Classifica personale di Capricornus

Tigris è un gioco stupendo! In genere non vado matto per i giochi astratti,ma in questo caso mi sono ricreduto perchè questo titolo ti permette di fare moltissime cose. La pesca delle tessere non sempre può andare bene, ma si può ovviare aggregandosi a regni più grandi, costruiti da altri giocatori parassitando oppure, come piace a me , posizionare tessere per far scoppiare guerre tra gli altri contendenti ed inserirsi in un secondo momento. La possibilità di costruire i templi inoltre aggiunge un ulteriore ventaglio strategico. Tigris è un gioco veramente bello e con poche regole, anche se difficile da gestire e capire perchè,diversamete dagli altri giochi, non si ha un colore ,ma si è parte di una fazione con i suoi 4 colori.

Le Havre ė geniale, un piazzamento lavoratori con un solo lavoratore che ti pone davanti infinite scelte. Dura tanto e da giocare solo se siete hard games.

Must have per chi piacciono i giochi azionari. Le regole sono alla portata di tutti e rispetto ad altri giochi si differenzia tanto perché unisce alla meccanica di manipolazione del mercato quella delle aste fisse.
Divertente il fatto che tutti i giocatori posizionano sempre due carte nelle colonne delle offerte e queste carte saranno una pubblica e l altra segreta.

Voto considerando anche le espansioni.

La mappa del gioco ė bellissima, le miniature sono tantissime ed i dobloni sono tra i più belli. Come componentistica Age of Empire 3 eccelle. Il gioco, non ė da meno e risulta sempre molto stretto e con varie strategie perseguibili. L esplorazione è molto sentita e finora a tutti quelli a cui l ho fatto provare ė piaciuto moltissimo, tanto che aspettano tutti di vedere la mia copia nel mercatino (non succederà mai  XD ). Da giocare in almeno 4 persone

7 Wonders è stato uno dei primi giochi da tavolo che ho provato ed ancora oggi si riconferma uno dei pochi giochi che giocherei a ripetizione. Ci sono diverse strategie percorribili ,ma  bisogna sempre tenere d'occhio i nostri vicini e le meravigli assegnate. Inoltre si può giocare fino a 7 giocatori durando sempre 30 minuti abbondanti. il mio consiglio è quello di giocarlo liscio senza espansioni 

Il war game multigiocatore! Non esiste di meglio. Ha molti difetti come la scalabilità non perfetta(migliorabile con le house rule della tana),la durata eccessiva e numerosi downtime PERÒ riesce perfettamente a calare i giocatori negli intrighi lotte e  nelle lotte di potere! Se sei bravo e meschino vinci. Non ci sono dadi che ti sputtanano tutto, ci sono situazioni imprevedibili ed alleanze tra giocatori che possono sempre andare in frantumi per il minimo screzio. I materiali sono da 10 e lode e la mappa ė enorme!c

Comprato giocato pochissimo ,ma quelle poche partite ti rimangono tutte impresse nella memoria!

Ticket to ride ha il pregio di affascinare tutti e rendere i neofiti competitivi fin dalla prima partita. Tutti dovrebbero averlo nella propria ludoteca.

Gioco di carte profondissimo. Bello e geniale. Non raggiunge l Olimpo per la simbologia da pazzi.

Avventura, combattimento, un pizzico di storia e poker con amici. Questo gioco è stata una vera sorpresa.

Ho molti giochi in collezione ma questa scatola si fa notare più Delle altre per le sue dimensioni ed il suo bello stile. Come componentistica siamo ai massimi livelli nonostante sia solo quasi tutto cartoncino. Il rapporto qualità prezzo è giustificato e l edizione italiana all' interno contiene già la sua bella espansione.

Vinhos Deluxe unisce entrambe le versioni in una doppia plancia ed io parlerò solo della nuova modalità, avendo provato solo quella. Se non avete mai provato un gioco di Lacerda secondo me questo fa al caso vostro perché rispetto a kanban, CO2 e the gallerist sembra più fluido e scorrevole senza troppe sottoregolette da tenere a mente. Il gioco comunque rimane complicato e per digerirlo e giocarci bene sono necessarie almeno 3 partite. Mi è piaciuto molto anche se The gallerist rimane un pelo superiore e più immersivo ma leggermente più lungo e complicato.

Voto a caldo dopo la prima partita
Il gioco parte molto lento perché all inizio bisogna inquadrare realmente cosa serve per poter avanzare sul percorso e quali carte possano effettivamente servire o meno.All inizio inoltre,da quello che visto,c'è una penuria di indiani,quindi le azioni sul tabellone non saranno molte.dopo un po' di turni invece quando si acquisiscono le carte giuste si faranno balzi sul percorso fino a 15 caselle e si inizia a sentire la gara dei partecipanti al tavolo.arrivati alle montagne tutto si riblocca e la cavallina sugli indiani altrui sara una mossa che darà tanta soddisfazione XD.
Mi sento di darli un voto alto perché ė divertente( da quando si ingrana perché li comincia la corsa),colorato e sopratutto non ė il classico gioco a punteggio.Anche qui evitare i pensatori perché la partita si allungherebbe troppo.
Provato in 4 e scala benissimo

Viticulture per me è stato una bella sorpresa.

Partendo dalla scatola molto compatta ed i materiali molto belli, ma soprattutto per l ottima scalabilità da 1 a 6 anche se in 5/6 tende ad allungarsi molto. Le carte assistente a molti potranno sembrare molto sgravate anche se c'è da dire che sono tutte molto forti e che sono il motore del gioco. Nelle carte obiettivo viola invece, a parità di pescata, la fortuna influisce molto. Qui secondo me una piccola house rule può starci( tipo peschi due e scegli una da tenere). In definitiva devo dire che nelle 4/5 partite fatte mi è piaciuto anche se non è un gioco imprescindibile. Adesso devo provarlo con l espansione tuscany essenzial.

