Gli Imperdibili: i migliori giochi da tavolo del 2016

Anno eccezionale, questo 2016, che rivaleggia con il passato 2012 per la testa della classifica tra i migliori e più densi di giochi memorabili.

Approfondimenti
Giochi

Per chi si fosse perso il primo articolo, in cui sono spiegati i criteri con cui vengono redatti tutti gli altri, lascio qui il link, in modo tale che uno possa andare a recuperare l'introduzione e farsi un'idea.

In breve si tratta di selezionare i giochi migliori senza barriera alcuna, da quelli per bambini ai wargame per grognard, di anno in anno, con una sola discriminante tra quelli proposti in lista: una soglia che divide i capolavori dai giochi "solo" ottimi.

Terraforming Mars
La copertina di Terraforming Mars

Gioco incentrato sulla terraformazione del pianeta Marte. Dovremo portare i livelli di ossigeno, acqua e temperatura a valori ottimali per la sopravvivenza della specie umana e innescare così il termine della partita, momento in cui si valuterà chi ha fatto più punti vittoria. Il meccanismo base è la costruzione di un proprio motore economico e produttivo, dato dalla moltitudine di carte presenti della scatola, che vengono distribuite (o scrlte mediante draft, se si sceglie tale opzione) tra i giocatori all’inizio di ogni round. Tali carte hanno gli effetti più disparati ed entrano in combo per fornire molteplici modi per ottenere punti. 
Fanno seguito al gioco moltissime espansioni, ma nessuna di esse è davvero necessaria e la scatola base si rivela completa e longeva.

Star Wars: Rebellion

Sarò breve: probabilmente il miglior gioco a tema Guerre Stellari mai prodotto. Konieczka, uno che ha già dimostrato di saperci fare con le licenze, riesce nell’impresa di condensare un’intera trilogia – e poi anche “Rogue One” – dentro una scatola: due (due!) giocatori si affrontano, l’imperiale che deve stanare la base della feccia ribelle nascosta in uno dei trentuno sistemi planetari della galassia lontana lontana dispiegando la sua immensa forza militare possibilmente evitando gli intoppi logistici, il suo avversario che deve vivere di scorribande e sabotaggi pur di ottenere sufficiente reputazione.
Peraltro l’unica vera pecca del gioco, il sistema di combattimento, è stata pressoché sanata dall’espansione.
Un capolavoro.

Great Western Trail

Il gioco più famoso ed apprezzato di Alexander Pfister, da poco ripubblicato in una seconda versione con qualche piccola modifica e limatura. La particolarità del gioco sta nella creazione, da parte dei giocatori, di un percorso circolare che attraversa tutto il tabellone, lungo il quale tutti dovranno cercare di sfruttare al meglio la propria mano di carte e le altre mosse per ottenere soldi e punti vittoria. Il gioco comprende tre macro-strategie (cowboy, ferrovieri, ingegneri), rappresentate da altrettante tipologie di personaggi acquisibili. Si può vincere con tutte e tre e richiedono un diverso approccio alla partita.
A dispetto della complessità, il gioco scorre via liscio e fluido.

Aeon's End
Aeon's end copertina

Un deck-building innovativo come non se ne vedevano da anni. In Aeon’s End siete i sopravvissuti ad un’apocalisse che ha visto la Terra invasa da demoni di ogni sorta. Pochi insediamenti umani sopravvivono, tra cui la vostra Gravehold e i superstiti si servono della stessa magia che ha portato i demoni sul pianeta, per contrastarli e sconfiggerli. Almeno per un altro giorno. Il gioco è composto essenzialmente di carte e il meccanismo di deck-building prevede che gli scarti non vadano mai rimescolati, dando al giocatore la possibilità di gestire le carte giocate in modo da prevedere le mani future che gli capiteranno. 
In ogni partita si affronta una diversa Nemesi, ovvero un demone con caratteristiche regole uniche e si cerca di sconfiggerlo prima di morire o prima che lui distrugga Gravehold.

