Classifica personale di dimarco70

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Pickomino 6,0

Interessante variante sui giochi di dadi a combinazione. Un po' lungo nel finale, specie se giocato in più di 4 giocatori.

08/04/2010
Britannia 6,0

Lunghissimo e faticoso. Richiede una dedizione fuori dalla mie capacità, oltre che dei muscoli immensi per lanciare tonnellate di dadi.

30/03/2010
Carcassonne: Expansion 1 – Inns & Cathedrals 6,0

Buona espansione. L'introduzione del VI giocatore e' inutile (se non dannosa).

06/03/2007
Entdecker 6,0

Simpatico gioco di esplorazione. Puo' valere la pena di giocarlo con le regole della seconda edizione, che rendono il gioco un po' piu' strategico.

06/03/2007
Industria 6,0

Gioco d'aste caratterizzato da una economia poverissima. Knizia fa solitamente di meglio.

31/03/2010
Rattus 6,0

Simpatico gioco di cattiverie, con forte dipendenza dalla posizione nel turno, elevata casualità e notevole componente di attacco indiscriminato degli avversari. Troppo lungo per quello che dà.

28/02/2012
Inkognito 6,0

Gioco di deduzione per 4 giocatori, divisi a coppie senza però conoscere gli accoppiamenti (che poi è l'obiettivo del gioco). Belli i materiali.

31/03/2010
Domaine 6,0

Versione semplificata e più lineare del fratello Lowenherz. Ora tutti i giocatori possono giocare, ma l'andamento della partita perde di mordente.

30/03/2010
Buccaneer 6,0

Fillerino dal tema piratesco che probabilmente gli permette di avere una media leggermente superiore al suo effettivo valore.

11/04/2010
Easy School 6,0

Simpatico fillerino, che ricorda da lontano Coloretto (ma l'autore non nega che Schacht sia un suo punto di riferimento nel panorama ludico).

Non entusiasmante, ma una partita ogni tanto ci sta.

30/03/2010
Agricola: Through the Seasons 6,0

Simpatica variante. Niente di sconvolgente.

30/03/2010
Scarabeo 6,0

Classico gioco di parole, copia italiane non autorizzata dello scrabble. Piacevole da giocare in famiglia, obbligatorio l'uso di clessidra e dizionario.

11/04/2010
Carcassonne: The River 6,0

Incluso nella versione inglese del gioco base.

30/03/2010
Artus 6,0

Gioco basato su una meccanica simpatica. Senza grandi pretese, svolge bene il suo compito.
Piacevole in due giocatori, se giocata la versione "avanzata". Tatticissimo, quasi sull'orlo del caos in tre giocatori. Ingiocabile in quattro.

10/03/2012
Chang Cheng 6,0

Gioco di maggioranze, lineare nello svolgimento, con qualche innovazione (interessante la doppia fase di valutazione, positiva e negativa).
Molto buoni i materiali

31/10/2007
Relationship Tightrope 6,0

Simpatico filler. Tipico gioco di carte di Knizia, con una meccanica veramente azzeccata attorno a cui viene costruito un giochino da 20 minuti.

09/04/2010
Alcazar 6,0

Alcazar mescola la costruzioni di edifici alla Torres con la fusione e le rendite tipiche di un gioco di speculazione (Aquire, Shark, Stephenson's Rocket). Bellisimi i materiali. Non ho capito se esistono strategie vincenti diverse dal tentativo di accapararsi il maggior numero di torri.

30/03/2010
Shipyard 6,0

Macchinoso. lento, interminabile nel set-up.

11/04/2010
Hera and Zeus 6,0

Variante mitologica dello Stratego. Materiali indipendenti dalla lingua, ma senza nessuna informazione.Richiede un notevole sforzo mnemonico per ricordare le funzioni delle carte.

31/03/2010
Balloon Cup 6,0

Semplice gioco di carte per due persone. Piacevole e disimpegnato.

30/03/2010
Kingsburg 6,0

Kingsburg è sostanzialmente un gioco gestionale nella oramai abusata serie di giochi in cui si raccolgono risorse per costruire edifici che danno abilità speciali e punti vittoria.
La principale innovazione (che mescola abilmente le meccaniche di Yspahan con quelle di To Court a King) consiste nel fatto che le scelte sono regolate dal risultato dei dadi, che poi vengono piazzati a turno dai giocatori. Dato che gli edifici sono disponibili per tutti i giocatori, l'interazione avviene esclusivamente nella fase di "influenza" dei personaggi della corte. Il risultato di insieme è piacevole, anche se forzatamente influenzato da una serie di correttivi per evitare il rischio del runaway leader. Difficile valutare la rigiocabilità, che si incentra principalmente sull'equilibrio delle varie linee di costruzione. Data la disponibilità per tutti i giocatori degli edifici, se una linea risulteràpiù forte delle altre, il gioco è andato.

