I Fantastici 10 – Level Up!

Come promesso, ecco 10 gestionali con cui elevare il vostro livello di gioco

Approfondimenti
Giochi

Nell'introduzione del precedente articolo avevo spiegato il perché dell'assenza di alcuni “pezzi grossi” dall'elenco. In chiosa, poi, avevo annunciato questo articolo e un altro che verrà, sugli underdogs.

Oggi è il turno di una decina di giochi che, con una base gestionale, portano il gioco a un livello di complessità – e anche complicazione – superiore ai precedenti. 
Ovviamente non tutti sono allo stesso livello e alcuni avrebbero probabilmente potuto figurare nel precedente elenco, ma se lì il denominatore comune era “i migliori mediamente accessibili” qui è “i migliori tra i più tosti”.

Trovate i giochi corredati delle seguenti voci:

  • Meccaniche: vengono menzionate solo le principali, quelle che caratterizzano fortemente il gioco, in modo che possiate capire già se il gameplay vi attira o meno.
  • Difficoltà di apprendimento: questa voce si riferisce alla complicazione del gioco, quindi quanto è ostico il regolamento, quante eccezioni presenta, quanto ci metterete ad entrare nel meccanismo. La voce è espressa in una scala relativa all'interno dei 10 giochi considerati, non in senso assoluto. È espressa con una semplice scala di tre voci (bassa, media, alta), così come per tutte le altre voci a seguire che utilizzano questa comparazione.
  • Complessità di gioco: questa voce si riferisce alla complessità del gameplay, quindi quanto è difficile imparare a giocare bene, relativamente alla curva di apprendimento.
  • Tattica e Strategia: questa barra si sposta da sinistra a destra a seconda che prevalga l'una o l'altra caratteristica.
  • Interazione: il livello di interazione tra i giocatori, che sia diretta o indiretta.
  • Durata: anche in questo caso la valutazione è relativa ai dieci giochi della lista, non assoluta.
  • Numero ideale di giocatori: in quanti dovreste giocarlo per apprezzarlo a pieno, posto che il gioco funziona anche con le altre configurazioni. Si parla dunque di scalabilità.
  • Alternative: qualche titolo da provare se vi piace già quello in questione.
  • > Link: un link alle recensioni o agli articoli principali sul gioco 

Barrage
Barrage: copertina

È il primo nome che mi è venuto in mente quando ho iniziato a compilare questa faticosa lista. I pro lo consigliano assolutamente con l'espansione e io non posso fare altrimenti.

La scusa è quella di costruire dighe, convogliare acqua e ricavare energia elettrica dalle proprie centrali. La sostanza è un piazzamento lavoratori stretto e feroce, in cui ognuno sceglie una strategia, ma in cui le risorse scarseggiano per tutti e solo la lenta e faticosa costruzione di un motore economico renderà giustizia ai piani del giocatore.

Il tocco in più lo dà l'introduzione della ruota nella gestione delle proprie risorse: una volta impiegate per costruire qualcosa, ritornano disponibili solo dopo un giro completo e su questo principio si basa una parte della programmazione strategica.

Meccaniche: piazzamento lavoratori, costruzione rete, rotella.
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |------|----| 
Interazione: media
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3-4
Alternative: Brass Lancashire/Birmingham
> Recensione di Agzaroth
> Recensione di Ares 924
> Recensione dell'espansione Leeghwater Project 
> I tre migliori giochi da tavolo di... Simone Luciani 
> Guida completa a Barrage - parte 1
> Guida completa a Barrage - parte 2
> Guida completa a Barrage - parte 3
> Tutti contro Tutti, Magnifico 2020 

Terra Mystica
Copertina di Terra Mystica

Perché ho messo Terra Mystica e non Gaia Project? Per un semplice motivo: pur essendo tecnicamente fatto meglio, Gaia Project rimane a mio parere più arido e meno teso di Terra Mystica, che ha maggiore interazione e minori complicazioni nelle regole. 

Terra Mystica è un german, ma ha dato il via a tutto un filone di gestionali con fazioni asimmetriche, difficili da bilanciare, certo, ma foriere di un gameplay sempre vario e profondo.
Non male per un gioco che fa dieci anni l'anno prossimo.