Cry Havoc
Copertina di Cry Havoc

Vincitore del Magnifico 2017, è un dudes on a map prodotto dalla Portal Games che sfoggia fazioni asimmetriche e soprattutto idee meccaniche degne di nota. Quattro popoli si scontrano sulla superficie di un pianeta per impossessarsi delle risorse in esso contenute. Ogni turno i giocatori utilizzano una mano di carte multifunzione per far arrivare nuove truppe, spostarsi, combattere, progredire tecnologicamente e modificare il proprio mazzo, in modo da divenire sempre più efficienti. Il punteggio di fine round non è automatico, ma va innescato da qualcuno dei partecipanti, che rinuncia però così ad una preziosa azione, in cambio di un bonus in punti. Anche il combattimento è particolare, effettuato con una sorta di asta su tre settori, su cui si innestano i modificatori delle carte.

Pax Renaissance

Se non avete mai giocato un Pax, probabilmente non vi conviene partire proprio da questo. Tuttavia, se siete abituati ai giochi complessi, opachi e sfaccettati ed avete il gruppo giusto, non abbiate paura e recuperate questo capolavoro. Si tratta di impersonare signori rinascimentali che espandono la propria rete economica, religiosa, militare e politica su tutta Europa. Il gioco contiene tutti gli elementi tipici dei Pax: una fila di carte comuni a prezzo crescente da cui acquistare, diversi modi per vincere la partita, il finale innescato volontariamente dai giocatori, interazione diretta e un forte bash the leader per ostacolare chi è in testa.
Un gioco sicuramente difficile, con un regolamento non facile, ma che si gioca in poco meno di novanta minuti e ripaga ogni minuto speso a impararlo.

Tramways

Tra i giochi di Alban Viard, questo è probabilmente il più famoso ed apprezzato tra i giocatori esperti. Parliamo di un gioco di costruzione rete e pick-up&deliver, in cui ciascuno deve costruire la propria rete tramviaria tra gli edifici della città e portare poi i passeggeri all’edificio di destinazione, guadagnando ogni volta un bonus diverso a seconda del colore. Il gioco è card-driven e, oltre a fare i conti con le carte che ci capitano in mano ogni turno, dovremo anche fare deck-building durante la partita, scegliendo ogni round tra carte sempre nuove, alcune delle quali potrebbero anche essere negative. Ecco perché diviene così importante l’ordine di turno, stabilito in ogni round con un’asta feroce e dispendiosa, nella quale occorre stare davvero molto attenti ai rilanci.
Prevista un’edizione deluxe su Kickstarter.


----- SOGLIA DEL CAPOLAVORO -----


Scythe
Copertina di Scythe

Gioco che ha scalato le classifiche e consolidato la fama della Stonemaier Games. In Scythe si parla di un passato ucronico, a inizio Novecento, in cui i vari popoli europei competono per risorse e territorio battagliando grazie a giganteschi mech. La selezione azioni è la meccanica centrale, realizzata sfruttando due plance giustapposte che associano le varie azioni in modo sempre diverso tra giocatore e giocatore. Parliamo di una sorta di 3X in cui manca la parte di esplorazione e la battaglia è spesso limitata: ha molto più peso la minaccia di una guerra che non la guerra stessa, che comunque non manca, specie se presenti alcune fazioni più belliche. 
Un ottimo ibrido german-american che si fa notare anche per cura dei materiali e dei disegni.

Arkham Horror: The Card Game
Arkham Horror the card game copertina

Gioco di carte basato sui miti di Cthulhu. Come per tutti gli LCG, si parte da una scatola base, in questo caso già discretamente nutrita, per poi integrare il gioco con nuove uscite sia di singoli mazzi, che di scatole più grandi. Ogni nuova confezione ha un contenuto definito: non c’è l’aspetto collezionabile dei CCG.
In questo caso le avventure prevedono un deck-building pre partita da parte dei vari personaggi e poi lo svolgimento di una trama, anch’essa guidata dalle carte. Tra una partita e l’altra è possibile spendere l’esperienza accumulata per modificare il proprio mazzo, adattandolo alla sfida successiva. A patto di sopravvivere, ovviamente.
Tra i molti giochi dedicati a Lovecraft e ai suoi Grandi Antichi, questo, nonostante l’assenza di tabellone e miniature, è forse quello che meglio riesce a ricrearne le atmosfere malsane e soverchianti.

