutto sugli zombi, abbiano scoperchiato un vaso di Pandora che sembrava fosse la soluzione a tutti i problemi dei giochi da tavolo, prima degli american e poi di tutti gli altri.
E in effetti per un po' è stato così: progetti avveneristici, sogni nel cassetto, idee nuove, tutte cose che l'editoria tradizionale non avrebbe mai potuto far uscire. Negli anni successivi, chiunque avesse avuto una buona idea, un minimo di presentazione accattivante e una vagonata di plastica a corredo, poteva realizzare il sogno di una vita e fare anche felici centinaia di migliaia di altri giocatori.

Poi, come sempre, il sistema in qualche modo si inceppa. Gli utenti hanno chiesto standard sempre più alti, la “copertina” è diventata più importante del contenuto, gli influencer hanno fatto la loro parte, sono iniziati a girare milioni di dollari e il sistema crowdfunding è diventato molto più simile a una prevendita in cui proporre prodotti di lusso da pagare in anticipo.

Lo stesso Zombicide ha una buona parte di responsabilità in questo: un gioco bene o male sempre uguale a se stesso che, per strada, ha corretto qualche difetto ma ne ha lasciati altri (vedi la scalabilità mai modificata), che ha cambiato sempre pelle ma mai sostanza, vendendo praticamente la stessa scatola, più e più volte, a milioni di giocatori disposti a spendere solamente per avere in mano l'ennesima incarnazione dello stesso gioco e una tonnellata di miniature da guardare un paio di volte e poi lasciare parcheggiate sullo scaffale.

Zombicide è un po' il simbolo dello stato attuale del mondo del gioco da tavolo: salvo rarissime eccezioni, è uno zombi che continuerà a camminare senza idee, finché qualcuno gli darà la forza pecuniaria per farlo.

In un certo senso non poteva esserci gioco migliore, per chiudere questa rubrica.

 

Commenti

Che magone...

ci manca "The end" dei doors in sottofondo e via coi titoli di coda.

Rubrica interessantissima, se qualcuno si prendesse la briga di organizzare questi 100 articoli in una stesura un po' più articolata ne verrebbe fuori un trattato sul gioco da tavola che meriterebbe un editore.

Complimenti e grazie a tutti quelli che si sono sbattuti per realizzare questa guida "Galattica per ludopatici da tavolo".

Complimenti ancora per il grandioso lavoro! Aspettiamo l'ultimo articolo riepilogativo 😊

Degna conclusione!

Complimenti per la maratona! Impresa titanica! 

Peccato chiudere la serie con una brutta immagine sul finale. Per fortuna oltre a titoli iperprodotti ci sono anche tante persone che si conoscono, fanno amicizia e si divertono giocando quel che preferiscono, anche se non è il gioco perfetto. W il gioco da tavolo e che ciascuno giochi ciò che gli va...pure se si chiama Zombicide!

Fantastica recensione!

Marco di la verità che ti eri tenuto la recensione pronta per il gran finale :)

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