Classifica personale di Rayden

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Diplomacy 10,0

Diplomacy è un capolavoro di rarissima perfezione, un pilastro intramontabile della storia dei GdT. È uno dei pochissimi esempi di opera d'arte ludica, immune in quanto tale al passare del tempo, e capace di comunicare emozioni profonde.
Dietro la freddezza algoritmica della meccanica si nasconde una libertà creativa enorme: tutto è possibile, sempre. Basta inventarsi come ottenerlo. Un bravo giocatore di Diplomacy deve avere, oltre che intelligenza strategica e tattico-analitica, anche abilità comunicative e sensibile umanità, e questo secondo me è ciò che lo rende unico.
Le partite sono lunghe, ma questo, che generalmente reputo un difetto, qui è un pregio: più si allunga la partita (rilassando i tempi di diplomazia) e più l'esperienza di gioco risulterà emozionante. Si presta benissimo ad essere giocato a distanza (via mail, o su siti dedicati), creando partite della durata anche di anni, in cui nulla è lasciato al caso, ma tutto dipende dall'abilità diplomatica e creativa dei giocatori.
Una partita a Diplomacy è davvero un'esperienza impagabile, oltre che una preziosa lezione di vita. Andrebbe fatto giocare nelle scuole.

Unica accortezza: non giocarci con persone che non sono in grado di distinguere il piano ludico da quello reale/personale; oltre al rischio di incrinare amicizie, infatti, il gioco perde gran parte del suo fascino.

14/03/2011
Chess 10,0

Beh, che dire? Gli scacchi sono un'icona, IL paradigma del gioco intelligente.
Nonostante il suo millennio di storia, resta uno dei più bei giochi mai creati, un punto di riferimento per qualunque altro gioco. E' parte inscindibile della storia culturale dell'umanità, e simbolo delle sue vette più alte.

Penso che solo con gli scacchi ci si possa azzardare a parlare di gioco perfetto.

20/03/2010
Puerto Rico 10,0

Dopo anni di gioco intenso, e dopo averne provati altri a centinaia, Puerto Rico rimane il mio gioco preferito in assoluto.
Non ha difetti. Ha la meccanica più elegante, semplice, profonda e scorrevole che abbia mai visto. Tra i giochi che conosco, insieme agli scacchi è ciò che più si avvicina alla mia idea di gioco perfetto.

13/10/2010
Ra 9,0

Ra è un classico, una delle migliori opere di uno dei più celebri autori di giochi moderni.
Un gioco di esemplare eleganza; un emblema della scuola tedesca.

23/03/2013
Puerto Rico: Expansion I – New Buildings 9,0

Anche se PR non ne aveva bisogno, l'espansione introduce una grande varietà di strategie senza stravolgere nulla; la cosa più bella è il draft iniziale degli edifici, che permette di pianificare la propria strategia fin dall'inizio, e getta le basi per una partita che si è sempre bramosi di iniziare! Non era affatto facile creare un'espansione così libera e versatile per un gioco così completo ed equilibrato. In quanto espansione, è stupenda.

31/08/2008
Vasco da Gama 9,0

Commento basato su poche (4-5) partite.

Gran bel gioco, decisamente ben fatto. Dopo le prime partite è entrato subito nella mia top 10 dei "tedeschi impegnativi", perché è esattamente il mio genere di giochi preferito: regolamento abbastanza elegante e molto semplice da spiegare (ovviamente a giocatori avvezzi al genere), estrema profondità, interazione indiretta ma altissima.
Unici difetti: la mancanza del quinto giocatore purtroppo lo rende molto meno versatile; la grafica del tabellone, sebbene curata, funzionale e con illustrazioni davvero ottime, mi fa alquanto cagare: troppo confusionaria (per limitarmi ad un solo aggettivo); il movimento casuale del Seganlino Prima Azione Gratuita mi ha fatto storcere il naso: introduce un fattore di azzardo che mi stona in un gioco così, ma per fortuna è mitigato (o meglio, elegantemente convertito in bluff) dalla variante in cui chi ha Bartolomeu Dias può guardare il tassello VdG.

Sarebbe un 8.5, che arrotondo a 9 per incoraggiamento al nostro Paolo!

03/05/2011
Dungeons & Dragons Set 1: Basic Rules 9,0

"Nella storia dei giochi, come la conosciamo per gli ultimi 4000 anni, i giochi di ruolo rappresentano certamente una novità assoluta e, secondo alcuni, un'ultima spiaggia, dove il gioco tradizionale sfuma e si trasforma in letteratura e psicologia." Giampalo Dossena, Enciclopedia dei giochi, 1999.

