Herd Mentality: mentalità da gregge

Un party game in cui l'importante è conformarsi

Giochi collegati: 
Herd Mentality
Voto recensore:
7,5
Quantomai attuale, Herd Mentality è un party game competitivo della Big Potato, a firma Rich Coombes e Dan Penn, della durata di circa 20-30 minuti, adatto a giocatori occasionali, per 4-10 partecipanti e basato tutto sulla deduzione... o sull'omologazione, se preferite.

Come si gioca ad Herd Mentality

In ogni round di gioco, si pesca una carta con una domanda. Queste sono tra le più disparate, andando dai gusti personali, alle opinioni comuni, alle nozioni più strampalate.
Segretamente, ciascun giocatore risponde alla domanda, scrivendo sul proprio foglio. Poi si confrontano le risposte: prendono un punto tutti quelli che hanno dato la risposta identica e sono in maggioranza. Se c'è un pareggio tra le varie “fazioni”, nessuno prende punti. Se c'è un unico giocatore ad aver dato una risposta “fuori dal coro”, prende la morbida mucca fuxia: finché la possiedi, non puoi vincere la partita. Anche in questo caso, se più di un giocatore ha dato una risposta unica, la mucca non viene assegnata e rimane al precedente proprietario.

Vince chi prima arriva a otto punti.

Materiali

Impossibile non innamorarsi della scatola in cui la parte nera è setolosa come il vello di una mucca, o del recinto in cui buttare i punti vittoria, ciascuno con il muso di una mucca differente, o della gommosissima e incazzatissima mucca fuxia, la muxia, simbolo di colui che è fuori dalla mandria e per questo impossibilitato a vincere. 

Per il resto, la scatola è decisamente sovradimensionata e meglio sarebbe stato un formato alla Decrypto/Just One.

Il gioco si trova solo in inglese e serve qualcuno che lo conosca per leggere le domande comuni a tutti, per il resto non c'è bisogno di conoscere la lingua.

Considerazioni

Herd Mentality, diversamente da altri party game, non si basa sull'essere più brillante degli altri, più estroso, più originale, più fantasioso e ricco d'inventiva. 
Ma esattamente sull'opposto: sul conformarsi, sul seguire la massa, sull'essere mimetizzato, sull'essere il più uguale possibile a tutti quanti.
Quindi la bravura del giocatore non sarà tanto nel trovare qualcosa di nuovo, ma nel capire cosa sta pensando “il gruppo”, intuire la risposta più comune e seguirla.

La parte divertente sta ovviamente nel constatare come ciò che si sia pensato sia in realtà lontano dagli altri, nel ridere delle risposte altrui, nel vedere chi proprio non riesce ad allinearsi subire di continuo la presenza della mucca che lo guarda giudicante.

Si aggiunge il divertimento dato dalle domande, che vanno a pescare un po' dappertutto e danno vita a risposte, giustamente, spesso poco scontate o prevedibili.

L'ultima piccola soddisfazione se la toglie anche chi perde: perché in fondo, chi ha vinto, è solo il più conformista di tutti.

Check: Party Game Stats (* = sufficiente, ** = buono, *** = ottimo)

  • Una famiglia non giocante può capirlo da sola? ***
  • È facile da spiegare al babbano che sbuffa dopo le prime due regole e dice “non ci ho capito nulla”? ***
  • Tiene al tavolo una compagnia anche numerosa? ***
  • Se rimanete in pochi funziona lo stesso bene? *
  • È sufficientemente rapido da giocare o è eterno come Trivial Pursuit? ***
  • È nozionistico come Trivial Pursuit o stimola il giocatore a trovare soluzioni creative? **
  • Riesce a non frustrare troppo chi sta perdendo? ***
  • Riesce ad adattarsi a gruppi misti, con persone di diverse età e bambini? **
  • È rapido nel suo svolgimento e ritmo o rischia di arenarsi a causa di qualche giocatore poco adatto **
  • Diverte, nel senso puro del termine, come dovrebbero fare tutti i party game? **
  • Ha materiali ed estetica accattivanti? ***
  • Ha elementi di game design che lo rendono fresco e moderno? **

Conclusione

Un simpatico party game, che magari non vi farà sganasciare dalle risate come Time's Up! E non è certo profondo e riflessivo come Codenames, ma può essere un'ulteriore ottima freccia al vostro arco di animali sociali del gioco da tavolo.

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Commenti

Non mi torna una cosa. Per vincere si può  quindi mentire per conformarsi? Così però viene meno l autentico divertimento del gioco, no?

Thegoodson scrive:

Non mi torna una cosa. Per vincere si può  quindi mentire per conformarsi? Così però viene meno l autentico divertimento del gioco, no?

Il fulcro del gioco è provare a dedurre quale sia il pensiero comune al tavolo sulla questione (non dire necessariamente la propria, proprio no) e, ti assicuro, escono fuori belle sorprese a volte! Non tutti i tentativi di omologazione vanno a buon fine ed escono fuori momenti epici quando si discute delle risposte date.

 

Idea davvero carina, spero esca in italiano...

Idea molto stuzzicante... da provare!

 

pennuto77 scrive:

Idea davvero carina, spero esca in italiano...

Alla fine, basta una persona che conosca l'inglese al tavolo. Più che altro, ci sono cose che "culturalmente" ci sono lontane e non possono essere sfruttate - tipo, qual è la tua renna preferita di Babbo Natale, per dire

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