Credo vadano invertiti i valori di strategia e tattica nella scheda di ogni gioco.
Nell'introduzione del precedente articolo avevo spiegato il perché dell'assenza di alcuni “pezzi grossi” dall'elenco. In chiosa, poi, avevo annunciato questo articolo e un altro che verrà, sugli underdogs.
Oggi è il turno di una decina di giochi che, con una base gestionale, portano il gioco a un livello di complessità – e anche complicazione – superiore ai precedenti.
Ovviamente non tutti sono allo stesso livello e alcuni avrebbero probabilmente potuto figurare nel precedente elenco, ma se lì il denominatore comune era “i migliori mediamente accessibili” qui è “i migliori tra i più tosti”.
Trovate i giochi corredati delle seguenti voci:
- Meccaniche: vengono menzionate solo le principali, quelle che caratterizzano fortemente il gioco, in modo che possiate capire già se il gameplay vi attira o meno.
- Difficoltà di apprendimento: questa voce si riferisce alla complicazione del gioco, quindi quanto è ostico il regolamento, quante eccezioni presenta, quanto ci metterete ad entrare nel meccanismo. La voce è espressa in una scala relativa all'interno dei 10 giochi considerati, non in senso assoluto. È espressa con una semplice scala di tre voci (bassa, media, alta), così come per tutte le altre voci a seguire che utilizzano questa comparazione.
- Complessità di gioco: questa voce si riferisce alla complessità del gameplay, quindi quanto è difficile imparare a giocare bene, relativamente alla curva di apprendimento.
- Tattica e Strategia: questa barra si sposta da sinistra a destra a seconda che prevalga l'una o l'altra caratteristica.
- Interazione: il livello di interazione tra i giocatori, che sia diretta o indiretta.
- Durata: anche in questo caso la valutazione è relativa ai dieci giochi della lista, non assoluta.
- Numero ideale di giocatori: in quanti dovreste giocarlo per apprezzarlo a pieno, posto che il gioco funziona anche con le altre configurazioni. Si parla dunque di scalabilità.
- Alternative: qualche titolo da provare se vi piace già quello in questione.
- > Link: un link alle recensioni o agli articoli principali sul gioco
Barrage
È il primo nome che mi è venuto in mente quando ho iniziato a compilare questa faticosa lista. I pro lo consigliano assolutamente con l'espansione e io non posso fare altrimenti.
La scusa è quella di costruire dighe, convogliare acqua e ricavare energia elettrica dalle proprie centrali. La sostanza è un piazzamento lavoratori stretto e feroce, in cui ognuno sceglie una strategia, ma in cui le risorse scarseggiano per tutti e solo la lenta e faticosa costruzione di un motore economico renderà giustizia ai piani del giocatore.
Il tocco in più lo dà l'introduzione della ruota nella gestione delle proprie risorse: una volta impiegate per costruire qualcosa, ritornano disponibili solo dopo un giro completo e su questo principio si basa una parte della programmazione strategica.
Meccaniche: piazzamento lavoratori, costruzione rete, rotella.
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |------|----|
Interazione: media
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3-4
Alternative: Brass Lancashire/Birmingham
> Recensione di Agzaroth
> Recensione di Ares 924
> Recensione dell'espansione Leeghwater Project
> I tre migliori giochi da tavolo di... Simone Luciani
> Guida completa a Barrage - parte 1
> Guida completa a Barrage - parte 2
> Guida completa a Barrage - parte 3
> Tutti contro Tutti, Magnifico 2020
Terra Mystica
Perché ho messo Terra Mystica e non Gaia Project? Per un semplice motivo: pur essendo tecnicamente fatto meglio, Gaia Project rimane a mio parere più arido e meno teso di Terra Mystica, che ha maggiore interazione e minori complicazioni nelle regole.
Terra Mystica è un german, ma ha dato il via a tutto un filone di gestionali con fazioni asimmetriche, difficili da bilanciare, certo, ma foriere di un gameplay sempre vario e profondo.
Non male per un gioco che fa dieci anni l'anno prossimo.
Meccaniche: costruzione rete, piazzamento lavoratori, poteri variabili
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |------|----|
Interazione: media
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 4
Alternative: Gaia Project
> Recensione
> Guida strategica
Through the Ages
C'è poco da dire su Through the Ages: è il gioco che più mi hanno chiesto sin dal primo articolo di questa serie.
