Classifica personale di Danebed

La space opera fatta gioco da tavolo. Monumentale. Uno dei rari giochi che riesce a esprimere lo scontro tra nazioni spaziali prima come scontro politico che militare.

Il gioco che lascia perdere la mappa e astrae il giusto per raccontare LA civilizzazione. Un gioco complesso e complicato, tutt'altro che permissivo, alle volte frustrante per chi resta fuori. Pietra miliare.

Voto in attesa di poter fare una partita completa.

Il più geniale tra i giochi di carte usciti dal filone di Magic.

Come già detto per l'edizione base, questo è IL piazzamento lavoratori (non Caylus, questo). Con il grande pregio di avere un draft che lascia aperta la possibilità di risistemare le cose in partita.

Versione condensata e limata del predecessore, ne conserva tutti i pregi.

Gioco eccellente, pulito, punitivo, profondissimo e con una durata da peso medio. La miscela di aste, poteri variabili, costruzione rete e selezione obiettivi è perfetta. Il mix che si crea e facilmente abbordabile da chiunque abbia la passione di applicarsi, mettendo in conto però sempre una buona dose di sconfitte contro i più esperti.

Dopo 20 anni siamo ancora qui a parlarle, ci sarà un motivo. Avrà perso lo smalto della novità ma è un gioco vivissimo. Di quelli che richiedono tanto approfondimento per non essere giocati a caso. La sfida senza escusione di colpi in 55 anni tra USA e URSS è ambientata perfettamente, in un gioco solo apparentemente prono all'alea.

Fino ad ora l'apice come resa di un RPG a gioco da tavolo in stile german, anche se pecca in scalabilità.

Rispetto al solo base aggiunge tre espansioni, nessuna fondamentale per godere il gioco. L'aggiunta dell'automa però dà un sapore diverso alle partite.

Il migliore della trilogia dei bestioni di Lang e anche il più germanoso, che non delega al caso il bilanciamento di forze tra i giocatori.

Il voto tiene conto del target del gioco, che è family e non da giocatore abituale. Il gioco è un astratto solido e divertente, rende molto bene in due, meno in più giocatori per il maggiore caos che si crea. Comunque resta un titolo imprescindibile per le famiglie giocatrici o i casual.

Difficile scindere il voto dal valore storico del gioco che ha sdoganato a livello mondiale il sistema legacy. Ne esce un gioco con spunti geniali, che come tutte le opere prime ha angoli che potrebbero essere smussati o meglio raffinati. In ogni caso, un'esperienza narrativa immersiva e consigliata a tutti i gruppi che possono farci la ventina di partite che servono per finirlo.

C'è un po' di tutto in Keyflower: aste, piazzamento lavoratori, gestione risorse, costruzione rete...tanto da stupire per quanto è ben amalgamato. Nota positiva per l'interazione indiretta ma pesantissima, un gran german per giocatori non permalosi. (Nota a margine: secondo me è molto più cattivo Keyflower che il rinomato Vanuatu).

Capolavoro di aste, impegnativo il giusto, dinamico, con una componente tattica gradevolissima.

Resa geniale dell'ambientazione in questo gioco di natura mista tra german (tracciati e movimento pedine) e simulazione storica.

Voto a sensazione dopo una sola partita, rischia di diventare un classico del genere anche se la prima spiegazione è una delle più ostiche che abbia mai incontrato.

Pietra miliare del gioco da tavolo e capolavoro insuperato di Friedemann Friese, è un gioco di stampo economico basato su asta e con elementi di mercato che crea sfide strategiche e ad alta interazione tra magnati dell'energia elettrica. Sofisticatamente bilanciato, stupisce come sia così poco prono a strategie dominanti nonostante grandissima parte del controllo anche sul tempismo della chiusura della partita sia in mano ai giocatori.

Una piccola chicca, 1vs1 interamente german e con interazione molto presente.

Adesso faccio come Agz

Link alla recensione! https://www.goblins.net/recensioni/girare-terra-di-mezzo-bisogna-farsi-m...

Non l'avevo già votato questo?

Tra i migliori cooperativi esistenti, abbina una struttura solida a un'ambientazione che si sente tantissimo.

Gioco old-school di maggioranze, cattivo come i giochi di un tempo sanno essere.

Ma non paragonatelo con Twilight Struggle. Un bel gioco di mosse e contromosse, avvincente e teso dall'inizio alla fine.