Elementi di gioco: Eliminazione

Oggi continuo a dare uno sguardo agli elementi base dei giochi, e mi occupo del tema dell’Eliminazione.

Approfondimenti

Quella che segue è la traduzione di un articolo pubblicato su League of Gamemakers, che ringraziamo per la disponibilità.

Se non li avete ancora letti, potete recuperare gli articoli già pubblicati di questa serie e dedicati all'acquisizione, alle azioni, all'incertezza, agli obiettivi, al punteggio, alle risorse e a spazio e tempo nei giochi da tavolo.

Oggigiorno “eliminazione” è quasi sempre un brutto concetto per i giocatori. Questo perché l’eliminazione del giocatore, elemento presente in quasi ogni gioco una volta, è caduta in grande disgrazia. Ma l’eliminazione del giocatore è solo una delle forme di eliminazione, e anche questa ha il suo utilizzo.

In un certo senso, tutti i giochi sono caratterizzati dall’eliminazione, dato che tutti giochi hanno una fine, facendo si che i turni siano una risorsa che diminuisce costantemente. Ma l’uso più comune del termine, dove i giocatori perdono risorse durante il corso della partita (includendo la possibilità di continuare a partecipare alla partita stessa), non è universale. Tuttavia è presente in un sufficiente numero di giochi, specialmente quelli classici, da farmela considerare un elemento chiave.

Eliminazione del Giocatore 

Cominciamo con l’elefante nella stanza: l’eliminazione del giocatore. In un gioco con l’eliminazione del giocatore, certi giocatori possono lasciare la partita prima di altri (spesso per mano degli avversari). Vale la pena sottolineare come l’eliminazione del giocatore abbia senso solo in un gioco che preveda tre o più giocatori. “Eliminare” un giocatore in un gioco da due giocatori in realtà determina la fine della partita. Un giocatore è davvero eliminato solo se la partita successivamente continua.

L’eliminazione del giocatore era un elemento comune in molti giochi classici, da Monopoly (Monopoli) a Risk (Risiko) a Poker. In un certo qual modo l’eliminazione ha senso: cancellare dalla partita tutti gli avversari porta a una fine naturale, specialmente per i giochi a tema bellico.

Ma l’eliminazione del giocatore è caduta in disgrazia a causa di molte debolezze:

I giocatori vogliono giocare. Il problema più ovvio è che alcuni giocatori continuano la partita mentre altri sono costretti a … guardare il telefono, un peccato mortale al tavolo da gioco. La maggior parte delle persone iniziano una partita perché… ovviamente vogliono giocare. Un gioco che ha come caratteristica l’eliminazione del giocatore costringe i partecipanti a smettere di fare quello che sono lì per fare: ovvero giocare.

Tempo di gioco imprevedibile. Se avete progettato uno o due giochi, sapete che gestire il tempo di gioco è uno dei compiti più importanti del designer. Ma nei giochi che prevedono l’eliminazione del giocatore, la lunghezza della partita può variare grandemente. Accade spesso che i giocatori abbiano un qualche tipo di controllo sul momento in cui gli altri giocatori dovrebbero essere eliminati, e spesso evitano di procedere con l’eliminazione. Il tempo di gioco imprevedibile non è una cosa da evitare solo per far rientrare una partita in un programma fitto di impegni: esso rende inoltre le cose peggiori per chi è uscito presto dalla partita. Questi giocatori non sanno nemmeno quanto dovranno aspettare prima di poter giocare a qualcos’altro

I giochi con l'eliminazione come Risiko possono far sentire tutti a disagio
I giochi con l'eliminazione come Risiko possono far sentire tutti a disagio
Crudeltà forzata. Non fa stare male solo essere buttati fuori dalla partita. Per molti*, buttare fuori gli amici dalla partita è altrettanto spiacevole. In giochi dove l’obiettivo di un giocatore è eliminare gli altri, i giocatori sono spesso obbligati ad attaccarsi reciprocamente, facendo provare dispiacere a tutti.

*Ovviamente non tutti. Solo voi sapete chi siete.

Nonostante questi problemi, l’eliminazione del giocatore ha visto una ripresa negli ultimi anni. Giochi molto popolari come King of Tokyo, Coup e Love Letter implementano l’eliminazione del giocatore. Come se la cavano questi giochi?

Innanzitutto, tendono ad essere brevi. Quando una partita è veloce, perderne anche metà significa perdere meno tempo di gioco che aspettare il proprio turno nei giochi più lunghi e complessi. In giochi come Love Letter, i giocatori sono eliminati in round veloci invece che dall’intera partita, così possono aspettarsi di giocare di nuovo a breve.

Un altro trucco è rendere gli attacchi incerti o non mirati. In King of Tokyo, i giocatori non decidono chi attaccare, ma solo se attaccare o meno. In Love Letter e Coup, i giocatori spesso attaccano senza avere un’alta probabilità di successo. Ciò fa si che i giocatori si sentano meno responsabili per l’eliminazione degli amici. Anche se l'eliminazione del giocatore ha il suo posto nel gioco da tavolo moderno, in genere consiglio di starne alla larga. Cercate se c'è un'alternativa che si inserisca naturalmente nel vostro gioco, e riconsiderate l'eliminazione del giocatore solo se è cruciale.

In Smallword perdere i tuoi combattenti può essere eccitante
In Smallword perdere i tuoi combattenti può essere eccitante
Small World fa un eccellente lavoro nell’evitare l’eliminazione del giocatore in un genere in cui sembrerebbe impossibile. Come in Risk, in Small World i giocatori combattono per il controllo del territorio, uccidendo i combattenti degli altri giocatori. Ma quando un giocatore diventa troppo debole, invece di lasciare il gioco, a quel giocatore viene dato un nuovo inizia con una nuova squadra di combattenti, trasformando qualcosa che normalmente darebbe dispiacere in qualcosa di eccitante.