Smartphone inc mi ha davvero sorpreso, un gioco german di maggioranze con un tema molto originale. 

Tokaido è una gara, un viaggio. Mi piace tantissimo e su bga ci gioco molto.

Tainted grail ha il grande pregio di aver ridefinito i giochi a tema narrativo impostando è un nuovo standard. Di contro il gioco in se non è molto soddisfacente e spesso il livello di sfida è troppo alto, fin troppo. Per questo motivo non riesco a dare un voto più alto.

Evergreen!

Provato una volta senza espansione ed una volta con l espansione. Mi ė piaciuto di più giocare senza espansione perché così si dimostra il gioco che ė: un ottimo introduttivo o peso medio alla pari di Stone age. Quello che mi ė piaciuto molto ė stata la componentistica,la durata,la grafica e l interazione un po' più accennata rispetto ad altri giochi di questo tipo. Di contro però non mi ė sembrato un gioco molto esaltante perché ė molto light e quindi prima o poi si vuole provare altro. L espansione aggiunge la corruzione che ti permette di ottenere tanti lavoratori ,ma anche dei malus che si possono eliminare facilmente.non mi ė piaciuta molto perché tutto ruota intorno alla corruzione e quindi si gioca e si pensa in base ad essa. In definitiva mi ė sembrato un buon titolo che sicuramente non spicca ma che può accontentare tutti e la lingua non ė un problema(pensavo peggio).

Se lo scopo di Augusto era divertire, Paolo Mori ci riesce in pieno con questo titolo. Finora non ha mai deluso

I giochi di Feld non mi piacciono molto,ma Bruges secondo me si distingue. Se cercate un bel tedesco di difficoltà media è basato sulla tattica, non ne rimarrete delusi. 

Between two cities mi ricorda molto un 7 wonders con alta interazione e regole più semplici. Il turno dei giocatori è sempre attivo ed i dialoghi al tavolo fra i giocatori sono costanti e sempre presenti. Farai di tutto per far piazzare la tessera che hai passato al tuo avversario nella tua seconda città, cercando di essere sempre bugiardo e supergentile. Giocato senza dialoghi non lo consiglio perché di solito il tatticismo premia,ma si perde molto divertimento di costruire insieme le città. Materiali molto belli, tessere e tabellone molto spessi. I disegni invece lasciano un po' a desiderare anche se mi ricordano vagamente Tokyo per il loro aspetto e dopo un po' neanche ci si fa più caso tanto si è preso nei discorsi. 

In definitiva lo consiglio perché quando a fine partita sicontinua a parlare del gioco, di solito è perché il gioco ha fatto centro.

Mamma mia che giocone! Se vuoi fare punti nel senato per poter prendere le tessere bonus finali che però ti servono le carte. He puoi prendere solo nel porto,che però se le collezioni,non le puoi spedire per fare altri punti.Se vuoi prendere gli edifici e fare azioni extra ti giochi i bonus finali per i set di edifici.se vuoi espandere l impero e fare punti però devi fare i conti con gli avversari e poi ci sono le richieste del popolo che possono togliere parecchi punti!tutto ciò ė contornato dal mancala che per forza di cose non ti permette di poter fare tutte le azioni e quindi te le devi programmare prima! Che dire ė un giocone sotto tutti gli aspetti.spiegarlo ė difficile,ma giocarci ė molto semplice,già alla fine del primo trimestre si riesce a padroneggiare.non fonde la testa come altri giochi. Bello bello bello.

Rivedo il mio commento:

Trajan rimane sempre un bel giocone,ma alla lunga inizia la sensazione di ripetitività che spesso accompagna i titoli di questo peso. Non giocatelo spesso per non bruciare l interesse

Buon titolo pick up and delivery. Non essendo proprio il mio genere preferito non posso dargli un voto più alto anche se si vede che è fatto bene. Dopo la lunga spiegazione si capisce che alla fine le regole sono veramente semplici anche se un po' macchinose e per questo risulta un titolo difficile da padroneggiare alla prima partita. 

Come per Brass, riconosco il valore di Caylus,ma ogni partita ti lascia il mal di testa e magari ti farà perdere anche un amico. Il gioco è molto lineare e non è difficile da giocare, ma è molto complesso da gestire. Piazzamento lavoratori puro, con un tocco di pura cattiveria. Bel gioco ,ma dura troppo per quello che mi restituisce e quindi il mio voto rimane sul 7

Blood Rage ė un gioco veloce di controllo territorio e guerra che segue una meccanica alla tedesca,ossia si somma il valore delle miniature in modo deterministico unito all imprevibilità dell american data dai numeri ed effetti delle carte. Ne risulta un gioco molto dinamico, fluido ed anche un tantino cattivello. Lo scopo ė sempre quello di fare più punti degli altri e finalmente non bisogna più vincere tutte le battaglie o controllare solo territori,ma si possono inseguire anche strategie miste,adattandosi alle situazioni. Il difetto di Blood rage però risiede nella meccanica principale,ossia il draft delle carte, dove un giocatore inesperto lascerà sempre le carte migliori agli avversari,non avendo idea delle possibili combo che si possono generare. La fase del draft inoltre può generare anche parecchi momenti di stop del gioco poiché la scelta deve essere effettuata con cura e questo può rompere il flusso dinamico del gioco...non giocatelo mai con giocatori lenti,diventerebbe una tortura.