Top-10: i dieci migliori pesi medi tra i giochi da tavolo

Volete fare un gioco impegnativo e sfidante, senza che duri troppo o che la spiegazione faccia addormentare i vostri compagni? Ecco un elenco per voi

Editoriale
Giochi

Prima di addentrarci in questa classifica, definiamo un “peso medio”, facendoci aiutare dalla Goblinpedia: “i pesi medi sono anche definiti come giochi per giocatori abituali. Sono giocatori in un certo qual modo appassionati, che magari frequentano anche associazioni, siti e fiere.
Questa categoria abbraccia tutta una serie di giochi di media complessità e di durata compresa tra i sessanta e i novanta minuti circa.
È un segmento in cui si trovano comunque giochi che richiedono un certo impegno e ripagano l'utente con altrettanta soddisfazione per una bella partita.

Diciamo quindi che, se facessimo una scala di impegno richiesto, troveremmo i pesi medi in questo punto: giochi per bambini, party game, family, family +, pesi medi, giochi per esperti, monster game.

La loro caratteristica è quella di poter essere approcciati, con un po' di impegno in più, anche dai casual gamers, ma di essere soddisfacenti, al livello di gameplay, anche per il giocatore esperto. Ricoprono un po', nella scala della complessità, lo stesso ruolo che gli ibridi hanno nell'ambito dei generi dei giochi, abitano cioè quella terra di mezzo che può dare tante soddisfazioni a molti, ma che rischia anche di risultare un fallimento per tutti.

Qui un elenco dei dieci che personalmente consiglierei agli appassionati di gestionali e che, nel corso del tempo, ho trovato avere quel qualcosa in più rispetto a tanti altri rimasti nell'anonimato e progressivamente scivolati nell'oblio.

Expedition: Northwest Passage

Un gioco poco noto, che ha pagato probabilmente una serie di ostacoli iniziali sul suo cammino (prezzo alto, game designer sconosciuto), tali da mozzargli un po' le gambe. Aggiungiamo un tema insolito e un gameplay inusuale, che fonde piazzamento lavoratori con un gioco di corsa.

In Expedition: Northwest Passage siete l'equipaggio di una nave che deve farsi strada tra i ghiacci del nord, alla ricerca della scomparsa spedizione di Sir John Franklin. 

Il sistema di gioco prevede, tramite il movimento attorno al tabellone del disco solare, un progressivo congelamento e poi disgelo delle tessere che formano il percorso sul tabellone e la necessità, per il giocatore, di alternare il movimento su nave a quello su slitta, spingendosi il più avanti possibile nell'esplorazione, ma anche affrettandosi a tornare indietro, pena la perdita di tutti gli uomini, intrappolati nel freddo nord. 

È un gioco sfidante e particolare, che molti hanno sottovalutato.

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Race For The Galaxy

Race for the Galaxy esce in una scatola base che di fatto è solo parte del gioco originale: la prima espansione (The Gathering Storm) è indispensabile e serve per equilibrare i simboli in gioco, la seconda (Rebel VS Imperium) introduce l'aspetto militare ed è consigliata se desiderate maggiore interazione. Tutte le altre espansioni sono state aggiunte a posteriori e francamente non ne consiglio l'utilizzo, andando ad appesantire inutilmente la struttura di gioco.

In Race for the Galaxy si cerca di costruire il proprio impero spaziale prima e meglio degli altri, in una corsa contro il tempo, fatta con la massima efficienza possibile.
Il meccanismo scelto è quello delle azioni condivise, anche se declinato in un modo particolare: se nessuno sceglie una determinata azione, in quel round non verrà svolta da nessuno. Riuscire a capire cosa faranno gli altri, in modo da approfittarne, diventa così particolarmente importante. 
Per il resto, le carte vengono usate in modo intelligente, sia per la loro funzione primaria che come moneta di gioco, costringendo così sempre il giocatore a scegliere tra cosa giocare e cosa scartare.

È un classico che non perde mai il suo fascino.

