Elementi di gioco: incertezza

Una nuova interessante traduzione dal sito della "League of Gamemakers", che ringraziamo per la disponibilità.

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Traduzione adattata dell'articolo originale pubblicato da Teale Fristoe nel febbraio 2016.

Continuo la mia analisi degli elementi base di gioco con questo articolo sull'incertezza, dopo aver trattato altri temi quali gli obiettivi, il punteggio, le azioni e le risorse [ma anche l'introduzione, l'interazione, l'eliminazione e l'acquisizione; NdT].

I giochi hanno bisogno dell'incertezza. Se da una parte questa permette di arrichire un titolo con aspetti comunque preziosi come per esempio gli intrighi, la suspense e la rigiocabilità, dall'altro porta con sé qualcosa di essenziale: la varietà dei risultati. Se un "gioco" non prevede incertezza (perlomeno le prime volte che ci si gioca), non è un gioco: è un copione.

Cercherò di spiegare cos'è l'incertezza, come supporta l'esperienza di un giocatore e come si adatti ai giochi.

L'incertezza non è casualità

La prima cosa che voglio puntualizzare è che casualità e incertezza non sono la stessa cosa. La prima è un sottoinsieme della seconda, ma ci sono molti tipi di incertezza che non hanno niente a che vedere col concetto di caso.

"Battlestar Galactica" fa dell'incertezza la sua arma vincente
Uno degli esempi migliori per capire questo concetto sono le informazioni nascoste. In una partita di Poker, dopo che le carte sono state distribuite, quella che ho in mano non è una mano casuale, perché io la conosco. Allo stesso tempo è nascosta agli altri giocatori: questo crea incertezza. Questa asimmetria di informazione può creare sviluppi di gioco davvero interessanti.

Chiaramente, un gioco non ha bisogno per forza delle informazioni nascoste per garantire comunque incertezza. Perfino gli scacchi, che sono un gioco completamente deterministico, ne contengono: per quanto la situazione sulla scacchiera sia sotto gli occhi di entrambi i contendenti, un giocatore non sa mai quello che l'avversario sta pianificando. "Quali mosse non vede? E invece quali mosse vede che io non vedo?" Questa incertezza arricchisce molto il gioco.

Confrontate questa situazione con il gioco del tris. Se vi prendete un momento per pensare, potete esplorare tutte le possibilità di questo semplice gioco: anche se non sapete esattamente cosa farà il vostro avversario, non importa; perché voi conoscete tutte le possibili mosse e non ci saranno sorprese inaspettate.

La casualità, invece, è informazione nascosta a tutti i giocatori, oppure informazione ancora da determinarsi. Il lancio di un dado è casuale perché il risultato non è deciso finché il dado non ha finito di rotolare. Allo stesso modo la carta in cima a un mazzo è - generalmente - casuale perché, sebbene sia già determinata, nessun giocatore la conosce. La casualità è un sottoinsieme molto importante dell'incertezza, ma ricordate sempre che non ne avete bisogno per trarre comunque vantaggio dagli aspetti positivi di quest'ultima.

I benefici dell'incertezza

L'incertezza contribuisce a un'esperienza di gioco divertente in molti modi.

Suspense

Forse il più ovvio degli effetti, l'incertezza crea suspense nei giochi. L'informazione nascosta fornisce ai giocatori qualcosa da indovinare, crea tensione fino al momento della rivelazione e, alla fine, sollievo quando questa viene rivelata. Tutto ciò crea eccitazione e un'esperienza generalmente positiva per i giocatori, un po' come quando si legge un romanzo giallo o si guarda un film dell'orrore.

Intrigo

L'asimmetria delle informazioni è uno dei modi migliori per garantire interazione ai giochi da tavolo. Se il mio avversario sa qualcosa che io non so, cercherò il più possibile di immaginare quello che mi nasconde, così da poterne trarre altrettanto vantaggio. Allo stesso modo, se sono io a sapere qualcosa che lui non sai, cercherò di sfruttare quell'informazione senza farla scoprire.

