Classifica personale di Mastergame82

Go west è un gioco semplice, ma un po meccanico e quindi non a tutti potrebbe piacere.
Il vostro scopo è quello di trasportare le carovane dalla zona più orientale dell'america a quella più a ovest.
Durante questo trasporto di carovane voi potete fare i punti, grazie all'utilizzo delle carte che vi permetteranno di piazzare le carovane nelle relative zone dell'america.
Risulta un po complicato capire il metodo utilizzato per il punteggio, tuttavia il gioco non è brutto, ma ci vogliono più partite per apprezzarlo fino in fondo.
Se non fosse per la sua meccanicità nel calcolo dei punteggi gli avrei dato di più.

Gioco divertente, basato essensialmente sul piazzamento. Di per se il gioco sembra semplice, ma in relatà si dimostra molto corposo.
Tuttavia è troppo difficile da imparare e a qualcuno potrebbe dare fastidio: il regolamento non è chiaro e ci vuole tempo per imparare tutte le meccaniche del gioco. Non mi sono piaciuti come avvengono gli scontri. Carina la meccanica di gioco, ma nel complesso non mi ha entusiasmato così tanto.

Giochino interessante per farci qualche partita in compania. La strategia sta nello piazzamento dei segnalini influenza. Per il resto viene dettato dalla fortuna.
Lo scontro tra i maghi viene dettato con dei triangoli in cartoncino e in ogni sua punta ci sono dei simboli che rappresentano i simboli di fuoco, acqua e terra: li si fa girare e si scopre in contemporanea per determinare chi è il vincitore (scontro fra maghi).
Carino per una serata spensierata con gli amici.

Gioco molto carino, se preso per il verso giusto. Le immagini delle carte sono serie, ma non vi fate ingannare in quanto creare la sceneggiatura di un film può risultare molto divertente.
Ad esempio: alla fine della partita avevamo creato delle sceneggiature senza senso, ma talmente divertenti che c'è scappata la risata.
Tuttavia il gioco è quasi uguale a "BUILD!" perchè i meccanismi sono identici, con la differenziazione sugli effetti delle carte e sulle condizioni finali del gioco. Ovviamente cambia la tematica, ma cerca comunque di essere comico: ci riesce, ma con l'andare delle partite tende a perdere quel fascino che all'inizio lo rendeva più divertente.
E' un gioco fondamentalmente carino, ma a causa della tematica troppo seria che gli fa perdere fascino e dei meccanismi troppo simili a "BUILD!" lo rendono divertente solo all'inizio poi si perde e lo si evita per altri giochi.
Non mi sento di dargli l'insufficienza, in quanto la struttura del gioco e i meccanismi funzionano alla perfezione rendendo la partita abbastanza coinvolgente e relativamente veloce.

dopo varie partite che ho potuto fare successivamente ho dovuto rivalutare questo gioco. Non ha meccanismi complessi e si impara velocemente. Il suo punto di forza sta nell'ambientazione e quundi nell'atmosfera ma alla lunga risulta piatto a causa della struttura di gioco che non aiuta a creare meccanismi idonei al tema horror: sembra un arhkam horror con la differenza che questo non rende tanto perchè ne hanno tolto dei meccanismi. Non merita l'insufficienza e una partita se capita la faccio  volentieri magari se si è in un range di 4 o 5 giocatori che rende di più.

Gioco basato essenzialmente sulle maggioranze, che premiano i giocatori che hanno piazzato di più nelle rispettive zone: chi punta di più acquisisce le risorse, che da la zona: le risorse sono necessarie per la costruzione della propria torre, per stabilire l'ordine del successivo round o utili per scambiarle con altre risorse (tramite carte che si possono acquisire durante il gioco).
Di per se il gioco è quasi esente dalla componente "fortuna" lasciando spazio principalmente al ragionamento: il meccanismo funziona bene ed è ben bilanciato.
Non voletemi male vi prego, ma nonostante sia strutturato bene e ci sia da ragionare il gioco è troppo "freddo" (non mi fa provare emozioni e di conseguenza non mi coinvolge nel giocare) a causa proprio del suo sistema di gioco.
Inoltre, colui che conosce meglio il meccanismo riesce, nella maggior parte dei casi (qualcuno può capirlo già dalla prima partita), ad avere la meglio nei confronti degli altri.
Siccome Jerusalem è basato su un meccanismo, se quest'ultimo viene decifrato (sfruttato al massimo), il gioco perde il suo appeal (a meno che non ne siate estimatori).
Lo consiglio agli estimatori dei giochi alla tedesca, per tutti gli altri consiglio solo di provarlo più volte, poi se proprio vi è piaciuto tanto prendetelo, altrimenti giocatelo con chi ce l'ha.