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I tre migliori giochi da tavolo di... Tom Lehmann

Res Arcana

Res Arcana
Altro gioco di Tom Lehman che così si conferma un po' il mattatore di questa classifica. Anche qui ci troviamo di fronte a un peso medio, in cui stavolta protagoniste sono le numerose combo creabili con una mano limitata di carte. Anche qui, come già accaduto per Race For The Galaxy, le prime due espansioni fanno in realtà parte del gioco base, completandolo (sono Lux et Tenebrae e Perlae Imperii).

Ancora più che Race For The Galaxy, Res Arcana è basato su rapidità ed efficienza. Le carte a disposizione da cui ricavare una combo utile sono limitate e ciascuno dovrà focalizzare subito l'attenzione su un obiettivo remunerativo che lo porti a racimolare i punti vittoria necessari per chiudere. Grazie alla grande varietà di combo, ogni partita sarà una sfida nuova con gli avversari e col gioco stesso.

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I tre migliori giochi da tavolo di... Tom Lehmann

Heaven & Ale

Gioco del 2017 firmato da Michael Kiesling e Andreas Schmidt, mette i giocatori nei panni di monaci alle prese con la produzione di birra.

Heaven & Ale è un gioco di piazzamento tessere, in cui occorre dosare molto bene i soldi raccolti (tessere piazzate nella parte all'ombra della plancia), con i punti vittoria guadagnati (tessere piazzate alla luce), anche perché le monete saranno poi indispensabili per prendere nuove tessere e continuare a giocare efficacemente. Gli incastri di tessere e di segnalini monaco creano diverse combo che è necessario sfruttare al meglio se si vuole ottenere risultato.

Il gioco si era distinto subito per una certa difficoltà, superiore alla media, tanto che per molti giocatori le prime partite terminavano a zero punti. Il fatto è che Heaven & Ale è effettivamente più ostico della media dei giochi nella stessa fascia e il suo punto di forza è proprio quello di non concedere nulla al giocatore, non imboccarlo in alcun modo e lasciare a lui la necessità di trovare la giusta strada da seguire.

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Intervista ad Andreas Schmid per il Goblin Magnifico

The King is Dead

Evoluzione di King of Siam e giunto ormai alla seconda edizione (che ha varianti differenti rispetto alla prima), The King is Dead è un gioco asciutto che sconfina nell'astratto, sebbene poi ogni singola meccanica venga ben tematizzata nel libretto delle spiegazioni, incluse le risoluzioni dei pareggi.

In The King is Dead siamo nobili alle prese con tre fazioni in lotta per la successione al trono della Gran Bretagna. Dovremo spalleggiare una delle fazioni e cercare di farla vincere, dominando più regioni delle altre e, al contempo, avere il maggior numero di sostenitori di tale fazione rispetto ai nostri avversari al tavolo.

Sono solo otto mosse a partita, più la nona - “passare” - che è altrettanto importante, fatte con carte azione. Ogni carta consente di mettere/spostare cubi fazione sulla plancia, ma costringe anche il giocatore a prelevarne uno: in questo modo rafforzerà la sua alleanza con una particolare fazione, ma al contempo ne indebolirà la presenza in mappa.

È giocabile in due, in tre e soprattutto in quattro, a coppie, configurazione nella quale brilla particolarmente.

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Guida strategica
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Dungeon Twister

Il gioco più vecchio di questo elenco ed anche il meno spendibile tra tutti. Meno spendibile perché solo per due, perché decisamente vecchio nell'aspetto estetico e nei materiali, perché il meno gestionale di tutti quanti. O meglio, Dungeon Twister è un gestionale ed anche dei più delicati, profondi e fini, ma si ammanta di una veste epica e conflittuale che spinge il giocatore a considerarlo più un gioco american che non euro.

