
Il voto del prode Sir Alric è 5 e mezzo: purtroppo i difetti ne macchian il mantello e il valore.
A civilization building game has finally been created that clocks in under two hours. Tempus plays on a modular board with an array of landscapes on each land tile to ensure a different game every session. Each turn pushes players' technological advancements forward, starting from fire and ending in the modern age.
Players are constantly faced with tough choices to vie for technological superiority or better positioning on the game board. This game features a rubber-banding mechanic in technological upgrading, where players catch up to the leader's advances at the end of every turn and shoot forward to take advantage of any new technologies that are discovered. This keeps players constantly in check, while rewarding planning for the next turn by giving an edge-up.
Tempus showcases a simple diceless battle mechanic featuring a subtle fog of war with Idea cards. Each card is dual-purposed. Using a card for war means giving up extra abilities that the Idea cards can grant. Or you might just want to hold on to them to advance in technology.
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Giocato per ora una volta e mezza a 3 giocatori.
Mi sembra un gioco semplice nelle regole ma abbastanza vasto, anche se penso che il numero ottimale di giocatori sia 4, perché così si evitano stalli e c'è una serie di variabili maggiore da contemplare.
Giocando si pensa il giusto e ci si diverte molto; non è un capolavoro, credo che alla lunga possa ripetersi in qualche cosa, ma mi ha divertito come non mi divertivo almeno da un mese a questa parte, giocando con i vari Siena, Pandemic e Caylus che ormai avevamo saturato.
Una nota a parte per le verniciature di tessere e dischetti: veramente pessime, bisogna interpretare i colori manco si fosse tutti affetti da daltonismo.
Le carte inoltre sono poco agevoli da mischiare perché ruvide su entrambi i lati e sono troppo piccole per poter utilizzare dei folder.
Il gioco mi ha "rapito": la veste grafica non mi ha entusiasmato e, appena aperta la scatola sono rimasto deluso, ma fin dalla prima partita mi ha catturato e mi ha fatto venir voglia di giocarci e rigiocarci. Tattico e strategico, imprevedibile e coinvolgente... ma soprattutto modulare, per cui una partita nasce sempre diversa dalle altre. C'è qualche baco e il fattore fortuna un po' troppo pesante per me... ma mi piace molto.
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