Titolo | Voto gioco | Commento | Data commento | |
---|---|---|---|---|
Kingsburg: To Forge a Realm | 10,0 | Questa espansione trasforma il gioco base da "molto buono" a "eccellente". Sono cinque (cinque!) mini-espansioni modulari ben distinte tra loro, intercambiabili e sovrapponibili in qualunque modo si voglia, racchiuse in un'unica scatola. E' evidente che sono state ideate e progettate tenendo in considerazione le osservazioni fatte dai giocatori riguardo alla versione base di Kingsburg, in modo che aggiungessero determinismo o maggior varietà a seconda di chi desiderava l'uno o l'altra. Il discorso del prezzo alto onestamente lascia un po' il tempo che trova. E' vero che non è a buon mercato, ma ormai quasi tutti i giochi in uscita da parte di distributori italiani e le relative espansioni sono su queste fasce di prezzo. Un Agricola con la sua espansione (o un Dominion, o un Battlestar Galactica, o un Le Havre, o un Gonzaga, e potrei andare avanti) hanno prezzi equivalenti a Kingsburg e alla sua espansione nelle loro edizioni italiche (me li sono andati a confrontare su ready2play, per chi volesse saperlo) ma non ho sentito nessuno lamentarsi dell'elevato costo di questi, tranne che per KB. Non è che qui dentro ci sono dei prevenuti? :) Tornando all'espansione, solo tre parole: Mai Più Senza. | 04/02/2010 | |
Kingsburg | 9,0 | 21/11/2007 Mi attirerò le ire di diversi giocatori scandalizzati per il paragone, ma questo gioco per me rappresenta una versione "light" di Caylus, con cui condivide l'ottima realizzazione grafica e l'analisi prospettica (anche se, come ho già detto, in modo più leggero). Non mi convincono invece un paio di cose: - Il prezzo (e qui mi unisco al coro, speriamo che lo abbassino in modo da diffondere ulteriormente il gioco); Non capisco invece chi si lamenta della troppa "fortunosità" del dado durante la partita e sul tiro finale delle truppe: per il secondo problema basta adottare il cambio del dado come poc'anzi descritto, per il primo aspetto invece nelle partite che ho giocato io ha vinto chi nel corso della partita ha realizzato tiri mediamente bassi (sfruttando sapientemente i gettoni +2 elargiti dalle costruzioni). Sicuramente, comunque, è un gioco che merita. 07/01/2008 Dopo numerose altre partite devo rivalutare l'importanza di talune linee di costruzione: da questo punto di vista Kingsburg è un prodotto che tende a dare un'impressione iniziale fondamentalmente parziale, svelando la sua vera natura di gioco flessibile e bilanciato man mano che si provano varie strategie. Considerato inoltre che da novembre (ovvero da quando l'ho comprato) a casa mia non si gioca praticamente ad altro, non vedo come possa non modificare il mio voto da 8 a 9! Commento basato su un numero considerevole di partite (da 10 a 20 | 07/01/2008 | |
Dungeons & Dragons Set 1: Basic Rules | 9,0 | Non si può commentare un gioco che ti ha accompagnato per venti anni. | 06/05/2010 | |
Caylus | 9,0 | Ho aspettato quattro mesi (e diverse partite) prima di commentarlo, perché era necessario un tempo fisiologico per "l'assimilazione"... Gestionale dall'ottima estetica, dagli ottimi materiali e dotato di una profondità rara. Scala molto bene da 2 a 5 giocatori, anche se personalmente ritengo che il numero ottimale per l'attuazione delle strategie sia 3. Nulla è lasciato al caso (non esistendo né dadi né carte) e il ragionamento per l'acquisizione e la spesa ottimale delle risorse per ottenere PV va avanti dal primo all'ultimo turno. E' un gioco in cui non esiste una vera e propria "strategia definitiva": sei costretto a rapportarti in ogni momento con gli altri giocatori per capire le loro strategie, disponibilità, punti di forza e debolezza. Questo fatto, unito alla durata media