
Bel titolo. Immediato nelle regole.Alta interazione. Materiali buoni. Forse leggermente calcolabile alla lunga ma da provare sicuramente.
Spyrium is set in an alternate world, an England set in a steampunk-based universe. Players build factories, needing workers to manage the production of a commodity previously unknown to us called "Spyrium". Producing Spyrium in one factory, then processing it in the next results in victory points (VPs) for that particular player. Alternatively, Spyrium can be purchased, but the material is rare and expensive, and players are constantly scraping for money.
Only those who from the beginning of the game manage to increase their regular income or their base of permanently employed workers (who can be used again and again to raise money) will be flexible enough to get their hands on the important end-of-game buildings to generate many VPs.
The circular nature of the game is flexible as each player can decide for himself when to move out of the placement phase and into the activation phase. With the two tracks in the game, those involved with delivery during the worker phase can then be used to raise money, to purchase an adjacent card, or to work on their own in an idle factory. All of these things are important, but in the end only the player who has dealt best with the lack of money, workers, and Spyrium will win.
Per questo gioco non ci sono eventi, se vuoi puoi contattare la redazione per pubblicare degli eventi collegati a questo gioco.
Un gioco con una buona dose di : strategia, tattica, interazione tra i giocatori, regole molto semplici ed il tutto a fortuna zero, un gioco dove ogni mossa può avere conseguenze profonde sullo svolgimento della partita.
Da pochi elementi l'autore ha saputo creare qualcosa di abbastanza strutturato e profondo.
Ottimo gioco, ben strutturato, semplice nel regolamento ma difficile da padroneggiare, comunque mai banale. Downtime che scende cominciando a conoscere le carte e tempi di gioco che si accorciano. Mi diverte molto e lo gioco sempre volentieri, anche perchè viste le dimensioni ridotte della scatola, è ottimamente trasportabile.
Molti non ce la fanno proprio a commentare il gioco senza fare il paragone.
Avete presente Caylus?
Si? Allora dimenticatevelo, perchè questo Spyrium non c'entra niente, nel bene e nel male.
Ci troviamo di fronte ad una rivisitazione dei classici giochi di piazzamento lavoratori, infatti pur avendo delle meccaniche già viste(ricorda un pò Hermagor, un pò Tzolkin)in Spyrium sono miscelate in un modo ottimale, risultando molto teso, fluido veloce e appagante. Insomma è un gioco all'apparenza semplice, dove conta sia l'aspetto tattico che quello strategico a lungo termine, ci sono solo 3 risorse ma gestirle bene è una bella sfida perchè c'è tanta interazione e quella sensazione di coperta corta che dura in tutti i 6 turni del gioco. Il rapporto tra profondità e durata è ottimo, le partite vanno dalla mezz'ora in 2 giocatori all'ora e mezza in 5. Anche la scalabilità risulta ottima, è più scacchistico in 2 e più claustrofibico in 5 giocatori.
Avevo anche io dei dubbi sulla longevità, ma dopo alcune partite non ho trovato particolari problemi, non ci sono carte più forti o strategie prestabilite, puoi dedicarti ad una di queste o fare un pò di tutto, e tutte le tecnologie hanno il loro perchè.
Mi è piaciuto molto, per me è un 8,5.
Un gioco volutamente leggero. Il suo problema è che è il fratello di Caylus e quindi ci si aspettava chissà che cosa, mentre ci troviamo di fronte "solo" ad un gestionale dinamico, con molta interazione, veloce, snello e con pochi fronzoli, anche se io personalmente non ne sopporto l'ambientazione (non che si senta, del resto). Promosso, ma tra i gestionali light preferisco altri titoli.
Rivedo il voto al rialzo (da 8 a 9) dopo diverse partite in 2-3-4-5 giocatori.
Trovo che Spyrium sia un titolo piacevolissimo e veramente ben fatto, con il maggior punto di forza nella combinazione vincente profondità + rapidità di gioco + interazione elevata. In 2 si gioca effettivamente in meno di mezz'ora e scala ottimamente. Per quanto riguarda le strategie, è vero che la scelta non è ampia, ma dopo parecchie partite mi rendo conto che questa mancanza è più che compensata dalla varietà di scelte tattiche a disposizione e dal fatto che bisogna stare attenti perché ogni minimo errore costa. Sono stato sorpreso dal fatto che in più di una occasione alla fine hanno vinto la partita giocatori che non seguivano in modo chiaro né la strategia delle fabbriche né quella delle palazzine; hanno invece approfittato in modo ottimale di tutte le occasioni buone per fare punti e senza sbagliare.
Proprio bello.
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