Comunque, come meccaniche e durata è sicuramente un gioco piacevole.

********************Inizio parte del commento rimossa******************************************
In questa parte del commento osservavo, con termini forse un po' carichi, che la produzione del gioco non era, secondo me, consona nè alla profondità del gioco nè al suo prezzo.
********************Fine parte del commento rimossa*****************************************

13/11/2007
David & Goliath 6,0

Simpatico gioco di trick taking. Forse un po' troppo lungo se giocato in più giocatori.

22/02/2013
Tom Tube 6,0

Gioco di posizionamento e collezione per due giocatori. Interessanti le tessere romboidali, riutilizzate in Kronberg/Bonobo Beach e nel più completo Lost Valley.

11/11/2011
Atlantis 6,0

Variante di Cartagena. Più elaborato, perde la spontaneità dell'originale.

30/03/2010
Klondike 6,0

Simpatico gioco di bluff e destrezza per bambini e adulti non troppo cresciuti.

01/04/2010
Skyline 3000 6,0

Riedizione di Capitol, di cui condivide i pochi pregi e quasi tutti i difetti (se escludiamo il sistema segnapunti)

11/04/2010
Manila 6,0

Fenomenali materiali per un gioco di scommesse (e gestione del rischio) semplice e divertente.
Probabilmente non perfettamente bilanciato, tende a premiare il giocatore in vantaggio.

02/03/2006
Master Thieves 6,0

Bellissimo oggetto di arredo che ha anche funzioni di gioco, incentrato sulla meccanica della scelta di ruoli.

02/04/2010
Pastiche 6,0

Astratto un pelo ripetitivo.

08/06/2012
Dominion: Alchemy 6,0

Nessun commento

22/02/2013
Small World 6,0

Una versione riaggiornata di Vinci per piacere al grande pubblico (materiali stupendi, anche se non facilmente leggibili in condizioni non ottimali di illuminazione). Buona l'idea della mappa variabile in base al numero di giocatori, male i punti vittoria segreti, l'aver eliminato la regola di coesione.
Essendo un prodotto DoW, sarà seguito da una miriade di costose e non troppo utili espansioni.

11/04/2010
Singapore 6,0

Singapore presenta sulla carta molti aspetti interessanti: pur essendo in pratica un gioco di "trasformazione di cubetti risorsa", il semplice fatto che le varie abilità di trasformazione siano introdotte nel gioco gradualmente e con una topologia decisa dai giocatori e non riconfigurabile (per cui non si possono scegliere le tre migliori azioni a disposizione sulla plancia) lo rendono sicuramente una sfida stimolante, pur rimanendo in una durata tutto sommato contenuta. Innegabilmente il sempre più vasto ventaglio di opportunità rischia di rendere il gioco prono alla paralisi da analisi. Il meccanismo della nomina di Raffles è chiaramente introdotto per evitare un effetto valanga: l'ultimo in classifica tenderà a penalizzare economicamente chi sta più avanti, rendendogli più difficile l'utilizzo degli edifici efficienti. Questo tipo di scelta, tuttavia, comporta che raramente lo sviluppo della città si articoli nella formazione di raggruppamenti di edifici sinergici; spesso le combinazioni si vengono a creare come effetto secondario, magari grazie alla costruzione di strade aggiuntive. Non solo, il ruolo di Raffles risulta così ambito, per la capacità di penalizzare gli avversari, che i primi turni sono una rincorsa a "perdere" punti vittoria o "regalarne" agli avversari. Il meccanismo della retata è sicuramente un elemento innovativo e stimolante: l'idea di aggiungere un fattore di "rischio calcolato" per poter accelerare la produzione di risorse, denaro e punti vittoria è sostanzialmente buona. Peccato che, essendo le risorse possedute una informazione privata (mentre ne è pubblica la produzione), il rischio calcolato diventa spesso "sfida alla propria fortuna". Inoltre, se è evidente che alcuni degli edifici illegali del terzo gruppo sono molto potenti (forse anche eccessivamente efficienti), la differenziazione fra edifici legali e illegali non è di solito così palpabile.
Uno dei punti deboli del gioco è l'ergonomia: sulla plancia modulare vengono posizionate le tessere edificio, a cavallo delle quali vengono appoggiate le strade. Ogni tessera edificio deve ospitare anche un tassello che indica la proprietà più gli eventuali segnalini dei giocatori: il tutto risulta in una costruzione delicata, con le abilità degli edifici rese illeggibili dall'affollamento dei pezzi. Anche i segnalini segnapunti, piccoli e di cartone, rischiano di volare via al primo urto: purtroppo non è possibile ricostruire il punteggio di gioco un volta perso.
Concludiamo parlando di strategia e numero di giocatori: a prima vista il numero ideale di giocatori sembrerebbe tre, per ridurre al minimo la durata di un turno e aumentare il numero di mosse a disposizione durante il gioco. Con questa configurazione diventa molto probabile la possibilità di attivare i potentissimi edifici del terzo gruppo anche due o tre volte, rendendo di fatto unica la strategia percorribile: accumulo di cubi risorsa (e denaro) per i primi due terzi della partita, per poi attivare ripetutamente gli edifici del terzo gruppo. In quattro giocatori, riducendosi la probabilità di attivazione multiple, anche strategie più equilibrate sembrano percorribili. Adatto ai giocatori analitici, poco interessati all'ambientazione e alla corrispondenza tema-meccaniche, che non temono mosse ben ponderate e lunghe attese: il gioco funziona e contiene anche alcuni elementi innovativi, ma non abbastanza per distinguersi dalla massa.

