Classifica personale di Peppe74

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Betrayal at House on the Hill 7,0

Da riprovare, ma per quello che posso dire di una partita divertente.
Ovvio, ma valutato per quello che è e preso con lo spirito giusto. giochi simili non ne conosco.
Non lo so quanto possano essere pesanti i problemi di regolamento che molti citano (nella nostra partita non sono emersi, ma è chiaro che possono essere problemi specifici dei vari scenari)

17/12/2009
Subbuteo 7,0

I ricordi di ragazzino!
Lo voto anche se non è un "boardgame"

17/02/2008
Domaine 7,0

La grafica inganna: si tratta di un astratto che richiede attenta pianificazione.

11/06/2009
Tobago 7,0

Nel suo target è un buon gioco. Fa divertire e ragionare un po': la caccia al tesoro nell'isola dei pirati!

Forse per il target "famiglia" un difetto del gioco è che le carte indizi non siano semplicissime da leggere, così come la dinamica del "metti e togli cubetti", non immediata e non esente a errori (parlo sempre per non esperti).

La meccanica con cui si localizzano i tesori, non è originalissima ed è presa da giochi più "seri" di Riedel (Old Town, Schinderhannes). Tutto sommato , però, funziona bene in un gioco come questo, ed il trucchetto di trasformare il classico gioco di "deduzione" in "induzione" sembra più appropriato in un giochetto leggero.

11/12/2009
Colosseum 7,0

E' un Principi di Firenze light. rispetto al capolavoro dello stesso autore semplifica le meccanche e fa leva sull'ambientazione e la grafica.

11/06/2009
Tahuantinsuyu 7,0

Presa ad Essen 2010 l'edizione "Inca Empire" di White Goblin/Zman. Commento questa , perchè non conosco il vecchio Tahuantinsuyu. Sinceramente mi aspettavo un po' di più dal gioco.

Aspetti positivi:
Bella l'idea di re-interpretare un astratto gioco di connessioni mettendo le carte. Bello anche il tentativo di ambientarlo, per quanto astratto di natura, e si rende bene l'idea dell'impero che si espande.

Aspetti negativi:
Le carte, che sono, come detto, la vera novità, sono anche il maggior problema del gioco, in quanto il bilanciamento non mi sembra ottimale. La recensione cita l'esempio della tempesta El Nino come carta negativa, lasciatemi citare anche le wild road come carta positiva che se sfruttata a dovere può risultare determinante,. Queste carte vi permettono di violare le regole di costruzione delle strade doppiando la tratta di un avversario o costruendo strade non tracciate sulla mappa. Quando a metà partita ci si trova spesso isolati da una parte della mappa l'unica speranza per entrarci è avere le wild road a proprio favore. Nelle partite fatte hanno fatto sempre la differenza.
-Altro aspetto negativo è la durata. Premesso che non sono uno di quello che si spaventa per la durata, basta che il tempo di gioco sia proporzionato a quello che il gioco offre, nel caso di Inca Empire le 3 ore di partita che servono in 4 mi sembrano sinceramente eccessive.

Aspetti negativi dell'edizione Z-man/White Goblin
La grafica di questa edizione è affidata ad Alexandre Roche, un emergente disegnatore molto bravo (vedi anche Troyes uscito nello stesso periodo). La mappa è molto bella da vedere sul tavolo, ma poco funzionale per giocarci: i colori sfumati delle regioni rendono poco facile la lettura.
Inoltre ci sono un po' di errori che mi sembra giusto sottolineare:
c'è una regola sulla costruzione dei fortini che è sbagliata sul regolamento cartaceo ed è stata corretta solo sul file scaricabile, senza un comunicato ufficiale degli editori e c'è una non spiegata incongruenza tra il numero di token regione forniti e le regioni presenti, nel dettaglio una regione c è sparita dalla mappa rispetto a Tahuantinsuyu (per errore?).
Trattandosi di una semplice riedizione di un gioco collaudato ed un regolamento di sole 6 pagine mi sembrano diffetti rilevanti.

29/11/2010
Carcassonne: Expansion 2 – Traders & Builders 7,0

Bella variante del gioco base.

17/02/2008
Vasco da Gama 7,0

Provato sia in 3 che in 4 (in 2 penso abbia poco senso).
Entusiasmi smorzati per questo titolo che è stato esaltato da molti, mi è piaciuto, ma non in manier travolgente, e non sostituirà i miei classici da "worker placement" (Caylus, Agricola, ma anche il più leggero Pilastri della Terra).