Through the Ages non è solo uno dei giochi più profondi e vari in circolazione, ma anche una delle massime espressioni dei giochi di civilizzazione.
Certo, richiede il suo tempo – tanto tempo – diverse partite di adattamento, richiede pelo sullo stomaco per la forte interazione diretta, ma parliamo sempre di uno dei più grandi capolavori ludici mai prodotti.
Meccaniche: draft, punti azione, poteri variabili
Difficoltà di apprendimento: alta
Complessità di gioco: alta
Tattica e Strategia: |-------|---|
Interazione: alta
Durata: alta
Numero ideale di giocatori: 3
Alternative: Clash of Cultures
> Recensione
> I tre migliori giochi da tavolo di... Vlaada Chvatil
> Approfondimento strategico
> La mia meccanica preferita: Through the Ages e la fila delle carte
> La mia meccanica preferita: Through the Ages e l'utilizzo dei cubetti
> Breve guida strategica
> Una guida ai patti
> Una guida ai leader e alle meraviglie
Food Chain Magnate
Della Splotter Spellen, in questo elenco troverete solo Food Chain Magnate. Non perché effettivamente sia il più meritevole (a mio parere ne hanno fatti almeno altri quattro superiori), ma perché Food Chain Magnate è il gioco che li ha sdoganati al grande pubblico (sempre di gamer, si intende, non certo di famiglie).
Gioco in cui occorre costruire una rete logistica, un albero aziendale e mettere su una combinazione vincente di domanda e offerta, per guadagnare più degli altri.
Come in ogni Splotter, troverete dentro idee geniali, originalità, cattiveria e profondità da vendere.
Meccaniche: hand-building, costruzione rete, speculazione
Difficoltà di apprendimento: bassa
Complessità di gioco: alta
Tattica e Strategia: |-------|---|
Interazione: alta
Durata: alta
Numero ideale di giocatori: 3-5
Alternative: The Great Zimbabwe, Indonesia, Bus
> Recensione
> I tre migliori giochi da tavolo di... Jeroen Doumen e Joris Wiersinga
> Tutti contro Tutti, Magnifico 2016
> Magnifico 2016: intervista a Jeroen Doumen e Joris Wiersinga per Food Chain Magnate
Le Havre
Dopo Agricola, presente nel vecchio articolo, non poteva mancare Le Havre, ovvero il suo altro grande capolavoro per gamer. Che poi Le Havre è anche apparentemente più semplice di Agricola: ha meno regole, solo due mosse possibili, solo un singolo lavoratore per tutta la partita. Bei tempi quelli in cui Rosenberg riusciva a tirare fuori la profondità da così poco, invece che ricorrere a sessanta azioni diverse...
Le Havre è anche uno dei titoli più strategici di questa selezione: con gli edifici costruibili tutti visibili e nulla lasciato al caso, è possibile programmare turni avanti... sempre facendo i conti con ciò che prenderà l'avversario.
Occhio alla durata e alla scalabilità: tende a durare parecchio ed avere molto downtime.
Meccaniche: piazzamento lavoratori
Difficoltà di apprendimento: bassa
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |--------|--|
Interazione: bassa
Durata: alta
Numero ideale di giocatori: 2-3
Alternative: Agricola, Russian Railroads
> Recensione di Agzaroth
> Recensione di Starpino
> I tre migliori giochi da tavolo di... Uwe Rosenberg
The Gallerist
Non ve lo aspettavate un Lacerda in questa lista vero? Invece eccolo, perché pur non essendo nelle mie corde, non si può, facendo un elenco con un minimo di oggettività, tralasciare un autore che ha tanti estimatori e che negli ultimi anni ha sfornato sempre giochi di livello e in grado di soddisfare il suo pubblico.
Tra tutti, il mio preferito rimane CO2 Second Chance, ma qui cito The Gallerist, che è il suo titolo più rappresentativo, probabilmente il più riuscito e sicuramente, al netto della mole di piccole regole ed eccezioni lacerdiane, anche uno dei più facilmente intavolabili.
È insomma un po' il suo gioco simbolo e se volete capire se Lacerda fa per voi o meno, fare bene a partire da lui.
