Ottima classifica. Forse il migliore che manca nella lista è il poco conosciuto Z War One, completamente tradotto da Kentervin
Quando si parla di zombi non si può fare a meno di pensare a Romero e a tutti i suoi film. Ma in tanti anni di cinematografia sugli zombi, questi sono cambiati e si sono evoluti, portando a molteplici interpretazioni del soggetto.
In questa serie di giochi, prendiamo in considerazione i dieci che hanno avuto più successo e che sono i meglio riusciti. Evitiamo i doppioni, per cui laddove c'è una diversa versione dello stesso gioco, si considera un unico titolo e magari viene consigliata, tra le tante, la scatola da prendere (es: Zombicide).
In fondo alla breve descrizione di ciascun gioco, trovate anche una piccola valutazione di alcune voci (a volte espressa su una scala da 1* a 5 *****) utili ad inquadrare meglio il titolo e capire se faccia al caso vostro.
Ma ora procediamo con l'invasione dei nonmorti.
Zombicide: 2nd Edition
Di sicuro il brand di maggior successo, in questo campo. Zombicide sancisce le iniziali fortune di CMON e costituisce uno dei suoi marchi più famosi e sicuri nel tempo, con una carrellata di Kickstarter in varie salse, versioni e riedizioni.
Quello che troviamo più in alto in classifica è il Black Plague, ad ambientazione fantasy/medievale, il secondo capitolo della serie, ma quello che probabilmente consiglierei oggi è quello classico, ambientazione moderna, seconda edizione. Un po' perché il setting contemporaneo rispecchia maggiormente gli zombi che conosciamo tramite film e romanzi, un po' perché le esperienze passate hanno permesso all'editore di affinare le meccaniche e correggere le piccole sbavature che affliggevano la prima edizione.
Zombicide non è un survival horror: ovviamente gli zombi possono ucciderti, ma generalmente è più l'eroe che li uccide e ne fa carneficina, aumentando così anche di livello. Diciamo che è più un gioco orientato ai power player, che non alla lotta per la sopravvivenza.
Altro difetto imputabile è quello di dover sempre manovrare sei personaggi, anche giocando con meno persone.
Genere: american
Meccaniche: collaborativo puro, punti azione, poteri varibili, mappa modulare, tiro dadi
Ambientazione: contemporanea
Materiali *****
Sparatutto *****
Survival **
Target: famiglie/occasionali
Durata: 60-180 minuti a seconda dello scenario
Numero di giocatori ideale: 6
Dead of Winter: La Lunga Notte
Tra quelli nella lista è probabilmente quello in cui gli zombi sono meno in primo piano. Mossi da un'intelligenza artificiale estremamente basica, fanno da contorno alle vicende di una colonia di sopravvissuti che deve affrontare problemi sempre più pressanti, ciascuno spinto dai propri desideri e necessità e con a volte anche un gruppo traditore all'interno, che rema in direzione contraria rispetto a tutti.
Questo non significa che gli zombi non facciano male: un tiro sbagliato può far fuori più di un personaggio e decretare la fine dell'intero gruppo (e della partita).
È semplicemente un gioco in cui i protagonisti sono i personaggi e gli zombi, più che coprotagonisti sono parte dell'ambientazione e uno dei tanti pericoli a cui è esposta la colonia.
Tra le scatole pubblicate, la lunga notte è probabilmente la più completa, ampliando il gioco base con nuove possibilità (si tratta comunque di una scatola stand-alone).
Genere: american
Meccaniche: cooperativo con traditore, gestione dadi, tiro dadi, asta cieca
Ambientazione: futuro prossimo
Materiali ***
Sparatutto *
Survival ****
Target: giocatori abituali
Durata: 60-180 minuti a seconda dello scenario
Numero di giocatori ideale: 3-4
Resident Evil 3: the board game
Quello che a mio parere ricalca meglio l'ambientazione zombi “ideale”. Il gameplay è decisamente improntato sulla sopravvivenza, con i nonmorti classicamente lenti, che da soli possono essere facilmente evitati, ma in gruppo costituiscono un pericolo serio. Pallottole contate, colpi mancati, nemici che reagiscono alle tue azioni d'attacco.
Ricalcando il famoso videogioco, il gioco da tavolo si concede alcune licenze, come il Tension Deck che deve essere ripristinato alla macchina da scrivere, come un salvataggio su pc, ma nel complesso il gioco ha buoni elementi tattici e strategici e riesce a tenere in tensione fino alla fine.
Tra le due scatole (Resident Evil 2 e 3), consiglio l'ultima, quella del 3, perché ha migliorato materiali e struttura della campagna, pur mantenendo inalterate le regole base.