Meccaniche: costruzione rete, piazzamento lavoratori, poteri variabili
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |------|----| 
Interazione: media
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 4
Alternative: Gaia Project
> Recensione 
> Guida strategica 

Through the Ages

C'è poco da dire su Through the Ages: è il gioco che più mi hanno chiesto sin dal primo articolo di questa serie. 
Through the Ages non è solo uno dei giochi più profondi e vari in circolazione, ma anche una delle massime espressioni dei giochi di civilizzazione. 
Certo, richiede il suo tempo – tanto tempo – diverse partite di adattamento, richiede pelo sullo stomaco per la forte interazione diretta, ma parliamo sempre di uno dei più grandi capolavori ludici mai prodotti.

Meccaniche: draft, punti azione, poteri variabili
Difficoltà di apprendimento: alta
Complessità di gioco: alta
Tattica e Strategia: |-------|---| 
Interazione: alta
Durata: alta
Numero ideale di giocatori: 3
Alternative: Clash of Cultures
> Recensione 
> I tre migliori giochi da tavolo di... Vlaada Chvatil
> Approfondimento strategico
> La mia meccanica preferita: Through the Ages e la fila delle carte
> La mia meccanica preferita: Through the Ages e l'utilizzo dei cubetti
> Breve guida strategica
> Una guida ai patti
> Una guida ai leader e alle meraviglie  

Food Chain Magnate

Della Splotter Spellen, in questo elenco troverete solo Food Chain Magnate. Non perché effettivamente sia il più meritevole (a mio parere ne hanno fatti almeno altri quattro superiori), ma perché Food Chain Magnate è il gioco che li ha sdoganati al grande pubblico (sempre di gamer, si intende, non certo di famiglie).

Gioco in cui occorre costruire una rete logistica, un albero aziendale e mettere su una combinazione vincente di domanda e offerta, per guadagnare più degli altri. 
Come in ogni Splotter, troverete dentro idee geniali, originalità, cattiveria e profondità da vendere.

Meccaniche: hand-building, costruzione rete, speculazione
Difficoltà di apprendimento: bassa
Complessità di gioco: alta
Tattica e Strategia: |-------|---| 
Interazione: alta
Durata: alta
Numero ideale di giocatori: 3-5
Alternative: The Great Zimbabwe, Indonesia, Bus
> Recensione 
> I tre migliori giochi da tavolo di... Jeroen Doumen e Joris Wiersinga 
> Tutti contro Tutti, Magnifico 2016 
> Magnifico 2016: intervista a Jeroen Doumen e Joris Wiersinga per Food Chain Magnate 

Le Havre
Copertina di Le Havre, un gioco di Uwe Rosenberg

Dopo Agricola, presente nel vecchio articolo, non poteva mancare Le Havre, ovvero il suo altro grande capolavoro per gamer. Che poi Le Havre è anche apparentemente più semplice di Agricola: ha meno regole, solo due mosse possibili, solo un singolo lavoratore per tutta la partita. Bei tempi quelli in cui Rosenberg riusciva a tirare fuori la profondità da così poco, invece che ricorrere a sessanta azioni diverse...

Le Havre è anche uno dei titoli più strategici di questa selezione: con gli edifici costruibili tutti visibili e nulla lasciato al caso, è possibile programmare turni avanti... sempre facendo i conti con ciò che prenderà l'avversario.

Occhio alla durata e alla scalabilità: tende a durare parecchio ed avere molto downtime.

Meccaniche: piazzamento lavoratori
Difficoltà di apprendimento: bassa
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |--------|--| 
Interazione: bassa
Durata: alta
Numero ideale di giocatori: 2-3
Alternative: Agricola, Russian Railroads
> Recensione di Agzaroth
> Recensione di Starpino 
> I tre migliori giochi da tavolo di... Uwe Rosenberg  

The Gallerist

Non ve lo aspettavate un Lacerda in questa lista vero? Invece eccolo, perché pur non essendo nelle mie corde, non si può, facendo un elenco con un minimo di oggettività, tralasciare un autore che ha tanti estimatori e che negli ultimi anni ha sfornato sempre giochi di livello e in grado di soddisfare il suo pubblico.