D&D è il primo gioco di ruolo. Non si può prescindere da questo. Tuttavia, riservo il 10 solo a quei giochi che, oltre ad essere pezzi di storia, sono ancora assolutamente validi, e non è il caso di D&D. Ha creato un genere che ha rivoluzionato il mondo, è vero, ma qui non si giudica il genere bensì il gioco in sé.

23/02/2011
De Vulgari Eloquentia 9,0

Commento basato su oltre una decina partite.

Questo gioco è un raro gioiello. È parecchio ingarbugliato, difficile da capire alla prima partita, con interazione indiretta ma un po' bassina, e durata difficile da tenere sotto le 2h30. Per il resto, ha una profondità sorprendente e un ottimo bilanciamento; il sistema "tutti i worker insieme, un giocatore alla volta" sulla carta sembrerebbe creare parecchi tempi morti, e invece di fatto spesso il turno ti torna quando stai ancora pensando a cosa fare.
Ma soprattutto ritengo che il suo miglior pregio, quello che lo rende un capolavoro, è l'aderenza all'ambientazione, nonostante le sue fredde meccaniche tedesche. È uno dei migliori esempi che conosca di eurogame ottimamente ambientato: insomma, un eccezionale italian game!

30/06/2011
Imperial 9,0

È un gioco apparentemente perfetto, che sembra essere stato "scoperto" più che "inventato". Scorrevole e semplice rispetto alle possibilità di gioco che offre. Ha pregi a palate, e quasi nessun difetto (v. sotto).
L'idea di base e le meccaniche sono assolutamente geniali, l'interazione tra giocatori è altissima, il fattore fortuna completamente assente (a parte la determinazione del giocatore iniziale), non hai un attimo di pausa: il "tuo turno" è sempre, la qualità dei materiali è eccellente (a parte la grafica, tra le peggiori che la storia ricordi), è completamente indipendente dalla lingua, il set-up iniziale è immediato (contrariamente a PuertoRico, ad esempio), ecc. ecc. ecc... che volete di più?
Ulteriore chicca: le nazioni sono ottimamente bilanciate, nonostante la mappa sia ben fedele alla realtà, ma suprattuto, nonostante il fatto che anche se non lo fossero il gioco funzionerebbe alla perfezione ugualmente!

E poi, basta con l'idea Risiko-style che la guerra si fa per conquiste e gloria: la guerra si fa per i SOLDI!!

Abbasso il voto da 10 a 9 perché ho riscontrato un difetto abbastanza grave: in molti giocatori è ingestibile. Il finale è troppo imprevedibile, e anche se hai fatto una partita perfetta, alla fine può andarti storta una stupidaggine (magari per colpa di qualcun altro) per farti arrivare ultimo anzichè primo. Da evitare come la peste in 6, sconsigliato in 5, soprattutto se ci sono giocatori inesperti.

02/06/2013
Wings of War: Deluxe Set 9,0

In una parola: geniale.
Un sistema di gioco estremamente versatile, adattabile a qualunque esigenza (da semplicissimo a molto simulativo, da fortunoso a maniacale, da 2 a infiniti giocatori). Con tre regolette in croce riesce a trasmettere la sensazione di pilotare aerei così bene che non puoi fare a meno di fare il verso del motore ad ogni carta che scopri!
Divertentissimo, personalizzabile dunque longevo, e più profondo di quello che sembra. Un capolavoro, emblema dell'italian style.

03/03/2011
Maharaja: The Game of Palace Building in India 9,0

Commento basato su una dozzina di partite.

Capolavoro. Maccaniche di rara eleganza, scorre che è una meraviglia, con una profondità davvero elevata e praticamente nessun difetto. In particolare, trovo geniali la meccanica di rotazione dello scoring nelle città e quella della determinazione dell'ordine di turno, variabile all'interno del turno stesso.

PS: a mio parere, una partenza sbagliata si può recuperare tranquillamente pianificando bene i turni successivi e giocando sull'ordine di uscita delle città.

14/02/2011
A Game of Thrones 9,0

Commento basato su poche (3-4) partite.

