Perchè attribuisco un ottimo voto: proprio per l'essenzialità evidenziata dal recensore che però si coniuga ad una meccanica perfetta, che tiene viva l'interazione in qualsiasi numero di giocatori e concentra la sfida su scelte di sviluppo che hanno tutte un preciso senso in ordine al risultato finale. Mi piace la coperta corta quando non è scarsità artificiale. In questo caso ci vedo il profondo playtest effettuato. Nulla è inutile. Inoltre, mi piace la grafica cupa con cui si rappresenta un eventuale sviluppo industriale fondato sulle miniere (difficile non immaginarlo cupo!). Ho fatto solo 7/8 partite ma credo invece che la longevità sia buona, non intravedo strategie fisse su scelte che paghino più di altre. Ogni partita fatta ha determinato combinazioni diverse a causa dell'uscita delle carte in sequenza diversa ed a causa della citata interazione. Tale variabilità permette solo in parte una strategia e necessita anche di tattica, ciò dovrebbe deporre per la longevità. Mi piace, non ci trovo alcuna sbavatura. E poi le tecniche hanno tutte un senso, la capitalizzazione, il taylorismo.....quale magnifica semplicità, i tre fattori della produzione, capitale, lavoro e tecnologia; un estratto di economia basilare alla Adam Smith (siamo in inghilterra no???) per un gioco molto tedesco che propone la ricerca della perfetta allocazione delle risorse. Alzo a 10. Un gioco per essere grande non deve necessariamente durare 3 ore. Lo trovo perfetto!
Dopo più di 5 anni di pausa, rigiocato. Rimane un gioco perfetto. Che voto bisogna dare ad un gioco che unisce profondità e semplicità. Sa rendersi giocabile con poco studio del regolamento e poi però ci si affina e cresce, pian piano, giocando. Voto confermato, si.