Tra tutti, il mio preferito rimane CO2 Second Chance, ma qui cito The Gallerist, che è il suo titolo più rappresentativo, probabilmente il più riuscito e sicuramente, al netto della mole di piccole regole ed eccezioni lacerdiane, anche uno dei più facilmente intavolabili.

È insomma un po' il suo gioco simbolo e se volete capire se Lacerda fa per voi o meno, fare bene a partire da lui.

Meccaniche: piazzamento lavoratori, collezione set
Difficoltà di apprendimento: alta
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |------|----| 
Interazione: bassa
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3-4
Alternative: On Mars
> I tre migliori giochi da tavolo di... Vital Lacerda  

Troyes
Copertina scatola di Troyes

Undici anni dopo, Troyes è ancora un punto di riferimento totale nella meccanica di piazzamento dadi. Pur essendo stato uno dei pionieri di questo ricco filone, la bellezza del suo sistema di gioco, l'interazione fornita, la profondità garantita, sono ancora oggi sinonimo di sicurezza.

In Troyes dovrete non solo gestire i vostri dadi, ma modificarne la composizione, girarli, ritirarli, comprare quelli neutrali e persino quelli degli avversari. Il tutto impostando una strategia a lungo termine e costruendo il vostro personale motore di gioco in vista degli obiettivi finali.

Tanti validi giochi di gestione dadi sono venuti dopo, ma Troyes rimane sempre tra quelli in cima alla lista.

Meccaniche: gestione dadi, obiettivi nascosti
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |-----|-----| 
Interazione: media
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3
Alternative: I Viaggi di Marco Polo, Marco Polo II, Pulsar 2849
> Recensione di Agzaroth
> Recensione di Galletto 
> Versus: Burgundy vs Marco Polo vs Bora Bora vs Troyes 

Great Western Trail
Copertina di Great Western Trail

Non il più ostico del lotto, ma sicuramente molto più complesso di come appare, specie per portare a termine con successo alcune strategie. Great Western Trail rimane il capolavoro di Pfister e sarà presto disponibile in una versione aggiornata e revisionata (la Second Edition) e poi, a distanza di un anno l'una dall'altra, in due versioni alternative: Argentina (2022) e Nuova Zelanda (2023).

Meccaniche: deck-building, gestione mano, rotella, collezione set 
Difficoltà di apprendimento: alta
Complessità di gioco: alta
Tattica e Strategia: |--------|--|
Interazione: media
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3-4
Alternative: Visconti del Regno Occidentale, Maracaibo
> Recensione
> La strategia in Great Western Trail
> I tre migliori giochi da tavolo di... Alexander Pfister
> Tutti contro Tutti - Magnifico 2017
> Intervista ad Alexander Pfister per il Goblin Magnifico 2017 

Spirit Island
Spirit Island - Copertina

Se nel precedente elenco il collaborativo era Robinson Crusoe, qui tocca a Spirit Island, uno dei giochi più apprezzati dai gamer negli ultimi anni.

Il tema intrigante – spiriti di varia forma e natura che difendono un'isola selvaggia dagli invasori – è solo il pretesto per celare un gioco di gestione duro e puro, con fazioni talmente asimmetriche che a confronto Terra Mystica impallidisce. 

Ma i suoi grandi punti di forza sono almeno tre: la complessità di gioco, che regala una sfida intellettuale sempre viva; la coordinazione tra giocatori, necessaria per vincere; il limitare in modo naturale la possibilità di giocatore dominante.

Meccaniche: poteri variabili, hand-building, gestione mano
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: alta
Tattica e Strategia: |---|-------| 
Interazione: collaborativo puro
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3-4
Alternative: Aeon's End, Robinson Crusoe
> Recensione di Agzaroth
> Recensione di Linx 
> La forza degli spiriti della natura: in gioco e al cinema 

Underwater Cities
Underwater Cities

Ammetto che è l'ultimo inserito nella lista, dopo vari ripensamenti e rimaneggiamenti. Tuttavia un gioco di assoluto spessore, che regala una gestione della mano di carte e delle azioni – il piazzamento carte – mai vista prima. 

Si dovrà costruire la propria città subacquea meglio degli avversari, sempre avendo a che fare con una mano di carte sempre nuova e sempre facendo i conti sulle caselle del tabellone su cui piazzare le suddette carte, per massimizzarne l'effetto.