di una partita (circa due ore) potrebbe scoraggiare chi non ha la forza o la voglia di mantenere la concentrazione in maniera costante per un tempo così elevato (motivo per cui normalmente una partita a serata basta e avanza). Da qui la mia considerazione che il gioco sia oggetivamente perfetto e mantenga ampiamente ciò che promette; la mia valutazione (8) deriva da una mia preferenza verso giochi leggermente meno impegnativi, ma Caylus vale ogni centesimo del suo prezzo e anche di più. Dopo un anno di distanza e diverse partite mi trovo "costretto" ad alzare il voto a 9. Caylus è un signor gioco, nulla da aggiungere (o forse sono io che ho cambiato preferenze ;) ). | 21/11/2007 | |
Lords of Waterdeep | 8,6 | Un gestionale che scorra così agevolmente e senza tanti scervellamenti e che ti lascia alla fine la sensazione di essere riuscito a "costruire" qualcosa senza essere trascinato dal gioco stesso o trovare banale il tutto dovevo ancora trovarlo. Un plauso alla Wizards/Hasbro per essere riuscita a "ridurre" le meccaniche di un titolone come Caylus in un gioco immensamente meno brain-burner, dove anche se perdi hai la sensazione che sia stato per sfortuna e non per incapacità. Detto questo, mi urta leggermente la troppa dipendenza dalla fortuna nella combinazione quest/lord pescati a caso all'inizio della partita, ma nulla che non si possa eventualmente aggirare con un meccanismo di draft o con un sistema di scelta multipla. Consigliato. | 15/12/2016 | |
Shogun | 8,5 | 27/10/2008 E' un gestionale, ma piace anche a chi apprezza i wargame e lo scontro diretto. Possiede il non comune merito di far pesare più la minaccia di guerra che non la guerra stessa. Ciò può scatenare interessanti risvolti di psicologia inversa attorno al tavolo...fino a quando qualcuno non sbrocca e si lancia in un attacco suicida, per la gioia degli avvoltoi che attorniano le due province coinvolte nello scontro. L'ambientazione mi piace molto, così come il tabellone double-face: effettivamente, il lato "sole" (quello per "principianti") può creare delle situazioni di vantaggio se si sono pescate molte regioni adiacenti. Nulla di definitivo, in ogni caso. La torre di combattimento è uno spasso, soprattutto quando ci si affronta in battaglie campali con una dozzina o più di unità per parte...un avvertimento: NON giocate in zone sismiche! Tattico, buoni materiali, informazione non perfetta (quindi condito da un po' di bluff e un po' di imprevedibilità, come è giusto che sia in una simulazione di campagna che si rispetti), durata contenuta (e talvolta vorresti davvero un terzo anno...). Per me un otto pieno.
15/12/2016 A distanza di otto anni confermo l'ottimo giudizio e approfitto dell'introduzione dei decimali nel voto per assegnargli un mezzo punto in più. | 15/12/2016 | |
Imperium: Classics | 8,5 | Come solitario è un gioiello: vario, scorrevole anche se non si direbbe, mutevole in funzione della civiltà che guidi e di quella che affronti, longevo per via delle otto civiltà contenute nella scatola e della possibilità di espanderlo con la scatola gemella Legends. Bella la possibilità aggiuntiva di imbastire una modalità Campagna simulando scontri a difficoltà crescente con una minima componente Legacy. Se devo trovargli dei punti negativi, posso affermare che la scalabilità non è eccelsa, più che altro per la durata (detraete dal mio voto un punto per ogni giocatore aggiuntivo oltre al primo) e che i mazzi di partenza delle varie civiltà sono già abbastanza performanti da non invogliare troppo gli acquisti in-game (e in un gioco che fa del deck-building la sua meccanica principale è quantomeno strano). Per quanto mi riguarda è stato un acquisto azzeccatissimo. | 06/06/2023 | |
