Classifica personale di Stef

Buona riedizione di un classico board-game. Regole semplici, miniature simpatiche e grafica accattivante. Non punterei molto sulla longevità, ma come riempitivo svolge degnamente il suo compito.

Veloce gioco di carte e dadi per due. La fortuna ha un peso non indifferente, per il resto è apprezzabile e abbastanza rapido. Un pò troppo costoso per quel che offre.

Commento basato unicamente su partite per 2.

Molto derivativo (ha già citato qualcuno Magic The Gathering?) e piuttosto scontato nelle meccaniche, Medievalia riesce nel compito di prendere una meccanica di più ampio respiro e incastonarla in un gioco a "mazzo fisso". Buona la grafica e la qualità delle carte, un pò troppo lacunoso il regolamento, che lascia più di un aspetto del gioco scoperto. Un aspetto che lascia perplessi è l'eccessiva flessibilità delle risorse: scartando carte si può comprare praticamente di tutto. Inoltre l'assenza di effetti istantanei rende i combattimenti troppo statici: in pratica, si attacca solo se si è sicuri di vincere. Avrebbe un ESTREMO bisogno di una manciata di carte extra.

Giochino abbastanza simpatico e "rissoso", adatto a giocatori giovani e a coloro che cercano un titolo leggero. Un pò sovraprezzato considerata la componentistica e molto, molto dipendente sulla fortuna.
Longevità: 1
Regolamento: 1
Divertimento: 2
Materiali: 1
Originalità: 1

Il gioco scorre via tranquillo e le regole sono abbastanza snelle, tuttavia secondo me gli mancano quelle caratteristiche di spicco che possano farlo preferire ad un altro gioco di carte fantasy. Diciamo che se uno gioca già con Magic o con qualche LGC non smette di farlo per passare a Warage. Lo sviluppo è un po' lento, nel senso che dalla sua uscita non si vedono ancora altre espansioni. Il modello di vendita secondo me è parecchio sbagliato. Il set base NON serve per giocare. Non contiene abbastanza carte per giocare degnamente e richiede dunque l'acquisto abbinato di una o due espansioni. Considerando che queste sono auto-esclusive (una con le magie, l'altra con le armi/armature) per godersi il gioco bisogna cacciare i 70 euro e comprare tutto: proibitivo e assurdo nell'ottica di "Ok, vediamo se mi piace". Non ha proprio senso. Sarebbe stato 10 volte meglio proporre dei mazzi già pronti acquistabili singolarmente con cui provare effettivamente il gioco e POI eventualmente evolvere con le espansioni. Insomma, un card game discreto che però viene stroncato da un modello di vendita poco accorto. Vediamo un po' come si evolverà e se i produttori effettueranno qualche cambiamento in corso d'opera.

Ambientazione italica e tutta particolare per un GDR che, ben più di molti altri, richiede tanta abilità di immedesimazione.

Il gioco è simpatico ma tutto sommato contiene ben pochi elementi originali (a parte il tema, poco abusato). Il regolamento è un po' lacunoso e lascia aperti tanti piccoli dubbi sull'uso delle carte speciali e su altri aspetti. Il gioco "c'è", scorre e tutto sommato è anche agguerrito, anche se la pesca delle carte speciali influisce troppo su ciò che i giocatori possono fare, aggiungendo un elemento di fortuna un po' troppo marcato.

Mi ha dato tanto l'idea di un card-game uscito con una decina di anni di ritardo. Le fazioni mi paiono un po' sbilanciate come "obiettivi".

Allora, punto per punto:
- Le miniature sono scolpite bene ma pitturate in modo mediocre. Altri predipinti hanno un lavoro di pittura migliore.
- Pollice verso per lo starter set, del tutto insufficiente e con una mappa su carta ridicola.
- Set di regole ben spiegato e tutto sommato divertente.
- Molto deja vu durante le partite. Gran parte del gioco sa di "già visto"
- Costa decisamente troppo per quello che offre, specie a livello di componentistica.

Il voto è per ora un 6 abbastanza politico, in attesa di giocarlo di più. Una bella delusione, in ogni caso.

Gioco cooperativo originale e interessante che ha il solo difetto di "giocarsi da solo" nelle fasi finali della partita, quando le mosse sono decisamente evidenti. Ottima grafica, buoni componenti, prezzo un pò troppo elevato.

