Goblin Magnifico story #4: 2018, indipendenza dello Scelto dai Goblin e Keyper

Goblin Magnifico: ...and the winner is

Si apre un nuovo anno e c'è l'esigenza di fare ulteriore chiarezza tra i premi

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Le novità del 2018 si aprono con lo Scelto dai Goblin che diventa ora indipendente dal Goblin Magnifico: non ci sono più vincoli di prezzo o di tipologia di gioco e si potranno, come sancito l'anno precedente, esprimere fino a tre preferenze, attribuendo rispettivamente 1, 2 e 3 punti. Adesso, però, il vincitore non entra più nella rosa degli otto finalisti, ma rimane a parte, venendo comunque dimostrato a Play – Festival del Gioco, assieme ai finalisti del Magnifico.
Il pubblico della Tana ha così maggiori possibilità di esprimere la propria preferenza, sia in termini di tipologia, che di peso, che di limiti di prezzo.

Il vincitore sarà infatti Gloomhaven, gioco che, a partire dal 2017, rivoluziona i Dungeon Crawler e in generale si impone nella storia del gioco da tavolo, sia per giudizio critico che per vendite. 
Gloomhaven è infatti escluso dalle valutazioni della giuria di qualità del Goblin Magnifico per limiti di prezzo (che vi ricordo, nel 2018 era ancora 100 euro), ma lo troveremo comunque dimostrato ai tavoli di Play – Festival del Gioco, come deciso dal nuovo regolamento del premio.
Isaac Childres incassa con piacere questo voto popolare, ma, come vedremo, avrà modo qualche anno più tardi di fregiarsi anche di quello della giuria degli esperti.

Sul fronte Goblin Magnifico si assiste, come ogni anno, a qualche cambio in giuria: escono Enrico Bisetto “biso”, Umberto Todini “umbi72”, Roberto Martire “omopelo”; entrano Maresa Bertolo "ardesia", docente di game design al Politecnico di Milano, Matteo Franceschet "iugal", membro della Redazione TdG e di ILSA e, come consulente esterno nell'ambito wargame, Marco Arnaudo "MarcoArnaudo", del canale YouTube MarcOmnigamer; rientra anche Marcello Maimone “RandallMcMurphy”.

Si rinnova l'incontro annuale alla GobCon, nell'Acquario, per provare giochi e confrontarsi tutti assieme. Dall'anno successivo, però, le cose cambieranno: si lascerà la GobCon al gioco libero e verrà creato un raduno apposito per tutta la giuria – la MagnifiCon – ma ve ne parlerò nel prossimo articolo.

L'anno ludico 2017 non si presenta con chissà quale biglietto da visita: rispetto al precedente, la qualità media cala, ma qualche ottimo gioco e pure qualche capolavoro si trova sempre. Dopo un anno passato a giocare, discutere e soppesare, la giuria tira infine fuori la sua lista: Aeon’s End, Gaia Project, Heaven & Ale, Keyper, Noria, Pulsar 2849, Time of Crisis, Vast: the Crystal Caverns.
Nella selezione ci sono più eurogame del solito, ben cinque, più della metà, ma gli altri generi riescono a difendersi bene con un wargame che utilizza un particolare sistema di hand-building (Time of Crisis); un collaborativo puro di carte, anche qui con un deck-building innovativo, data l'assenza di rimescolamento del mazzo (Aeon's End); infine un particolarissimo Dungeon Crawler american che si basa sui ruoli asimmetrici (Vast) e che vedrà il lancio e l'avvento della Leder Games, casa editrice di cui avremo modo di parlare anche per il Goblin Magnifico dell'anno successivo, il 2019.

Una curiosità: Aeon's End entra in rosa con il meccanismo della Wild Card, che attribuisce al direttore artistico di inserire negli otto un gioco rimasto fuori tramite la votazione, ma a suo giudizio degno di rientrare, sia per rendere la selezione più completa, sia per indiscutibili qualità. Era già successo nel 2015 con Wir Sind Das Volk!.

Il 2018 resta famoso tra il pubblico per l'esclusione di Wendake, gioco molto apprezzato, soprattutto in Italia, ma in giuria ci si rammaricherà molto di più, negli anni a venire, per aver mancato Spirit Island. In realtà, il gioco è arrivato tardi nell'anno e ai pochi che lo avevano finanziato su Kickstarter, mentre risulta difficile e dispendioso recuperarlo tramite il mercato secondario. Purtroppo, in un mercato frammentato e in continua espansione, diventa sempre più difficile non farsi sfuggire qualcosa, specie lavorando in tempi ristretti. Ai tempi poi, non avevamo ancora la regola per cui i giochi usciti a Novembre o Dicembre sono valutabili, a discrezione della giuria, per l'anno successivo.