È un altro gioco tosto, in cui la programmazione si scontra continuamente con un continuo adattamento, esattamente come l'ambientazione che propone.

Meccaniche: gestione mano, piazzamento carte, costruzione rete
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |----|------| 
Interazione: bassa
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 2-3
Alternative: Terraforming Mars
> Recensione
> I tre migliori giochi da tavolo di... Vladimir Suchy 
> Intervista a Vladimir Suchy per il Goblin Magnifico 
> Tutti contro Tutti, Magnifico 2019

Commenti

Credo vadano invertiti i valori di strategia e tattica nella scheda di ogni gioco.

Ammetto....  vedere The Gallerist mi ha stupito. Detto questo,  classifica più che condivisibile...

Bello vedere anche Spirit Island in questa decina.

Questo articolo mi ha praticamente ricordato che ci sono un paio di giochi che devo recuperare. The gallerist ad esempio è il Lacerda che mi ispira di più (per ora ho giocato solo CO2 second edition) e vedrò se recuperare lui o weather machine.

 

mi manca di provare The Gallerist... 

Sono curioso di sapere perché raccomandi Barrage senza espansione. Io ero d'accordo con te, ma dopo diverse partite reputo l'espansione necessaria per bilanciare il significativo vantaggio risultante dalla selezione delle nazioni / XO. Non penso che essere primi il primo turno sia una compensazione sufficiente quando si è costretti a selezionare una fazione poco appetibile. L'espansione permette giocate "laterali" e sì, distoglie dal cuore del gioco, ma allo stesso tempo permette diverse strategie compensatorie per le fazioni più deboli.

Forse non hai letto bene.

I pro lo consigliano assolutamente con l'espansione e io non posso fare altrimenti.

Grandi giochi, mi manca in collezione Troyes ma lo recupererò appena possibile

In cosa consiste la revisione di GWT? 

Black-Meeple scrive:

In cosa consiste la revisione di GWT? 

poche cose, qualche valore qua e là, un paio di edifici in più, colori.

nemonemon scrive:

Credo vadano invertiti i valori di strategia e tattica nella scheda di ogni gioco.

Perché? Mi paiono corretti.

Ottima selezione.
Mi mancano da provare The Galleris e Spirit Island: del primo non ne sento la mancanza (se voglio giocare a un Lacerda mi butto su On Mars) mentre il secondo continua a sfuggirmi...

Vista l'introduzione un po' forzata di Underwater Cities (visto anche che il tema era la complessità e non vedo il titolo come top) avrei inserito Trickerion.

Comunque averli tutti disponibili in ludoteca mi indica che siamo proprio cattivi con noi stessi :-) (in realtà abbiamo tutte le categorie fino a Gino Pilotino e Jenga) 

Bei titoli, non tutti capolavori secondo me, ma bei titoli.

Unico che per me non sarebbe assolutamente dovuto comparire è underwater cities.

Perchè giocare a questo quando esiste Terraforming Mars che gli è immensamente superiore in tutto??

Giocati tutti tranne Troyes.  Io ci avrei visto bene Arkwright tra questi. 

Agzaroth scrive:

 

quote=Black-Meeple

In cosa consiste la revisione di GWT? 

 poche cose, qualche valore qua e là, un paio di edifici in più, colori.

Non hai citato il più grande cambiamento...!

La grafica della scatola! X)

Salut!

Ma sbaglio o ci sono dei titoli usciti prima di dieci anni fa? Questa top 10 è quindi da considerarsi in senso assoluto, come una selezione del meglio mai uscito nel genere euro-cinghiali? Chiedo giusto per capire...

Quanti ai titoli in sé, bello vedere tutti assieme Spirit Island (i cooperativi mancavano abbastanza nelle altre liste), gli Splotter, Lacerda (io avrei scelto altri giochi suoi ma vabbè), Terra Mystica (mio amore!), il mitico Vlaada (personalmente avrei preferito Mage Knight ma non discuto Through the Ages) e l'ancor più mitico Uwe... Però però però, sento molto la mancanza di Brass (magari al posto di Barrage - senza nulla togliere a quest'ultimo eh, gran gioco, solo che Brass mi pare più vario nelle situazioni e sopratutto nelle sensazioni restituite), un po' la mancanza di Specie Dominanti, e un po' quella di Root (o comunque di altri ibridi euro-wargame), mentre Underwater Cities non l'ho mai giocato ma non mi pare possa comunque aspirare allo status di classico moderno, visto che - a differ lenza di tutti gli altri giochi di questa lista - non viene citato così spesso come pietra di paragone nel suo genere mentre si parla di altri giochi... Mah.