Genere: american
Meccaniche: cooperativo puro, punti azione, tiro dadi, mappa modulare
Ambientazione: contemporanea
Materiali *****
Sparatutto **
Survival *****
Target: giocatori abituali
Durata: 60-90 minuti circa a scenario
Numero di giocatori ideale: 2
Last Night on Earth
Il più vecchio e classico tra quelli presentati. È anche l'unico che richiede un giocatore (o due) a manovrare gli zombi. Questi hanno movimento fisso, ma il loro master può cambiare repentinamente la situazione giocando carte dalla mano.
I personaggi, sempre in numero fisso di quattro, si muovono invece casualmente col famigerato lancio di 1d6, poi possono comunque giocare carte per fare vari tipi di azione.
Tutto il resto del gioco è regolato da tiri di dado, che sono la meccanica centrale.
La forza di Last Night on Earth, per i suoi estimatori, consiste in due punti fondamentali:
ricrea come nessun altro situazioni cinematografiche e sempre impreviste;
ha un giocatore umano a manovrare gli zombi, che quindi risultano più vari nel comportamento (anche se meno “verosimili”).
Comunque la si pensi, Last Night on Earth rimane un classico dei giochi horror, anche se molte delle sue meccaniche sono ormai datate e sorpassate.
Genere: american
Meccaniche: tutti contro uno, tiro dadi, gestione mano
Ambientazione: contemporanea
Materiali ***
Sparatutto ***
Survival ***
Target: occasionali/abituali
Durata: 60-90 minuti a scenario
Numero di giocatori ideale: 5 (4 umani, 1 zombi)
Dawn of the Zeds 3rd ed.
Parliamo di Victory Point Games, quindi materiali spartani e meccaniche che più american non si può. In questo caso ci troviamo di fronte a un tower defense, in cui un manipolo di eroi tenta di difendere la cittadina di Farmingdale da un'orda di zombi sempre più numerosi e forti, con al suo interno parecchie mutazioni.
Nel caos causato dalla conquista zombi, occorre gestire le scorte, respingere i nonmorti, respingere i razziatori, il tutto mentre si cerca la soluzione all'epidemia, che è appunto nascosta nei laboratori di uno scienziato pazzo a Farmingdale.
Anche il numero di azioni fattibili di turno in turno è dettato dalla carta Evento pescata e comunque c'è ampia libertà di manovra tra attaccare, fortificare, ricercare, ecc. Il brutto è che si è sempre a corto di tempo.
Meccanicamente è pensato per funzionare in solitario e purtroppo questa cosa si nota: in più giocatori dovrete semplicemente decidere le cose assieme.
Un gioco decisamente complesso e claustrofobico, con un regolamento abbastanza nebuloso e in cui l'ambientazione è lasciata più al gameplay che non all'aspetto estetico.
La terza edizione – l'ultima – è da preferire alle due precedenti, dato che ne è considerata un'evoluzione e una rifinitura.
Genere: american
Meccaniche: cooperativo puro, punti azione, mazzo eventi, tiro dadi
Ambientazione: contemporanea
Materiali *
Sparatutto ***
Survival ***
Target: giocatori abituali
Durata: 120 minuti circa
Numero di giocatori ideale: 1
City of Horror
La rielaborazione del grande classico che era Mall of Horror.
Anche qui, come in Dead of Winter, gli zombi sono solo la scusa per l'interazione tra i giocatori, in questo caso interazione fatta di discussione, diplomazia, accordi, tradimenti, votazioni.
Le meccaniche sono infatti molto semplici e l'orda di non morti avanza inesorabile verso i luoghi della città in cui si sono rifugiati più sopravvissuti. Che, per rimanere tali, dovranno ogni volta decidere chi dare in pasto all'orda, in modo da placarla e distrarla momentaneamente.
Solo chi riuscirà a districarsi meglio tra le abilità dei propri personaggi, dei luoghi presidiati e soprattutto tra le maglie della diplomazia, ne uscirà vivo e vincitore.
Davvero un gioco rovina-amicizie, per cui state ben attenti a metterlo sul tavolo: potreste scoprire che gli zombi non sono la cosa più pericolosa da affrontare.
Genere: american
Meccaniche: competitivo, votazioni, scelte simultanee, movimento ad area
Ambientazione: contemporanea
Materiali **
Sparatutto *
Survival *****
Target: famiglie/occasionali
Durata: 60-90 minuti
Numero di giocatori ideale: 5-6
Carnival Zombie
Forse il più particolare cupo e straniante della lista, anche per il tema proposto: durante il Carnevale di Venezia, l'infezione zombi si propaga tra le maschere e i nostri personaggi (mascherati anch'essi) dovranno affrontare una serie di mostri e notti d'assedio, mentre la città sprofonda definitivamente nelle acque della laguna e si risveglia il Leviatano.
Ogni giornata di gioco è divisa un due parti: una prima, il giorno, in cui si sceglie il percorso, si affrontano eventi e si cercano oggetti per potenziarsi; una seconda, di notte, in cui prende il via un tower defense e occorre resistere alle ondate di zombi che ci arrivano addosso.