Go si dimostra un gioco raffinato e ben strutturato. Inoltre avete la possibilità di effettuare sempre partite diverse. Il gioco di per se è fatto bene (ha 4000 anni), ma è veramente troppo astratto.
Io non riesco a giocarlo anche perchè quando iniziano ad esserci troppe pedine non riesco più a seguire il gioco per vari motivi: a causa delle infinite manovre che puoi fare e perchè è un gioco di pedine che si distinguono solo per il colore (ciò mi manda in confusione e non riesco a vedere le mosse).
Ovviamente come tutti i classici è meglio che giochino 2 giocatori dello stesso livello altrimenti può risultare un po frustante per il giocatore meno esperto.
Tuttavia non gli do l'insufficienza e con tutto il rispetto per gli appassionati ribadisco che è un gioco fatto bene, ma non mi sento neanche di dargli un voto alto. Sottolineo l'eccessiva astrattezza.

Forza4 è un gioco di intelligenza dove due giocatori si sfidano nel cercare di ottenere una fila di 4 gettoni all'interno di una scacchiera verticale.
Quando ero più piccolo ci giocavo, ma non troppo e soprattutto nei momenti in cui non sapevo che cosa fare. Crescendo l'ho apprezzato di più però perde molto del suo fascino a causa delle sue meccaniche di gioco: in parole povere a causa del suo regolamento il gioco è molto prevedibile e sono d'accordo che due adulti finiscano nella maggior parte dei casi in parità.
Comunque non è un gioco da sottovalutare e se non sapete cosa fare vedrete che una partita con un amico risulterà piacevole.

divertente se giocato in 5 altrimenti da evitare. Gioco semplice che si impara velocemente. C'è da metterci anche un po di testa. Dopo un po perde il suo fascino

Gioco semplice, ma non immediato da capire. Ho fatto una sola partita a questo titolo, ma mi basta così.
Darjeeling si basa essenzialmente sul commercio del tè che viene effettuato. Dovete azzeccare i trasporti giusti per acquisire più tè e quindi più punti.
La tematica un po si sente, ma comunque è un gioco astratto (al posto del te ci poteva stare qualsiasi altra cosa) e come al solito (per i giochi alla tedesca) risulta troppo freddo e non mi emoziona.
Ci sono ancora i cubetti di legno (possibile che non li sostituiscano con qualcos'altro).
La grafica non è neanche un gran che. Ribadisco che la struttura di gioco non è male, ma è l'unica pecca che non ha.

Finalmente sono riuscito a giocare a Olympus. Nonostante sia fatto dagli stessi creatori di kingsburg, abbiamo a che fare con un gioco notevolmente differente, ma con le stessi principi logici del predecessore: puntare su un personaggio per ottenerne dei benefici (risorse, guerra e/o possibilità di costruire) per costruire i propri edifici in modo da ottenere punti vittoria e nuove abilità.
La differenza sostanziale sta nel non utilizzo dei dadi e nell'evitare di dover pescare le carte edificio, ma di scegliere quella più opportuna da costruire.
Olympus è un gioco dove non è presente alleatorietà e i giocatori possono ostacolarsi anche solamente piazzando i propri sacerdoti: chi piazza per primo sceglie quale divinità pregare e ne ottiene i benefici, tutti gli altri che decidono di seguirlo ottengono i benefici della divinità, ma solo per metà.
Un altro modo per ostacolare gli avversari è tramite le guerre, quindi con la costruzione dell'esercito, potete cercare di attaccare un avversario per fare razzie di merci.
Tutto funziona alla meraviglia e il gioco è strutturato veramente bene, ma nonostante tutto a me non piace.
Questo perché è molto simile a kingsburg: se al posto delle carte ci fosse stata la scheda riepilogativa degli edifici sarebbe stato praticamente uguale (l'unica differenza sta nell'ordine di costruzione, che in olympus è più libera), al posto di piazzare i dadi si piazzano i sacerdoti per ottenere effetti (la cosa peggiore è che qui gli altri dipendono dalla scelta del giocatore di turno), si è ripreso lo stesso regolamento di kingsburg (ovviamente con qualche regola in più), ma si è tolta l'alleatorietà.
Un altro difetto sta che il sistema di questo gioco, essendo già simile a quello di kingsburg, è troppo meccanico e troppo freddo, non mi lascia emozioni nel giocarlo.
Insomma, è un gioco fortemente alla tedesca e trovato l'inghippo per poter vincere la partita risulterai sempre avvantaggiato rispetto ai novizi, cosa che a me non piace.
Molto meglio kingsburg.