7 Wonders: Leaders | 8,5 | Pro: una volta acquistata, non giocherete mai più senza. Contro: maggiore imprevedibilità e casualità, con rischio di "combo" tra Leaders e carte che possono ammazzare il gioco, Roma lato B è sgravata. | 15/12/2016 | |
Lorenzo il Magnifico | 8,4 | Ottima recensione di Agza, condivido tutto, tranne il voto: secondo me un punticino tondo in più ci stava. Aggiungo che personalmente trovo la sensazione di spossatezza post-partita inferiore a altri titoli spaccameningi tipo Caylus. | 20/06/2017 | |
Seasons | 8,3 | Non sono un grande estimatore del draft. Ciò nonostante, non posso che fare tanto di cappello a questo gioco che dopo tante partite ancora continua a propormi situazioni e combinazioni ingegnose e mai scontate. Lo intavolo sempre con piacere, ma meglio se si è solo in due, pena un dilungarsi eccessivo della partita. | 04/03/2020 | |
The Pillars of the Earth | 8,2 | 07/05/2010 7,75. Mi piace. Bel tabellone, buona qualità dei componenti, meccanica non originalissima (alla fine è il classico worker placement) ma oliata e precisa come un orologio. Meno arido di altri "tedeschi". Il meccanismo della pesca degli architetti può influire sulle strategie, aggiungendo un componente di imprevedibilità nello sviluppo dei propri piani. La cosa per ora non mi disturba. Alla peggio, applicherò la regola dell'espansione (ovvero la linea degli architetti). Se non volete comprare l'espansione basta farsi una strisciolina di carta su cui piazzare il terzo architetto in ordine decrescente a partire da chi piazza il proprio primo architetto pagandolo (cosicché il primo che ha pagato vedrà il terzo architetto piazzato per ultimo, il secondo otterrà la penultima posizione e così via). Intravedo un limite alla varietà di gioco nell'esiguo numero degli artigiani disponibili per turno. In questo senso gli artigiani aggiuntivi delle due espansioni rappresentano una boccata d'ossigeno necessaria.
15/12/2016 8.2. Continua a piacermi molto :) Commento basato su un elevato numero di partite (tra 10 e 20) | 15/12/2016 | |
7 Wonders | 8,2 | Breve, coinvolgente e scalabile da 3 a 7 giocatori. Durata da filler e tattica da boardgame. L'edizione Asterion con le carte in italiano e la risoluzione del problema dei dorsi fallati della seconda edizione Repos porta il voto da un 7 e mezzo all'8 pieno. | 15/12/2016 | |
Clans of Caledonia | 8,2 | Un mix di meccaniche rodate che però restituisce un suo flavour personale. Personalmente lo preferisco a Terra Mystica, che trovo più farraginoso. | 13/12/2022 | |
Santorini | 8,0 | Componentistica accattivante, durata (ma non impegno cerebrale!) da filler, variabilità (e potenziale espandibilità) assicurata, rapporto qualità-prezzo strepitoso (ma solo se avete fatto il KIckstarter!). Cosa volere di più? Forse una maggiore portabilità, ma nel caso c'è sempre Hive. | 18/05/2017 | |
Thurn and Taxis | 8,0 | Questo gioco ha molte delle qualità che cerco in un boardgame: è di piazzamento, è leggero, dura poco, ha buoni materiali. Cosa chiedere di più? Vero il fatto che non si possa "rompere le scatole" più di tanto agli altri giocatori (anche se i modi ci sono: l'amministratore, il direttore delle poste, lo stesso fabbro permettono di togliere opzioni e accelerare la partita a discapito degli avversari), ma se volete mazzate rivolgetevi a Junta! o Diplomacy. Qua si fornisce un servizio pubblico, eccheccavolo! Gli dò 8, come ho dato 8 a Caylus. entrambi mi divertono nella stessa quantità, anche se la natura del divertimento è diversa. Longevità 2 (La breve durata invoglia a fare più partite) | 22/03/2007 | |