Mansions of Madness: Second Edition
Copertina della seconda edizione di Mansions of Madness

Una casa infestata, in cui un gruppo di investigatore dell’occulto si addentrano. Diversamente dall’edizione precedente, qui sarà un’app e non un Signore Oscuro a guidare i passi dei giocatori all'interno della magione. In questo modo si garantiscono partite sempre diverse e setup  più rapido, a patto di avere a che fare con uno schermo.
I giocatori devono esplorare, raccogliere indizi, scoprire il mistero che si annida tra le mura della vecchia casa, il tutto mentre combattono esseri sovrannaturali e cercano di fermare un male infinitamente più grande di loro.

Mechs VS Minions

Un gioco che è un piacere per gli occhi e anche da giocare. All’interno di una grossa scatola, trovate miniature predipinte e altri materiali di prima qualità. Il gioco è un collaborativo puro in cui quattro personaggi affrontano una serie di missioni a difficoltà progressiva, tra mine da trasportare, boss da sconfiggere, lava da evitare e un sacco di nemici pronti a danneggiarvi. La meccanica base è quella della programmazione azioni, per cui tutti scelgono una carta azione tra quelle sorteggiate nel round in corso e la piazzano in uno slot del loro robot. Poi ogni robot eseguirà i comandi per i quali è stato programmato, da sinistra destra. Purtroppo ogni danno subito va a modificare o alterare questa sequenza e l’efficienza della vostra programmazione, potenzialmente risultando in una catastrofe per la missione.

Lorenzo il Magnifico
Copertina del gioco in scatola Lorenzo il Magnifico

Classico gestionale, in cui stavolta il motore delle azioni sono i dadi lanciati ad ogni round, comuni a tutti. Questi stabiliscono la forza per il lavoratore dello stesso colore, appartenente ai vari giocatori. Poi il gioco prosegue con lo stile classico del piazzamento lavoratori, nel tentativo di acquisire risorse e soprattutto carte che sono di quattro diversi tipi e colori, con scopi differenti. Come sempre, chi alla fine avrà accumulato più punti risulterà vincitore.
Sebbene ci siano giochi di piazzamento lavoratori più importanti e da recuperare prima di Lorenzo il Magnifico, il gioco rimane comunque un prodotto ben confezionato e degno di nota.

Captain Sonar

Un party game fino a otto partecipanti, in cui si impersona l’equipaggio di un sottomarino. Si formano due squadre, in cui ogni giocatore riveste un ruolo ben preciso, con un compito specifico: dare gli ordini, tracciare la rotta, gestire i sistemi di bordo. Lo scopo è quello di affondare il sottomarino avversario prima che lui faccia lo stesso a voi. Si può giocare o in tempo reale, con un ritmo frenetico, oppure a turni alterni, per una partita più ponderata. 
Ottimo specialmente in sei, in modo che tutti facciano un ruolo fondamentale.

Santorini
Santorini

Un astratto per due, caratterizzato da materiali piacevoli e ben realizzati, per costruire una città in 3D. Non solo, ma Santorini diviene anche un gioco asimmetrico, nel momento in cui si decide di utilizzare i poteri speciali degli dei, diversi per ogni giocatore.
Ne deriva un astratto elegante, con poche regole, profondo, bello da vedere e sempre diverso nelle implicazioni strategiche.

