Classifica personale di lucchefede

Grandioso sia per cooperativo che per solitario. I casi sono ben congeniati e nutriti di ricchissimi dettagli. I materiali sono curatissimi e l'ambientazione molto fedele alle atmosfere di Holmes. Consigliato!

Gran bel gioco. Altissima interazione, setup che consente grande varietà e bella l'idea del punteggio "nascosto" che non consente adattamenti a seconda dell'andare della partita.

Gioco veloce e strategico. Due regole in croce, due materiali di numero, eppure ti tiene incollato al tavolo come se fosse una dipendenza. Un titolo che non annoia e che genera competitività. Personalmente, dovendo scegliere tra questo titolo classico e la versione Duel, preferisco nettamente questa prima versione classica anche per le partite a due giocatori! Unica pecca, come menzionato da tanti, è il costo che non vale la quantità dei materiali. La scatola è inutilmente enorme, un peccato per un gioco che sarebbe potuto tranquillamente essere un tascabile.

Gioco validissimo. Setup sempre diverso che ha un certo peso nel determinare la strategia di gioco da utilizzare. Fortissima interazione sia nella pesca dei dadi che nella costruzione di case, colonne e cattedrali. La varietà dei percorsi, unita alle restrizioni di gioco dipendenti dalla tipologia di azione utilizzata lo rendono interessante a livello tattico e nel contempono consentono di non allungare troppo i tempi di gioco. Infine, vorrei sottolineare la forte originalità della meccanica di pesca del dado "a due facce" che costringe i giocatori a ponderare bene se investire in risorse e perdere in azione o viceversa. Promosso!

Titolo cooperativo a mio avviso ampiamente sottovalutato. La sfida, specialmente con le regole aggiuntive, è estremamente ostica. I giocatori devono collaborare assiduamente per elaborare la strategia migliore in ogni singola scelta che viene fatta sulla plancia di gioco. Materiali fantastici, così come la grafica della penisola iberica. Le istruzioni sono relativamente semplici e la durata del gioco onesta. Lo vedo spesso in offerta in vari portali e lo consiglio caldamente perché vale la spesa. Il mio voto arriva senza aver giocato ad altri pandemic.

Gioco per tutti che non stanca mai. Regole semplici, veste grafica e materiali accattivanti. Ticket To Ride per me è uno dei migliori entry game. Non particolarmente pretenzioso a livello di challeging, dà il suo meglio nelle partite a più giocatori, dove la mappa Europea può diventare particolarmente densa nei suoi principali crocevia. E' uno di quei giochi che rigiocherei volentieri ogni volta che mi siedo al tavolo da gioco e per questo il mio voto è molto alto.

Semplicemente una delle migliori espansioni di Carcassonne.

Ottima espansione per Ticket to Ride che offre due mappe con regole completamente diverse sia tra loro che rispetto ai giochi base Europa e USA. Bellissimo anche il lato grafico, specialmente sulla mappa della Gran Bretagna. La duttilità del gioco viene offerta inoltre dal fatto che le due mappe siano pensate rispettivamente per un massimo di 4 e 5 giocatori.

Uno dei filler più rilassanti ma contemporaneamente non affatto banali. Si può giocare in tantissimi giocatori. Per quanto sia un solitario di gruppo, si crea sempre un buon clima al tavolo. Pregio: punteggi sempre molto tirati!

Bella mappa, ma meglio le versioni con doppia plancia

Gioco semplice dagli ottimi materiali e un buon coinvolgimento sia per neofiti che per giocatori navigati. Unica pecca, a mio avviso, una distribuzione dei punti delle carte obiettivo non sempre molto equa. In ogni caso il gioco intrattiene e premia in particolare l'interazione tra i giocatori, dato che ogni azione sul tabellone comune incide costantemente sul gioco di tutti.

Forse la migliore versione di Azul che si piazza soltanto alle spalle dell'originale primo titolo. Le dinamiche di gioco sono molto diverse rispetto all'originale, viene aggiunta complessità sia nell'interazione che nel numero di operazioni da tenere in considerazione e al calcolo strategico delle combinazioni. Piacevole anche l'ambientazione.

Semplice ma grazioso. Uno dei primi giochi in scatola a tema gran premio. Precursore di nomi più attuali come Heat.