Date le poche partite giocate, non mi posso esprimere sul bilanciamento; l'unica cosa che so è che i miei amici ben più esperti del gioco continuano a discutere alacremente su quale sia la fazione più forte, il che mi sembra la miglior prova di un ottimo bilanciamento del gioco. Tra l'altro, nella partita più equilibrata che ho giocato eravamo in 4.
Detto questo, per il resto Il Trono di Spade mi sembra un gran gioco, uno degli esempi meglio riusciti di fusione tra genere americano e tedesco; meccaniche originali e comunque molto raffinate, fluide e mai ridondanti, ottima profondità sia strategica che tattica, durata più contenuta di quello che può sembrare ad un primo sguardo (anche se una partita molto equilibrata può durare anche 4-5 ore, come è successo a me l'ultima volta, ma sono state ore ben spese), ambientazione molto ben resa (a quanto mi dicono i lettori della saga, io non sono fra questi).

Sarebbe un 8.5, ma in uno slancio di entusiasmo mi sbilancio verso il 9.

09/05/2011
Tzolk'in: The Mayan Calendar 9,0

Commento basato su 6-7 partite in 4 giocatori.
Un piazzamento lavoratori davvero spesso, molto tattico e molto strategico. L'originalità si limita all'implementazione del fattore tempo con le ruote dentate (il resto è un classico gestionale: prendi risorse, costruisci edifici, avanza tecnologicamente, accumula PV...), eppure questo meccanismo è talmente ben congegnato che sono necessarie diverse partite per iniziare a padroneggiarlo.
A mio parere, l'unico vero difetto di questo gioco è l'interazione troppo indiretta (come ben scritto da Agzaroth nella recensione): di fatto quasi mai conviene fare qualcosa per il solo scopo di ostacolare gli altri, in genere conviene seguire la propria strada "sperando" che così facendo si dia fastidio a qualcun altro. Ma giocare a Tzolk'in lo trovo così divertente che ci giocherei anche da solo!

Il mio voto credo si attesterà su un 8 abbondante, che per ora approssimo a 9 per l'entusiasmo iniziale: dopo centinaia di giochi provati, trovarne uno che mi lascia così tanta voglia di rigiocarci anche dopo 6-7 partite è molto raro. Intendo quindi che, per quanto lo sto godendo in queste prime partite, il 9 se lo merita tutto.

10/11/2012
Hanabi 9,0

Un piccolo gioiellino, dall'eleganza e la profondità degni di un ottimo Randolph (e ho detto tutto).
Concordo sul fatto che sia astratto, ma questo difetto è ampiamente compensato dall'assenza del giocatore leader*. Un tale pregio a mio parere è quello che fa la differenza, perché l'unico gusto che ho nel giocare altri cooperativi puri è quello dato dall'immersione nell'ambientazione, con un appagamento simile a quello che ottengo con i giochi di ruolo. La meccanica di Hanabi, invece, è interessante di per sé, come ogni gioco da tavolo di stile europeo deve essere. Dunque, poco importa che abbia un'ambientazione degna dei peggiori Knizia: non ne ha bisogno!

*= difetto tipico dei "cooperativi puri", in cui non ci sono informazioni nascoste (o, ancora peggio, non è proibito rivelarle) cosicché il giocatore più esperto tende a consigliare a ognuno cosa fare; essendo i consigli dati "per il bene di tutti", ognuno è ben disposto ad accettarli, e non avrebbe senso tacere per il giocatore esperto: dovrebbe limitarsi nel gioco? Far finta di non farsi venire certe idee? Non avrebbe senso giocare, non sarebbe divertente. Finisce così che uno gioca e gli altri guardano.

29/06/2013
The Republic of Rome 9,0

Dopo due sole mezze partite, pergiunta a distanza di un annetto, me ne frego di valutarne il bilanciamento e altri fattori tecnici e mi sbilancio con un bel 9 per quello che è senza dubbio l'american migliore che io conosca: un'esperienza di gioco impagabile.

19/09/2011
El Grande 9,0

Nonostante i suoi anni, questo gioco rimane un capolavoro.
Oltre alla geniale meccanica delle carte Potere per la scelta dell'ordine di turno, il bello di questo gioco a mio parere è il magistrale mix tra prevedibilità e caso. Il fattore casuale (badate: "casuale", non "fortuna") delle carte azione che vengono scoperte ad ogni turno costringe, in un gioco che altrimenti sarebbe cervellotico a livelli scacchistici, a prendere le proprie scelte con previdenza, perché bisogna sempre tenersi pronti a tutto. Inoltre, ho notato che rispetto a molti altri giochi è difficile recuperare un giocatore che a metà partita è in grosso vantaggio, ciò vuol dire che in questo gioco bisogna anche e soprattutto saper cogliere le opportunità offerte dal caso.