Tanto Cuore | 8,0 | Acquistato in edizione inglese a Lucca. Mi ritrovo in gran parte nel commento di Jones, soprattutto per quanto riguarda la maggiore interazione (anche se la presenza delle carte "malus" in due persone è una perdita di tempo e in più di due può portare ad un'orgia di "tutti contro uno" con conseguente frustrazione del giocatore bersagliato; forse si sarebbero potute strutturare meglio) e per il tema del gioco, che adoro (a rischio di passare per maniaco...). Il grosso problema di Tanto Cuore è che la confezione base, con solo 16 cameriere tra cui scegliere, necessita ardentemente di espansioni (ben più di Dominion), malgrado le "private maids" assicurino una maggiore varietà alle partite (ma è un palliativo; c'è da dire che, per le loro caratteristiche, potrebbero essere il mezzo migliore per fornire espansioni a basso costo). In sostanza, un punto in più di Dominion per l'ambientazione che mi piace assai ;) | 09/12/2011 | |
Splendor | 8,0 | Semplice, talvolta soggetto a fortuna nel ricambio delle carte, freddo come il ghiaccio. Però affascinante nela sua pulizia e linearità, affrontabile da chiunque, veloce e perciò multipartita, con delle fiches che è un piacere prendere, maneggiare e far rumoreggiare tra loro. Molto valido. | 04/07/2017 | |
Carcassonne | 8,0 | Bello. Longevità 1 | 24/04/2006 | |
Dragon Castle | 8,0 | Ottimo colpo d'occhio, sensazioni tattili fantastiche. Plance giocatori sottiline. | 04/03/2020 | |
Pirate's Cove | 8,0 | Yo-ho e una bottiglia di rhum! L'avevo provato nella sua incarnazione tedesca quasi due anni fa, e da quel momento mi è rimasta la voglia di rigiocarlo...fino a quando finalmente sono riuscito a mettere le mani sopra l'edizione DOW qualche giorno fa. Da un punto di vista grafico e di materiali l'edizione americana è sontuosa rispetto a quella germanica: navi di plastica ben definite e cubettosi tesori di legno, nuova grafica per tabellone, carte e shipboard individuali. Anche le carte evento e battaglia sono state maggiormente bilanciate rispetto al gioco originale (con l'eccezione dei pappagalli, che sono assolutamente esagerati!). Alcuni piccoli miglioramenti al regolamento e, soprattutto, l'introduzione dei Pirati Leggendari fanno di questa edizione il non-plus-ultra del divertimento caciaro e piratesco. La strategia è ridotta al minimo, mentre ogni "mano" di tesori necessita di una buona dose di tattica e bluff per essere ottimizzata, soprattutto se la propria nave non è tra le più forti e si vuole evitare uno scontro diretto con gli altri giocatori. Talvolta capita di scegliere una destinazione sub-ottimale per paura di un altro giocatore, per poi scoprire che anche lui ha fatto lo stesso ragionamento e ci si ritrova a veder scomparire all'orizzonte (o peggio, tra le mani di un terzo giocatore meno "scafato") la carta tanto ambita, se non a spararsi bordate controvoglia perché si è capitati comunque sulla stessa isola! Fortunatamente, capita di rado. A proposito di fortuna, in Pirate's Cove ce n'è. A ondate. Dopotutto, in un gioco in cui la scelta della destinazione è simultanea e segreta, si pescano carte e si tirano dadi, come può la Dea Bendata esimersi dall'intervenire? Corpo di mille balene! L'importante è saperla sfidare senza calcare troppo la mano: seppellire tesori quando è il momento, affrontare i Pirati Leggendari solo per necessità, razziare il più possibile e intuire quando è l'ora di fuggire, senza incaponirsi a voler ridurre le navi altrui (e la propria!) a un colabrodo. Seguite i consigli del vecchio lupo di mare, ahrrr, e vedrete che il divertimento e gli improperi non mancheranno al vostro tavolo. Unico appunto: occhio a rimanere indietro, perché recuperare è ostico. Piccola nota a margine: sulla Tana sono scaricabili diverse espansioni non ufficiali (tra cui la traduzione in italiano delle carte) ad opera dell'ottimo sortilege, che aggiungono varietà e un pizzico di strategia in più al gioco. Consiglio di utilizzare da subito i Pirati Leggendari aggiuntivi (volete mettere scambiarsi cortesie in mare con Jack Sparrow?) e l'espansione dei bucanieri e introdurre col tempo anche le carte dell'espansione dei filibustieri, se fa al caso vostro. Numero di partite giocate: tra 5 e 10 | 21/04/2009 | |