Tyrants of the Underdark
Tyrants of the Underdark: copertina

Probabilmente il gioco che meglio mescola controllo territorio a deck-building. In Tyrants of the Underdark controlliamo una famiglia di drow (elfi oscuri) lanciata verso il controllo del mondo sotterraneo. Questo controllo si esplica tramite un sistema di maggioranze nei vari luoghi contesi, ma anche uccidendo subdolamente le truppe nemiche. Il motore del gioco è un mazzo di carte ottenuto mescolando ogni volta due mazzi diversi, scelti tra i sei presenti nella scatola. Ogni mazzo darà alla partita caratteristiche differenti. Inoltre dovremo sempre scegliere tra lo sfruttare molto a lungo una carta, oppure metterla in riserva per ottenere più punti vittoria.

Flamme Rouge
Flamme rouge: copertina

Le corse in bicicletta, tra circuiti prestabiliti ed altri inventati dai giocatori, grazie alla plancia modulare. Ogni partecipante controlla due ciclisti – un passista e uno sprinter – e dovrà pensare a come spendere bene le proprie carte dalla mano per farli viaggiare compatti e tirare la volata finale.
Pur nella sua semplicità, il gioco introduce concetti come le salite, le discese, i diversi terreni, il gruppo, la scia. 
Il giusto mezzo tra gioco family e la simulazione, che può soddisfare gli appassionati dello sport e anche i giocatori più esigenti.

Kingdomino

Un altro gioco semplice che ha mietuto consensi. Kingdomino reinventa il domino, mettendo i giocatori nei panni di sovrani in procinto di costruire il proprio regno. Le regole sono semplicissime: ad ogni turno si sceglie una tessera tra quelle esposte e la si piazza nel proprio puzzle, al contempo anche decidendo l’ordine di turno per il round successivo. Il punteggio premia diversi piazzamenti e le scelte, seppur limitate, sono sempre interessanti.

Conan
conan copertina

Uno skirmish cha ha come protagonista Conan il barbaro e tutti i personaggi dei libri di Howard. Un giocatore controllerà i cattivi di turno, con un sistema di attivazione progressivo: quando un gruppo di nemici è stato attivato, la sua tessera finirà in fondo alla coda, rendendone più dispendiosa l’immediata riattivazione. Gli altri giocatori controllano invece un eroe a testa, decidendo come spendere, nella sua scheda, i punti fatica a disposizione. Tutta la struttura del gioco è molto aperta e libera, lasciando in mano ai giocatori importanti decisioni strategiche e tattiche e fornendo molte opzioni senza però mai appesantire le regole generali.
La varietà di scenari e di espansioni lo rende un gioco praticamente infinito.

Vast: The Crystal Caverns
Vast copertina

Uno dei giochi più pazzi degli ultimi anni, che ha lanciato la Leder Games nel settore. Parliamo di un gioco a ruoli asimmetrici, in cui tale asimmetria è portata all’estremo: ogni giocatore ha regole proprie, sia per giocare, che per vincere. In questo caso una caverna deve crescere e completare le sua ramificazioni; un cavaliere deve stanare un drago ed ucciderlo; il drago deve risvegliarsi del tutto e raggiungere la sua piena potenza; i goblin devono cacciare il cavaliere che ha disturbato il loro regno; infine il ladro deve rubare quanti più tesori possibile senza farsi ammazzare prima.
Ciascuno di questi personaggi interagisce con gli altri in un balletto delicato e invisibile, cercando di alterare l’equilibrio del tutto a favore della sua parte.

Codex: Card-Time Strategy – Deluxe Set
Codex Logo

Molti di voi non lo avranno nemmeno mai sentito nominare. In ogni caso qui in Tana trovate la recensione. Parliamo di un gioco che vuole essere un valido sostituto a Magic the Gathering, almeno come profondità di gioco, perché si propone in partenza di costruire un pool di carte predefinito e stabile e non essere un collezionabile. In Codex costruirete il vostro mazzo assemblando tre mazzetti che possono appartenere alla medesima fazione o anche a diverse. Poi inizia la battaglia, con punti magia, edifici costruiti, poteri speciali.
Davvero un prodotto ben fatto, molto profondo e rifinito, rimasto purtroppo di nicchia per prezzo e grafica poco invitante.