Comunque bella lista nel complesso, grazie per gli spunti di riflessione e discussione.

aitan_3 scrive:

Ma sbaglio o ci sono dei titoli usciti prima di dieci anni fa? Questa top 10 è quindi da considerarsi in senso assoluto, come una selezione del meglio mai uscito nel genere euro-cinghiali? Chiedo giusto per capire...

Quanti ai titoli in sé, bello vedere tutti assieme Spirit Island (i cooperativi mancavano abbastanza nelle altre liste), gli Splotter, Lacerda (io avrei scelto altri giochi suoi ma vabbè), Terra Mystica (mio amore!), il mitico Vlaada (personalmente avrei preferito Mage Knight ma non discuto Through the Ages) e l'ancor più mitico Uwe... Però però però, sento molto la mancanza di Brass (magari al posto di Barrage - senza nulla togliere a quest'ultimo eh, gran gioco, solo che Brass mi pare più vario nelle situazioni e sopratutto nelle sensazioni restituite), un po' la mancanza di Specie Dominanti, e un po' quella di Root (o comunque di altri ibridi euro-wargame), mentre Underwater Cities non l'ho mai giocato ma non mi pare possa comunque aspirare allo status di classico moderno, visto che - a differ lenza di tutti gli altri giochi di questa lista - non viene citato così spesso come pietra di paragone nel suo genere mentre si parla di altri giochi... Mah.

Comunque bella lista nel complesso, grazie per gli spunti di riflessione e discussione.

ciao, 
sì la lista non tiene conto degli ultimi 10 anni, ma è assoluta.
Brass è già nella prima lista: I Fantastici 10 , ho cercato di non mettere doppioni
Ho escluso Specie Dominanti o Root perché, come specificato nell'intro, mi sono limitato ai gestionali.

Non vedere in questa lista Tramways mi rammarica: uno dei giochi più profondi e originali degli ultimi anni, con un'ottima scalabilità (oddio, in 5 fatica, lo ammetto!) e variabilità. 

 

mistake89 scrive:

Non vedere in questa lista Tramways mi rammarica: uno dei giochi più profondi e originali degli ultimi anni, con un'ottima scalabilità (oddio, in 5 fatica, lo ammetto!) e variabilità. 

Quoto.

Nei fantastici 10... 10 anni dopo, non c'è.

Nei fantastici 10... Level Up, non c'è.

Privato di un premio Magnifico che aveva già in tasca.

Ditelo che ce l'avete con lui... aspetto di vederlo tra gli underdogs (ma è un underdog?), insomma inseritelo in qualche "Fantastici 10" o scendiamo in piazza :D

 

 

Bella classifica, ottimi spunti.

Pur con tutti gli usuali caveat su classifiche, opinioni personali, etc., onestamente faccio davvero fatica a capire l'inserimento di Underwater Cities.    Magari l'ho totalmente sottovalutato io (e quindi dovrei riconsiderarlo), ma l'ho sempre ritenuto trascurabile sotto tutti gli aspetti rilevanti di un gestionale. Un buon gioco, nulla più.

Mi sono anche riletto la recensione, che infatti lo pone al di sotto di Pulsar 2849.

Posso chiedere il perchè di questa last minute entry giusto per capire meglio?

Provati tutti, tranne il titolo proposto di Lacerda. Con lui mi sono fermato a CO2 (Vinhos e CO2). Ciò che è uscito dopo, l'ho lasciato perdere, anche se in associazione li abbiamo pressoché tutti. Lo stile del portoghese non è troppo nelle mie corde. Provo spossatezza e pesantezza mentre gioco.

Underwater Cities personalmente lo apprezzo di più di Terraforming Mars. Per me ci sta.

In generale trovo la lista adeguata.

Lunga vita a Troyes e Spirit Island!

Bella classifica, tuttavia per me ci sono dei grandi assenti come Brass: Birmingham, Tramways, Vanuatu e Florenza.