In Dungeon Twister comandiamo una banda di avventurieri intrappolata in un dungeon. Per uscire dovrà arrivare per prima a cinque punti, sconfiggendo i nemici, raccogliendo tesori e facendo scappare dall'altra parte del labirinto i propri membri. Il tutto – dall'attivazione, al movimento, al combattimento – controllato con metodi matematici in cui l'unica incertezza è cosa farà l'avversario.

Oggi probabilmente sarebbe lanciato su Kickstarter con tanto di miniature, disegni epici, modalità solitario e multiplayer (che viene in realtà introdotta da un'espansione). Resta, per i fortunati possessori, un gioiello ormai quasi dimenticato, con idee particolari e sfidanti come la rotazione delle stanze, in grado di sconvolgere in un attimo geometria del dungeon e piani nemici.

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Glen More

Glen More: copertina
In questa lista non poteva mancare Glen More, che in un certo senso è il simbolo di questa categoria e che per tanto tempo ne ha rappresentato la punta di diamante. Sto ovviamente parlando del primo Glen More, quello della Alea con i materiali bruttocci, non del rifacimento successivo.

In Glen More dovremo costruire il nostro villaggio e accumulare punti a seconda delle tessere piazzate e delle combo trovate con le varie risorse. Ha soprattutto una traccia tempo (ben prima di Patchwork) che funziona in modo egregio, costringendo il giocatore e scegliere sempre tra una tessera molto valida e il giocare più a lungo. Inoltre ha anche un sistema di mercato semplice ma efficientissimo, in mano ai giocatori; nonché un punteggio che va a premiare le differenze di risultati tra gli avversari e non i valori assoluti.

Insomma, in piccolo, Glen More ha tutti gli elementi di un grande, grandissimo gioco.

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Spyrium

Un gioco che ho amato fin dal primo momento, apprezzandone genialità nell'idea e cura nella realizzazione.

A Spyrium abbiamo anche dedicato una serie di articoli di approfondimento che trovate nei link sotto, come al solito, per cui non mi dilungo troppo nella presentazione.

In Spyrium dobbiamo prendere carte all'asta da una griglia comune, decidendo quando piazzare un lavoratore e quando invece iniziare a ritirare quelli già piazzati, iniziando così a compiere le azioni scelte. Il tutto per costruire un motore che genera risorse e, soprattutto, punti vittoria.

Spyrium mantiene un motore snello, ma ogni mossa è densa di conseguenze e il gameplay si mantiene sempre profondo, dalla prima all'ultima mossa. Oggi verrebbe probabilmente proposto con un tema diverso, una grafica più accattivante, meccaniche aggiuntive e inutili e sicuramente scatola e prezzo doppi. Ma non credo sarebbe un bene.

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Astro Knights

Fare questo nome è stato facile e anche un po' sleale: Astro Knights è praticamente Aeon's End trasposto in un'ambientazione sci-fi. O meglio: è Aeon's End al 90%, perché mantiene il non rimescolamento del mazzo, il boss da sconfiggere, la città da difendere, il mercato comune di carte a cui attingere, la preparazione degli attacchi per il turno successivo, l'ordine di turno (il maledetto ordine di turno) da sorteggiare con le carte. Mantiene cioè tutti i lati positivi di Aeon's End. Il 10% di differenza va a semplificare e snellire alcuni aspetti, tutto sommato secondari, ma che rendono comunque il gioco più facilmente intavolabile e godibile, dando al giocatore meno oneri e lasciandogli tutto il piacere di giocare.

La cosa che può piacere meno, in questo cambiamento, è il mercato delle carte, che è ora composto da sei mazzetti con carte un po' tutte diverse invece che da nove mazzi con carte tutte identiche (all'interno del medesimo mazzo). Questo smorza un po' la pianificazione strategica e lascia più aperta una continua rivalutazione tattica, aprendo maggiori possibilità per il giocatore, ma anche facilitandogli un po' il compito.

In ogni caso Astro Knights è stata una delle migliori sorprese del 2022 e, esattamente come il fratello maggiore, ha ottime potenzialità di sviluppo future.