Altre Tipologie di Eliminazione

I giocatori sono solo una delle cose che possono essere eliminate nel corso del gioco. Molti giochi presentano risorse e altri aspetti che possono essere eliminati. Per esempio, in Cuori, i giocatori iniziano con una mano di carte, ma usano una carta ad ogni turno e finiscono senza nessuna rimasta. Negli Scacchi i giocatori iniziano con un quarto della scacchiera riempita di loro pezzi, ma li perdono man mano che la battaglia infuria.

Quindi, come viene influenzato un gioco dall’elemento dell’eliminazione? Essa ha un grande impatto sull’esperienza di gioco e tale impatto è spesso sia negativo che positivo. Di seguito, espongo alcune idee su come l’eliminazione può influenzare un gioco.

L’eliminazione determina la fine naturale del gioco. Molto giochi tradizionali presentano l’eliminazione del giocatore come condizione di fine gioco, ma altri tipi di eliminazione possono funzionare altrettanto bene allo scopo. Finire il tempo, consumare le carte del mazzo, sconfiggere tutti i nemici, costituiscono una comprensibile condizione di fine gioco. Se non siete sicuri di come far finire il vostro gioco, pensate ad introdurre l’eliminazione come un conto alla rovescia. Potreste magari già avere qualcosa che viene eliminato durante il gioco che potete riutilizzare come timer per il conto alla rovescia!

L’eliminazione crea comunque dispiacere. Anche se non fa sentire così male come essere totalmente eliminati dal gioco, perdere risorse o unità crea comunque dispiacere. Questo è particolarmente vero quando sono gli altri giocatori a porre in essere l’eliminazione a vostro discapito. Quando i giocatori devono impegnarsi molto per acquisire qualcosa, si chiedono se perderla debba davvero essere tra le possibilità del gioco.

L’eliminazione porta a prendere decisioni significative. Perdere qualcosa è una conseguenza significativa. Se i giocatori eliminano opzioni con ogni decisione, ogni decisione sarà importante e tesa, il che sarà un grande vantaggio per il gioco.

L’eliminazione favorisce la strategia. Giochi come Cuori implementano molta della loro strategia attraverso l’eliminazione. I giocatori conoscono le loro opzioni all’inizio del gioco e devono pianificare come useranno queste opzioni per massimizzare ciò che è stato loro distribuito. Ogni opzione utilizzata è un’opzione persa, così i giocatori devono valutarne attentamente il valore in differenti momenti del gioco, creando scelte interessanti che hanno conseguenze a lungo termine.

L’eliminazione può travolgere i nuovi giocatori. Quando i nuovi giocatori iniziano la partite con tutte le risorse fornite fin dall’inizio e le perdono nel corso del gioco, come accade negli Scacchi e in 7 Wonders, le decisioni iniziali possono essere le più difficili e le più significative. Generalmente, questo è il contrario di quello che vorrete in un gioco: vorrete un gioco che inizia in modo semplice e che diventa via via più complesso man mano che i giocatori familiarizzano con i loro obiettivi e opzioni.

Nei giochi di Draft come 7 Wonders, la prima scelta di un giocatore ha spesso la maggior parte delle opzioni ma la minima direzione, potenzialmente travolgente per i nuovi giocatori.
Nei giochi di Draft come 7 Wonders, la prima scelta di un giocatore ha spesso la maggior parte delle opzioni ma la minima direzione, potenzialmente travolgente per i nuovi giocatori.

L’eliminazione può trasformare la fine del gioco in una faticata. Proprio come l’eliminazione può caratterizzare le prime fasi di gioco in modo opprimente, può anche determinare che la fine del gioco sia anti-climatica. Poche opzioni generalmente significano che le decisioni saranno più semplici, ma anche meno significative, poche risorse fanno sentire i giocatori più deboli di quando hanno iniziato la partita. Questa non è certamente l’esperienza che i giocatori cercano in un gioco.

L’eliminazione può sia aiutare che danneggiare un gioco. Attualmente i giochi sono generalmente progettati per far si che i giocatori si sentano più potenti man mano che la partita procede, così l’eliminazione tende a lasciar posto all’acquisizione. In ogni caso ha comunque un posto importante in molti giochi, ed è certamente degna della vostra considerazione nel processo di progettazione. Usata strategicamente, l’eliminazione può aggiungere molta profondità, senza togliere molto all’esperienza di gioco.

Commenti

Togliamo anche il secondo elefante dalla stanza (peró! Che stanza ampia e affollata. Non ci vivrei comunque)?

In Nemesis (tema suggerito dalla foto) a mio avviso l'eliminazione del giocatore rende il finale climatico e col mezzo della plancia aliena si tampona abbastanza bene il problema per il primo che perde.

Resta un problema, ma il gioco vale la candela .

A voi.

Mah, non capisco come si sia potuto anche solo pensare alla 'eliminizione' delle risorse. Quella è una spesa!
L'esempio di Cuori, gioco di carte, è ridicolo: non le perdo, ne gioco una a mano per ottenere risultati.
E magari mi vado a leggere l'originale per capire come ha fatto a tirare in ballo anche 7 Wonders, perchè la spiegazione sotto la relativa immagine non mi chiarisce dove voleva parare.

credo che per 7W intenda sia la perdita di carte produzioni per mano degli altri, in effetti è castrante (un po' come divenire la gallina dalle uova d'oro a TTA)

Parere puramente personale, è un aspetto che mi piace. facilmente un giocatore di primo pelo potrebbe rimanerci male.

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