Top-5: i migliori giochi da tavolo del 2020

Approfittando come sempre della mia privilegiata posizione di caporedattore, vi sottopongo la mia Top-5 anche quest'anno.

Editoriale
Giochi

Un anno difficile non per motivi di gioco, che inevitabilmente si sono ripercossi anche sul mondo ludico. Meno giochi, meno gioco dal vivo, più attenzione a ciò che è stato prodotto, più presenza online.

Nel mio carniere sono passati un sacco di titoli, in buona parte per gamer, data anche la responsabilità di far parte della giuria del Magnifico, ma anche tanti fuori da quel target, partendo dai party game (sì sono riuscito a provare anche quelli), ai giochi family un po' più impegnativi, ai filler per gamer, a qualche peso medio un po' più interessante del solito.

Vi anticipo già che non troverete Spirit Island per un semplice motivo: lo gioco da quando è uscito e sta già nelle prime posizioni dei migliori giochi del 2017.
Stesso dicasi per Unmatched: gioco del 2019, anche se in Italia è arrivato solo ora.
Non troverete nemmeno Dune: Imperium, perché lo faccio rientrare nel 2021, visto che l'arrivo sugli scaffali è stato praticamente quest'anno. Quindi è in valutazione per il prossimo.

Come detto già in questo articolo, mi ha fatto molto piacere ritrovare autori noti che negli ultimi tempi erano andati un po' in calando con prodotti sempre troppo nella media e sempre troppo uguali a sé stessi, tornare sulle scene con meno giochi, ma finalmente validi e all'altezza della loro fama e produzione passata. Abbiamo così Anno 1800, Bonfire, Hallertau, Faiyum, On Mars

Dal versante American sono arrivati altri ottimi giochi, praticamente tutti consegnati da Kickstarter, come Altar Quest, Tainted Grail, Super Fantasy Brawl, Giga-Robo! 

Anche per giochi un po' più leggeri, qualcosa di buono si è visto, da Paleo, a Marvel United, a Lost Ruins of Arnak, a Kingdom Rush.

E ci sono stati i soliti underdog che non ti aspetti, come Living Planet, The Cost, Under Falling Skies.

Non sono mancate le delusioni, che personalmente si collocano nei titoli di Praga Caput Regni, Imperial Struggle, Tekhenu, CloudAge, Night of the Living Dead: A Zombicide Game

In conclusione trovo sia stato un buon anno, seppur con tutte le sue difficoltà. Non all'altezza degli anni top come lo sono stati 2010, 2012 o 2016, ma meglio di tanti altri (e il 2021 promette molto bene, come vi racconto qui).
I primi tre posti della top-5 li ho bene o male sempre avuti chiari in mente, mentre negli ultimi due hanno ruotato via via diversi titoli, fino alla scelta definitiva che trovate sotto.

Jaws of the Lion

Gloomhaven Jaws of the Lion
Gloomhaven Jaws of the Lion
Lo spin-off di Gloomhaven non solo si mostra all'altezza del fratello maggiore, ma sotto alcuni punti di vista lo supera anche. Scenari d'introduzione alle meccaniche, personaggi perfettamente sinergici e molto vari, un setup più rapido e agevole, gestione della partita più comoda, stessa profondità di gioco e soddisfazione. Manca il poter cambiare protagonista in corsa, ma è un peccato veniale e commisurato alla campagna decisamente più breve. Senza contare il costo: meno della metà dell'originale.
> recensione  

Living Planet

Living Planet: copertina
Living Planet
Per me il german migliore dell'anno, se si può parlare di german in un gioco in cui danneggi direttamente gli avversari, rubi loro gli stabilimenti produttivi e fai crollare le quotazioni borsistiche delle merci su cui hanno puntato. Un ibrido, in realtà, difficile, anomalo, sfaccettato e adatto a pochi e apprezzato da ancora meno persone, quello che ha confezionato Boelinger.
> recensione  

Faiyum

Faiyum: copertina
Faiyum
German più classico che vede il ritorno a qualcosa di notevole da parte di Friedemann Friese. Parliamo di un gioco di carte e di combo, con lo sviluppo di una plancia in comune tra tutti i giocatori e un particolare meccanismo di recupero delle carte giocate che fa evolvere la propria mano per tutta la partita. 
Anche questo abbastanza diverso da ciò che siamo abituati a maneggiare e, proprio per questo, paga l'originalità con pareri discordanti.
> recensione

Menzione speciale: Tainted Grail

Tainted Grail non è nella mia top-5 nel senso che non è il tipo di gioco che mi appassiona: troppo lungo, troppo da leggere. Però Tainted Grail è certamente un punto di riferimento per chi ama questo genere di gioco narrativi, con una campagna corposa, da giocare prevalentemente da soli o in coppia e lasciare magari apparecchiati per mesi, per maggiore comodità.
> recensione di Rosengald
> recensione di Azy01

Giga-Robo!