Keyper al Magnifico 2018
Altro argomento che ha scaldato la giuria è stato l'opportunità di includere Gaia Project. Da regolamento sono escluse le ristampe: Gaia Project non lo è, ma è uno spin-off di Terra Mystica, con chiare somiglianze al predecessore. Si decide infine di includerlo in rosa, ma la discussione maggiore si avrà poi per la scelta del vincitore. 
Qui prevale la posizione per cui premiare Gaia Project sarebbe un po' come premiare un gioco vecchio, quasi un reskin di Terra Mystica. Tra gli altri candidati, prevale la linea più sicura: Keyper è un gioco con idee brillanti, fatto bene, con ottimi materiali, solido nel gameplay e profondo nelle scelte. I due avversari più quotati – Time of Crisis e Vast – sono sicuramente interessanti, ma più di nicchia e certamente più rischiosi come lo era il vincitore dell'anno precedente (Cry Havoc).

Keyper è forse il gioco rimasto meno nell'immaginario collettivo, di tutti i vincitori del Goblin Magnifico ad oggi. Ed è un peccato: non solo perché il gioco è assolutamente valido, ma anche perché l'autore – Richard Breese – ha creato sempre titoli originali e brillanti, con uno stile proprio, senza compromessi. Inoltre, ospite a Play – Festival del Gioco l'anno successivo, si è rivelato un dimostratore infaticabile, sempre presente al tavolo a spiegare i suoi giochi dall'apertura alla chiusura, onorando il premio e l'organizzazione.

Il ricordo del direttore artistico (Peppe74)

I cambiamenti nella struttura del Magnifico spesso hanno un decorso lento, per una serie di motivi, principalmente quando non riguardano decisioni che coinvolgono solo noi internamente.
Nel 2018 abbiamo svincolato il premio dello Scelto dai Goblin dal Magnifico, e sono ancora convinto che sia stata la scelta corretta, perché avere vincoli tra i due premi non funzionava: soprattutto obbligare a votare il pubblico per compatibilità di tempi con la selezione della rosa significava avere una votazione poco veritiera (o, semplicemente, che in molti rinunciassero a votare). Serviva a questo punto qualcuno che prendesse le redini dello Scelto e il percorso si è chiuso, dopo vari tentativi, solo quest’anno, con un team affiatato che ha dato vitalità al premio e tutta la community, penso, ne possa trovare giovamento.
 
L’altro aspetto che abbiamo fatto sempre fatica a toccare è quello della soglia del prezzo. Non mi sto a ripetere che questa decisione non dipende solo da me e da noi, ne abbiamo parlato già troppe volte.
Con una soglia a 150 euro avremmo incluso anche Gloomhaven, e questo è un grosso rammarico, indubbiamente!
Nessun rammarico, però, per Keyper e Richard Breese, designer di classe che, per quanto mi riguarda, è in piena sintonia con lo spirito del Magnifico. Dirò di più, di tutti gli ospiti di prestigio che abbiamo avuto a Play, Richard è quello che ricordo con più affetto. Lo ricordo ancora instancabile al tavolo delle dimostrazioni, da cui non si voleva staccare neanche per la premiazione, un perfetto gentleman!

Commenti

Gran gioco Keyper, non per tutti come Keyflower, ma con idee geniali.

E gran persona Richard, molto garbato e disponibile a far due chiacchiere con tutti...

Diciamo pure che Keyper è un gioco che non ha retto, per me giustamente, la prova del tempo: le idee non erano così brillanti, il gameplay rimane quello di un gioco discreto, ma non così profondo come appariva alle prime partite, e soprattutto non restituisce sensazioni di gioco nuove nel genere - eccenzion fatta per la manipolazione della matrice delle azioni, più gimmik che altro.
Non un brutto gioco, ma, per ciascuno degli elementi citati sopra, c'erano contendenti migliori in rosa.

 

Ne ho giocati 5 su 8 (gli Eurogame ad eccezione di Noria + Vast) e tra questi Heaven & Ale secondo me è un gradino sopra gli altri. Peso medio eccezionale, con alcuni twist particolari che lo rendono un euro diverso e che non ha il solito flavour uguale a quello di mille altri.

Probabilmente troppo tattico e light per il riferimento del premio.

Vast avrebbe meritato invece per il coraggio, pur non essendo poi così notevole come gioco in se

Quando ho provato Keyper, post-vittoria, sono rimasto abbastanza basito: mi aspettavo un titolo molto più interessante, invece ho trovato un gioco con uno/due ottimi twist meccanici inseriti in un contesto di gameplay che non spicca (la componente di punteggio legato al set collection in paritcolare l'ho trovata molto piatta).
In definitiva, sono contento da un lato per quel signor designer che risponde al nome di Breese, ma anche in questa annata (tralasciata la già citata assenza di Spirit Island, che avrebbe meritato una vittoria a mani non basse: bassissime) vedo almeno almeno 3 titoli che ritengo superiori al pur buon Keyper (Heaven & Ale, Pulsar, Aeon's End), 1 quantomeno di pari originalità (Vast) e infine 1 che, pur nel suo essere naturalmente derivativo, è riuscito - opinione personale, ma condivisa da molti - a rielaborare e perfezionare il gameplay un gioco amato come Terra Mystica... Insomma, per me a ben vedere rimane forse la seconda annata più "critica" del premio, dopo il famoso affaire Cry Havoc (che per inciso preferisco nel complesso a Keyper, ma ha avuto la sventura di cascare in un'annata di capolavori).

