Lost Cities

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Lost Cities
Voto recensore:
6,8
Si tratta di un gioco della serie Kosmos per due soli giocatori, una serie di giochi caratterizzati da estrema semplicità e velocità, adatti a tutti e dal costo contenuto. Lost Cities è fondamentalmente un gioco di carte in cui i giocatori cercano di creare delle collezioni diverse che al termine del gioco vengono totalizzate per determinare i Punti Vittoria; si gioca su tre mani ed al termine vince chi ha il miglior totale.

Le Carte Spedizione sono divise in cinque colori diversi ed hanno valori che vanno da 2 a 10, in più vi sono 3 Carte Scommessa per ciascun colore, che consentono di aumentare il valore delle collezioni.

Nel proprio turno, un giocatore deve giocare o scartare una carta, quindi ne pesca una e passa la mano all'avversario. Una carta può essere giocata iniziando una collezione di un colore nuovo o proseguendone una già iniziata, nel qual caso è però necessario che il valore sia maggiore delle carte precedenti; se si desidera giocare le Carte Scommessa, tuttavia, queste possono essere messe solo all'inizio delle collezioni, prima di iniziare a giocare le carte con un valore. Se un giocatore non può o non vuole giocare una carta, può scartarne una prima di pescare, ma gli scarti possono essere utilizzati dall'avversario, poiché la pesca della carta a fine turno può avvenire indifferentemente dal mazzo coperto o da quello degli scarti.

La partita termina quando i giocatori esauriscono il mazzo di carte coperte. A questo punto ognuno segna i propri punti che sono pari al valore totale delle Carte Spedizione giocate per ogni collezione, cui viene sottratto un costo di spedizione fisso di 20 punti. Se in una collezione sono presenti delle carte scommessa, questo totale si moltiplica per 2, 3 o 4; infine, se una collezione ha almeno 8 carte, riceve un bonus di 20 punti.

Vincitore nel 2000 dell’International Gamers Award (giochi per 2).
Pro:
Il gioco è rapido, semplicissimo e dalla grafica accattivante, adatto a tutti senza riserve.
Contro:
Ha il difetto tipico della maggior parte dei giochi di Reiner Knizia: il tema è solo una scusa e non c'entra nulla con il gioco. Le città perdute non ha nulla a che vedere con l'esplorazione o l'archeologia, è solo ed esclusivamente un gioco di carte, per la verità un po' banale e fortemente influenzato dalla fortuna, in cui anche la plancia di gioco sembra decisamente accessoria e superflua. Dopo qualche partita, probabilmente, resterà sugli scaffali...
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