Hanabi | 8,0 | Tanto minimalista quanto pulito, sia nella componentistica che nelle regole. Eppure eccezionalmente profondo e cervellotico. Ha una essenza quasi zen. Utilzzare delle convenzioni lo snatura un po', ma ognuno gioca come gli piace... | 04/03/2020 | |
Kata Kumbas | 8,0 | Ambientazione spettacolare per un sistema snello ma con alcune ingenuità e punti farraginosi. Peccato che non sia proseguito, le potenzialità erano enormi. | 10/01/2014 | |
Potion Explosion | 8,0 | Il Candy Crash Made in Italy che vi disintossicherà dallo smartphone. Per una disamina più approfondita vedi la mia recensione. | 04/03/2020 | |
Spyrium | 8,0 | Concentrato e solido come una biglia d'acciaio, ma altrettanto scorrevole e pulito. Mi piace come l'esperienza di gioco vari a seconda di quante persone siedono attorno al tavolo. Secondo me ingiustamente lontano dai riflettori. | 04/03/2020 | |
The Castles of Burgundy | 8,0 | Dopo una cinquantina di partite al gioco fisico (prima edizione) e un paio di centinaia online, lo posso dire: è un bel gioco. Scorrevole, non banale, abbastanza situazionale per essere considerato vario senza il timore di essere in balia del caso. Ergonomicamente si poteva fare qualcosa di più, ciononostante lo ritengo un ottimo titolo medio-light. | 03/09/2020 | |
Inkognito | 8,0 | Intrigante, rigiocabile all'infinito, ambientazione che si sposa col gioco (qualità poi progressivamente perduta dal Colovini...peccato). La fortuna c'è e, soprattutto nelle ultime fasi del gioco, si sente. Ma è una pecca trascurabile. L'idea del "mascherone" utilizzato al posto dei dadi è rumorosa e geniale. Lo comprai quindici anni fa e me ne sono innamorato. Lo gioco tutt'oggi quando è possibile (difficile trovarsi solo in 3 o in 4!). Consigliatissimo, se non altro per via delle smorfie che si fanno le spie... | 14/12/2016 | |
Tanto Cuore: Expanding the House | 8,0 | Per una disamina più approfondita, leggi la mia recensione:
https://www.goblins.net/recensioni/tanto-cuore-expanding-house-recension...
| 09/05/2022 | |
Hive | 8,0 | 22/08/2012 Maneggiare la componentistica di questo gioco è...piacevole, non saprei come altro definirlo. Avere tra le mani quelle grandi, spesse e lisce pedine di bachelite, su cui campeggiano insetti stilizzati ma dai tratti netti, chiari e pieni di stile, impilarle, farle passare tra le dita...mmmmh, bachelite...ok, ok, la pianto. Hive è un titolo agile, snello, con poche regole ma con grande profondità. Come tutti i titoli scacchistici non ammette errori e premia il più abile. Per questo la partita può durare due minuti o quasi un'ora, a seconda della disparità tra i due giocatori. Di solito però la durata di una partita si assesta tra i 20 e i 30 minuti. Altre analogie con gli scacchi si ritrovano nell'astrattezza e nella ponderazione che deve precedere ogni mossa. Giocare con pensatori può rivelarsi masochistico. Esiste una strategia molto forte che si basa sull'utilizzo degli scarabei, ma se viene individuata ed entrambi gli avversari ne sono al corrente, perde di efficacia (chi ha detto la mossa del barbiere?). In definitiva se non amate i giochi scacchistici statene alla larga. Altrimenti consideratelo una validissima, veloce ed elegante alternativa alla scacchiera da viaggio (la possibilità di giocare praticamente su qualunque superficie piana e la pochette inclusa nella confezione lo rendono un compagno di vacanze formidabile).