Se parto dal "4" sul tabellone e scelgo l' "1" questa potrà costare 0 (ed a questo punto ho l'azione più forte a disposizione, in maniera gratuita e senza che nessuno possa contrastare la mossa) a 6 (una quasi sicura rinuncia).....Qualcosa non mi torna

In aggiunta: la grafica è stata esaltata da molti (ed è bella), ma a me è servito un po' di tempo per avere chiaro il movimento delle navi. Forse il tabellone poteva essere un po' più chiaro ed aiutare a seguire la sequenza delle azioni.

15/03/2010
Troyes 7,0

Gioco interessante ed innovativo in alcuni meccanismi.
Bella l'interazione e bello anche il tentativo di ambientarlo, anche se di base è un astratto gioco di magheggio sui dadi. In questo gioca molto a favore la bellissima ed elegante grafica di Alexandre Roche, mi sento di dire una delle più belle mai viste in un gioco da tavolo (senza, per altro, far lievitare i costi del prodotto).

29/11/2010
Carcassonne: Expansion 1 – Inns & Cathedrals 7,0

Penso l'espansione più interessante, forse anche necessaria, a Carcassonne.

17/02/2008
Mechwarrior: Dark Age 6,0

Bellissime miniaure per Mech...d riciclare in giochi più seri (Battletech!)

11/06/2009
Oasis 6,0

Una partita a 5.
Astratto gioco di piazzamento tessere/controllo territorio/moltiplicatori, stile Hacienda.
Non mi sembra bilanciatissimo (ma ovviamente non ho approfondito).

05/01/2011
Alhambra 6,0

Alla fine tutto il gioco si riduce a riuscire a fare più azioni nello stesso turno, quindi a pagare "tondo" i palazzi, e quindi tutto si riduce a pescare i palazzi giusti con le monete giuste. Comunque è divertente, ma non in 5-6 (la partita finirà con un'Alhambra che sembra terremotata), perchè forzare la mano e proporlo per 6?

10/06/2009
Age of Industry 6,0

Commento messo dopo una sola (e probabilmente ultima) partita fatta ad AoI e più di 50, tra gioco sul tavolo ed online, fatte a Brass. Penso che Brass sia un gioco che si è guadagnato uno spazio di primo rilievo nei gestionali (personalmente lo valuto da 9).
Se Brass è cioccolato sopraffino Age of Industry è un dozzinale surrogato.

Sinceramente non riesco a trovare alcun aspetto migliorativo in AoI. I presupposti dovrebbero essere:
1)Semplificare alcuni aspetti del gioco troppo complicati in Brass
2) rendere il gioco meno dipendente dalla pesca delle carte
3) consentire di espandere il gioco con nuove mappe

Per il punto (1) sinceramente non vedo perchè lo sviluppo dei giochi debba sempre andare inontro ad una "semplificazione", chi cerca giochi più leggeri ha scelta ampia su cui puntare. AoI non è una semploificazione, ma una "banalizzazione".
Per esempio la differenziazione degli edifici, probabilmente l'aspetto più caratterizzante ed originale di Brass, tra edifici che forniscono income ed edifici che forniscono punti, viene totalmente appiattita in AoI. Diventa un gioco tattico, dove bisogna ottimizzare le scelte al momento, piuttosto che un gioco strategico da impostare su più turni. Lo stesso dicasi per la presenza dei due periodi (canali e ferrovie) di Brass rispetto a AoI.
Questo senza dire che la mia prima partita a AoI è stata un incubo...perchè devi quasi disimparare Brass per poterci giocare (porti che richiedono risorse per essere costruiti, ferrovie che non richiedono carte da scartare...il gioco per chi ha imparato Brass è un tormento, altro che semplificazione!)

