Qual è il tuo rompicapo?

Traduzione dell'articolo originale pubblicato da League of Gamemakers e scritto da Teale Fristoe.

Benché molti giochi da tavolo si focalizzino su particolari punti di forza, ci sono cose che praticamente non possono mancare perché abbiano successo: un'estetica coesiva, dei modi per interagire, obbiettivi chiari e azioni che portino a tali obbiettivi. Avere così tanti aspetti è una delle cose che rende i giochi da tavolo così grandi.

Oggi vorrei discutere un'importante caratteristica dei giochi, che penso sia spesso sottostimata: i rompicapo. Sebbene non sia necessario includerli, penso che tutti i giochi ricevano benefici dal presentarli, quindi val la pena, come progettista, impiegare un po' di tempo per considerare quale rompicapo inserire nel tuo gioco e assicurarti che sia divertente.

Cos'è un rompicapo?

Cosa intendo con rompicapo? Di certo non mi riferisco ad un classico esercizio da settimana enigmistica. Intendo qualcosa sul quale i giocatori debbano ponderare: è la struttura che dà significato alle decisioni dei giocatori. I rompicapo possono assumere varie forme, ma forse sono più semplici da comprendere riferendosi ad alcuni esempi.

Negli Scacchi ogni situazione del tabellone presenta un unico rompicapo nel quale un giocatore deve determinare quanto spingere la sua posizione per mettere pressione al suo avversario. Avanzare un pedone potrebbe minacciare la torre avversaria, ma lasciare il tuo cavallo alla mercé di un contrattacco; è il compito del giocatore pensare alle conseguenze di ogni azione  per determinare la migliore opzione. Se un giocatore non ama risolvere questo tipo di rompicapo, non amerà gli scacchi.

In titoli come Puerto Rico i giocatori devono concatenare azioni per convertire risorse in preziosi punti vittoria.

In molti giochi moderni, come appunto Puerto Rico, il rompicapo è come convertire risorse, incluso il tempo, in maniera efficiente. Tu sai di volere punti vittoria, ma per ottenerli devi costruire degli edifici, che richiedono legno, pietra e oro; ma hai già abbattuto tutte le tue foreste: come otterrai quel prezioso legno, con solo due turni rimasti? 

In giochi con identità segrete, come The Resistance: Avalon, il rompicapo è capire chi è nella tua squadra. Ogni affermazione o azione che un giocatore fa è un potenziale indizio sulla sua vera indentità, e i giocatori devono ragionere su questi indizi per determinare chi sono i veri cattivi.

Il piazzamento tessere di Carcassonne o del mio prossimo progetto Trellis presentano dei rompicapo visivi, nel quali i giocatori devono valutare le conseguenze dell'aggiunta di una tessera con un certo orientamento a un tabellone in evoluzione. Questo richiama abilità diverse dal ragionamento matematico, ma può essere estremamente intuitivo e soddisfacente.

Nome in codice è diventato velocemente un classico moderno, in parte perché combina assai bene un'atmosfera da gioco per tutti con un sistema di rompicapo molto elegante. Il capo squadra deve dare ai suoi compagni un singolo indizio seguito da un numero, e il compito della squadra è quello di determinare a quali parole l'indizio si riferisca. Sia l'uno che gli altri hanno interessanti rompicapo da risolvere; per il capo squadra, come associare quante più parole possibile senza fuorviare i suoi compagni, o essere troppo criptico? per la squadra: trovare qual è la combinazione di carte più probabile che il capo voleva indicare con il suo indizio? Perché ha scelto quel particolare indizio piuttosto che un altro, magari più chiaro? Forse perché poteva indicare anche una parola della squadra avversaria o del temuto assassino? 

Anche giochi molto semplici come Al paese della cuccagna possono presentare dei rompicapo per giocatori novizi. Foto da BoardGameGeek.