10/01/2011
Dungeon Twister 9,0

Tra i giochi per 2 giocatori, è eccellente. Estremamente cervellotico e scacchistico, con ambientazione fantasy ben ricreata, alta variabilità (grazie anche alle numerose espansioni, che però non ho provato) e un ottimo sistema di combattimento a bluff, non originalissimo ma perfettamente funzionante.
Ha il difetto di soffrire di paralisi da analisi pur essendo per 2: si presta ad essere giocato con molta attenzione, ma per ponderare bene tutte le possibili mosse bisogna pensarci davvero parecchio. Oppure si può giocare più alla leggera, ma perde gran parte del suo fascino.

22/08/2011
Niagara 9,0

Assolutamente geniale. Niagara e Ticket to ride, secondo me, dovrebbero essere gli archetipi dello Spiel des Jahres, i giochi a cui un designer dovrebbe ispirarsi se vuole vincere quel premio.
Semplice, veloce, affatto banale, scenografico e molto divertente. Senza elementi casuali (se si esclude la scelta simultanea, che spesso è casualità "de facto"), eppure leggero.
È pregevole come un funzionamento così "meccanico" (parlo della separazione del fiume nei due rami, durante lo scorrimento) si realizzi in maniera così precisa e inequivocabile e si fonda inscindibilmente in un gioco alla tedesca, tra l'altro con un'ambientazione molto sentita proprio grazie a questo meccanismo.

Piccolo appunto sul regolamento: OTTO pagine A4 fitte di scritte, per un sistema di regole che poteva essere spiegato in UNA (comprese illustrazioni)! Davvero troppo troppo prolisso. Pessimo.

30/05/2012
Power Grid 9,0

Un capolavoro di rara bellezza. Successo planetario meritatissimo.
Ci tengo a far notare che, nel suo genere, è uno dei pochissimi che regge egregiamente in 6, che è un pregio non da poco, soprattutto se affiancato a tutti gli altri che ha.

07/04/2010
Ricochet Robots 9,0

In assoluto il gioco più GENIALE che abbia mai provato finora. Grande Randolph, sei il mio mito!

Credo che questo gioco sia uno dei migliori esempi di game desing: regole di rara eleganza, nessun correttivo, nessuna regola artificiosa, crea tensione e ritmo, quantità di materiali ridicola, numero di partecipanti... beh, no comment.
E poi, la soddisfazione di annunciare, ad esempio, un "28" e portare il robot a destinazione davvero in 28 mosse è unica!

20/03/2010
Magic: The Gathering 8,0

Magic è una pietra miliare della vita di moltissimi giocatori, gran parte dei quali riescono prima o poi ad uscire dal tunnel, mentre altri...
Tra i pregi, ha più di ogni altro gioco esistente l'enorme variabilità. Ha l'aspetto divertentissimo di costruire il proprio mazzo, e il gioco in sè è molto piacevole. La grafica ERA molto bella, prima che la rinnovassero: quando ho visto le nuove carte pensavo fosse una riedizione di Mutant Chronicles!!
Il suo maggior difetto è... la gente che ci gioca! I più sono "drogati" di Magic, che giocano per possedere e per vincere, spendendo milioni e arrivando addirittura a copiare i mazzi "famosi", privandosi dell'aspetto più divertente del gioco; sono burattini manovrati dalla Wizards (ah, quella carta è stata bandita! Non la puoi giocare più! ...ma che ca**o dici??? O, ancora peggio, la diabolica idea dei "tornei di tipo 2"). Poi le regole sono un po' troppo complicate (addirittura esistono corsi formativi per arbitri!), ovvia conseguenza della combinazione delle decine di migliaia di carte diverse esistenti.
E' troppo dipendente dal lato economico, ma diventa un gioco stupendo se si abbandona il lato collezionistico, stampandosi le proprie carte a piacimento e inventando mazzi folli. Segnalo poi la divertentissima variante "Pentacolo", che si gioca in 5, ognuno con un colore, e lo scopo è uccidere i due colori opposti.

13/10/2010
Caylus 8,0

Beh, Caylus è indubbiamente un capolavoro: un concentrato magistrale di meccaniche diverse e perfettamente funzionanti. Forse il gioco più cervellotico e "tedesco" che conosca.
Meriterebbe un 9 se non un 10. Gli do 8 perché lo trovo un po' troppo freddo, accademico; a me personalmente diverte giocarci ma non così tanto come altri giochi. Forse 8.5 sarebbe il voto più azzeccato.

13/10/2010
Pirate's Cove 8,0

Sarebbe un 7.5.

