Capolavoro ❤️
Dopo Brass il mio gioco preferito!
Tra i 100 giochi più importanti della storia entra anche Cole Wehrle, con il suo Root.
Cole Wehrle è uno degli autori che, negli ultimi anni, ci ha dimostrato quanto ancora vivo e sperimentale può essere il game design. Assieme a pochi altri tiene accesa la fiamma dell'inventiva in questo hobby e tutte le sue produzioni, per quanto a volte imperfette, contribuiscono a creare un qualche sconvolgimento e un qualche spunto in chi le prova.
Root può essere considerato il suo punto di maturità creativa e probabilmente anche il suo maggior successo commerciale a oggi. Dopo di lui, altri giochi sono probabilmente più geniali e rifiniti (Oath su tutti), ma Root rimane il candidato ideale per approcciare il pensiero ludico di Wehrle, un autore che qualcuno oggi vede come l'erede di Martin Wallace, almeno quello dei primi anni.
Root ha al suo interno un voluto contrasto: l'ambientazione è bucolica, con creature dei boschi rappresentate da pezzi in legno serigrafati. È così anche nelle carte e nella bella illustrazione del tabellone, che ritrae quello che all'apparenza è un pacifico bosco fatto di sentieri, fiumi, radure. Questo aspetto pacifico e rasserenante nasconde però una sottotrama fatta di tensioni, scontri e ambizione. Ogni fazione rappresenta una classe sociale o un pensiero politico (le Lucertole sono il clero, le Aquile i nobili decaduti, i Gatti la borghesia rampante, i Topi il proletariato rivoluzionario, ecc.) e ogni fazione ha come scopo quella di sgomitare per conquistare il proprio spazio, perseguire i propri scopi, sempre a scapito delle altre.
Ecco che così, dietro l'invitante facciata, si nasconde un vero e proprio wargame, con eserciti, truppe, rifornimenti, attacchi e campagne militari.
Non sarà l'unica volta che Wehrle, assieme alla Leder Games e al talentuoso illustratore Kyle Ferrin, utilizzerà questo espediente, questo apparente contrasto, per produrre giochi. I successivi Oath e Arcs ne sono testimonianza diretta e tangibile.
Insomma, Root è un gioco che richiede un tavolo adatto, costante ed esperto, ha degli sbilanciamenti tra le fazioni, è ostico nella spiegazione e nell'assimilazione del gameplay... ma pur con tutti i sui difetti e imperfezioni, è diventato una pietra miliare della storia del gioco da tavolo.
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Capolavoro ❤️
Dopo Brass il mio gioco preferito!
Il mio gioco del cuore, secondo solo a La Guerra dell'Anello. ❤️
Capolavoro totale.
Un'esperienza più che un gioco, con un valore che va decisamente oltre la somma delle singole parti.
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