Il punto (2) è il problema che si riscontra dopo le prime partite a Brass, dove uno vuole impostare una strategia che ha prefissato, piuttosto che leggere bene la mano di carte. Diciamo che è una delle cose che si impara a gestire per ultimo, in un gioco che ha una curva di apprendimento sicuramente lunga,...ma si impara a gestire, quindi è un falso problema

Il punto (3) è quello che ha spinto il buon Wallace e la Treefrog a pubblicare AoI....venderele mappe espansione:)
Scherzi a parte, per i giochi di connessione, o simil-ferroviari, ad un certo punto nasce sempre l'esigenza di cambiare la mappa, anche se le 50 partite fatte per ora non mi hanno stufato. Ebbene, chi ha giocato a Brass sul portale online avrà avuto modo di provare la mappa del Nord della Francia, sviluppata amatorialmente e bene.
Una direzione verso cui poteva evolvere il gioco che avrei di gran lunga preferito, senza stravolgere il gioco. Certo avrebbe richiesto la stampa di nuove carte per ogni mappa, soluzione non certo "economica".....anche se per concretizzare l'"economico" aspetto di vedere quanto la Treefrog metterà in vendita le mappe di AoI.

In definitiva una scelto che non mi ha convinto, e mi ha convinto pochissimo la scelta della giuria dell'IGA di premiare adirittura questo gioco con un premio ambito, ma che negli ultimi anni sta perdendo un po' di valore.

17/01/2011
Suburbia 6,0

Ted Alspach probabilmente è più da considerare un playtester che un designer. Infatti copia alla grande, assembla, incolla e prova a fare un suo gioco.
Il draft a costi differenti è chiaramente preso da Through the ages.
Il guadagno di soldi/punti è preso da Ag of Steam e i suoi derivati (meccaniche che Alpach conosce benissimo dato che ha sviluppato diverse espansioni di Age of Steam) e anche i fattori limitanti alla crescita sono pari pari quelli di Age of Steam.
La costruzione della città è il classico puzzle : ottimizza il posizionamento e applica gli effetti delle tessere.

Ci poteva anche stare...se non fosse un noiosissimo solitario...

17/12/2012
Kingsburg 6,0

Ho provato a farmelo piacere, anche perchè ha raggiunto un'ottima diffusione ed indice di gradimento. Certe cose però non vanno. Se proprio devo, preferisco la variante inverno con le tessere: l'aiuto del dado con il d6 è proprio ammazzagioco.

11/06/2009
Loopin' Louie 6,0

Un po' esagerati i commenti a questo giochillo, non trovate. Divertente quanto banale.

11/06/2009
Cartagena 6,0

Semplice da giocare, un veloce filler, ma niente di stravolgente

17/02/2008
Glen More 6,0

"Alta interazione della meccanica motore"?
Io l'ho trovato praticamante un solitario, perchè a parte la parte di costruzione villaggio anche nella parte scelta tessera mi sembra che si giochi praticamente in solitario.
Avete mai provato a prendere una tessera per sottrarla all'avversario? Il fatto di avere un malus pesante per il numero di tessere a fine partita, combinato che le posizioni "utili" per piazzare le vostre tessere non sono mai tantissime (voglio piazzare una campo di grano accanto ad una distilleria, in modo da cercare di realizzare più volte la combo produco il grano e lo trasformo in whisky) portano, praticamente, a giocare ottimizzando unicamente il proprio puzzle.

Niente di grave, solo che questo tipo di giochi mi sta venendo un po' a noia.

20/02/2011
Chang Cheng 6,0

Maggioranze e bluff. Non mi piacciono i giochi di maggioranze con poche unità.

11/06/2009
Stone Age 6,0

Smorzo gli entusiasmi per questo gioco, fortemente sopravvalutato a mio modo di vedere.
Si...bella grafica, bei materiali....ma se vi lasciate abbagliare da un tiradadi in fintapelle.....
Il gioco è abbastanza scialbo, meccanismo del worker placement abbastanza usuale e amientazione "appiccicata"

28/12/2009
Comuni 6,0

Niente di particolarmente originale.

11/06/2009
The Resistance 6,0

Niente da fare...non è per me:(
Meglio di Lupus in Tabula (e per me non ci voleva molto), ma comunque a me stanca. Quando la partita si accende e partono gli immancabili dibattiti in molti si infervorano e, indubbiamente, si divertono, io inizio ad annoiarmi. Finita la partita in molti vogliono rigiocare...io dico BASTA!

Fatte da 5 a 10 partite con differente numero di partecipanti e spesso con l'utilizzo delle carte plot (ritengo comunque che migliorino il gioco base).

13/04/2011
Pandemic 6,0

L'ambientazione è la cosa migliore del gioco: resa veramente bene l'atmosfera del virus letale che si diffonde.
Per il resto è un solitario di gruppo. Sarà che a me i cooperativi non fanno impazzire, ma questo proprio è il tipo di cooperativo che non mi piace:
non ci sono alernative a giocare a carte scoperte, l'unico modo per vincere contro il tabellone è scoprire i vaccini e l'unica strada è scambiarsi le carte giuste. Questo significa che nel "gruppo" giocherà di solito una sola persona per 4: o il più esperto, o i più prepotente.

