
Il voto del prode Sir Alric è 7: merita considerazione e la dovuta attenzione.
Castle Ravenloft Boardgame by Bill Slavicsek, Mike Mearls and Peter Lee
The master of Ravenloft is having guests for dinner – and you are invited!
Evil lurks in the towers and dungeons of Castle Ravenloft, and only heroes of exceptional bravery can survive the horrors within. Designed for 1-5 players, this boardgame features multiple scenarios, challenging quests, and cooperative gameplay.
Each player selects a hero; a ranger, rogue, warrior, cleric, or wizard. On their turn, each player can explore further into the dungeon (turn over new tiles), move through the already explored parts of the dungeon, and fight monsters. When a new dungeon tile is revealed, there is typically an encounter of some sort, and new monsters to fight are added. Slain monsters reward the players with treasure, and experience points, allowing them to level up and increase their skills during play. Players must cooperate to stay alive, slay the monsters, and achieve the goal of their quest. Each scenario has a different goal - from retrieving a relic, to slaying a vampire lord.
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A detta di molti sarà ormai vecchio e superato.. ma questo Castle Ravenloft (il primo della serie dei boardgame brandizzati D&D) è pur sempre un buon dungeon crawler old style, con belle e numerose miniature (le carte sono abbastanza anonime, ma essendo in inglese si trovano qua in tana traduzioni di tutto il materiale, persino migliorato nella grafica!).. un gioco semplice, adatto a tutti, che si può adattare a mille regole aggiuntive oppure giocare liscio e senza tanti fronzoli, il che non è necessariamente un difetto, anzi...
Dungeons and Dragons è diventato un marchio con una certa garanzia di qualità (gli esperti del gioco di ruolo classico mi perdonino, ma considero solo tutto ciò che fa parte dei boardgames legati a questo titolo.......).
Questo titolo non fa eccezione, ma ci sono dei difetti che mi hanno un poco deluso.
Dico subito che le partite sono abbastanza divertenti: io lo gioco anche in solitario. Benché non particolarmente difficili, le avventure degli eroi si riescono a risolvere abbastanza agevolmente. Belle miniature; carte e Tiles sono graficamente molto poveri (le carte senza illustrazioni sono quasi squallide, se devo essere severo....)
A me piace il fatto che, sebbene le meccaniche siano poco originali, ci si mette poco tempo ad impararlo ed a giocarlo.
Perché il mio voto è un 8? Vale la pena provarlo. Non è il migliore del genere dungeon-crowling, ma si lascia giocare.
Esplorazione di dungeons entusiasmente e divertente, in qualsiasi numeri di giocatori.
Ci sono molte cose che, per me, gli danno diritto ad un 8 pieno.
Varietà dei personaggi e delle missioni.
Sistema totalmente cooperativo e con una AI dei mostri curata.
Materiali di fattura pregevole (e numerosissimi)
Buon bilanciamento delle missioni.
Il regolamento conciso e intuitivo per un gioco del genere.
Ultimo ma non ultimo, una delle più belle ambientazioni di sempre.
Rappresenta un'alternativa valida (e per me in molti casi preferibile) ai giochi dove esiste un Master che interpreta i cattivi (come HeroQuest o Descent)
Fattibile anche con nuovi giocatori, proprio perchè si gioca tutti insieme.
Altrettanto vero che ci sono tante aree inesplorate
che potevano dargli più spessore (come la crescita dei personaggi che si sente poco),
ma questo ne avrebbe ridotto l'immediatezza.
Qualche illustrazione in piu' sulle carte ci sarebbe stata bene.
Con gli altri due moduli diventa un'avventura infinita.
Allora...
Quando uno vede un gioco con materiali eccezionali come questi, passato lo stupore, si chiede se poi, dietro i materiali ci sarà anche... un gioco. Ebbene, il gioco c'è ma non tantissimo.
Detto&ridetto che le miniature sono eccezionali ed i pezzi in cartoncino sono robusti e graficamente impeccabili, va però fatto presente che le regole sono poche pochine: è un gioco snello al limite dell’essenziale. Questo può essere un pregio (perchè sono moltissime le possibilità di "customizzazione", infatti in rete ed anche sulla Tana non mancano versioni"Advanced" redatte da appassionati) ma anche un difetto, perché il regolamento elementare lascia ai giocatori "pro" il sapore di un gioco un po' "povero". L’impressione è che si sia voluto abbracciare un pubblico davvero molto vasto per età ed esperienza di gioco, e che ci si sia posizionati più vicino al livello “rookie”.
Inoltre, l’assenza di illustrazioni sulle carte e la complessità di certe Carte Incontro lo rende estremamente dipendente dalla lingua, e questo per alcuni può essere una vera e propria barriera.
Personalmente, lo apprezzo tantissimo proprio per la sua semplicità che tuttavia riesce ad essere varia e molto "plasmabile” in termini di concezione di nuove missioni ed aggiunta di regole. In questo senso, le Carte Incontro avrebbero potuto essere un po’ più varie anziché limitarsi all’alternativa “trappola/sfiga/mostro/tesoro”. Sì, se devo proprio evidenziare una seria pecca, mi pare sia questa: una maggior varietà negli effetti delle Carte Incontro avrebbe aggiunto profondità al gioco, soprattutto se si considera che il Master non c'è.
L'intelligenza artificiale che determina movimenti ed attacchi dei mostri è estremamente elementare, ma efficace. In definitiva, se un mostro non lo accoppi, tempo due turni al massimo e ti è addosso. Per fare un paragone, però, quella di Gears of War è ben più raffinata.
Resta comunque un bel gioco, che può far divertire molto senza causare mal di testa e senza la tensione di dover calibrare col bilancino la prossima mossa. E c’è il plus di una grandiosa espandibilità aggiungendo i set di Drizzt o Ashardalon o, più semplicemente, inventando nuove avventure. Per come la vedo io, gli darei un 8, ma cerco di essere oggettivo e scrivo "7". Ma pieno pieno pieno.
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