Classifica personale di Fedellow

Nonostante gli anni che ha sul groppone resta un titolo imprescindibile, elegante e cattivo come pochi altri.

Un capolavoro nel suo genere, ha un valore affettivo infinito. Va giocato sulla spinta delle emozioni, della rabbia, della frustrazione, dando sfogo alla violenza che si sente dentro cercando in ogni modo di prendere quel dannato topo grigio, strappandolo dalle mani dell'altro giocatore. Gioco incredibile!

P.S. Il fatto che sia andato a Roma solo per strappare lo scettro di Campione Intergalattico di Fantascatti a Sava non influisce sul voto.

Penso il più bello tra i party game che ci siano. La versione Celebrity è sicuramente la più bella, con l'unico difetto di lasciare un po' indietro chi ha grosse lacune o risulta un po' timido al tavolo. La situazione migliora con la Family, sicuramente più alla portata di tutti ma, ovviamente, meno sfidante.

Grandissimo gioco da 2 giocatori, non stanca mai!

Un gran bel gestionale con tante gomitate al tavolo, la nuova veste grafica lo rende appetibile anche a palati più schizzinosi.

Semplicemente IL gioco di aste. È un titolo che, nella sua semplicità, riesce a creare un clima unico al tavolo - basta non giocare mosci mosci e creare un pelo di atmosfera

Un bel gestionale in cui tutto gira bene in un meccanismo ben oliato. La prima partita giocataci mi ha restituito le belle sensazioni della prima partita che feci a Puerto Rico, una sorta di Ratatouille nel mondo dei giochi da tavolo. Bello bello.

Forse il più divertente degli Splendor usciti, non l'avrei mai detto!

Un buon party game accessibile praticamente a tutti, uno dei pochi cooperativi che abbia senso di esistere.

Probabilmente gli preferisco i giochi con rotella del Big Mac.

Gioco di rapidità incredibilmente divertente, ottimo per rompere il ghiaccio e sempre esilarante, un "merda" sotto steroidi. Una partita tira l'altra, anche tra giocatori scafati che amano l'interazione diretta, la violenza e le carte piegate.

Non date retta al voto di Ghostwriter perché è triste dentro.

Un buon german vecchio stampo, in cui i dadi non sono il male incarnato. Paresse poco!

Durata contenuta per un gioco che, nella sua linearità, offre sempre sfide interessanti.

Lo Knizia che ci piace, un gioco da coltello tra i denti.

Il primo legacy non si scorda mai, da là a sfasciare le scatole delle espansioni il passo è breve. Passato l'entusiasmo delle prime partite è calato anche il voto.

Un gran bel gioco, capace di mescolare assieme vari modi in cui far male alla testa

L'astratto che ha rilanciato gli astratti, un bel giuoco.

Un bel gioco solido!

Probabilmente un po' lungo per quel che offre, ma apprezzabile. Da giocare solo in 2, probabilmente, o in 3 con persone rapide al tavolo.

L'equivalente di Tafazzi come livello 0 dei party game. Si fa un casino pazzesco, si ride come scemi e attira l'attenzione, ottimo per far avvicinare curiosi a manifestazioni o per rompere il ghiaccio tra persone che non si conoscono - e che minimamente abbiano voglia di mettersi in gioco.

Non adatto a persone con disabilità fisiche.

È tanto che non lo rimetto sul tavolo, probabilmente a torto. Un buon german!

Un push your luck simpatico.

L'idea del gioco è di per sé carina, un piazzamento lavoratori con poche mosse a disposizione e set collection. Sta di fatto che ad ogni turno si aggiunge un luogo visitabile, con scritte sopra poco visibili ed effetti non sempre così immediati, andando ad appesantire e spezzare spesso il gameplay, la cui soddisfazione e rendimento non aumenta all'aumentare dei turni e delle scelte.