Riguardo Barrages invece, l'idea era quella di provare il gioco in due senza i poteri di fazione e vedere cosa succede: se fossero stati introdotti per dare più variabilità ma il gioco funzionasse bene anche senza, per me rimarrebbe un ottimo gioco anche solo la base. Detto questo però, una considerazione su Luciani: sarebbe carino che i prossimi suoi giochi uscissero magari già rifiniti, senza essere costretti a comprare espansioni o versioni 2.0 dopo pochi anni  ;) 

Al di là dei gusti personali, è veramente una bella selezione di giochi. Mi sorprende un po' vedere The Gallerist e Underwater Cities, non immaginavo avessero così tanta considerazione da parte di Agzaroth.

 

Una delle poche volte in cui sono completamente d'accordo con un articolo!

Peraltro anche a me Lacerda non piace, eppure The Gallerist non è stato un'esperienza spiacevole. Dei 10 ancora non ho provato Underwater Cities, e probabilmente mai lo proverò, a meno che scenda intorno ai 30 € usato :)

Ne possiedo tre, ne ho provati una o più volte altri quattro, mi mancano completametne Troyes, Underwater Cities, Le Havre. Lista molto bella forse un Wallace ci sarebbe stato bene ma per me una lista con uno Splotter, Lacerda, Pfister, Rosenberg ed un Luciani et alii è già uno spettacolo, praticamente il gotha dei miei autori preferiti

Sì, Underwater Cities lo avete sottovalutato tutti, per me ed il nostro gruppo è un bellissimo gioco che vede il tavolo spesso e volentieri.

A gusto personale faccio fatica a vedere The Gallerist in una top 10 assoluta, tantissima fatica....no ma proprio tanta 😅

aleaiacta scrive:

Lunga vita a Troyes e Spirit Island!

Bella classifica, tuttavia per me ci sono dei grandi assenti come Brass: Birmingham, Tramways, Vanuatu e Florenza.

Brass è nei Fantastici 10.
Tramways, che hanno chiesto anche sopra... ci sarà....
Vanuatu e Florenza (soprattutto Florenza) li ritengo almeno un gradino (forse due) sotto a questa lista.

odlos scrive:

Al di là dei gusti personali, è veramente una bella selezione di giochi. Mi sorprende un po' vedere The Gallerist e Underwater Cities, non immaginavo avessero così tanta considerazione da parte di Agzaroth.

Ho cercato di bilanciare quello che io ritengo valido con quello che tanti giocatori esperti ritengono valido, anche se non rientra nei miei gusti.

Bella classifica. Sono sorpreso e particolarmente lieto di trovare Underwater Cities, gioco spesso sottovalutato che a me piace tanto

Sì, Agzaroth, avevo capito il tuo intento, per metterli nella lista comunque significa che gli riconosci una certa validità, anche se probabilmente non sono in cima alle tue preferenze.

Agzaroth scrive:

 

aitan_3 scrive:

 

Ma sbaglio o ci sono dei titoli usciti prima di dieci anni fa? Questa top 10 è quindi da considerarsi in senso assoluto, come una selezione del meglio mai uscito nel genere euro-cinghiali? Chiedo giusto per capire...

Quanti ai titoli in sé, bello vedere tutti assieme Spirit Island (i cooperativi mancavano abbastanza nelle altre liste), gli Splotter, Lacerda (io avrei scelto altri giochi suoi ma vabbè), Terra Mystica (mio amore!), il mitico Vlaada (personalmente avrei preferito Mage Knight ma non discuto Through the Ages) e l'ancor più mitico Uwe... Però però però, sento molto la mancanza di Brass (magari al posto di Barrage - senza nulla togliere a quest'ultimo eh, gran gioco, solo che Brass mi pare più vario nelle situazioni e sopratutto nelle sensazioni restituite), un po' la mancanza di Specie Dominanti, e un po' quella di Root (o comunque di altri ibridi euro-wargame), mentre Underwater Cities non l'ho mai giocato ma non mi pare possa comunque aspirare allo status di classico moderno, visto che - a differ lenza di tutti gli altri giochi di questa lista - non viene citato così spesso come pietra di paragone nel suo genere mentre si parla di altri giochi... Mah.