Il gioco prevede ben quattro diversi finali, ciascuno con meccaniche specifiche, dalla fuga in barca, a quella in dirigibile, allo scontro finale col Leviatano.
Un'altra particolarità che lo caratterizza è la “pila dei cadaveri”, ovvero la tessera su cui vanno lasciati cadere i cubi che rappresentano gli zombi sconfitti: se qualcuno rotola fuori dalla pila, significa che si è rianimato e torna sul tabellone a combattere.
Va detto che il gioco è lungo e le regole di non facile assimilazione. Inoltre la seconda edizione, finanziata ormai anni fa su Kickstarter, pare ancora in alto mare e lontana dall'essere consegnata ai backers.
Genere: american
Meccaniche: cooperativo puro, punti azione, poteri variabili, movimento punto-a-punto
Ambientazione: contemporanea distopica
Materiali **
Sparatutto ***
Survival ***
Target: giocatori abituali/esperti
Durata: 120-180 minuti
Numero di giocatori ideale: 3-5
Hit Z Road
A differenza dei precedenti, questo è un filler, di sole carte, peraltro creato da Martin Wallace. Non uno dei suoi migliori giochi, per la verità e il motivo della sua diffusone è più dovuto agli sconti online, che non alla bontà del prodotto. Però ho pensato di inserirlo per chi volesse provare un gioco sugli zombi tutto sommato portatile (non ha tabellone), con meccaniche più semplici, una durata inferiore a tutti quelli proposti sopra e al contempo non volesse ripiegare sui due che lo seguono nella lista, che hanno un pubblico più casual come bersaglio. Inoltre è anche l'unico altro gioco competitivo “tutti contro tutti “della lista, dopo City of Horror.
Il centro del gioco sono le continue aste che vengono fatte per scegliere le carte da affrontare lungo il proprio percorso verso la meta, lunga la Route 66. I giocatori puntano le loro risorse, che sono però anche ciò che serve loro poi per trionfare, per cui devono sempre stare attenti a calibrare spesa, guadagno e rischio.
I punti si ottengono principalmente uccidendo zombi, che è però anche l'attività più pericolosa.
Genere: american
Meccaniche: competitivo, asta, tiro dadi, push-your-luck
Ambientazione: contemporanea
Materiali *
Sparatutto ***
Survival **
Target: famiglie/occasionali
Durata: 30-45 minuti
Numero di giocatori ideale: 3-4
Zombie 15'
Unico di quelli presentati che si gioca in tempo reale. La traccia audio non dà solo il tempo per terminare lo scenario, ma scandisce anche l'arrivo di nuovi zombi sul tabellone e soprattutto dell'orda, ovvero una moltitudine di zombi che si accumula nel corso della partita quando si cercano oggetti incautamente o si usano armi rumorose.
Ogni giocatore svolge il suo turno (movimenti, ricerche, attacchi, interazioni con l'ambiente) più in fretta possibile e poi si passa a quello successivo. È possibile anche caricarsi sulla spalle i compagni feriti, pur di terminare lo scenario, che ha ogni volta diverse condizioni di vittoria, ma viene perso se tutti sono feriti o se termina il tempo.
Buon gioco, per coloro a cui piace adattarsi al ritmo frenetico del tempo reale.
Genere: american
Meccaniche: cooperativo puro, tempo reale, mappa modulare, punti azione
Ambientazione: contemporanea
Materiali ***
Sparatutto ****
Survival **
Target: famiglie/occasionali
Durata: 15 minuti
Numero di giocatori ideale: 4
Zombie Kidz Evolution
Un gioco per bambini e famiglie dalle meccaniche semplici. I protagonisti sono appunto bambini la cui scuola è assediata dagli zombi: devono resistere e bloccare tutti gli ingressi prima che l'orda li sopraffaccia.
Ad ogni turno si tira un dado che determina la generazione di un nuovo zombi, poi ci si può spostare, rimuovere i non morti, sigillare le entrate se si è almeno in due e senza zombi tra i piedi.
La particolarità del gioco è però data dai diversi obiettivi che gli scenari propongono all'avanzare della campagna e soprattutto dal sistema Legacy che, con una serie di adesivi e modifiche alle regole, rende tutte le partite sempre diverse e le collega tramite una storia. Per chi non apprezzasse la parte Legacy, esiste la sua versione tradizionale: Zombie Kidz.
Purtroppo è disponibile solo in inglese (EDIT: mi confermano la disponibilità in italiano da parte di Oliphante 2).
Genere: american
Meccaniche: cooperativo puro, legacy, tiro dadi
Ambientazione: contemporanea
Materiali **
Sparatutto ***
Survival ***
Target: bambini/famiglie
Durata: 20 minuti circa a scenario
Numero di giocatori ideale: 3-4