Classifica personale di vetro74

Il mito. Sì, sì, va bene: il regolamento è vecchio, è elementare... ma c'è un motivo: è stato IL PRIMO! E nella sua semplicità è espandibile praticamente all'infinito tra supplementi e bestiari vari, house rules e mondi interi creati da un master particolarmente in vena...

Se qualcuno dice che è un gioco in cui il successo dipende dalla fortuna, è perchè non ha trovato il master giusto... ;-)

Io ho l'edizione EG (il libro rosso, quello del c.d. set base) e mi ha preso così tanto che costringevo mia sorella (che all'epoca, poveretta, aveva 9 anni) a giocarci con me negli interminabili pomeriggi d'agosto... E ci ho giocato fino a che non ho smesso con i GdR. E' stato un perfetto viatico per iniziare altri giocatori. Grande.

Bello bello bello. E' vero, conta molto il fattore fortuna: se il dado non gira, è molto dura perchè ad ogni scontro fallito segue la morte del marine senza appello. Poche chance di sopravvivenza, molto lavoro di squadra. Proprio come l'ispirazione del gioco. Inoltre si può giocare anche da soli, il che non guasta. Sarebbe bella un'espansione che aggiungesse qualche variante, ma già così cammina bene. Regolamento caotico.

Anche se è "solo" un gioco di carte, non va assolutamente sottovalutato.

Giudizio leggermente rivisto dopo aver giocato qualche partita con amici ed in solitario alla luce di regole meglio interpretate.

Diciamola tutta: è uno sparatutto. Fatta questa premessa, è logico concludere che non ci si possono attendere meccaniche sopraffine alla Arkham Horror o alla Warrior Knight; qui si tratta di sopravvivere e cercare di pensare anche un pochino alla missione mentre i mostri ti piombano addosso da ogni parte. Però è geniale e (credo) inedita la pensata delle carte ordine che fanno anche da punti vita. Buona cosa, anche se non è una novità assoluta, la possibilità di "inserirsi" nel turno di un altro giocatore per dargli man forte o serrare le file, sempre spendendo una carta ordine: proprio l'accortezza di saper giocare questo "jolly" al momento opportuno può risolvere molte brutte situazioni. Inoltre, l'intelligenza artificiale che fa muovere ed agire i mostri è molto efficace, non prevedibile e decisamente... cattivella!

Il gioco, insomma, è bello e può piacere anche a chi, come il sottoscritto, manco sapeva che il soggetto fosse quello di un videogame. Le chance di sopravvivenza sono basse ed è necessario che tutti i giocatori cooperino costantemente: anche questo è un elemento che assicura grande divertimento.

Sempre ricordando la premessa (trattasi di sparatutto evoluto, ma sempre sparatutto è) il difetto può stare nel ruolo non secondario che gioca la fortuna, sebbene giocando in 3 o 4 giocatori il team, se coeso e ben gestito, riesce a bilanciare gli esiti di uno o due tiri... da buttare.

I materiali non mi hanno fatto impazzire, soprattutto il tabellone, di ottima grafica ma non molto chiaro nella suddivisione in aree, e le miniature dei COG che non sono ben differenziate tra loro. Carte con bella grafica ma debolucce. Forse, il prezzo è altino per il gioco, che è comunque divertente.

Consigliato, se piace il genere o si cerca un gioco facile da spiegare ed apprendere ma molto vario ed avvincente.

Bella espansione, che aggiunge molto al gioco base incidendo su ritmi e meccaniche. Gran cosa, in questo senso, il finale che consente a tutti i giocatori di attaccare il Drago.
Non mi pare che le partite si allunghino poi molto, anzi in certi casi sono forse più brevi.
Se devo trovare un vero difetto, effettivamente i nuovi personaggio sono troppo forti, pensati espressamente per questa espansione e forse un po' "carrarmati" nel gioco base. Ciò detto, non posso che esprimere giudizio positivo. Consigliata per i... Talismaniaci!

Buon gioco. La fortuna ha un ruolo molto forte, ma i giocatori possono arginarla in molti modi. E non devono sbagliare. Coinvolgente senza rompere la testa, e vario perché la mappa dell'isola e le combinazioni tra gli esploratori cambiano sempre. Peraltro, si può giocare anche da soli, controllando due esploratori, il che non guasta.

Materiali ottimi, forse con l'unica pecca che gli esploratori sono rappresentati da anonimi birillini.