The Resistance Avalon
I ruoli nascosti garantiscono grande suspense al gioco
Questo processo può creare giochi mentali molto interessanti, nei quali io posso - intenzionalmente - fare una mossa sub-ottimale per fuorviare il mio avversario dalla scoperta di quello che io realmente so. L'interazione è uno dei principali motivi per i quali le persone si dedicano ai giochi da tavolo e l'intrigo è uno dei modi migliori per aggiungere un livello sorprendentemente profondo di interazione a praticamente ogni tipo di gioco.

Longevità

Inserire una quantità anche piccola di casualità nella preparazione iniziale di un gioco può aumentarne grandemente la longevità. Piccole variazioni nelle condizioni di partenza possono avere grandi effetti a cascata, facendo percepire ogni partita come fresca, sempre nuova.

Tattica

Se un gioco è caratterizzato da eventi casuali, i giocatori si trovano di fronte situazioni in continuo mutamento. Questo fatto non solo rende il gioco vario, garantendo a ogni partita un sapore differente; ma premia anche un approccio tattico. Chi gioca non è in grado di anticipare completamente il gioco, poiché appunto le carte in tavola variano continuamente. Chi è in grado di ragionare con saggezza e di reagire efficacemente alle nuove condizioni avrà maggiori possibilità in un gioco dove l'incertezza crea frequentemente situazioni inusuali.

Pensiero probabilistico

Gli esseri umani non sono granché capaci di pensare in termini probabilistici, sebbene per qualcuno sia un'abilità divertente da affinare. L'incertezza crea opportunità per coloro che sono in grado di flettere i muscoli del loro pensiero probabilistico - cosa che può essere divertente. (Spesso i giocatori a cui non piace questa attività la possono ignorare, sebbene ciò vada a interferire col loro risultato. Non vi preoccupate, tanto daranno la colpa alla sfortuna.)

Bilanciamento delle abilità

Quando persone di differente abilità giocano insieme, un po' di incertezza può aiutare ad appianare questi dislivelli. Chissà, magari il giocatore più debole sarà estremamente fortunato, mentre quello più forte avrà una gran sfiga. (Detto ciò, non fateci troppo affidamento, perché è altrettanto probabile che il giocatore più debole sia bersagliato dalla sfortuna e che venga asfalato ancor più brutalmente.)

Sull'inclusione dell'incertezza

L'incertezza dunque conferisce vantaggi a molti giochi; ma come deve essere inclusa? Ci sono diverse considerazioni da fare.

Corsari dei Caraibi
In "Corsari dei Caraibi" il dado può decidere una partita - ma in fondo è il suo bello
Forse il fattore più importante da tenere a mente quando si progetta un gioco che contenga incertezza è il pericolo che i giocatori possano sentire di non aver il controllo sull'evoluzione del gioco. Se una partita deve risolversi con il lancio di un dado o di una moneta l'intera esperienza può diventare molto insoddisfacente. Bilanciare i benefici dell'incertezza con i suoi danni potenziali è forse la più grande sfida nel considerarla un elemento di un gioco. Come si fa quindi a evitarla?

Evitare la casualità. 

Le informazioni nascoste e le scelte imprevedibili dei giocatori possono garantire gli stessi benefici della casualità, ma si avvertono meno arbitrari. Ancora, favoriscono l'interazione, che è un punto caratteristico dei giochi da tavolo. Raccomando fortemente di provare ad abbandonare gli elementi casuali e demandare alcune di quelle decisioni ai giocatori.

Mantenere la casualità bilanciata

Quando i possibili esiti di un elemento casuale variano fortemente - e specialmente se alcuni di questi sono particolarmente pesanti per alcuni giocatori -, quell'elemento casuale può sembrare ingiusto e poco divertente. Se, viceversa, gli esiti sono più bilanciati, la casualità introduce interessante varietà invece di fastidiosi squilibri.