15/12/2016 Rivedo al rialzo il voto, come gioco da due è fenomenale. | 15/12/2016 | |
Dungeons & Dragons Set 3: Companion Rules | 8,0 | Non si può commentare un gioco che ti ha accompagnato per venti anni. | 15/01/2014 | |
Dungeons & Dragons Set 4: Master Rules | 8,0 | Non si può commentare un gioco che ti ha accompagnato per venti anni. | 15/01/2014 | |
Dungeons & Dragons Set 2: Expert Rules | 8,0 | Non si può commentare un gioco che ti ha accompagnato per venti anni. | 15/01/2014 | |
Regicide | 8,0 | Utilizzo geniale di un comune mazzo di carte che abbiamo tutti in casa; peccato che ciò si riveli un po' un boomerang per le vendite del gioco, considerata anche la scarsa reperibilità su suolo italico. Per fortuna è possibile acquistare l'app per il gioco in solitaria, grazie alla quale anche il mazzo di carte diventa ridondante. Consigliato. | 10/11/2022 | |
The Voyages of Marco Polo | 8,0 | Dopo una prima partita anni fa che mi aveva lasciato freddino l'ho rivalutato di molto. Permane sempre la sensazione di non ottimizzare perfettamente l'ultimo turno, però viaggiare non sembra più impossibile come un tempo. Meritevole. | 20/12/2024 | |
Targi | 7,9 | Tra le sabbie del deserto si consuma un duello di logoramento al fine di accaparrarsi le carte migliori, cercando nel contempo di mettere i bastoni tra le ruote alle mire dell'avversario. Semplice quanto ispirato nelle meccaniche (la griglia di piazzamento è il suo elemento distintivo), asciutto ai limiti dell'arido - come un deserto - nella componentistica, veloce e straziante nelle scelte e nel cercare di leggere le intenzioni dell'altro: come titolo da due resta validissimo malgrado abbia già più di qualche annetto sulle spalle. | 09/05/2022 | |
The White Castle | 7,9 | Ciò che apprezzo maggiormente nella coppia di autori spagnoli Isra C. e Shei S. è il fatto che i loro tre titoli che hanno raggiunto la notorietà finora (Red Cathedral, Shinkansen: Zero Kei e questo The White Castle) condividano alcune caratteristiche quali la fascia di prezzo, le dimensioni contenute e l'ordine di complessità; nel contempo, si differenzino in termini di esperienza di gioco in modo sufficiente da giustificarne l'eventuale presenza contemporanea in collezione. The White Castle è sostanzialmente un gioco di combo derivate dal piazzamento dadi. Avendo a disposizione solo nove azioni per tutto il gioco, diventa necessario cercare di spingere da subito su questo aspetto. Il più bravo a ottimizzare ogni singola mossa al fine di massimizzarne - a cascata - i profitti risulterà vincitore. Tattico più che strategico (bisogna avere a portata di mano un piano B se un avversario occupa uno spazio o preleva un dado ambito, soprattutto nelle battute finali della partita), generoso nella dotazione per la fascia di prezzo al quale viene proposto, scalabile in maniera ottimale, rigiocabile in funzione delle numerose variabili di setup. Longevo il giusto, perché se è vero che la rosa di azioni e strategie che si possono effettuare durante la partita non è di respiro paragonabile a quella di titoli con ben altra complessità (né lo vuole essere, mi verrebbe da affermare), è altrettanto vero che la brevità dell'esperienza bilancia adeguatamente tale aspetto. Per me una buona prestazione. Spero che gli autori mantengano i loro tratti distintivi anche nei futuri titoli. | 05/02/2024 | |
Archon: Glory & Machination | 7,8 | Onesto worker placement con un piccolo twist in più dato dalla mano di personaggi personalizzabile. Meccaniche nella media, artwork bellissimo, scelta dei colori delle risorse e dei giocatori opinabile. Strategia quasi obbligata nel perseguire le maggioranze. Finale di partita senza grosse sorprese o stravolgimenti. Nel complesso un buon titolo, ma gli preferisco altro. | 04/07/2017 | |
Caylus Magna Carta | 7,8 | 12/06/2009 Secondo me rende al meglio in due: in questo è anche più godibile (in quanto più snello) del suo "fratellino maggiore". Se potete acquistatelo dai siti germanici, costa di meno e tanto è completamente indipendente dalla lingua. Il voto reale sarebbe tra il 7,5 e l'8.