Questo gioco mi diverte davvero molto; è in puro stile Days of Wonder, semplice, abbastanza fortunoso, ma colorato, veloce e frizzante. Sicuramente non sarà apprezzato dai puristi dei giochi tedeschi, perché i combattimenti a suon di dadi a volte possono compromettere una partita, e la pesca delle carte non aiuta a limitare la fortuna; ma se giocato con lo spirito giusto, è perfetto per una serata leggera (ma neanche troppo) e allegra. Un ottimo gateway, insomma.

10/01/2011
Coloretto 8,0

Forse il gioco con il più alto rapporto profondità/complessità di regole che conosca, dopo "Hol's der Geier": si spiega in 12 secondi e si gioca in eterno. Assolutamente geniale.

09/12/2011
Small World 8,0

Gran bel gioco. Più impegnativo rispetto agli standard della Days of Wonder, quindi più godibile dai giocatori esigenti.
Solo... la grafica di quel cavolo di tabellone... poteva essere molto meno confusionaria!

05/02/2011
Ticket to Ride: Europe 8,0

Rispetto a quel capolavoro assoluto che è suo padre, Europa ha un pizzico di profondità in più (la tratta lunga, le stazioni) pagato però con una perdita di immediatezza. Di per sé, rimane un gran bel gioco, ma gli preferisco il primo: Europa è meno adatto per i novizi (ha più regole), senza però appagare di più gli esperti.

23/03/2013
Yspahan 8,0

Un gioco molto piacevole, che si lascia giocare volentieri. Una sapiente miscela di più meccaniche diverse. Mi piace tantissimo la meccanica della torre: un uso innovativo e non stupido dei dadi. È un ottimo esempio di gioco dalla giusta complessità e durata per far sedere insieme al tavolo giocatori esperti e non.
Scarsissima purtroppo la possibilità di pianificazione a lungo termine, e peccato per il limite di 4 giocatori massimo: un gioco del genere si presterebbe bene per quelle serate non esclusivamente per intenditori, in cui spesso ci scappa l'ospite in più.

02/06/2013
Container 8,0

E' senz'altro un gran gioco. Riproduce i meccanismi di domanda-offerta in maniera molto realistica, ed è davvero profondo. L'interazione tra i giocatori è estrema. Sembra rendere bene anche in 3.
L'ambientazione è molto ben riprodotta, e la componentistica è buona (le navi in resina sono una figata!): nel complesso, a mio parere, un ottimo design. Solo costa un po' tanto.
Qualche obiezione sulla durata media dichiarata sulla scatola: tutte le mie partite sono durate almeno 2-3 ore; sarà che eravamo tutti inesperti, ma 60-90 minuti mi sembra davvero poco!

Abbasso il voto da 9 a 8. Ho qualche dubbio sulla rigiocabilità: ultimamente mi è parso un po' ripetitivo. Devo comunque dire a tal proposito che non mi è capitato di giocarci con esperti, e che non sono ancora riuscito a provare l'espansione (che costa decisamente tanto, per essere un'espansione!).

13/10/2010
Sator Arepo Tenet Opera Rotas 8,0

Molto bello, molto originale. Un pochino di downtime in meno gli avrebbe fatto bene, ma resta comunque un lodevolissimo progetto (anche e soprattutto esteticamente). Non molto longevo.

06/10/2013
The Rich and the Good 8,0

Hab & Gut è un gioco geniale. Un rapporto profondità/complessità davvero elevato: le regole sono pochissime e semplici, ma la loro gestione per nulla banale. Geniale la regoletta dei soldi per i clienti, aggiunge al gioco molta tensione in più. Geniale soprattutto il metodo di condivisione delle informazioni: con ragionamenti a catena (il mio vicino di destra ha comprato quelle azioni, ma poiché ha in mano quello che vedo io, probabilmente nell'altra sua mano avrà questo e quest'altro, allora il suo vicino sarà interessato a quelle azioni, ecc.) è possibile avere un'idea approssimata ma neanche troppo delle intenzioni dei giocatori.
Tuttavia, a malincuore ho notato che dopo poche partite diventa un po' freddo e ripetitivo. Il mio voto è una media tra un 9 "tecnico" grazie alla qualità e originalità del design e al rapporto profondità/complessità, e un 7 "empatico" dato dal divertimento che genera.

04/09/2011
Galaxy Trucker 8,0

Un giochino davvero geniale, fresco e divertente. Materiali ottimi (inclusa la traduzione italiana, davvero eccellente), ambientazione irriverente; insomma, Vlaada si conferma quel geniaccio che è, in grado di passare da un genere ad un altro senza sbagliare un colpo, anzi portando innovazione ovunque vada.
Forse potrebbe soffrire un po' sulla rigiocabilità: l'ho giocato poco, ma non mi ha dato l'idea di essere il massimo della longevità. Magari con le espansioni (che non conosco) migliora.