Giga-Robo! copertina
Giga-Robo!
Le botte dei super-robot sono sempre state una delle mie passioni. In questo gioco non c'è solo il menare, ma una certosina costruzione del proprio combattente, una gestione mano intelligente e sempre controllata dal giocatore, effetti cinematografici di distruzione di massa. 
Insomma un gioco che coniuga tecnica e tema molto bene, a patto di accettare una soglia d'ingresso alta, un tempo di gioco più alto rispetto a giochi simili e alcune combinazioni sgrave.
> recensione  

Super Fantasy Brawl

Al quinto posto si sono alternati un paio di german, il Tainted Grail di cui sopra, Paleo ecc. Alla fine l'ha spuntata Super Fantasy Brawl, uno skirmish a squadre con personaggi ben differenziati, un sistema di gioco intelligente che premia il timing e un bel coordinamento di squadra.
> recensione

Per chi si fosse perso le Top-5 degli scorsi anni:
2019
2018
2017
2016
2015
2014
2013
2012 e anni precedenti

Commenti

Bell'editoriale, mi ha stupito la presenza di Paleo, che non mi ha conquistato, ma sono gusti. Io personalmente ho apprezzato parecchio Praga dopo qualche partita di approfondimento.

 

Anno per me ben poco prolifico. In pratica posso bene o male solo concordare sulla ahimè bocciatura di Imperial struggle.

Attendo a Gloria l'edizione italiana di Jaws of the Lion e complice la pandemia non ho provato gli altri titoli tranne Paleo che ho subito acquistato e trovato originale ed immersivo...una ventata di aria fresca che ci mancava...in famiglia è piacuto molto. 

Io son sempre molto indietro nel provare i giochi, col passare degli anni poi mi son scoperto meno "assaggiatore", cerco quindi di non sbagliare acquisti e per andare sul sicuro ci vuole tempo. Grazie Agz per i tuoi articoli perché sono, come d'abitudine, un valido supporto, anche se non necessariamente abbiamo gli stessi gusti ludici.

Del 2020 ho provato solo 9 giochi, e gli unici che ho reputato più che discreti sono Grand Trunk Journey, Faiyum e Dune Imperium (io lo metto perché ho provato veramente poco).

Merv, Bonfire e Alma Mater non mi sono dispiaciuti, ma ho bisogno di altre partite per capire quali mi sentirei di tenere nella top-5.

Ah, Jaws of Lion lo metterei sulla fiducia, nel gruppo abbiamo consumato Gloomhaven (è stato l'appuntamento fisso della domenica per quasi 2 anni), ma ci ha lasciati così svuotati che non ci siamo imbarcati in questa nuova avventura.

The Cost invece l'ho preso proprio dopo aver letto la buona recensione di Agzaroth, però sto aspettando la giusta occasione per fargli vedere il tavolo, purtroppo nell'ultimo anno e mezzo si sono accumulati fin troppi titoli da provare.

Anno ben povero. Per fortuna, così ho recuperato giochi degli anni precedenti.

Ma Giga robot è solo per chi ha fatto il kick starter? Si sa qualcosa di un'eventuale traduzione? E di una vendita in retail?

Grazie per l'ottimo articolo. In generale, trovo molto utile questa tipologia di articoli. Al di là del parere personale, per cui la prospettiva è sempre soggettiva, simili lavori di sintesi aiutano molto ad orientarsi nel mare magnum ludico contemporaneo, specie se la firma è di un autore con grande esperienza sul campo. 

Grazie per questo articolo, io dei citati ho provato solo Arnak al momento e aspetto l'edizione italiana di JOTL, con hype al massimo.

Su bga mi ha colpito Beyond the sun, che non è in lista, sembra interessante.

Gisli scrive:

Ma Giga robot è solo per chi ha fatto il kick starter? Si sa qualcosa di un'eventuale traduzione? E di una vendita in retail?

loro se non sbaglio sono coreani...per cui o lo recuperi d'importazione ad alto prezzo, oppure...

Alcuni titoli pesi nel 2020.

Winter Kingdom, Versailles 1919, Nevsky, Trick Shot, Vampire Vendetta, This War Without an Enemy, Polis 2nd edition, Mezo, Iwari, Europe Divided, Cosmic Frog, Brotherhood & Unity...purtroppo molti passati in sordina.

Condivido al 100% quanto scritto da Andrea_81: articoli di questo tipo sono un faro per chi ha poco tempo per provare tutto e cerca supporto per fare l'acquisto giusto..

Grazie Agzaroth!

Sto giocando Jaws od the Lion ed è davvero una piccola gemma.. anche meglio dl fratellone, concordo!

"FILOSOFEM" pietra miliare :)

pennuto77 scrive:

Bell'editoriale, mi ha stupito la presenza di Paleo, che non mi ha conquistato, ma sono gusti. Io personalmente ho apprezzato parecchio Praga dopo qualche partita di approfondimento.


pure a me: infatti l'ho sostituito con Super Fantasy Brawl, a posteriori :p

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