Racconto semiserio della mia prima GobCon Deluxe

TdG

Dopo un lustro da frequentatore del sito, quest’anno ho deciso di dare una spinta alla mia natura goblin e partecipare a questa prima GobCon Deluxe post covid, la mia prima in assoluto. Una grande esperienza che a posteriori mi ha spinto a scrivere questo piccolo resoconto. Spero riesca a trasmettere l’atmosfera a chi come me, fino all’anno passato, osservava solo tramite le foto altrui.

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Manifestazioni

Per chi non mi conoscesse sono Francesco, il goblin appassionato di Knizia con il nome forum meno goblin in assoluto (Francesco Rimini, sigh..), un nome inserito a caso giusto per iscrivermi circa cinque anni fa e che purtroppo scoprii presto di non poter mai più cambiare per qualche legge cosmica pelleverde.
L’ ultimo anno la mia situazione lavorativa ha rallentato la mia fiorente attività ludica e non vedo l’ora di poter finalmente dedicare una cinquantina di ore consecutive al mio hobby per eccellenza; oltretutto potrò finalmente dare un volto a tanti Goblin che “conosco” solo tramite forum.

Partiamo la mattina carichi a palla, io Aluccio e Genna, prodi compagni di gioco del confine marchigiano romagnolo: ci aspettano tre ore di macchina ma per la mia prima GobCon questo e altro.
Ad attenderci il celeberrimo Fedellow e Mod_XXII vestiti da Coca Cola e dispersi fuori da quell’inespugnabile fortezza che è l’ex colonia di Massa: risolta l’escape room tutti dentro finalmente, con i malcapitati fuori che chiedevano indizi cercando di barare. Check in al volo nell’hotel delle meraviglie e si parte subito con il...

Day One

Apriamo come sparring partner di Fedellow che nel pomeriggio ha la finale mondiale intergalattica goblinistica a Fantascatti: arraffo 7 oggetti a fine partita e secondo posto, grande risultato peccato che Fede ne ha 44 in mano e capisco che questa GobCon sarà una carneficina. Intanto scaldiamo i motori con un altro paio di partygame (Effetto Mandria e Tilt!) in cui si alternano al tavolo anche Tania, Shadows_Son e Kopalecor, tutti carini sia i party game che i goblin si intende, ma inizio ad aver bisogno di ciccia ludica.

Fedellow è curioso di provare il caro vecchio El Grande e mi invita a nozze con uno dei miei Top5; partita tirata fino all’ultimo con Aluccio che non ama le maggioranze abbastanza in sofferenza e gran ressa nella torre. Alla fine vinco con l’esperienza per qualche spicciolo di punti salvando la faccia e riscattando l’umiliazione Fantascatti. Fedellow sentenzia “È più american di un american” e non posso dargli tutti i torti, anche se mi immagino il casino a incastrare tutte le miniature dentro la torre e capisco finalmente che a fare un german sono i meeple in realtà.

Intanto ci raggiungono il mio fratello ludico Lancil9 e Luisa e apriamo un tavolo a 8 di Telesketch con tanto di partecipazione speciale di Darcy ed è un gran successo. Non avevo mai giocato a questa perla pura, una sorta di incrocio tra Pictionary e telefono senza fili, un party game spogliato da inutili pretese di serietà a la Decrypto ed è una risata dietro l’altra: Mod_XXII e io siamo i veri colli di bottiglia del tavolo, scarsi come non mai a disegnare rovinando l’ottimo lavoro ai pennelli di Darcy. Negli equivoci il gioco si esalta, così concetti semplici come “torta di mele” passano per “tombino” e diventano dopo il tocco artistico di MOD_XXII “depressione”, un facilissimo “pera” dopo il giro del mondo è “Moccio dal naso” e altre assurdità si consumano al tavolo: momento più divertente in assoluto della mia GobCon insieme alla crescenza della cena di Aluccio ma questa è un’altra storia che parla di un ex-colonia e del suo fantastico servizio, di cui un giorno probabilmente rimembreremo i fasti con grande nostalgia.