Beh, anche secondo me Pulsar e Heaven & Ale erano i giochi più validi del 2017, però a differenza di altri trovo che il premio sia andato ad un gioco molto valido. Dirò qualcosa che appare un'eresia per molti, ma io ho preferito Keyper a Keyflower (gioco che ho giocato abbastanza, apprezzato e scambiato in MT) e non concordo con chi dice che non è profondo, in base alla gestione di numero e colore di lavoratori si aprono molte opzioni, questo ricollega al timing dell'utilizzo del keyper che genera dinamiche molto interessanti, così come la possibilità di seguire le azioni altrui, cosa che ho particolarmente apprezzato perché fa partecipare più giocatori al turno.

Premiare Progetto Gaia no perché é un reskin di Terra Mystica....però poi Gloomhaven padre e figlio vincono due volte in edizioni ravvicinate...mhm...

Pizza.mystica scrive:

Premiare Progetto Gaia no perché é un reskin di Terra Mystica....però poi Gloomhaven padre e figlio vincono due volte in edizioni ravvicinate...mhm...

Gloomhaven non ha mai vinto il Goblin Magnifico: come detto nell'articolo è stato escluso perché allora la soglia dìingresso escludeva titoli che costassero più di 100 euro.
Quell'anno vinse lo Scelto dai Goblin, che non è deciso dalla giuria del Magnifico, ma tramite un sondaggio aperto a tutti gli utenti registrati sul sito.

kopalecor scrive:

 

Pizza.mystica scrive:

 

Premiare Progetto Gaia no perché é un reskin di Terra Mystica....però poi Gloomhaven padre e figlio vincono due volte in edizioni ravvicinate...mhm...

 

 

Gloomhaven non ha mai vinto il Goblin Magnifico: come detto nell'articolo è stato escluso perché allora la soglia dìingresso escludeva titoli che costassero più di 100 euro.
Quell'anno vinse lo Scelto dai Goblin, che non è deciso dalla giuria del Magnifico, ma tramite un sondaggio aperto a tutti gli utenti registrati sul sito.

Capisco quello che vuoi dire, ma secondo me si obiettava il fatto che jaws of the Lion non avesse portato nessun elemento di innovazione rispetto al precedente (tranne questioni logistiche di setup)... Perciò perché permettergli di partecipare? Secondo me, il tutto è palesemente riferito a Brass Birmingham.... Perché progetto Gaia e jaws of the Lion si e lui no? In effetti, sembrano due pesi e due misure.....

meradoc scrive:

Capisco quello che vuoi dire, ma secondo me si obiettava il fatto che jaws of the Lion non avesse portato nessun elemento di innovazione rispetto al precedente (tranne questioni logistiche di setup)... Perciò perché permettergli di partecipare? Secondo me, il tutto è palesemente riferito a Brass Birmingham.... Perché progetto Gaia e jaws of the Lion si e lui no? In effetti, sembrano due pesi e due misure.....

No, aspè, io mi riferivo alla frase "però poi Gloomhaven padre e figlio vincono due volte in edizioni ravvicinate", cosa che non è accaduta, in quanto GH non ha partecipato e di conseguenza neppure vinto... ha vinto un premio diverso, lo Scelto dai Goblin che è completamente indipendente dalla giuria del Magnifico.

La partecipazione di JotL secondo me è valida, proprio in quanto GH non aveva partecipato, e a maggior ragione vista l'inclusione di Gaia Project, che creava di fatto un precedente... poi possiamo certamente discutere se si sia voluto premiare lui come "contentino" per l'esclusione di GH qualche anno prima a discapito di qualcun altro...

Sul fatto invece dell'esclusione di Brass Birmingham (edizione 2019) ti do ragione, è vero che il gioco ricorda molto Lancashire, ma all'atto pratico, sebbene le meccaniche siano in pratica identiche, trasmette sensazioni un po' differenti, tanto che alcuni preferiscono decisamente uno rispetto all'altro e viceversa. Immagino che la giuria abbia invece tratto conclusioni diverse.
Io personalmente l'avrei incluso, visto appunto il precedente di GP e la decisione di nominare JotL nel 2021

Keyper e Cry Havoc sono i due peggiori Magnifici della storia.

Keyper è stato presto dimenticato, come era giusto che fosse, e Cry Havoc era veramente un gioco di livello mediocre con evidenti difetti di gameplay (poi corretti dagli stessi autori) e scriptato come pochi.

In un anno in cui uscirono Terraforming Mars, Scythe, SW Rebellion, Pax Renaissance, GWT e Tramways era difficile scegliere quello di gran lunga peggiore. Infatti non ci gioca quasi più nessuno (come a Keyper) al contrario degli altri.

Dopo anni, ancora non mi capacito della scelta e sono un amante dei Dudes on a Map.

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