Meccaniche: piazzamento lavoratori, collezione set
Difficoltà di apprendimento: alta
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |------|----|
Interazione: bassa
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3-4
Alternative: On Mars
> I tre migliori giochi da tavolo di... Vital Lacerda
Troyes
Undici anni dopo, Troyes è ancora un punto di riferimento totale nella meccanica di piazzamento dadi. Pur essendo stato uno dei pionieri di questo ricco filone, la bellezza del suo sistema di gioco, l'interazione fornita, la profondità garantita, sono ancora oggi sinonimo di sicurezza.
In Troyes dovrete non solo gestire i vostri dadi, ma modificarne la composizione, girarli, ritirarli, comprare quelli neutrali e persino quelli degli avversari. Il tutto impostando una strategia a lungo termine e costruendo il vostro personale motore di gioco in vista degli obiettivi finali.
Tanti validi giochi di gestione dadi sono venuti dopo, ma Troyes rimane sempre tra quelli in cima alla lista.
Meccaniche: gestione dadi, obiettivi nascosti
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |-----|-----|
Interazione: media
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3
Alternative: I Viaggi di Marco Polo, Marco Polo II, Pulsar 2849
> Recensione di Agzaroth
> Recensione di Galletto
> Versus: Burgundy vs Marco Polo vs Bora Bora vs Troyes
Great Western Trail
Non il più ostico del lotto, ma sicuramente molto più complesso di come appare, specie per portare a termine con successo alcune strategie. Great Western Trail rimane il capolavoro di Pfister e sarà presto disponibile in una versione aggiornata e revisionata (la Second Edition) e poi, a distanza di un anno l'una dall'altra, in due versioni alternative: Argentina (2022) e Nuova Zelanda (2023).
Meccaniche: deck-building, gestione mano, rotella, collezione set
Difficoltà di apprendimento: alta
Complessità di gioco: alta
Tattica e Strategia: |--------|--|
Interazione: media
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3-4
Alternative: Visconti del Regno Occidentale, Maracaibo
> Recensione
> La strategia in Great Western Trail
> I tre migliori giochi da tavolo di... Alexander Pfister
> Tutti contro Tutti - Magnifico 2017
> Intervista ad Alexander Pfister per il Goblin Magnifico 2017
Spirit Island
Se nel precedente elenco il collaborativo era Robinson Crusoe, qui tocca a Spirit Island, uno dei giochi più apprezzati dai gamer negli ultimi anni.
Il tema intrigante – spiriti di varia forma e natura che difendono un'isola selvaggia dagli invasori – è solo il pretesto per celare un gioco di gestione duro e puro, con fazioni talmente asimmetriche che a confronto Terra Mystica impallidisce.
Ma i suoi grandi punti di forza sono almeno tre: la complessità di gioco, che regala una sfida intellettuale sempre viva; la coordinazione tra giocatori, necessaria per vincere; il limitare in modo naturale la possibilità di giocatore dominante.
Meccaniche: poteri variabili, hand-building, gestione mano
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: alta
Tattica e Strategia: |---|-------|
Interazione: collaborativo puro
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 3-4
Alternative: Aeon's End, Robinson Crusoe
> Recensione di Agzaroth
> Recensione di Linx
> La forza degli spiriti della natura: in gioco e al cinema
Underwater Cities
Ammetto che è l'ultimo inserito nella lista, dopo vari ripensamenti e rimaneggiamenti. Tuttavia un gioco di assoluto spessore, che regala una gestione della mano di carte e delle azioni – il piazzamento carte – mai vista prima.
Si dovrà costruire la propria città subacquea meglio degli avversari, sempre avendo a che fare con una mano di carte sempre nuova e sempre facendo i conti sulle caselle del tabellone su cui piazzare le suddette carte, per massimizzarne l'effetto.
È un altro gioco tosto, in cui la programmazione si scontra continuamente con un continuo adattamento, esattamente come l'ambientazione che propone.
Meccaniche: gestione mano, piazzamento carte, costruzione rete
Difficoltà di apprendimento: media
Complessità di gioco: media
Tattica e Strategia: |----|------|
Interazione: bassa
Durata: media
Numero ideale di giocatori: 2-3
Alternative: Terraforming Mars
> Recensione
> I tre migliori giochi da tavolo di... Vladimir Suchy
> Intervista a Vladimir Suchy per il Goblin Magnifico
> Tutti contro Tutti, Magnifico 2019