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Seasons

Se c'era un nome, in questa lista, su cui non avevo dubbi, era proprio Seasons. Seasons è una sorta di gioco quasi perfetto, nel suo segmento: ha regole generali semplici, ma una complessità introdotta da carte e combo; ha una durata che non è troppa, ma non dà nemmeno l'impressione di un gioco leggero; garantisce partite sempre diverse, ha una componente strategica forte, ma costringe anche a rivalutare le proprie mosse tatticamente; ha un certo fattore fortuna, ma non esagerato; c'è interazione tra i giocatori, ma riesci comunque a sviluppare il tuo gioco.

In Seasons siamo maghi chiamati a gestire elementi magici con l'ausilio di magie e aiutanti (entrambi sotto forma di carte), cercando di ottenere punti vittoria dalla cristallizzazione di tali elementi. Il tutto è ottenuto con un draft di dadi che, lanciati, determinano le azioni a disposizione dei giocatori, nonché il ritmo della partita, che può accelerare o rallentare a seconda dell'unico dado che non viene scelto da nessuno.

Se doveste sceglierne uno solo da questo elenco, vi direi proprio di andare su Seasons: personalmente ne preferisco magari altri qui nominati, ma oggettivamente non riesco a trovarne uno fatto meglio.

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Guida strategica base
Guida strategica analitica

Conclusione

Per la verità il gioco che mi ha spinto a scrivere questo articolo è stato l'ultimo arrivato: The Wolves.
The Wolves è un peso medio moderno in tutto e per tutto: regole semplici, artwork curato, bei materiali senza sconfinare in costi eccessivi o inutili orpelli, un sistema di gioco che parte da una singola idea, ma che si rivela subito sfidante e profondo, commisurato al suo peso.

In The Wolves guideremo un branco di lupi al controllo di un territorio, cacciando prede, costruendo tane, competendo con branchi rivali e, possibilmente, anche sottraendo loro rifugi e lupi. 
Ciò che viene costruito sblocca abilità più forti e punti vittoria e ciò che viene sottratto agli altri accelera la fine della partita e le fasi di punteggio. La meccanica centrale è assolutamente sfidante e profonda nella sua semplicità di applicazione e lascia aperte al giocatore sempre diverse opzioni, necessarie considerando quanto alta sia l'interazione con gli altri. Quello che gli manca, a mio parere, è stata un po' di rifinitura e bilanciamento per l'ordine di turno e la fine della partita quando si gioca in 4 o 5, che sono poi anche le configurazioni migliori, per la maggiore interazione. Per questo non rientra nella lista dei dieci migliori, con un certo rammarico.

Commenti

Forse la definizione di peso medio va implementata, la durata è effettiva o da scatola? Il grado di complessità di bgg è un parametro serio da aggiungere alla definizione? 

Perché Glenn more è un peso medio e Bali è un family che hanno la stessa durata?

Troyes è più di un peso medio?

Trovo che ci sia troppa confusione tra i family plus e i pesi medi... Pensa che io avrei messo nella lista anche Alle porte di Loyang però una partita pare possa arrivare a 120 minuti... 

Quindi io inserisco nella lista :

Loyang 

Troyes 

Bali

Ci stanno o non ci stanno?

Grazie ☺️

Loyang e Bali magari si, Troyes no, già solo come peso

Pensa che per me esiste il problema opposto: generalmente sento includere  nella categoria pesi medi praticamente quasi tutti gli eurogame complessi (specie dagli Youtubers di gdt). 

Ottima panoramica, da amante dei pesi medi mi ritrovo in buona parte della tua lista. Mi sarei aspettato qualche titolo di gestione dadi in più, non foss'altro perché trovo che la meccanica in sé ben si adatti al segmento.

In quanto ibrido, talvolta è difficile riuscire a identificare correttamente un titolo che rientri nella categoria al di là di ogni ragionevole dubbio. La durata può dire la sua, ma trovo che abbia una componente soggettiva maggiore rispetto al tanto vituperato sistema di rating di BGG - comunque efficace per la mera ampiezza della base di riscontro.