15/12/2016 Visto che ora ne ho la possbilità, gli metto il voto reale :D | 15/12/2016 | |
Small World | 7,8 | Mi piace farci una partita spesso e volentieri. Trovo che sia scalabile ottimamente da due a quattro giocatori. In cinque ho giocato troppo poco per esprimere un'opinione. Componentistica dalla grafica accattivante, ma lo storage box dei segnalini non permette (paradossalmente) di prenderli e stoccarli agevolmente. Furba l'idea di fare mappe differenziate per numero di giocatori. La varietà delle partite è assicurata dalle chilate di combinazioni razze-poteri. Chiaramente, alcune combinazioni funzionano meglio o peggio in base al numero di giocatori. Il sistema di punteggio nascosto può portare a delle forzature di gioco, ad esempio se chi è in testa riesce a sviare l'attenzione generale verso un altro giocatore (meglio se il diretto concorrente), di fatto "pilotando" gli attacchi. Questo aspetto non mi piace tantissimo (infatti prediligo le partite a due giocatori) ma a parte ciò ritengo che sia un ottimo titolo. Commento basato su moltissime (più di 20) partite | 15/12/2016 | |
Shinkansen: Zero Kei | 7,8 | Per valutazione di dettaglio e commenti, fare riferimento alla mia recensione. | 12/10/2022 | |
Arkadia | 7,7 | Decisamente di piazzamento, decisamente simpatico. La qualità dei materiali è molto buona (escludendo le tende e le bandiere, un po' troppo leggerine, nonché la desolazione del tabellone a inizio partita: c'è da dire che a fine partita lo stesso risulta molto affollato e piacevole da vedere...). Le meccaniche sono ben congegnate (anche se mi dicono non originalissime, ma nel mio caso l'ignoranza paga!) e bisogna sempre fare i conti con la scarsità dei lavoratori che danno punti. La longevità è assicurata, data la modularità dei componenti e la presenza random delle carte costruzione, il che assicura uno svolgimento differente a ogni partita. E' un gioco in cui fare la mossa giusta al momento giusto premia enormemente. E' comunque relativamente intuitivo capire qual'è il momento più opportuno per massimizzare il guadagno. Gira bene anche in due (e scusate se è poco!) e dura un'oretta o poco più. Consigliato. | 05/03/2020 | |
Dice Forge | 7,7 | Bello, colorato, ben implementata l'idea dei dadi con le facce intercambiambili (eredità dei GdT della Lego). Organizer spettacolare. Ci trovo una certa ripetitività (malgrado le potenziali combinazioni tra i mazzetti alternativi siano numerosissime). Spero che l'espansione (che devo ancora provare) mi aiuti a cercare una maggiore varietà. | 04/03/2020 | |
Takenoko | 7,7 | Sotto la carineria si cela un gioco che può accendere la competitività. Dopo qualche partita (il tempo di conoscere le carte obiettivo), se si gioca con un certo tipo di giocatori diventa un rincorrersi a ostacolare o soffiare gli obiettivi altrui. Malgrado questo aspetto (e la ragguardevole dose di fortuna nel lancio del dado del clima e nella pesca delle carte obiettivo) è un titolo snello, veloce da imparare e da giocare e dotato di una componentistica da applausi. Ma mettetevi d'accordo prima, se avete intenzione di giocarlo in relax. :D Superfluo dire di giocare da subito con la regola per "esperti". Menzione speciale per l'inserto preformato che tiene tutto in ordine nella scatola. | 15/12/2016 | |
YRO | 7,5 | Un titolo alla portata di molti (grazie anche al pratico schema del turno riportato su ogni plancia giocatore) in cui la necessità di incastrare combo tra gli effetti delle carte viene mitigata dalla casualità della pesca. Artwork molto nelle mie corde, carte di buona qualità, plance spesse, svolgimento snello ma leggermente prono ad AP e bookkeeeping (una versione digitale del gioco eliminerebbe questo problema lasciando solo il meglio). La modalità solitario è un po' tirata via (ma su BGG ci sono divderse varianti - inclusa la mia); le carte missioni per contro sono necessarie praticamente dalla prima partita per aggiungere un layer ulteriore. Dispiace ce ne siano solo otto tra cui scegliere. Un buon titolo per occasionali che potrebbe interessare anche i giocatori più esperti. | 04/02/2025 | |