Buttiamo su anche un Fun Facts, partygame cooperativo carino ma un po’ innocuo (o paperino come direbbe Mod_XXII) e trovo l’occasione per far provare QE a Genna Aluccio e Darcy: gran bel giochino di aste con un sistema di eliminazione del più spendaccione alla High Society e con un meccanismo centrale davvero particolare con offerte nascoste e un’inflazione che può degenerare. Può creare partite eccezionali così come altre più anonime e sto giro fa il suo: l’inflazione rimane a livelli accettabili e Darcy svuota le tasche regalandomi il primo posto. Genna non gradisce granché mentre il resto del tavolo approva; decido che resisterà nella mia collezione a far compagnia al mio amato trittico di filler d’asta composto da For Sale, High Society e Biblios.

Cena a base di BROCCOLI e discorsi sull’estetica sovietica, poi subito tavolo a tre con Lancil9 e Luisa a Encyclopedia, un gestione dadi con un tema ruffianissimo che mi ha lasciato abbastanza perplesso: si manipola tutto facilmente e mi è sembrato davvero troppo largo. Avremo forse sbagliato qualche regola? La prima impressione comunque è un boh.

Chiudiamo la serata con Hats, giochino di carte a squadre della Thundergryph con qualche vaga reminiscenza di Lost Cities, il classicone No Thanks! che gradisco sempre molto, il piccolo Deep Sea Adventure della Oink e Vabanque gioco di scommesse e bluff poco conosciuto ma interessante a cui si aggiunge anche Pupina.

Si sono fatte le 2 nel frattempo e opto saggiamente per qualche ora di sonno mentre i miei prodi compagni di stanza Aluccio e Genna resistono eroici fino alle 5 senza accusare il colpo.

Prima giornata di riscaldamento con qualche party game in eccesso per i miei gusti ma molto divertente dal punto di vista umano, d’altronde in mezzo a goblin così non può essere diverso.

Day Two

Dopo una faticosa levata dalle brande (nel vero senso della parola) attacchiamo la mattina con Carnegie, gioco per il quale ho stressato Fedellow nei giorni precedenti. Il nuovo titolo di Xavier Georges è uno dei più gettonati dell’ultimo anno e uno dei pochi per il quale ho sviluppato un certo hype. Sembra bello complesso dalla spiegazione ma poi fila che è una meraviglia, molto strategico (pure troppo forse per un giocatore tattico come me) e soddisfacente negli incastri, sufficientemente cattivo sulla mappa e nella selezione delle azioni. Il fuoriclasse Aluccio ci mette tutti in riga con Fedellow alle calcagna mentre io e Genna più distaccati ci chiediamo cosa avremmo potuto migliorare: bello e da riprovare.

Pranzo a base di BROCCOLI e discorsi sul Teologo Corazzesi e al pomeriggio mi aspetta un tavolo prenotato al vecchio Dune nell’edizione della Gale Force Nine, spiegato da Darcy (Imperatore) e in compagnia di MicMa (Gilda), Pic85 (Benegesserit), Shadow_R6 (Harkonnen) e Kopalecor (Fremen); a me toccano gli Atreides con il loro divertentissimo potere di poter guardare le carte inganno prima dell’asta.

Al secondo turno si creano già due improbabili blocchi: da una parte Fremen, Impero e Bene Gesserit e dall’altra un assurdo patto Harkonnen, Gilda ed Atreides. Le aste e le contrattazioni prendono pieghe molto divertenti in cui sfodero inaspettate capacità di bluff tra le imprecazioni di Kopa che cerca di distrarmi ricordandomi di votare i giochi della Tana e soprattutto di Darcy che colleziona eroi improbabili e oggetti inutili come se non ci fosse un domani. “D’altronde Paul Atreides è il personaggio più insopportabile anche nel libro” sentenzia, ma incasso con onore.