Può anche essere considerato un filler, data la durata limitata, ma secondo me gli sta un po' stretto.

Bel gioco, ben ambientato e con belle miniature GW. Le meccaniche sono semplici, ma è estremamente vario anche perchè, come scritto nelal recensione, si presta ad essere integrato dalle miniature di WH40K.
Se lo si riesce a trovare (io ce l'ho io ce l'ho io ce l'ho!!! :D), vale la pena prenderlo. All'epoca (metà anni 90) aveva un eccezionale rapporto prezzo/qualità, tanto che molti lo prendevano solo per le miniature.

Bellissimo per ambientazione e regolamento... se si considera che ha oltre vent'anni! Bella la possibilità di "costruirsi" il Mech, molto carine le miniature (io ho l'edizione FASA di metà anni 90). Un po'... meccaniche le meccaniche (come altro potrebbero essere, sennò?) ma è dovuto all'età del prodotto, che resta un signor gioco. Ma forse mi lascio influenzare dalla passione per i mech e dalla... nostalgia della gioventù! :D

Bel gioco. L'interazione tra i giocatori è alta e coniuga i caratteri propri di un gioco di piazzamento con un minimo di gestionale. Bella la possibilità per il giocatore di abbattere il punteggio degli avversari. Bellissimo il materiale.

Buon gioco.

Molto divertente e vario (se si aggiungono nuove "puntate" al set iniziale) ma destinato ad un pubblico "maturo" per evitare contestazioni sulle mosse che la banda di Lupin può fare "al buio". C'è bisogno di un po' di esperienza affinchè chi impersona Zenigata possa comprendere appieno le potenzialità dei vari dispositivi in uso a Lupin e soci, onde evitare di trovarsi con un pugno di mosche ad un passo dalla vittoria.

Ben bilanciate le probabilità di vittoria di Lupin e di Zenigata, con la variabile di Fujiko decisamente interessante. Materiali molto buoni, salvo qualche ingenuità nei segnalini (ad esempio: non c'era proprio modo di aggiungere qualche segnalino per indicare i danni dei personaggi o dei veicoli?). Belli il tabellone e le miniature-pedina.

Regolamento troppo impreciso: molti (troppi) punti sono stati chiariti solo grazie alle domande rivolte qui in Tana dal grande Spugna direttamente all'autore.

Bel gioco di società che finalmente ho aggiunto alla mia collezione. Ottimo per animare una serata di "profani" che resterebbero disorientati anche davanti ad un Risiko...

A me piace, ma riconosco che sente molto molto il peso degli anni, nel suo regolamento elementare che molto affida alla sorte, e per questo gli do solo un 7 anche se di passione gli darei un 9 pieno.
Non si deve dimenticare la geniale intuizione (di due decenni fa) di unire elementi tipici del boardgame a quelli del gioco di ruolo: da allora in poi ci sono stati enormi passi avanti per complessità e realismo, ma è da qui che si è partiti.
I materiali (nell'edizione Black Industries) sono ottimi; i segnalini di carta (anzichè miniature) sono un po' tristi, ma si può rimediare acquistando l'espansione di aggiornamento della Fantasy Flight che contiene bellissime miniature (Games Workshop, of course; e poi non costa molto) ma carte di qualità decisamente scadente rispetto a quelle belle patinate (e leggermente più grandi) della Edizione Black Industries. L'aggiornamento è però indispensabile per rendere il gioco compatibile con le espansioni Fantasy Flight.

Bel gioco, per quello che ci si può aspettare.

Due difettucci: A) le carte non sono così eccezionali, quanto a materiali, sebbene il recensore dica una cosa diversa; B) il gioco tende ad allungarsi un po' oltre il giusto se inizia il gioco dei rimpalli stella/elmetto.

Però è divertente, si impara subito e può piacere anche ai neofiti. Certo, un gioco di carte "vero" è un'altra cosa.

Gioco riuscito. Regolamento "solido": nulla di nuovo, ma molto ben rodato. Forse i palati fini preferiranno qualcosa di più, ma è già divertente così.

Ovviamente, una volta che si ha un po' di esperienza l'abilità nel comporre il mazzo è determinante. ma anche con le regole di composizione per le prime partite il gioco si regge.

Eccezionali i disegni, non eccelso il materiale delle carte. Se lo si gioca parecchio, indispensabili le odiose bustine trasparenti salvacarte. Perchè nella scatola base, che è enorme, non ci sono alloggiamenti decenti dove riporre le carte?