19/06/2012
Railways of the World 6,0

Bei materiali, a parte il tabellone, enorme e con qualche problema.

Blando nel gioco e nell'interazione fra giocatori (troppo grande il tabellone).

Deboli in alcuni punti le meccaniche: ad esempio, la necessità di rendere il gioco "adatto a (quasi) tutti" ha completamente stravolto il significato dell'asta, mentre la necessità di impedire la prematura esclusione dal gioco ha trasformato le compagnie ferroviarie in tante piccole Parmalat.

Buon gioco di transizione verso giochi ferroviari piu' complessi.

12/07/2006
Hermagor 6,0

Rielaborazione di Elfenland. Il gioco mescola una parte innovativa (il mercato per l'assegnazione delle tessere) e una parte lunga e scontata di "consegna" dei beni acquisiti. Come è tipico di Ornella, trasuda di meccanismi stratificati e spesso inutili (perché a media nulla): notevole in questo caso il pagamento della tassa a chi ha già costruito un negozio in una città.

Rivenduto.

22/02/2013
Volldampf 6,0

Antenato di Age of Steam. Vecchio e superato, anche se perfettamente funzionante.

27/03/2011
You're Bluffing! 6,0

Rapido gioco di aste, coillezione e bluff.

01/04/2010
The Count of Carcassonne 6,0

Miniespansione. Oramai stiamo raschiando il fondo del barile.

30/03/2010
To Court the King 6,0

Yatzee: The Gathering.

Un gioco di dadi, in cui viene data la possibilita' ai giocatori di influenzare il risultato del lancio.

Interessante.

03/07/2006
Burg Appenzell 6,0

Gioco di memoria e deduzione. Benché il destinatario siano bambini in età scolare, il gioco è interessante anche per gli adulti.

30/03/2010
Qwirkle 6,0

Simpatico gioco astratto di livello medio basso. Onesto, nella sua categoria.

06/07/2012
Age of Discovery 6,0

Arguto giochino di carte, in parte di gestione della mano e in parte di set collection. Alcuni degli obiettivi sono facilmente raggiungibili anche dai principianti, altri richiedono un po' di esperienza in più.

30/03/2010
California 6,0

Gioco basato, in perfetto stile Schacht, su una coppia di meccaniche ben assortite. Tende ad essere oltremodo caotico se giocato in più di 4 giocatori.

30/03/2010
Mississippi Queen 6,0

Simpatico gioco di corse non aleatorio, ma fortemente influenzato dal caos ingenerato dall'interazione fra giocatori.

10/11/2005
Sushizock im Gockelwok 6,0

Rielaborazione di Pickomino. Ridotto a 5 il numero di giocatori, Dinamico, non tende a bloccarsi verso la fine del gioco come faceva il suo predecessore.

11/04/2010
Biblios 6,0

Un filler decente, che mescola abilmente una struttura a due fasi (come quella dell'insuperabile For Sale) con un sistema di divisione come quello di Merchants of Amsterdam, il tutto abilmente condito con un'asta a doppia valuta. Non poteva mancare un'attribuzione dei punti vittoria a maggioranza!

Un pout-pourri di meccaniche classiche del gioco german, che si lascia giocare piacevolmente (senza generare particolare entusiasmo!) in 30 minuti.

28/08/2012
Catan: 5-6 Player Extension 6,0

Espansione: il gioco non migliora aumentandoil numero di giocatori.

08/12/2016
Leonardo da Vinci 6,0

Gioco di maggioranze e worker placement. Notevole il contrasto fra la casualità di alcuni aspetti e la notevole pianificazione che richiedono altre parti del gioco. Il risultato lascia perlpessi.

02/04/2010
Antike 6,0

Gioco di conquista deterministico. Buona l'idea della rondella, e interesante il rudimentale albero di tecnologia. Procede rapido e brillante per i primi due terzi, mentre diventa prono alla paralisi da analisi nell'ultimo terzo, che risulta oltremodo noioso.

30/03/2010
Sylla 6,0

Tutto funziona, ma il gioco è slegato e senz'anima (pur essendo io un fan di giochi german).

11/04/2010
Coyote 6,0

Nessun commento

21/09/2006

Pagine