28/11/2011
The Castle of the Devil 8,0

Gran gioco. Meccanica di bluff e deduzione esaltata al meglio, semplice quanto basta per essere efficace. Apprezzabile da chiunque.
E poi, apprezzo la scatolina minuscola della versione tedesca che permette di portarlo sempre con sé, per ogni evenienza!

06/12/2010
Crunch: The Game for Utter Bankers 8,0

Commento basato su poche (4-5) partite.

Crisi! è il gioco di carte meglio ambientato tra quelli che conosco: riproduce con grande efficacia i tempi di crisi, l'ineluttabilità dell'imminente fallimento, e costringe a "inventarsi qualunque cosa" pur di ottenere profitto personale spremendo la propria banca finché possibile, ma senza esagerare perché più sta in piedi e più si può spremere! Fantastico. La regola del nascondersi le carte addosso è più che mai azzeccata: è il motore del gioco (praticamente l'unico modo per fare punti), e riflette benissimo lo spirito con cui i veri banchieri "tirano a campare".
Le illustrazioni sono esilaranti, e la meccanica sembra scorrere senza problemi.

Uniche note negative:
1- Il regolamento è tanto bello quanto incomprensibile: uno dei peggiori che mi siano mai capitati, e non esagero; tant'è che sono stato costretto a compilare un file di FAQ (che trovate tra i download).
2- Il limite max di 4 giocatori; un gioco del genere si presta ad essere giocato in più persone.
3- L'eliminazione di giocatori, una grande assente dei giochi moderni che qui è stata rispolverata. A mio parere non è mai un pregio, ma devo dire che qui finora non mi è mai pesata più di tanto, perché capita quasi sempre di fallire più o meno tutti insieme.

28/04/2011
Britannia 8,0

Commento basato su una sola partita.
Questo è uno di quei titoli che dona un'esperienza di gioco notevole, a prescindere dall'esito della partita. Molto immersivo, molto narrativo. Il susseguirsi "forzato" degli eventi mi è sembrato meno fastidioso di altri sistemi di gioco concepiti per far accadere una certa cosa in un certo momento (come ad esempio nei card driven in cui se hai una specifica carta in mano devi giocarla entro un certo turno): qui, in sostanza, è stabilito solo chi e da dove entra in gioco, tutto il resto è lasciato al suo destino! Il sistema di combattimento è sapientemente ridotto all'osso (nonostante sia la meccanica principale) e il regolamento in generale è meno cavilloso di quello che mi aspettavo. Insomma, un'impressione decisamente positiva.
Certo è che data la sua impronta fortemente narrativa invoglia a rigiocarci più o meno quanto un bel film invoglia ad essere rivisto (nel giro di poco tempo, un bel film potrò rivederlo una volta, due in casi eccezionali, poi sono appagato per un bel po').

07/10/2013
Navegador 8,0

Commento basato su poche (5-6) partite.

Un gran bel gioco, elegante nelle meccaniche, solido e molto profondo. Il sistema di punteggio permette (anzi, stimola) la differenziazione delle strategie (a differenza di quelli Agricola-style in cui se non ti omologhi a fare tutto ricevi penalità).
Non sono d'accordo sulla questione del fine partita che stronca il gioco: mi è capitato di fare partite molto diverse fra loro. Secondo me, questo vuol dire semplicemente che il gioco non si esaurisce con la prima partita (perché, in effetti, il rischio di una bassa longevità c'è).

Non l'ho ancora giocato in pochi giocatori (2-3), quindi non mi esprimo su questo.

25/01/2011
Pass the Bomb 8,0

Un ottimo party game, che rispetta in pieno la gran parte dei requisiti del genere: regole di un'immediatezza imbarazzante, niente setup, supporta un qualsiasi numero di giocatori, caciarone e frenetico, fattore fortuna preponderante ma mai fastidioso, genere "linguistico" accolto sempre volentieri da tutti, maschi e femmine.
Purtroppo, da segnalare un difetto tecnico piuttosto invalidante: il volume dell'esplosione è troppo basso; capita che nella frenesia non si riesca a capire a chi è esplosa.

La versione Travel, che posseggo io, è particolarmente comoda (le carte sono contenute in un vano dentro la bomba!), tuttavia le carte sono poche (50) e dopo 2-3 partite si sono già usate tutte. Inoltre, occhio che la bomba è fragile: se casca, i dentini che tengono unite le due metà possono rompersi anche durante la prima partita (ogni riferimento a fatti od eventi realmente accaduti è da considerarsi puramente casuale)!