Ben pensato, facile da giocare ma anche di buona complessità. Forse un po'astratto. Diventa molto vivace ed avvincente se i giocatori abbandonano ogni "fair play" e si affrontano senza esclusione di colpi: in questo senso, l'atmosfera da "congiura e tradimento in agguato" si sente davvero.

Materiali buoni, ma non eccezionali.

Gran bella espansione, meglio di "Assalto a Ulthuan". Ma per apprezzarla appieno bisogna prima aver "spremuto" a dovere il set base.

Un signor supplemento, che dà un bel carattere al gioco. Il lato parodistico ne è esaltato, e le regole restano quelle, semplici e "libere", del base. Molto divertente, da comprare, forse anche più del set base.

Gioco immediato e molto divertente, se lo si prende per quello che è. Molto molto molto dipendente dalla fortuna.

Io ho un'altra versione, rispetto a quella in figura: la mia è molto "Mad Max Style", il che aggiunge una bellissima ambientazione.

Allora...

Quando uno vede un gioco con materiali eccezionali come questi, passato lo stupore, si chiede se poi, dietro i materiali ci sarà anche... un gioco. Ebbene, il gioco c'è ma non tantissimo.

Detto&ridetto che le miniature sono eccezionali ed i pezzi in cartoncino sono robusti e graficamente impeccabili, va però fatto presente che le regole sono poche pochine: è un gioco snello al limite dell’essenziale. Questo può essere un pregio (perchè sono moltissime le possibilità di "customizzazione", infatti in rete ed anche sulla Tana non mancano versioni"Advanced" redatte da appassionati) ma anche un difetto, perché il regolamento elementare lascia ai giocatori "pro" il sapore di un gioco un po' "povero". L’impressione è che si sia voluto abbracciare un pubblico davvero molto vasto per età ed esperienza di gioco, e che ci si sia posizionati più vicino al livello “rookie”.

Inoltre, l’assenza di illustrazioni sulle carte e la complessità di certe Carte Incontro lo rende estremamente dipendente dalla lingua, e questo per alcuni può essere una vera e propria barriera.

Personalmente, lo apprezzo tantissimo proprio per la sua semplicità che tuttavia riesce ad essere varia e molto "plasmabile” in termini di concezione di nuove missioni ed aggiunta di regole. In questo senso, le Carte Incontro avrebbero potuto essere un po’ più varie anziché limitarsi all’alternativa “trappola/sfiga/mostro/tesoro”. Sì, se devo proprio evidenziare una seria pecca, mi pare sia questa: una maggior varietà negli effetti delle Carte Incontro avrebbe aggiunto profondità al gioco, soprattutto se si considera che il Master non c'è.

L'intelligenza artificiale che determina movimenti ed attacchi dei mostri è estremamente elementare, ma efficace. In definitiva, se un mostro non lo accoppi, tempo due turni al massimo e ti è addosso. Per fare un paragone, però, quella di Gears of War è ben più raffinata.

Resta comunque un bel gioco, che può far divertire molto senza causare mal di testa e senza la tensione di dover calibrare col bilancino la prossima mossa. E c’è il plus di una grandiosa espandibilità aggiungendo i set di Drizzt o Ashardalon o, più semplicemente, inventando nuove avventure. Per come la vedo io, gli darei un 8, ma cerco di essere oggettivo e scrivo "7". Ma pieno pieno pieno.

Discreto. Da Knizia uno si aspetta di più, ma va bene come filler o per giocare quando ci sono ragazzini. Buoni materiali.

Sarò un eretico, ma per me è un filler un po' più lungo del dovuto. Ha di buono che le regole sono semplici, ma mi ha stancato subito anche se ci avrò giocato sì e no quattro volte. Però può essere un buon viatico per il mondo dei giochi da tavolo "seri".

Il gioco è molto legato all'esito dei lanci, e non potrebbe essere diversamente: questo lo rende divertente per i principianti. Inoltre le partite non sono molto lunghe, anche se si gioca in 4. Partendo dal presupposto che è un gioco senza troppe pretese, il vero difetto è che non c'è nessuna interazione tra i giocatori: ognuno fa la propria partita ed alla fine dei 15 turni chi ha il punteggio più alto vince.
In ogni caso, l'idea di fondo è buona, e per questo gli do la sufficienza.

L'idea sarebbe anche buona, ma le meccaniche sono un po' troppo macchinose. Si ha l'idea di arrovellarsi per un gioco che, in fondo, non è neppure così divertente.