Goblin Magnifico story #7: 2021, preselezione e Jaws of the Lion

Jaws of the Lion Magnifico 2021
Renberche

Play si sposta provvisoriamente a Settembre e tutto torna nella norma.

Approfondimenti
Premi e Riconoscimenti

Se il 2020 aveva visto un'interruzione di Play – Festival del gioco, il 2021 parte con la medesima incertezza: riusciremo a riavere la nostra manifestazione nazionale sul gioco da tavolo?
Per fortuna la pandemia, nel corso dell'anno, perde vigore e, come poi sappiamo, Play – Festival del Gioco si è svolto eccezionalmente a settembre; Cole Wehrle, vincitore nel 2019 con Root, è venuto in Italia ed ha partecipato con entusiasmo dopo aver dovuto saltare il 2020; al contempo sono stati ospiti i nuovi vincitori Tommaso Battista e Simone Luciani, con Barrage, per il Goblin Magnifico 2020.

Come al solito, c'è qualche cambio in giuria: escono Fabrizio Aspesi “linx” e Valerio Salvi “Lobo” ed entrano forze fresche, ovvero Lorenzo Gheri "Rosengald", membro della redazione TdG, Enzo Pisco "TheTaliesin", membro della redazione TdG e presidente di TdG Benevento, e Paolo Andrighetto "Banda", conduttore del Dunwich Buyers Club.

Si decide, vista la passata esperienza con Nemesis, il costante aumento dei prezzi medi dei giochi e la possibile penalizzazione du un'intera categoria – quella American – che sempre più spesso ricorre al crowdfunding, di rialzare il limite di prezzo dei giochi ammessi alla selezione da 100 a 150 euro.

Intanto, con i nuovi arrivati, ci si concentra sui giochi da provare e selezionare. L'anno 2020 produce ottimi titoli tra gli Eurogame, anche di autori famosi che parevano in fase calante e che invece tornano alla grande (come evidenziato in questo articolo: Road to Magnifico: il ritorno dei grandi), ma anche sul versante più American ci si difende bene e vengono sfornati giochi destinati a fare storia. Non solo, ma sul fronte Wargame, un nuovo sistema della GMT promette scintille e sgomita per arrivare tra gli otto. 

In questo percorso verso il Goblin Magnifico 2021, il direttore artistico decide di condividere col pubblico una lista allargata prima della selezione degli otto finalisti: una vera e propria preselezione. Tale lista viene fuori da una votazione interna tra i giudici, frutto del confronto e delle discussioni durate un intero anno. Tra questi giochi, solo otto la spunteranno come finalisti e infine solo uno sarà il vincitore del premio, il Goblin Magnifico.
I particolari potete recuperarli in questa diretta.

Purtroppo, per il secondo anno, viene rimandata la MagnifiCon, sempre a causa del Covid. I giurati devono così limitarsi ai confronti sul forum e alle riunioni virtuali. Il lavoro però prosegue senza intoppi, anzi, la buona annata produce un sacco di ottimi giochi in tutti i settori e la selezione finale comprende: Beyond the Sun, Faiyum, Gloomhaven: Jaws of the Lion, Living Planet, Nevsky: Teutons and Rus in Collision 1240-1242, On Mars, Tainted Grail, The Cost
Quindi quattro Eurogame, due Ibridi, un American narrativo, un Wargame. Praticamente ogni tipologia di giocatore esperto può trovare in questa selezione il suo personale Magnifico.

Quello vero viene però eletto un paio di mesi dopo. Non senza difficoltà, a differenza di come si sarebbe potuto pensare dall'esterno, guardando i candidati. La discussione è infatti accesa e coinvolge non solo le caratteristiche tecniche, ma anche l'opportunità di premiare giochi più o meno conosciuti, con i pro e i contro che ciò comporta. Inevitabile, quando al fotofinish arrivano, praticamente appaiati, Jaws of the Lion e Nevsky. Il primo la spunta poi per un soffio, letteralmente e per l'astensione di un giurato. Ebbene sì: Nevsky ha davvero rischiato di essere eletto Goblin Magnifico 2021.

Qui sta, secondo me, un'altra dimostrazione della maturità della giuria. Speculamente all'elezione di Cry Havoc, nella quale non si ha avuto paura di premiare un gioco più di nicchia, rispetto ad altri più conosciuti e "sicuri", con Jaws of the Lion non si è temuto di premiare un prodotto molto diffuso e universalmente apprezzato, senza dover per forza dare il premio a qualcosa di "diverso". La qualità, anche se "popolare", va riconosciuta e premiata.

Nel frattempo fa il suo corso anche lo Scelto dai Goblin. E qui il voto popolare riesce a supplire a una mancanza della giuria di anni prima, nel 2018, quando il vincitore – Spirit Island – era rimasto fuori dai finalisti.
Trionfa infatti con 450 punti, staccando non di molto Tainted Grail (390) e Jaws of the Lion (382).