25/11/2013
Modern Art 8,0

Un classico proveniente dal periodo più fertile di Knizia. È la celebrazione massima dell'asta: aste, aste, e poi aste.
Lo ritengo un'ottima via di mezzo tra un giocone e un buon filler: è veloce e semplice da imparare, divertente, profondo, e dura non più di un'oretta (a meno di "pensatori professionisti").
È un acquisto obbligato per tutti coloro che amano le aste. Da rifuggire come la peste per gli altri.

09/12/2011
Egizia 8,0

Commento basato su poche (3-4) partite.

Egizia mi è piaciuto un sacco. La meccanica motore del piazzamento "a valle" è semplicemente geniale, di gran lunga il suo maggior pregio, che è comunque sapientemente sfruttato dal voluto sbilanciamento delle carte e dall'ottimo bilanciamento di tutto il resto. Forse se giocato molto competitivamente, l'alea nelle carte Sfinge può disturbare; ma nelle mie prime partite il gioco nel suo complesso è risultato estremamente piacevole, fluido, rapido, eppur impegnativo. Un ottima opera dei nostri Acchittocca, che per quanto mi riguarda potrebbe tranquillamente diventare un 9.

06/05/2011
011 8,0

Trovo 011 innanzitutto un ottimo progetto editoriale. Ottima grafica, ottimo e calzante tema, meccaniche piuttosto originali e ben oliate.

Purtroppo, a parte le miniature illeggibili, per i miei gusti ha un solo grave difetto: il downtime. Giocato in tanti giocatori, diventa a tratti straziante.

Sarebbe un 7,5 per il gioco in sé, che arrotondo volentieri a 8 per l'originalità e la resa dell'ambientazione, vera peculiarità di 011.

16/12/2012
Loot 8,0

Voto e commento aggiornati dopo essere sceso dall'onda dell'entusiasmo:

Un ottimo filler. Di una semplicità disarmante, si spiega in meno di un minuto e piace a chiunque. Oltretutto, è di una versatilità rara: si gioca benissimo da 2 a 8 persone (tranne 7), e una partita dura si e no 20 minuti.
La fortuna conta quel tanto che basta per rendere il gioco leggero, e di strategia ce n'è a sufficienza per essere un gioco intelligente: ha il divertimento di un gioco d'autore, con la complessità della Briscola.

Nota a favore: l'edizione tedesca in scatola nera è una vera chicca! Varrebbe 10 euro anche se il gioco fosse ingiocabile, solo per tenerlo in vetrina!

09/12/2011
CO₂ 8,0

Un gioco decisamente ostico, dal regolamento che può essere usato come paradigma del "non elegante": regole, regolette e cavilli ovunque.
Tuttavia, dopo una partita buttata per capire il gioco (se è la vostra prima partita) o per rispondere a duecento domande (se ci sono giocatori novizi al tavolo), il gioco scorre e si rivela essere davvero ottimo.
L'ambientazione è originale e molto ben resa, sia nelle meccaniche che nelle dinamiche; ottima profondità (sia tattica che stategica); solido e ben bilanciato; interazione al livello giusto (di più sarebbe stata troppa, per un gioco del genere). In pochi giocatori, come accade in ogni tedesco, ciascuno ha molto più controllo sul gioco; in molti invece è decisamente più in balia degli eventi (ossia, dell'impossibilità di prevedere cosa succederà tra un proprio turno e il successivo), tuttavia aumenta la spinta alla cooperazione (con conseguente aumento di importanza delle dinamiche diplomatiche tra i giocatori) perché non si riesce a fare tutto da soli. Comunque, dalla mia esperienza se giocano tutti bene perdere è davvero difficile, soprattutto in pochi.

Peccato perchè si sarebbe potuto sfoltire da varie meccaniche inutili; diventando più scorrevole, avrebbe sfiorato il capolavoro. Ad esempio, tutto ciò che coinvolge i CEP mi pare piuttosto superfluo: una carriola di regole e cavilli che non crea nessuna meccanica interessante.
Di contro, va segnalata la grafica davvero sublime, probabilmente la più raffinata che ho visto negli ultimi anni: moderna, essenziale, funzionale, originale, elegante. Una gioia per gli occhi.