Enfatizzare la casualità iniziale piuttosto che quella degli esiti

Ci sono due tipi di casualità che val la pena considerare. Una è quella legata alla preparazione iniziale di una partita, mentre l'altra riguarda esiti e risultati. La prima fa sì che qualcosa sia determinato casualmente, ma lascia che i giocatori abbiano una reale opportunità di reagire a tali elementi randomici. Con gli esiti casuali, invece, i giocatori possono affrontare certi eventi conoscendo parzialmente le possibilità, ma il corso del gioco è determinato dalla casualità - cosa che appare più arbitraria e che lascia meno soddisfazione.

Se puoi, affidati al caso per stabilire le condizioni iniziali per i tuoi giocatori, ma lasciali decidere come prendere le misure dello scenario casuale. (Solo, assicurati che questa casualità iniziale sia bilanciata: può essere molto frustrante se i giocatori si trovano a fronteggiare una situazione impossibile.)

Vincolare la casualità

Quando la casualità è totalmente imprevedibile, essa tende a non rispettare regola alcuna. Viceversa, se essa può essere in qualche modo predetta, ne viene fuori un rompicapo interessante.

Sulle tracce di Marco Polo
In "Sulle tracce di Marco Polo" la casualità è relegata al tabellone iniziale
Pandemia fa suo questo concetto molto bene con il ricircolo delle carte delle città infette. Questo fa sì che i giocatori abbiano qualche elemento sui quali pensare a una strategia, invece di farli sentire in completa balìa del fato.

Lasciare che i giocatori possano modificare i risultati casuali

Se vuoi inserire esiti casuali nel tuo gioco - e alcuni giochi lo necessitano [per esempio i gestionali dadi, per definizione; NdT] - fa' in modo che i giocatori abbiano almeno parzialmente il controllo della cosa. Per esempio facendo loro scegliere tra un po' di risultati diversi; oppure dando loro la possibilità di modificarli. Qualsiasi soluzione tu scelga, dare ai gicoatori la possiblità di reagire alla casualità gliela fa sembrare meno... beh, casuale.

Mantenere la casualità

Se includi elementi casuali nel tuo gioco, fai sì che ci sia sempre un po' di incertezza nei risultati. In altre parole, cerca di evitare situazion con l'esito di qualcosa dovrebbe essere casuale (per esempio il tiro di un dado) in realtà noto a priori. Si tratta per inciso del motivo per cui, nei giochi di ruolo, un venti è un colpo critico e un uno è un mancato a prescindere da abilità e modificatori.

Evitare la stratificazione della casualità

La casualità deve essere usata come una spezia forte: dà il suo meglio se ci si limita a una leggera spolverata. Un singolo aspetto casuale in un gioco è spesso sufficiente a garantire i vantaggi prima descritti: includere troppa randomicità è un ottimo modo per confondere i giocatori e far sì che non abbiano alcun controllo.

Adoro quelle probabilità

Sebbene alcuni giochi escano con pochissimi elementi di incertezza, la gran parte delle nuove uscite include una forte dose di casualità - per una buona ragione. Si tratta di un fattore che devi senz'altro considerare quando progetti un gioco; ma è importante capire perché si tratta di una solida aggiunta a un gioco e come vada inserita in maniera efficace.

L'incertezza aggiunge suspence e rigiocabilità, ma includere troppa casualità può far sì che un giocatore si senta come se non stesse giocando a un gioco, quanto piuttosto come se fosse quest'ultimo a giocare con lui. Dunque rimani dalla parte non randomica dell'incertezza, oppure fornisci ai giocatori una possibilità di reagire alla casualità.

Cosa ne pensi? Ci sono importanti aspetti dell'incertezza che ho dimenticato di trattare? Vi vengono in mente giochi che sfruttano l'incertezza in modo interessante? Fatemelo sapere nei commenti.

 

Commenti

Brindiamo quindi alla "causa di" e alla "soluzione" di tutti i mali dei giochi da tavolo!

Son sempre contento di poter leggere approfondimenti, Però boh... questi son designers quanto io sono allenatore durante le partite di champions.

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