Ho appena finito: Il cuore dei Naga: il primo volume: l'uccello che beve le lacrime.
Libro molto particolare: un fantasy di un autore coreano che trae origine dalla mitologia e dalle tradizioni tipiche di questo paese.
Quattro razze di esseri che popolano questo mondo: gli umani, i naga (rettili alla Visitors), i rekkon (uccelli umanoidi), i tokkebi (esseri con poteri magici).
Diciamo che sono quattro personalità diverse; l'uomo è un guerriero tutto d'un pezzo, il condottiero del gruppo; il rekkon è la furia animale; il tokkebi è il trickster, l'intermezzo comico/fantastico e, infine, il naga che è il vero protagonista, il fulcro di tutto il racconto.
Quest'ultimo fugge dalla sua città (immensa), prima di affrontare una grande prova, e si ritrova in un'avventura misteriosa che lo vede obbligato a raggiungere un tempio dall'altra parte del mondo per ottemperare a una missione (non meglio identificata).
Raggiunto dagli altri tre, insieme a loro vaga in questo mondo alternativo, facendo incontri, inseguiti dalla sorella del Naga che ha avuto incarico di uccidere il fratello.
Non voglio svelare altro (se non una predilezione dei Naga per i topi vivi e delle donne Naga per il sesso - frequentano - numerosi maschi, predominandoli).
La lettura è tutto sommato scorrevole, i personaggi sono ben tratteggiati e, tra l'altro, nonostante le forte differenze e resistenze, il gruppo è ben assortito e riesce, continuamente, ad emergere dalle prove cui va incontro.
Si tratta di un primo volume di una saga ed è chiaro che, soprattutto nella mia parte, l'autore ci porta dentro la storia in modo graduale, facendoci conoscere, a poco a poco, i personaggi.
Ci sono diverse sotto trame che si aprono e che seguono quella principale.
Un filo conduttore (a parte la missione dei quattro) è la ricerca di un nuovo Re che unifichi tutte le genti di questo mondo.
Tanti proverranno ad autoproclamarsi ma con scarsa fortuna, sconfitti dai quattro personaggi principali che faranno intendere loro che non basti dichiararsi re per esserlo.
Il romanzo ha un finale aperto e, anzi, viene espressamente chiarito che ci sarà un seguito.
Direi che mi aspettavo un libro completamente diverso e, in alcuni punti, ho avuto difficoltà a immedesimarmi nei personaggi troppo lontani dalla nostra cultura occidentale.
Per certi versi, mi ha ricordato la Compagnia dell'Anello, libro di apertura del Signore degli Anelli, per il ritmo molto rilassato della prima parte, per la voglia di presentare i personaggi e per il finale che lancia verso la vera avventura. Immagino che la trama diventerà più intensa nei prossimi volumi.
Non so se proseguirò oltre nella lettura della saga e, in ogni caso, al momento, non mi sembra che ci sia una localizzazione del secondo volume in Italiano.
Esperienza, quindi, positiva con riserva.