02/06/2013
Citadels 8,0

E' estremamente versatile, sia per il largo range di giocatori (da 2 a 8, con l'espansione), che per la semplicità delle regole. Sia come durata che come profondità, è una via di mezzo tra un filler e un gioco "serio". Molto originale, archetipo della meccanica a "draft" di personaggi.
A mio parere, merita il successo che ha avuto. Peggiori difetti: prezzo e dimensioni della scatola. Un gioco che consta di un mazzetto di carte e qualche counter non può costare così tanto ed avere una confezione così ingombrante!

28/09/2009
Carolus Magnus 8,0

Fra i migliori di Colovini: meccanica semplice e davvero molto originale, intrigante e sfacciatamente tedesco. Unici difetti: molto astratto, troppo piccolo il numero max di giocatori (soprattutto se non piacciono i giochi a coppie); fattore fortuna poco governabile a fine partita, fuori luogo in un gioco così (molto meglio con la variante proposta su BGG); scatola di volume doppio rispetto al necessario.

10/01/2011
1969 8,0

Un piccolo gioiello. Ambientazione ben ricostruita e molto sentita, una meccanica semplice ma piuttosto profonda, con un ottimo mix tra interazione diretta e indiretta. Lo ritengo un eccellente esempio di gioco all'italiana.

06/10/2013
Power Grid: Factory Manager 8,0

Commento basato su poche partite (4-5).

Mi è sembrato un ottimo gioco, dalle meccaniche solide ed eleganti, ben ambientato, grafica ottima e materiali di qualità, coinvolgente. Però è troppo "calcoloso", e probabilmente alla lunga diventa ripetitivo, ma secondo me può rimanere un ottimo titolo se giocato una volta ogni tanto.
Inoltre, mi sembra buono come "Acchiappa novizi di secondo livello": credo possa essere goduto di più da chi non ha l'esigenza/abitudine, come i giocatori esperti, di farsi mille conti, sebbene non sia così semplice da poter essere capito e apprezzato da un giocatore completamente "vergine".

10/01/2011
Genoa 8,0

Un classico, come votarlo meno di 8? È il gioco di trattative per eccellenza (leggi: se non ti piacciono le trattative scappa a gambe levate, se ti piacciono fiondatici a occhi chiusi).
L'unico problema che ho notato nelle poche (5-6) partite che ho fatto, è che pare durare un po' troppo; non dico necessariamente in termini di tempo (quello non necessariamente è un male: se ci si sta divertendo meglio che duri di più, no?), ma soprattutto in termini di ripetitività del gioco all'interno della stessa partita.

28/11/2011
Bohnanza 8,0

Uno dei più divertenti filler che conosca. Di pregi ne ha a palate: regolamento semplicissimo, interamente basato sulla trattativa (quindi interazione altissima), completamente indipendente dalla lingua, ecc.
Quanto ai difetti, tutto ciò che mi viene in mente è che forse in una partita con esperti misti a niubbi, questi ultimi vengono troppo facilmente messi a giro (d'altronde, è un difetto comune a quasi tutti i giochi), il che vuol dire che difficilmente questi vinceranno ma probabilmente si saranno divertiti comunque e vorranno farne un'altra!
Altri piccoli nei sono la durata (per essere un filler, dura qualche minuto di troppo: non che ci si annoi, però a volte c'è poco tempo e devo scartarlo), e il range di giocatori possibili (3-5 è un po' pochino per un gioco così semplice, ma l'edizione italiana include l'espansione per 2-7).

10/01/2011
Rise of Empires 8,0

Commento basato su poche (3-4) partite.

Sono entusiasta da questo gioco, a mio parere uno dei migliori di Wallace. Estremamente tattico, molto strategico, decisamente profondo nel complesso. Fattore casuale nullo (il che, per un gioco del genere, lo reputo senza dubbio un pregio). Può divertire o meno, ma mi sembra innegabilmente un giocone molto ben fatto.

Per ora mi tengo basso con un 8, ma penso che fra qualche altra partita passerà a 9.

28/01/2012
Imperial 2030 8,0

Il gioco è praticamente identico al suo fratello maggiore. L'unico cambiamento che mi sembra di una qualche rilevanza è che, di fatto, risulta un po' più wargame: qui picchiarsi, e farlo bene, è più importante che in Imperial.
Come gioco in sé è un capolavoro, ma sconsiglio l'acquisto a chi ha già il base: sarebbe praticamente un doppione.

09/12/2011
Quietville 8,0

Davvero un ottimo filler, uno dei migliori.
Veloce e impegnativo al punto giusto, meccanica estremamente elegante, scorre che è una bellezza. Molto molto divertente.
Purtroppo, però, in 5 è piuttosto brutto perché essendoci 5 carte in gioco ci si ritrova sempre nella stessa situazione (a meno di passi).

10/01/2011

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