Bel titolo per due giocatori. La bellezza di Splendor è che la semplicità del gioco - giusto due regole in croce - non toglie nulla a profondità e rigiocabilità. Tuttavia, trovo la versione Duel decisamente inferiore al titolo originario. L'aggiunta di regole speciali aggiunge varietà di gioco ma rende meno strategica la conquista dei nobili - qui acquisibili con una somma di corone - aumentando di molto l'aleatorietà del titolo per via dei valori più ampi dati alle singole carte, i quali riducono conseguentemente l'importanza del miglioramento strategico dell'engine. Anche per partite a due giocatori, consiglierei sempre la versione originale di Splendor. 

Grazioso flip & write senza troppe pretese che però garantisce una buona dose di interazione grazie al tabellone condiviso.

Nota di pregio la grafica "giocosa" adatta al titolo

Buona espansione perché fornisce varianti di gioco originali, ma non quella che rigiocherei tra le tante.

Gioco molto rapido, provato in due giocatori, quindi con l'aggiunta di un bot controllato da entrambi. Devo dire che l'aggiunta del bot ha reso molto tattiche le decisioni sia del singolo giocatore che dello spostamento della pedina del bot, creando diverse possibilità di bloccare determinate possibilità all'avversario favorendone altre. Ho trovato piacevole la grafica minimale, la costruzione dei panorami e la buona ambientazione della regione giapponese. Ne ho apprezzato la breve durata che ne fa un buon filler da mezz'ora di gioco. Il gioco resta comunque molto semplice a livello di peso, uno di quei titoli dove fai fai ottieni punti a destra e a manca ma devi gestire più obiettivi e possibilità contemporaneamente. Regole lineari e con pochi dubbi. Peccato per la plancia che sembra un lavoro amatoriale concepito malissimo.

Per ora ci ho giocato una manciata di volte, sempre in quattro giocatori, e purtroppo non mi ha entusiasmato. Non so se sia perché mi sia capitata tutte le volte la Alleanza del Bosco, ma anche se fosse non sarebbe un pregio per il titolo, anzi. L'asimmetria si sente molto sui tempi di gioco e sulle possibilità strategiche. Di fondo riesce anche difficile sentirsi coinvolti nella partita perché si perdono di vista strategie e possibilità dei diversi giocatori, dando la sensazione di giocate slegate tra loro tra le varie fazioni. Un altro problema evidente è che l'esperienza dei giocatori al tavolo e la loro conoscenza della profondità delle regole può fare la differenza più di altri titoli. Inoltre, la mancanza di esperienza o gli errori di un singolo giocatore possono creare delle totali situazioni di vantaggio o svantaggio per gli altri, senza che questi possano avere voce in capitolo. Il tabellone si percepisce come limitato, forse per via di una mappa abbastanza ridotta, e in generale l'esperienza sembra incompiuta. Gioco che emana una sensazione di potenziale non sfruttato. Sicuramente meritano una menzione molto positiva la veste grafica e i materiali. Proverò a giocarlo altre volte per capire se il mio voto cambi o meno.

Gioco semplice che può essere più strategico di quel che si pensi. Mappa forse un po' troppo affollata se si gioca in tanti, quindi la scalabilità non è ottimale per gruppi numerosi. In generale, però, non riesce ad appassionare.

Solitario grazioso e ben congegnato che però purtroppo non mi fa venire voglia di rigiocarlo.

Belli i dadi, belle le plance ma gioco molto scialbo. Pochi obiettivi, scarsa interazione, tanta alea e un senso di non incidere più di tanto sull'esito della partita.

Mi ritrovo a bocciare Dixit perché dopo tante partite ho realizzato che il gioco può cambiare da così a così a seconda del modo in cui viene approcciato da diversi giocatori. Giocandolo in diversi gruppi di gioco, mi sono accorto che in molti usano le immagini per fare indovinare citazioni di film, cartoni animati e altri prodotti mediali. A mio avviso, in questo modo la natura del gioco cambia radicalmente rispetto a indizi e spunti più personali, astratti e metaforici, rendendo la meccanica triste e poco appagante. Bellissime le illustrazioni e bella l'idea di fondo, a patto che, appunto, sia interpretata in un certo modo.

Bello per l'epoca ma a mio avviso resta troppo lo sbilanciamento a vantaggio di Mister X.

Grande classico invecchiato male. Il concept rimane a mio avviso valido, ma enormi le pecche specialmente in termine di lunghezza complessiva ed esclusione dei giocatori dal gioco.