Sembriamo subito a un passo dalla vittoria ma la partita, sicuramente a causa della nostra inesperienza, finisce in un terribile stallo di sei turni con un Kopa che sfodera grandi doti strategiche ripetendo la stessa mossa 7 turni consecutivi. Preso dalla disperazione rompo la lunga alleanza in barba all’integrità Atreides con una mossa suicida al turno 7 ripiegando su Fremen e Bene Gesserit prendendomi occhiatacce da MicMa che però con galanteria mi insulta solo interiormente; ma leggo nel suo pensiero e mi sento un po’ in colpa, il prezzo da pagare per ravvivare la partita in stallo. Continua il tira e molla e perdiamo il combattimento decisivo al turno dieci dopo continui tradimenti dei miei generali: vince l’alleanza Darcy MicMa e Shadow_R6 grazie alle condizioni di vittoria della Gilda. Peccato perché una nostra vittoria avrebbe regalato il colpo di scena definitivo alla partita dato che Pic85 e le sue maledette streghe Bene Gesserit avevano profetizzato la vittoria Fremen al decimo turno e avrebbero fregato tutti.

In definitiva una partita a metà tra l’epico e l’assurdo di un gioco ammirevole per l’anno della sua creazione con alcune meccaniche assolutamente geniali, ma un po’ invecchiato su altri punti. Bella esperienza comunque grazie soprattutto ai compagni di tavolo simpatici e nel giusto mood e sono felice di aver provato un mostro sacro più antico di me.

Cena a base di BROCCOLI, sofficini e “Terra Mystica è un gioco piuttosto semplice in fondo”, poi via si attacca con il classico Alta Marea di Dorra; ho di fianco MOD_XXII che prende praticamente ogni alta marea possibile, impreca ad ogni carta ma sentenzia che in fondo il gioco è proprio carino. Poi alla fine vince Fedellow, come troppo spesso accade.

Nel frattempo succedono due cose irreparabili: la prima è che la mia amica di lungo corso, l’emicrania, si presenta alla GobCon per tenermi compagnia; la seconda è che Shadow_Son si aggrega al tavolo proponendoci Stay Cool party game di concentrazione e capacità multitasking perse dal sottoscritto ormai anni fa. Sbraito parole a caso girando cubi e ogni tanto qualcosa ci azzecco, anche se finisce che a “che lavoro faceva tuo nonno?” rispondo “lo schiavista”, che pure ha un fondo di verità ma denota le mie difficoltà di concentrazione serali. Se è vero che Terra Mystica è un gioco piuttosto semplice, Stay Cool sabato sera col mal di testa mi pare Advanced Squad Leader.

Il dramma definitivo si consuma quando Fedellow ci obbliga a Tokyo Train un gioco a squadre in cui si urlano parole giapponesi casuali cercando di creare pattern predefiniti di carte passeggero colorate; Fede e Agzaroth massacrano il resto del tavolo, io salvo la faccia concentrandomi sui capelli rosa del mio compagno Shadows_Son e la nostra squadra riesce a portare a casa due manches.

Decido che nonostante non sia ancora la mezzanotte è necessario prendere la via della camera, mentre rifletto che il trittico Stay Cool, Tokyo Train ed emicrania non li augurerei neanche al mio peggior nemico. Oppure forse si, dato che prima di addormentarmi cerco su internet una copia di Tokyo Train: ho una bella lista di persone da perseguitare a cui regalerò qualche sadica partita. Aluccio e Genna eroici, irrompono in camera nuovamente alle 5 del mattino.

Day Three

Cerco di salvare la domenica con una colazione a base di aspirina che per fortuna sortisce in una mezzoretta l’effetto sperato e mi catapulto al tavolo di Xia completo di espansione, il sandbox spaziale per eccellenza che in questi anni ha raccolto tanti estimatori ma anche qualche detrattore. Passa Fedellow che sadicamente mi sussurra all’orecchio che il Beyond the Sun che hanno intavolato di fianco e che tanto volevo provare “è BELLISSIMO”, e mi ricorda che non sono loro a giocarlo senza di me ma io a fare Xia senza di loro. Nel frattempo Gavhriel si destreggia tra disdette e nuove adesioni e butta su due tavoli contemporanei sfoderando la maglietta “Io gioco American”. Rifletto sul fatto che per una volta che non sono obbligato a muovere meeple e cubetti vorrei fare il cattivo rompiscatole ma la mia nave con il suo potere un po’ coniglio mi dicono che no, non sarà questo il giorno; anche oggi commercerò cubetti colorati in cambio di vil denaro. BadPinger di fianco a me capisce il mio disappunto e decide che sarà lui a tener vivo il tavolo prendendo la nave arpionatrice e sfoderando un ghigno da vero pirata spaziale. I malcapitati Alice e Fabio vengono brutalmente presi di mira e si imbattono pure in comete e buchi neri, Gavhriel eroico si immola a spiegare le criptiche carte missione a nove persone contemporaneamente mentre io quatto quatto racimolo immeritati punti con relitti spaziali, trasporto passeggeri e incredibile culo ai dadi. Vinco la partita ultra-breve ai cinque punti, una sorta di demo sufficiente a lasciarmi grandissima voglia di riprovare una versione più completa del gioco, magari in tre giocatori che in cinque mi pare un po’ carico.