Si ringraziano per i contributi: sinclair, s83m, Il Signor Darcy, linx, Peppe74, Rosengald, Iugal, Gen0, Pennuto77, dave2306, cosarara, dimarco70, Fabio Cambiaghi

Commenti

Wow che bell'annata!

Mansions of Madness: Second Edition è un gioco da tavolo o un video gioco da tavolo? 

Annata super, anche sotto la soglia del capolavoro ci sono tanti giochi che potrebbero stare sopra tranquillamente! 

No dai "Tiranni dell'Underdark" è un capolavoro punto :) scalabilità? Ottima, accessibilità? Ottima (facile da spiegare e da capire) durata? Ottima (entro le 2:00 Max se in 4) meccaniche? Perfette (miglior deck building con ben 6 mazzi per creare tantissime combinazioni)e presenta inoltre ottime dinamiche di controllo del territorio e maggioranze. interazione? Molto alta (sia indiretta che diretta). Grafica? Le carte sono bellissime (il tabellone è anonimo ma fa il suo). Longevità: elevata in quanto i numerosi mazzi assicurano sempre un'esperienza di gioco diversa. Per quanto riguarda, invece, i materiali effettivamente potevano essere di più alta qualità; ma personalmente preferisco i tokens di cartone agli ancora più costosi tokens di plastica. Insomma, non vedo alcun difetto in Tiranni (se non materiali di cartone e un manuale troppo sintetico) che gli impedisca di salire all'Olimpo :) 

Ma basta con sto Cry Havoc!

Non è un capolovoro, non è neanche un ottimo gioco ma è un gioco dimenticabilissimo (e, infatti, dimenticato), e per di più è il più grande errore del Goblin Magnifico, e dopo 6 anni siamo ancora qui a difendere l'errore!?

Se poi penso che Scythe non è considerato un capolavoro solo qui, mah...

Scythe meso della categoria dei "soglia dei capolavori" è davvero triste :( Perchè?

ho recuperato scythe solo quest'anno, e non so neanche io perchè abbia aspettato tanto (il prezzo forse? =)) perchè è veramente un gioco fatto bene. capolavoro?  noi lo giochiamo con le espanzioni (tranne quella "narrativa" ) e le partite scorrono via veloci e divertenti. l'autore è riusciuto nella non facile impresa di creare un "puzzle" ad alta variabilità con l'iterazione fazione/plancia azioni, ed amalgamarlo efficacemente con il movimento/controllo sulla mappa, riuscendo a creare un flusso di gioco fluido come pochi. beh, nel suo genere, gli ibridi, capolavoro ci può stare. poi attendo con ansia (e pledge) annunaki che mi sa che è proprio uno scythe 2.0....

aggiungo pure i miei 2 cent su TM. capolavoro, certo. però le espanzioni aggiungono parecchio in termini di variabilità ed anche di meccaniche e strategie per vincere, al costo di allungare i tempi della partita di un oretta( sopratutto turmoil). opinione di minoranza ma per me turmoil aggiunge davvero tanto ad un gioco che si, non aveva forse bisogno, ma perchè non renderlo più profondo? tanto la lunghezza lo colloca già solo col base sulle due e mezza/tre ore...sicuro è gioco da sacrificio giornata....

comunque un anno EPICO per il gdt...

Che anno il 2016! A mio gusto personale Scythe entrava sopra la soglia del capolavoro, ma cmq mi sembra che la concorrenza fosse agguerritissima con così tanti ottimi titoli! 

Cry Havoc inserito nella lista a forza perchè magnifico ma, a dire il vero ( e come da mia previsione) se ne sono ampiamente perse le tracce e lo si ritrova solo nello sgabuzzino con il cartello "dimenticatoio".