Mi duole constatare come in questo elenco siano pochissimi i titoli recenti e mi chiedo se non sia il segno di una polarizzazione del mercato piuttosto che (cosa che vado paventando ormai da qualche anno) di una progressiva banalizzazione di un'offerta dalla crescita esponenziale. O, forse a causa di tanta sovrabbondanza, sta venendo a mancare l'approfondimento che consentirebbe a un titolo di emergere e questa categoria soffre più di altre tale carenza.

Sulla base dei tuoi gusti avrei scommesso che avresti messo Marco Polo al posto di Astro Knight. Gli altri erano ampiamente prevedibili.

Pigoz scrive:

Sulla base dei tuoi gusti avrei scommesso che avresti messo Marco Polo al posto di Astro Knight. Gli altri erano ampiamente prevedibili.

Marco Polo, come Troyes, lo inquadro già nei giochi per esperti, sia per regole, che per complessità di gameplay,  che per durata.

Da amante di Feld un suo titolo l'avrei messo, per esempio un Carpe Diem o un Notre Dame non ci stavano ? O anche Kokopelli , gioco di cui si è parlato poco ma secondo me validissimo

fabri77 scrive:

Da amante di Feld un suo titolo l'avrei messo, per esempio un Carpe Diem o un Notre Dame non ci stavano ? O anche Kokopelli , gioco di cui si è parlato poco ma secondo me validissimo

 

Di Kokopelli in arrivo la recensione: molto valido. Ci stava.

Non ho provato Expedition e Astro Knights, gli altri tutti ottimi giochi, anche se ne Glen More ne The King Is Dead mi hanno mai particolarmente entusiasmato.

Personalmente nella mia lista dei pesi medi top ci metterei anche Dogs of war (sfora un po' con il tempo forse), San Marco, Saint Petersburg, Mission Red Planet e uno dei tanti belli di Feld (kokopelli molto carino ma dietro ad altri dell'autore)

Migliori pesi medi.
CTRL+F "Knizia", 0 risultati
Obiezione vostro onore

boskoz scrive:

Migliori pesi medi.

CTRL+F "Knizia", 0 risultati

Obiezione vostro onore

 

L'ho pensato anche io, forse giochi come Ra, Modern Art o Samurai li ha considerati più light rispetto ai pesi medi, altrimenti la loro assenza non si giustifica 😅

considerati più leggeri

Letto solo il titolo, mi sono divertito a provare, PRIMA, ad intuire cosa avreste scritto.

Ho preso la sufficienza, ovvero ne ho azzeccati 6 su 10, e più precisamente:

Heaven & Ale

Glen More

Spyrium

The King is Dead

Race for The GAlaxy 

Seasons

Gli altri 4 li ho toppati, io avevo ipotizzato:

Castle Of Burgundy

In the Year of The Dragon

Pulsar

Architetti del Regno Occidentale

 

Res Arcana lo stavo per mettere, poi ho pensato che un piazzamento come Architetti completasse meglio la compilation.

Gli altri tre non li avrei mai azzeccati, sono sincero.

Bravo Agz... bell'articolo! Peccato che uno di quelli l'ho venduto senza provarlo e descritto da te mi poteva anche garbà!

Però Stone Age e Castelli della Borgogna latitano...

stone age abbastanza scarno, è invecchiato maluccio...ci sono pesi medi ben piu rifiniti e sifiziosi ormai secondo me

in borgogna per me il dado è troppo fastidioso, anche qui secondo me il gamedesign moderno è riuscito a proporre soluzioni migliori

Non capisco questo amore diffuso per Res Arcana. Per il resto alcuni titoli non li conosco mentre altri sono dei masterpieces (TKID, Heaven & Ale, Glen More, Spirium e Seasons). Fra tutti quelli elencati il migliore resta sua Maestà "The king is dead". Semplicemente perfetto (occhio alla possibile p.a.)