Così, con due collaborativi puri sul podio di Goblin Magnifico e Scelto dai Goblin, si conclude l'edizione del 2021. Quella del 2022 porterà un paio di grosse novità...

Il ricordo del direttore artistico (Peppe74)

Nell’edizione 2021 formalizziamo la pre-selezione. “Formalizziamo” si intende che già da un po’ si seguiva questo metodo di lavoro per avere un primo filtro sui giochi, da approfondire nella fase finale, ma la presentiamo anche al pubblico, anche con l’intento, non lo nascondo, di spettacolarizzare un po’ la cosa.
 
Poco da dire sulla selezione degli otto: quello che ha fatto parlare, anche internamente, è stato il Magnifico.
Se quella di Barrage è stata l’elezione più facile, questa è stata la più difficile, anche rispetto a quella dell’agognato Cry Havoc. Il problema non è sul gioco, perché c’è poco da dire che Jaws of the Lion è un bel gioco, ma sul fatto di voler premiare un gioco che, di fatto, è la riedizione di un prodotto di pochi anni prima, ossia Gloomhaven.
Fatto sta che metà della giuria alla fine opta per questo vincitore, forse anche per la mancanza di un forte contendente.

Jaws of the Lion
Quello delle riedizioni è sempre stato un problema difficile da affrontare e abbiamo nel corso degli anni evitato di mettere in selezione giochi importanti, come Brass: Birmingham e Through the Ages: A New Story of Civilization, che pure sono stati considerati da altri premi. Dopo il caso di Jaws of the Lion abbiamo deciso di prendere una decisione più estrema: per le riedizioni si tiene una linea più dura e le decisioni se far concorrere un gioco o no la prende il direttore artistico (cioè io), preferendo per il Magnifico di premiare le novità. Il motivo è che una volta dentro un gioco in automatico concorre per la vittoria.
 
Comunque, con un vincitore così prestigioso come Isaac Childres, il vero rammarico è stato non averlo a Play.
E vi dirò di più: Isaac aveva dato il suo ok, ma poi, con lo spostamento di date causa pandemia, Play si è andato a sovrapporre alla nascita di suo figlio!

Commenti

Felice di sapere che Nevsky abbia quasi raggiunto il trono.  Jaws in ogni caso troppo bello.

Pensare che un gioco  "....about the storied clash between Latin Teutonic and Orthodox Russian powers along the Baltic frontier of the mid-13th-Century...." wargame per 1-2 giocatori della durata più che consistente possa arrivare in finale di un Premio per miglior gioco dell'anno fa rabbrividire e fa emergere tutti i limiti del premio medesimo: si premia il german migliore, il wargame, il miglior family? Sentire i due "finalisti" così diversi in tutto, mi confonde e mi spinge a chiedermi cosa veramente voglia premiare la giuria.......come si fa a far coesistere giochi così diversi nello stesso premio? successivamente credo abbiano messo a posto qualcosa......concordo (mio malgrado!) con Agzaroth nella misura in cui sostiene che non è sempre necessario far vincere il gioco di nicchia per distinguersi, ma occorre premiare la qualità anche in un gioco mainstream.

Oh, finalmente qualcuno che commenta con un certo sconcerto questa finale: mi aspettavo molta più bagarre.

Per rispondere a Inzivro, il premio valuta principalmente i quattro criteri di solidità,  profondità, eleganza e originalità.

Certo poi non è agevole confrontare giochi appartenenti a generi così diversi. A quel punto entra in gioco la valutazione relativa proprio al genere di appartenenza: quanto è stato importante questo gioco per il suo genere? Quanto rappresenta un'eccellenza nel suo genere? Quanto è originale rispetto ai suoi simili? Diciamo quindi che scatta una sorta di valutazione comparativa nei rispettivi generi,  per vedere quale dei due (o dei tre), ha maggiore impatto all'interno del genere di appartenenza. 

Per la domanda "come si fa a far coesistere giochi così diversi nello stesso premio", invece, rispondo dicendo che è un po' un obiettivo e un vanto del Magnifico riuscire a proporre,  ogni anno, un ottetto che comprenda eurogame, american, ibridi e wargame introduttivi, tutti di un certo livello di complessità, in modo tale che ogni tipo di giocatore possa imdovoduare un'eccellenza nel genere da lui prediletto. Questo a differenza anche della stragrande maggioranza degli altri premi, che, a ben guardare, alla fine si concentrano solo in un'unica direzione,  tralasciando tutta una consistente e importante fetta del mondo ludico. Al Magnifico non crediamo esistano generi di serie A o di serie B, ma solo giochi fatti bene e altri non fatti così bene. Se c'è un'eccellenza che non è un eurogame, merita di essere segnalata al posto dell'ennesimo eurogame clone di altri dieci.

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