Scythe giustamente in quella posizione di classifia, a mio parere. Un buon gioco, nulla più: salito agli onori della cronaca per la qualità della produzione.

santorini non puo non essere considerato come un capolavoro, almeno con riferimento agli astratti.

profondità enorme con 2 regole in croce, ogni partita è diversa dall'altra a prescindere da qualasiasi elemento di variabilità (versione senza divinità), giocabile da chiunque... e riesce a essere relativamente ambientato pur essendo un astratto.

scythe ben sotto la soglia del capolavoro, lorenzo il magnifico ottimo gioco

Cry Havoc non è un capolavoro, non è manco un buon gioco. Un design molto mediocre che promette tanto e non mantiene nulla. Pure TFM non si può vedere. 

Per il resto c'è Pax Ren e questo mi basta.

Concordo con mettere Scythe in riserva. 

Annata spettacolare, poco da dire.

Aldilà di pareri personali e critiche su cosa andava messo nei Top o meno, io mi diverto sempre un sacco a leggere questa rivista e in generale a sentire cosa ne pensi. Bravo Agzaroth, continua così!!!

Fabioborga84 scrive:

Aldilà di pareri personali e critiche su cosa andava messo nei Top o meno, io mi diverto sempre un sacco a leggere questa rivista e in generale a sentire cosa ne pensi. Bravo Agzaroth, continua così!!!

Che poi è lo scopo per cui stiamo scrivendo questi articoli.

La domanda che sorge spontanea adesso è la seguente: a quale anno ci si fermerà (perché ancora troppo presto per esprimere un resoconto)?

Per quanto mi riguarda, forse avrei sostituito le posizioni di Scythe e Terraforming Mars. Per il resto trovo giusto inserire Great Western Trail e avrei aggiunto tra i capolavori Solarius Mission.

Tra i degni di essere citati sotto la soglia del capolavoro (tolte le molte riedizioni): Lorenzo, Dynasties, Kepler-3042, First Class, Oracle of Delphi.

 

Per me Terraforming Mars è il miglior gioco di quell'anno o meglio è il gioco di quell'anno che alla fine ho giocato più spesso. Great Western Trail viene subito dopo nel mio cuoricino

Atreyus scrive:

Ma basta con sto Cry Havoc!

Non è un capolovoro, non è neanche un ottimo gioco ma è un gioco dimenticabilissimo (e, infatti, dimenticato), e per di più è il più grande errore del Goblin Magnifico, e dopo 6 anni siamo ancora qui a difendere l'errore!?

Se poi penso che Scythe non è considerato un capolavoro solo qui, mah...

In Tana ci sono correnti di pensiero. Poi guardi fuori da qui e le opinioni su certi giochi cambiano. Ci sta, è una comunità ristretta questa. Ma nessuno impone giudizi, va bene così. 

Che poi...non siete d'accordo? Benissimo, scrivete un articolo/recensione/approfondimento a riguardo, non limitatevi ai commenti

Ma basta con sto Cry Havoc!

Non è un capolovoro, non è neanche un ottimo gioco ma è un gioco dimenticabilissimo (e, infatti, dimenticato), e per di più è il più grande errore del Goblin Magnifico, e dopo 6 anni siamo ancora qui a difendere l'errore!?

Se poi penso che Scythe non è considerato un capolavoro solo qui, mah...

Concordo.

Un gioco che è uscito con evidenti difetti di gameplay e scriptato come  pochi.

Non so come abbia fatto a vincere il Magnifico, in un anno in cui sono usciti giochi veramente stupendi, e come possa ancora essere considerato un capolavoro.

Boh, sono i misteri della fede.

odlos scrive:

Oracle of Delphi.

 

Ma veramente? L'Oracolo di Delfi? Quello di Feld?

Io l'ho trovato un gioco veramente obbrobrioso e sono un fan di Feld!

Strano, perché di solito abbiamo gusti abbastanza simili...

s83m scrive:

Che poi...non siete d'accordo? Benissimo, scrivete un articolo/recensione/approfondimento a riguardo, non limitatevi ai commenti

Sarebbe da scrivere un articolo sulle migliori/peggiori annate della giuria del Magnifico. :-P

Il 2016 è stato l'anno peggiore! :-D

PS non te incazzà!

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