Recensioni su Race for the Galaxy Indice ↑

  • | 1 commento
    Race for the Galaxy, prodotto dalla Rio Grande Games, è un gioco in cui le carte sono il fulcro di tutto: sono sviluppi tecnologici, pianeti da colonizzare, "monete" e anche beni di produzione.
    Autore:
    liga

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Race for the Galaxy: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
69308
Voti su BGG:
55587
Posizione in classifica BGG:
78
Media voti su BGG:
7,74
Media bayesiana voti su BGG:
7,63

Voti e commenti per Race for the Galaxy

9

Penso che tra tutti i titoli che ho avuto la fortuna di provare ad Essen, sebbene sia un'evoluzione di San Juan penso che sia il migliore. In effetti le prime due partite servono per acquisire al meglio la simbologia riportata su ogni carta, poi va liscio come l'olio ... visto l'elemento aleatorio della pesca delle carta, sicuramente ogni partita sarà diversa dalla precedenti.

8

Rispetto a San Juan offre più alternative strategiche ma ho l'impressione ( da verificare) che alla lunga tutti i movimenti saranno meccanizzati.
Un voto in più per la bellezza della carte

8

Un gioco che ha saputo prendermi da subito. Lo trovo totalmente avvincente con un'esperienza di gioco davvero intensa se confrontata con la breve durata. Le illustrazioni delle carte sono davvero curate ed una nota di merito va al sistema di icone che rappresenta una sintesi eccezionale del regolamento, tuttavia il gioco non è totalmente esente dalla dipendenza dalla lingua. Gli unici difetti di questo titolo sono da individuarsi nella complessità della prima partita che taglia fuori giocatori occasionali, inoltre si gioca praticamente in solitario con poca interazione tra i giocatori. In conclusione uno dei migliori titoli del 2007.

6

Se vi piace San Juan vi piacerà Race for the Galaxy, a me fanno lo stesso effetto: giochi di carte un po' piatti. Race for the Galaxy presenta più combinazioni per le carte, ma annulla quasi del tutto l'interazione tra i giocatori, quindi guadgna qualcosa e perde qualcosaltro. Il voto rimane lo stesso: tiepida sufficienza.

5

Giocato una sola volta, in 4, io con il popolo guerriero. Ho pescato quasi solo carte favorevoli al mio popolo (e non sono poche). Praticamente il gioco ha fatto tutto da solo, ho usato dall'inizio alla fine la stessa carta "azione", ho vinto senza riflettere nemmeno un secondo (ma non era un gioco di strategia?). Verso la fine mi ha insidiato solo un altro giocatore, anche lui ben fortunato nel pescare le carte per le sue combo. Risultato? Ho sorriso dall'inizio alla fine, mi sembrava una situazione assurda. Però l'idea non è male e Liga ha giocato più partite del sottoscritto.
I simboli sulle carte a prima vista fanno cadere la mascella e promettono fatiche enormi... in realtà basta poco, meno di quel che si dice nella recensione (secondo me) per venire a capo dei simboli. Però non abbastanza in fretta da essere gioco da proporre a nuovi giocatori, nonostante sia alla fine semplice nella meccanica.
Per concludere: credo abbai seri problemi di bilanciamento e forse una maggiore interazione tra giocatori, anche distruttiva, potrebbe aiutare a gestire la sorte in una partita. La grafica la trovo vecchia, davvero vecchia e fredda. Mi permetto di dare un giudizio sun una singola partita perchè non ne farò un'altra, così com'è. - [Autore del commento: qippa]

8

Il miglior gioco visto a Essen (e la dico lunga). Sarà che tutto cio' che è Fantascenza mi entusiasma, ma la possibilità di non spostare cubetti di legno in lungo e in largo sul tavolo mi ha fatto amare molto questo gioco.

8

Bellissimo. La meccanica di base è la stessa di San Juan, a cui ho fatto poche partite poichè non lo posiedo. Ho potuto dunque apprezzare di più questo gioco, la cui ambientazione fantascientifica (di cui sono appassionato)fa salire ulteriormente il voto.

8

Non posso che concordare con Liga. L'ho provato in camper da Essen con lui e gli altri della spedizione e prima in fiera in 4. 5 partite in totale e mi sono divertito a provare strategie differenti. Concordo che all'inizio sembra ostico e confuso, ma una partita aiuta in fretta a capire strategie e meccanismi, e dopo la seconda si è già pronti per cambiare modalità a seconda di come si sta evolvendo la partita (in questo un minimo di interazione con gli altri c'e', scegliere in troppi la stessa strategia porta inevitabilmente a perdere). Per ora ho fatto il militare, il produttore di Minerali, il consumatore/mercante, l'alieno e il tecnologo e ho avuto possibilità in tutti i casi. Certo, forse occorre un pizzico di fortuna per poter sistemare le combo vincenti, ma una buona strategia e' fondamentale per arrivare preparati nel momento fatidico. Godibile.

7

Do due voti in più a questo titolo rispetto a San Juan. E' in effetti decisamente migliore: primo ha due fasi di costruzione cosa che può ovviare al problema di cui soffriva molto San Juan, ossia la corsa alla costruzione, saltata una fase di costruzione era molto difficile recuperare. Inoltre il gioco può finire oltre che per numero di carte giocate anche per punti vittoria finiti, questo è molto positivo proprio perché il gioco acquista un valore aggiunto: si può scegliere di far concludere la partita prima e nel modo che può dare più vantaggi, non solo, ma prendere punti durante la partita crea un vantaggio a chi gioca meglio rispetto a chi va veloce a costruire. In questo senso l'alternativa rende il gioco migliore.

Inoltre il gioco non ha il problema dei ruoli, tutti possono scegliere quello che si vuole, senza limitazioni.Questo permette di ovviare al problema annoso del chi gioca prima che può scegliere il ruolo sbagliato e lasciare un ruolo vincente al giocatore successivo (problema di cui soffre anche Puerto Rico), ma anche al fatto che i giocatori sono più liberi di scegliere... Ovvio l'interazione si perde tutta, ma dicono non sia più importante... (guardate il pessimo Anno del Dragone...).

Insomma un titolo discreto che può piacere molto o poco, ma un titolo discreto.

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