Meuterer | 7,5 | Sarebbe stato 8 se non fosse esclusivamente per 4...in ogni caso, è un giochino molto piacevole. | 15/12/2016 | |
Ghost Blitz | 7,5 | Nella sua semplicità è geniale. La cosa bella è che puoi adattare il grado di "cattiveria" a seconda che lo giochi con bambini o con persone adulte (e in questo caso scatta la guerra aperta :D). Proprio per questa sua estrema flessibilità gli dò un punto in più. P.S. Se potete, procuratevi la versione in lingua teutonica (Geistesblitz) che, oltre a costare la metà di quella importata, ha anche l'italiano tra le lingue del manuale (manuale che, tra l'altro, in giochi come questo è di una utilità relativa...). | 15/12/2016 | |
Jaipur | 7,5 | Ottimo gioco per due, veloce e tattico. La partita può essere influenzata dalla prima mano di gioco, se particolarmente vantaggiosa. | 15/12/2016 | |
Knarr | 7,5 | Ottimo rapporto qualità-costo-durata. Si potrebbe presentare un problema di runaway leader nei turni finali. | 11/07/2024 | |
Flamecraft | 7,3 | Il voto è riferito al target del gioco (casual players e famiglie). Splendida presentazione per un gestionale introduttivo di raccolta e trasformazione risorse, con un occhio alla possibilità di acquisire punti aggiuntivi grazie alle carte dei draghi eleganti (che però, essendo a pesca coperta, possono essere soggetti ad alea). Ciò nonostante, potrebbe spiazzare coloro che sono più a digiuno del mondo dei giochi da tavolo moderni per le molteplici possibilità offerte dal gioco durante il proprio turno. Variabilità garantita dai numerosi negozi disponibili e i relativi poteri. Personalmente avrei preferito analoga varietà anche per le carte incantesimo, che invece mi sono sembrate un po' troppo ripetitive nei requisiti e negli effetti per entrambi i mazzi disponibili. Per fortuna la struttura del gioco si presta a eventuali espansioni che possano condurre verso una maggiore complessità, sempre che gli sviluppatori vogliano andare in quella direzione. Commento basato su tre partite. | 15/12/2022 | |
Leonardo da Vinci | 7,2 | 03/01/2008 Lo trovo un titolo dalla meccanica elegante, il cui livello di complessità si attesta tra Caylus e Arkadia. Putroppo per Leonardo, questo nel mio gruppo è uno svantaggio: di solito la scelta ricade su uno dei due precedenti titoli! :) Ciò non deve andare a detrimento del gioco in questione, la cui validità è riscontrabile anche nella qualità dei materiali sopra la media (anche se personalmente non apprezzo l'artwork del tabellone, ma de gustibus...). Le espansioni, infine, garantiscono la varietà necessaria ad innalzare la longevità del titolo. In definitiva, vorrei giocarci di più. ;) Longevità: 1 (2 con le espansioni) Regolamento: 2 Divertimento: 2 Materiali: 2 Originalità: 1 15/12/16 Rivedo il voto al ribasso (da 8 a 7,2) per adeduamento all'offerta odierna Commento basato su meno di 10 partite | 15/12/2016 | |
Kanagawa | 7,1 | Fa il suo compitino. Ma lo fa con garbo, scorrendo via tenue e tranquillo come il dipanarsi del dipinto sotto agli occhi del giocatore. Artwork eccezionale, materiali non al top (le carte sono ahimé leggerine), sensazioni di gioco rilassate, almeno fino a che l'avversario non chiude con un rush improvviso lasciandoti con un palmo di naso. Non brilla per varietà, questo no. | 19/07/2020 |
Pagine
- 1
- 2
- 3
- seguente ›
- ultima »