10 sono pochi purtroppo, i titoli validi sono molti e sono altrettanti gli assenti: qualche feld (kokopelli, notre dame, rialto), qualche knizia (Ra, stephenson rocket, medici), brian boru, targi, Barony. 

I miei :

Lords of watersdeep

Tikal

Il vecchio

Istanbul

Splendor

Dominion

Discovery Age of empire

Stone Age

Raja of the Gange

 Endevour

 

 

 

 

 

Partendo dal presupposto che bgg non è la Bibbia, e le valutazioni degli utenti perciò vanno prese con le pinze, da che "peso" a che "peso" si può parlare di peso medio? 2,5-3,0? Visto che nel lotto di quelli che hai messo c'è race for the Galaxy, non poteva starci anche un Puerto Rico? Solo per la durata non l'hai inserito al suo posto?

Perdonatemi la domanda forse ingenua... Esistono pesi medi American?

E se la risposta fosse no, perché?

Grazie a chi vorrà rispondermi!

Bridgeburner scrive:

Perdonatemi la domanda forse ingenua... Esistono pesi medi American?

E se la risposta fosse no, perché?

Grazie a chi vorrà rispondermi!

Esistono, ma nel mondo german-oriented (così come nel metal) i german vengono divisi in 674 sotto generi dove a volte la differenza è la forma dei meeple o il colore della barba dell'autore, mentre gli american sono un genere solo.

Il paragone tra sottocategorie dei german e i sottogeneri del metal mi ha fatto troppo ridere😁

Cmq ottima classifica e aggiungo che anche io per gradimento personale ci avrei visto bene Lords of Waterdeep

Elendil scrive:

Bridgeburner scrive:

 

Perdonatemi la domanda forse ingenua... Esistono pesi medi American?

E se la risposta fosse no, perché?

Grazie a chi vorrà rispondermi!

 

 

Esistono, ma nel mondo german-oriented (così come nel metal) i german vengono divisi in 674 sotto generi dove a volte la differenza è la forma dei meeple o il colore della barba dell'autore, mentre gli american sono un genere solo.

@meradoc bgg non é la bibbia, ma é il parere di centinaia di utenti, comunque più autorevole della singola opinione mia o tua.

É comunque si, per noi giocatori dovrebbe essere la bibbia. 

sontuosopiero scrive:

@meradoc bgg non é la bibbia, ma é il parere di centinaia di utenti, comunque più autorevole della singola opinione mia o tua.

É comunque si, per noi giocatori dovrebbe essere la bibbia. 

Il mio "non deve essere la Bibbia" era riferito al fatto che cmq, come in più di una occasione ha detto agzaroth, alcune cose non sono per forza come c'è scritto lì... X citarne una, quali sono i due giochi più belli di rosenberg? Agricola e le havre, eppure viene prima la festa x Odino... Questo x citare una cosa...

Poi pure io concordo che sia un sito di assoluto riferimento x la comunità.. lungi da me dal dire il contrario.... Meno male che c'è 😀

Seasons e heavenAle per me no..il primo stra sopravvalutato, il secondo abbastanza ripetitivo, poco rigiocabile  e potenzialmente lunghetto. Io ci metterei Samurai di Knizia il buon vecchio Citadelles. 

 A mio avviso la categoria family plus non ha motivo di esistere.

Party game-Family-pesi medi-giochi per esperti-monster game.

Orientativamente un family è tra il 2 ed il 2.5 di BGG.

Un peso medio 2.50-3/3.2

Da li fino al 4 giochi per esperti.

Monster game only for monster players.

Le rovine perdute di arnak e lorenzo il magnifico secondo me ci stavano tra i top 10.

Bus può essere messo in questa categoria?  Potrebbe essere forse l'unico Splotter (serio) "medio";

Modern Art doveva rientrare per forza

Bell'articolo, molti di questi non li conoscevo, sicuramente approfondirò e magari vedrò di recuperarne un paio che mi incuriosiscono parecchio, grazie agza👍

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