Quasi tutti i giochi hanno quindi un aspetto del genere, e i pochi altri tendono ad essere completamente determinati dalla fortuna. Anche questi giochi (come Al paese della cuccagna o  Scale e serpenti) hanno comunque alcune forme di rompicapo: quanto è positiva per me adesso una carta rossa? Quali tiri di dado sono buoni e quali mi rimandano all'inizio del gioco? Per i più piccoli ragionare attraverso queste scelte può essere istruttivo e interessante - anche più di quanto non sia per un giocatore navigato determinare quando, in Dominion, smettere di creare un buon mazzo per dedicarsi ai punti vittoria.

Perché i Rompicapo?

Perché dovrebbe importarvi dei rompicapo nei vostri giochi? Ci sono molte ottime ragioni.

• Per prima cosa, risolverli e usare la logica è una delle grandi gioie del gioco: dà alle persone una sfida da superare e un'opportunità di sentirsi arguti. Il mondo reale è confusionario, caotico e spesso frustrante, mentre la maggior parte dei giochi sono chiari e semplici e in definitiva superare gli ostacoli può essere molto soddisfacente.
• Secondo, benché a molti piaccia risolvere rompicapo, alcuni giocano esclusivamente per quello. Sono meno interessati ad interagire con gli altri: sarebbero ugualmente felici giocando contro degli automi o pensando ai loro compagni umani come parte del sistema di gioco. Però amano enormemente padroneggiare il sistema del progettista: è importante fornire qualcosa a questi giocatori!
• Terzo, dà ai giocatori qualcosa da pensare nei tempi morti. Quasi tutti i giochi hanno dei tempi morti, spesso quando si aspetta la mossa degli altri senza fare niente. Perché non inserire qualcosa per occupare questo tempo altrimenti vuoto?
• Infine, i rompicapo forniscono un eccellente modo di includere e focalizzare l'interazione in un gioco. Come ho già discusso nel mio articolo sull'interazione, presentare dei rompicapo fa interagire i giocatori in una maniera strutturata e sfidante. Quando risolverli sottintende il pensare alle potenziali azioni degli avversari, come nel commercio in Catan,  i giocatori sono obbligati ad interagire con gli altri in un modo molto chiaro. 

In giochi come Race for the Galaxy il rompicapo consiste nell'anticipare le mosse dei tuoi avversari, una lineare forma di interazione. Foto da BoardGameGeek.

Il rompicapo perfetto

Come capire se i tuoi rompicapo sono buoni? Provarli, ovviamente! Guardare i giocatori provare il tuo gioco e cercare di determinare se stanno apprezzando il dover ragionare le loro decisioni individuali turno dopo turno.

Puoi anche provare da solo: cerca di risolvere alcuni rompicapo casuali che potrebbero presentarsi nel tuo gioco, ma al di fuori del contesto di una partita intera. Se c'è ad esempio una fase mercato dove i giocatori devono convertire risorse, prendine alcune e vedi se ti diverte cercare di capire come ottenere l'oro dal piombo, anche se non puoi far niente con quell'oro: è stato divertente? Bene! Adesso ripetilo una dozzina di volte. Ti stai ancora divertendo? Pensi che ti si presentino sempre nuove sfide o ti pare di effettuare conversioni con il pilota automatico?

Ovviamente il contesto renderà queste operazioni più significative, ma i giocatori le eseguiranno più e più volte anche in una singola partita. Assicurati che quei rompicapo siano intrinsecamente divertenti da risolvere e che non diventino una noiosa ripetizione.

Un'ultima parola per i saggi. Assicuratevi che evitare alcuni rompicapo non possa essere una buona strategia nel vostro gioco: essi dovrebbero essere un punto centrale del divertimento e, se i giocatori possono ignorarli, questo divertimento potrebbe diminuire. Assicuratevi che il gioco incentivi i giocatori a fare ciò che è più divertente.

Quindi, qual è il tuo rompicapo? Se non hai una buona risposta a questa domanda forse è tempo di ripensare il tuo gioco. Non c'è bisogno solo di una risposta a questa domanda, ma di una risposta buona. I tuoi giocatori ti ringrazieranno.