Comunque bella lista nel complesso, grazie per gli spunti di riflessione e discussione.

 

 

ciao, 
sì la lista non tiene conto degli ultimi 10 anni, ma è assoluta.
Brass è già nella prima lista: I Fantastici 10 , ho cercato di non mettere doppioni
Ho escluso Specie Dominanti o Root perché, come specificato nell'intro, mi sono limitato ai gestionali.

Sarebbe interessante discutere in che senso Specie Dominanti è meno "gestionale" di Spirit Island... Per carità, ci può sicuramente stare: in Spirit Island si può creare un "motore" che carbura pian piano nel corso della partita, mentre Specie Dominanti è più spostato sul posizionamento e sul conflitto da ri-calibrare round dopo round... E tuttavia, la definizione di "gestionale" presente in goblinpedia (e a cui il tuo articolo rimanda) è assai più generica di così, e si sovrappone sostanzialmente a quella di "strategic" utilizzata su BGG... A quel punto Specie Dominanti rientrerebbe eccome nella categoria!

Sono questioni abbastanza astratte, lo so, però trovo interessante rifletterci. :)

"Bei tempi quelli in cui Rosenberg riusciva a tirare fuori la profondità da così poco, invece che ricorrere a sessanta azioni diverse..."

Non capisco perché tanto astio contro la Festa per Odino (ottimo titolo).

Le Havre mi son sempre ripromesso di dargli una seconda chance (appatto che scenda di prezzo); Agricola, invece, purtroppo mai provato! 

computer82 scrive:

"Bei tempi quelli in cui Rosenberg riusciva a tirare fuori la profondità da così poco, invece che ricorrere a sessanta azioni diverse..."

Non capisco perché tanto astio contro la Festa per Odino (ottimo titolo).

Le Havre mi son sempre ripromesso di dargli una seconda chance (appatto che scenda di prezzo); Agricola, invece, purtroppo mai provato! 

Feast for Odin per me miglior titolo di Rosenberg tra quelli che ho provato (Bohnanza Agricolax2 Le Havre Le Havrex2 Loyang Caverna Cavernax2 Patchwork Nova Luna) specie se giocato con l'espansione Norvegesi. Le "sessanta azioni" sono alla fin fine solo una dozzina di spazi azione effettivi, ciascuno con potenza variabile in base al numero di lavoratori spesi - nulla di ingestibile, anzi. A ben guardare, a partita avanzata trovo sia più complicato e "caotico" Le Havre con la sua vasta offerta di edifici normali, speciali, appartenenti a diversi giocatori, che FfO col suo tabellone statico. Poi vabbè sono tutti grandi giochi di un grande autore. Io credo semplicemente che, dopo un po', si raggiunga un livello tale di Uwe-saturazione, per cui ogni altro suo gioco sembrerà un "di più" inutilmente complicato rispetto ai precedessori. Forse.

Bellissima classifica 👍👏 .. mi costringerà a mettere in wishlist un paio di titoli 💸💸💸

Bella classifica. D'accordissimo su terra mystica al posto di P.G. Mi mancano da provare spirit island, che temo potrebbe risultare troppo frustrante, e the gallerist (mai vista una copia fisica). Il mio grande assente, ognuno ha il suo, è anachrony, che adoro. 

Anche a me manca Spirit Island, ma da queste parti i collaborativi vanno poco, se fosse per me lo proverei molto volentieri.

Barrage e Troyes sono quelli che gioco meno volentieri, ma non è possibile non riconoscergli una certa validità.

TtA e FCM sono invece 2 titoli che non gioco tantissimo perché mi lasciano veramente esausto, ma giocarli con costanza sarebbe proprio la cosa migliore per diminuirne la durata e allenare certi automatismi.

The Gallerist devo riprovarlo, ho all'attivo solo una partita, l'ho apprezzato ma non mi è sembrato ai livelli di CO2 e Kanban.

Terra Mystica per me è stato pensionato dopo le 60+ partite e l'arrivo in collezione di Gaia Project, però rimane uno dei miei giochi preferiti.

GWT (16 partite), Le Havre (60+) e Underwater Cities (7) sono titoli che adoro, in realtà più i primi due che il terzo, di Suchy prediligo Pulsar 2849.

 

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