11/06/2009
Mission: Red Planet 6,0

Gioco di maggioranze senza particolare appeal. L'ambientazione è alquanto posticcia.

11/06/2009
Nexus Ops 6,0

Bellissimi i mostriciattoli forforescenti. Per divertirsi senza pensare troppo.

11/06/2009
Ra 6,0

Niente da fare, più ci gioco e più mi annoia, abbasso il voto a 6.
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Commento del 17/02/2008 (Voto 7)
Non è il tipo di gioco che fa per me, ma ammetto che ha alcuni aspetti interessanti. A me non piace l'aspetto di "gioco d'azzardo" che c'è nella pesca. Ambientazione....come al solito Knizia se le inventa.

18/05/2011
Felix: The Cat in the Sack 6,0

Filler di bluff e fortuna (tanta), per la verità neanche tanto veloce per quello che offre. A mio parere c'è di meglio sul genere.

27/01/2010
To Court the King 6,0

Divertente idea per un gioco di dadi, ricrea anche un'ambientazione.
Anche se alla fine le mosse sono abbastanza scontate: i ruoli che pagano di più sono quelli che permettono di aggiugere dadi, poi si lancia e si spera:)

17/02/2008
Hacienda 6,0

Gioco quasi tutto basato sul piazzamento, con una minima parte gestionale ed n-mila modi per fare i punti.
Tutto sommato fatto bene, ma non il mio genere.

27/01/2010
Tulipmania 1637 6,0

Voto e commento dopo una sola partita.
Forse è precoce mettere un voto dopo un'unica partita fatta ad un gioco come questo, che richiede sicuramente tempo per poter essere assorbito e capire come giocare bene. La sensazione che ho è, però, che difficilmente avrò voglia di riprovarlo.
Mi sembra di soffrire di un po' di problemi e che la pesca delle carte e gli errori degli avversari rendano poco controllabile il gioco. Il seat order mi è sembrato incisivo in maniera preponderante, il meccanismo con cui si regolano le priorità a mio modo di veere non funziona: qualcuno potrà approfittare degli errori fatti e qualche altro osserva senza poter fare niente. (Questo almeno nella partita a 5 fatta)

Nota di demerito per i materiali. Visto che, come detto nella recensione,il gioco è molto astratto e si poteva utilizzare qualsiasi speculazione della storia come ambientazione, il fatto di aver utilizzato la bolla speculativa dei tulipani poteva servire come pretesto per rendere il gioco più aggraziato visivamente. Invece niente...le carte sono fragili e la scelta assurda dei colori fa confondere il blu con il viola e l'arancio con il rosso ed il giallo (!?). I soldi sono bruttissimi e sono pochi (nella partita sono mancati)

15/03/2010
Tribune: Primus Inter Pares 6,0

Gioco finalmente provato, dopo aver sentito tanti pareri discordanti, a Play 2010 e ...scartato.
Niente di particolarmente interessante o innovativo.

15/03/2010
Master Quiz 6,0

Vecchi ricordi di un regalo di Natale di anni fa....
Buone idee nel meccanismo di scelta del livello abbinato all'avanzamento del pedone (e quindi della domanda successiva) Buona l'idea di poter competere tra livelli diversi (tipo adulti/ragazzi): in pratica i più piccoli scelgono le domande di livello 1-2-3 e gli si attribuisce punteggio 4-5-6.
Peccato che alcune domande siano veramente assurde ed i livelli di difficoltà spesso non corrispondenti.
Poi le schede erano poche e si esaurivano in fretta.
...stiammo comunque parlando di un gioco di un'altra epoca....

06/06/2011
Lost Cities 6,0

20 euro per un giochino che si potrebbe fare anche con un mazzo di carte francesi? (in effetti serve un seme in più)
E chi lo compra? Io lo gioco online su BSW quando non ho molto tempo o se sono in attesa di una partita più seria.
In aggiunta: per me ha la palma come gioco dall'ambientazione più assurda. Le combinazioni di carte numerate sono "spedizioni di archeologi nelle città perdute", solo Knizia poteva riuscirci.

11/06/2009
No Thanks! 6,0

Divertente passatempo da fare con tutti. Bluff e azzardo (ovviamente con una buona dose di fortuna).