Lungarno è un gioco di tattica a piazzamento e l'idea dei mercati e guadagni e sviluppata veramente molto bene. La fortuna non manca, che è rappresentata dai tasselli che mettete in ogni quartiere, prima di iniziare il gioco. Comunque non c'è nè molta. Il difetto di questi giochi di ragionamento è che arrivati ad un certo punto si capisce il meccanismo e il più bravo sovrasta quello meno bravo. Quindi i nuovi giocatori saranno meno invogliati a giocare. La grafica non è un gran che. Peccato.

PS: rivalutato, alla lunga preferisco un carcassonne e devo dire che questo gioco risulta piatto e poco coinvolgente.

Il gioco è divertente ma alla fine risulta molto ripetitivo e stanca giocarci di nuovo. Io, dopo varie partite, ho perso la voglia di giocarci. Bello l'idea degli effetti cumulabili e li ci scappa la risata, ma poi niente di più.

Gioco interessante per le meccaniche e soprattutto toglie l'annoso problema delle terre (mana) che era prerogativa delle magic. All'inizio mi sono fatto conivolgere e devo dire che di partite ne ho fatte poi ad un certo punto mi sono reso conto durante la costruzione dei mazzi che si assomigliavano tutti. 

Il problema non sta nelle carte ma nella struttura di gioco che appiattisce la fantasia: la struttura fa bene il suo lavoro e si ha l'idea della battaglia tra fazioni. Il problema è che il mazzo può comporsi di una moltitudine di fazioni e che ognuna di esse alla fine fa la medesima cosa: in parole povere alla fine diventa un gioco troppo di numeri e il tema sembra appicicato li. Peccato!!!!

Il gioco è fatto molto bene ed è semplice. Ci vogliono ovviamente poche partite per capirne la meccanica ma di più per riuscire a comprendere le strategie. Ahime è un gioco che non mi diverte affatto al contrario mi annoia, ha il difetto che chi non sa giocare incide pesantemente sulle strategie altrui. 

Questi tipi di giochi così astratti e che devi stare li ad analizzare ogni singola mossa sensa avere un tema allettante li trovo troppo freddi e poco conivolgenti, non si ha neanche la sensazione di giocare ma di gareggiare ad un torneo.

Per chi è amante degli astratti e meccaniche di piazzamento è il gioco adatto per tutti gli altri consiglio di spostarsi altrove.

Divertente nelle prime partite, ma poi dopo poco il gioco si dimostra piatto e poco coinvolgente. Alla fine si tratta solo di aumetare il personaggio fino a che non si diventa fortissimi.
Lascia il tempo che trova. Evitatelo.

Gioco molto divertente e facile da imparare, all'inizio poi ci si rende conto che perde il suo fascino se lo si gioca con persone che magari hanno un gioco diverso dal tuo. Ci vuole la giusta compania che la pensi come te visto che mi son ritrovato con persone che criticavano il modo di giocare di altre: mi ha ricordato le partite di briscola dove le persone si arrabbiano perche ti dicono che non sai giocare e te magari gli spieghi che non puòi sapere le carte che ti arrivano. In realta si possono effettuare più strategie che vengono subito distrutte quando il gruppo ce l'ha con te e nonostanti tu ti difenda non c'è niente da fare. Boh non so, questo gioco dopo varie partite mi ha portato alla conclusione che non ha senso per me.