Pranzo a base di BROCCOLI e compleanno di Luisa, poi via con Marrakesh in compagnia di Cletus81, Tania94 e Rosengald. Disorientato dalla quantità di colori colpisco più volte maldestramente la torre mentre la partita arranca tra un saluto e l’altro. Ai tavoli di fianco si gioca al mio amato Modern Art e scorgo quel First Rat che avrei voluto tanto provare, ma la Gobcon purtroppo non dura una settimana e con groppo alla gola butto cilindri nella CubeTower. Agzaroth odia talmente il gioco che cerca di sabotarci la partita spegnendo la luce un paio di volte, nel frattempo rifletto con Rosengald che in fondo a Feld gli si vuol bene comunque, nonostante Marrakesh. Che poi a dire il vero tutto sommato non mi è neppure dispiaciuto.

Genna, Aluccio e Lancil9, i miei compagni del ritorno, sono a parole tutto un “finisci pure con calma” ma la faccia è di quelle “tra dieci minuti ti abbandoniamo a Marina di Massa”, una minaccia sufficiente a convincermi a chiudere in velocità: tra un saluto volante e l’altro è già purtroppo l’ora di ripartire.

Tirando le somme

Mi sento di dare un solo piccolo consiglio a chi il prossimo anno si affaccerà alla sua prima esperienza GobCon Deluxe: prenotatevi a qualche tavolo con gente che non conoscete e l’esperienza ne sarà assolutamente arricchita. Perché è vero che Jones nel podcast diceva che lui i tavoli non li prenota, ma ricordatevi che lui è il presidente mentre a voi non vi conosce nessuno e infilarsi ai tavoli altrui non è impresa così semplice.

A fermare il divertimento comunque non sono bastati certamente una sala fredda, un improbabile scomodo letto a castello in ferro e neppure i BROCCOLI: la mia prima GobCon Deluxe è stata una grande esperienza, in primis per la compagnia ottima e in un molto distaccato secondo piano per i giochi che diciamo la verità, di per sé senza gli amici al tavolo con cui condividerli non sono affatto la stessa cosa.

Al prossimo anno!

Commenti

Il mondo necessita di eroi improbabili: non vedo perché per Arrakis debba essere diverso. Ottima esperienza, concordo.

Uno dei migliori compagni di tavolo e di BROCCOLI!

Xia in 5 giocatori! disciplina olimpionica subito!

E io che pensavo che gli Atreides fossero delle brave persone... 
Grande Francesco, bel report, è stato un piacere conoscerti!

Grazie Francesco, hai reso bene l'entusiasmo della tua "prima volta"!

Niente riuscirá a convincermi che non meritavamo la vittoria.

La Reverenda Madre

Quando arriverò all'inferno: ragazzo, quindi anche tu qui per Alta marea? 

Mod_XXII scrive:

Quando arriverò all'inferno: ragazzo, quindi anche tu qui per Alta marea? 

😂

A me 6nimmt fa evocare il calendario invece 

Perché è vero che Jones nel podcast diceva che lui i tavoli non li prenota, ma ricordatevi che lui è il presidente mentre a voi non vi conosce nessuno e infilarsi ai tavoli altrui non è impresa così semplice.

Ma no dai, una partita a cui infilarsi la si trova sempre, dipende solo dalla tempistica! :-DD

 

 

Un po' di allenamento e la prossima volta a Tokyo Train asfaltiamo tutti👍

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