22/08/2011
Airlines Europe 6,0

Strano modo di concepire un azionario quello di Alan Moon:
i giocatori pagano con i propri soldi per sviluppare le compagnie, prendono soldi quando giocano azioni (!) e si pagano i dividendi a maggioranza, non per certificati posseduti.

bella la grafica e la componentistica, ma alla fine il gioco è poco più di un'edizione "deluxe" di Union Pacific....quindi niente di nuovo.

15/06/2011
Luna 6,0

Questa volta Feld non mi ha convinto. Per quello che possono essere le impressioni della prima partita l'ho trovato un gioco inutilmente cervellotico. Certo si presta ad essere studiato ed approfondito, il problema è che non ho la spinta a farlo.

L'ambientazione poi....di solito quelle di Feld sono appiccicate, ma qui secondo me si va oltre forzando una vana ambientazione fantasy-mistica. Il legame con le meccaniche è nullo e rende ancora più difficile seguire ed interpretare il gioco, già di suo caotico.

22/08/2011
Caravelas 6,0

Un pick-up & deliver un po' banale nella struttura.

22/08/2011
Cold War: CIA vs KGB 6,0

Interessante gioco di bluff. Dura un po' troppo per quello che offre (alla fine è il 7 e mezzo con i poteri delle carte)

12/08/2013
Hey, That's My Fish! 6,0

Provato su BSW: non mi entusiasma.

17/02/2008
Assyria 6,0

Visto, non supera la mia soglia di interesse per riprovarlo.
Nel filone recente della Ystari (vedi Amyitis) con un'amalgama di n meccanismi con n modi per fare i punti da ottimizzare (che personalmente mi stanca). La grafica poteva essere curata meglio.

17/03/2010
Trajan 6,0

Riconosco al gioco una profondità e l'indubbia originalità della meccanica base,...ma che volete? Mi annoia da morire

04/09/2013
Catan: 5-6 Player Extension 6,0

Toglie al gioco base invece che aggiungere.

08/12/2016
Wars of the Roses: Lancaster vs. York 6,0

I giochi con una pianificazione al buio mi possono anche piacere (vedi Wallenstein/Shogun), ma giocare a Wars of the roses mi ha dato la sensazione di "roulette russa", completamente incontrollabile.

Materiali eccellenti, in puro stile Z-man, ma ovviamente non basta questo.

26/11/2011
King of Tokyo 6,0

Alla fine è una variante dello yahtzee con un'ambientazione ben curata nei dettagli (ma comunque slegata alle meccaniche) e le carte che fanno da variante.
Sinceramente fatta qualche partita di prova non supera il livello di soglia per riproporlo.

19/10/2011
Thurn and Taxis: Power and Glory 6,0

Non è che sentivo il bisogno di una espansione di Thurn und Taxis. Infatti non aggiunge molto.

17/02/2008
Last Night on Earth: The Zombie Game 6,0

Sicuramente non il mio tipo di gioco, ma farci una partita è stato divertente e quando capiterà la serata adatta non disdegnerò di ripetere l'esperienza (anche se del genere preferisco Betrayal at the House on the Hill.
Per quanto sia dadoso e fortunoso ho notato che nella nostra partita (1 zombie vs 4 eroi nello scenario die, zombie die) che la partita si è chiusa ad un turno dalla fine dove uno scontro poteva assegnare la vittoria ad entrambi le parti. Quindi lo sforzo di progettare gli scenari in maniera equilibrata e per tenere alta la tensione è stato fatto (questo almeno da quello che posso dedurre da una partita fatta).

21/04/2010
TransAmerica 6,0

Gioco veloce. Lo ritengo molto legato alla pesca delle città ed alle mosse degli altri che possono involontariamente favorirti o sfavorirti più del dovuto.

17/02/2008
Through the Desert 6,0

Questo gioco non "soffre" da paralisi di analisi, più correttamente questo gioco "è" la paralisi da analisi.
Poi la profondità del gioco non si discute (come anche il tema totalmente appiccicato, trattandosi di Knizia), ma a me non riese a prendere.

13/01/2012
Monopoly 6,0

Quando i giochi erano solo Risiko e Monopoly op preferivo il Risiko!
Indubbiamente un punto fermo nella soria dei giochi, anche se come dinamiche è giusto una "casella" in più rispetto al gioco dell'oca.

11/06/2009

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