Rapidissima e caotica rissona caratterizzata da una grafica delle carte assolutamente splendida (ma da una consistenza delle stesse del tutto insoddisfacente). Sebbene la struttura sia rigidamente a turni l'azione si svolge con una buona continuità, a patto di aver appreso bene le mnemoniche combinazioni di mosse e contro-mosse. Diventa presto noioso.

Al di la dei bei materiali, Wherewolf è quasi un paradosso. Prende un concetto semplice come quello di Werewolf/Lupus in Tabula e lo riempie di abilità speciali spesso anche abbastanza articolate, come a voler strizzare l'occhio ai giocatori più esperti. Il problema è che, per l'appunto, i giocatori cosidetti "esperti" solitamente non apprezzano più di tanto party-game come questo e quelli novizi sono abbastanza incompatibili con tante regole e regolette. Un gioco a metà di due mondi che tutto sommato non ne soddisfa nessuno.

Interessante gioco di Emanuele Ornella, che però non riesce a "sfondare" per via di meccaniche tutto sommato già viste e per una certa rigidità di fondo. Funziona bene, ma è poco divertente. Buoni materiali.

Card game rapido e snello ma non troppo banale. L'edizione con le pecorelle (Amigo) meriterebbe un punto più solo per gli artwork! :) Apparentemente però chi parte con più salvagenti è EFFETTIVAMENTE avvantaggiato, checché ne dica il manuale.

Più grafica che gioco, ma comunque piacevole! :) Alla fine è un semplice gioco di aste basato su un aspetto grafico sensazionale. Bellissime le tessere. Discreto.

Espansione simpatica ma tutto sommato superflua. Aumenta l'interazione tra i giocatori ma con essa anche il tasso di caos nel gioco.

Discreto card game caratterizzato da un artwork eccellente. Le meccaniche sono di stampo matematico e possono risultare inizialmente macchinose, specialmente per ciò che riguarda le possibilità di giocare le carte. Buon valore per un prezzo tutto sommato ridotto.

Veloce da giocare, con meccaniche molto "aggressive" e una buona interazione tra i giocatori. La grafica è assai gradevole e il regolamento si spiega in pochi minuti. Un riempitivo assai riuscito, ottimo come rompighiaccio. Muccheeeeeee!

Gioco di carte con un tema molto "cattivo". Da giocare con partecipanti di cui ci si fida, in quanto è effettivamente possibile barare negando di possedere determinate carte. Bella grafica, meccaniche simpatiche.

Simpatico riempitivo, un tantino troppo basato sulla fortuna. Il design delle carte è squallido, sebbene i (pochi) artwork disponibili siano un vero spasso. Sovra-prezzato per la sua effettiva qualità.

E' un gioco davvero troppo sopravvalutato (prerogativa di molti titoli inizialmente prodotti in quantità limitata? SmallBox Games Docet?) e, sopratutto, inferiore al precedente Glory to Rome sotto molti aspetti (tranne quello del grande disequilibrio di alcune carte). Checché se ne dica in giro, la tattica conta fino ad un certo punto: pescando certe combinazioni di carte si diventa praticamente inarrestabili e si macinano punti su punti. La grafica è estremamente elementare e il gioco è tutto sommato sovra-prezzato (30 dollari per 105 carte e quattro plance di cartone?). I lati positivi più evidenti sono la grande varietà delle partite (non ci sono due carte uguali) e la scalabilità (contando però che giocando in 4 il caos regna sovrano...).

Buona espansione, aggiunge i poteri specifici ai personaggi e introduce nuovi mostri e sfide. Un pò troppo costosa.

Al di la dei bei materiali, Wherewolf è quasi un paradosso. Prende un concetto semplice come quello di Werewolf/Lupus in Tabula e lo riempie di abilità speciali spesso anche abbastanza articolate, come a voler strizzare l'occhio ai giocatori più esperti. Il problema è che, per l'appunto, i giocatori cosidetti "esperti" solitamente non apprezzano più di tanto party-game come questo e quelli novizi sono abbastanza incompatibili con tante regole e regolette. Un gioco a metà di due mondi che tutto sommato non ne soddisfa nessuno.

Buona espansione per Lunch Money. Rende il gioco un tantino più complesso ma si integra bene.