
uno dei miei giochi preferiti!!
Two Lancastrians and two Yorkists draft cards that give them control of major towns, nobles, bishops and royal castles. Income generated by these enables them to raise armies and to bribe nobles, bishops and ship captains to change allegiance. Players then use secret planning and simultaneous deployment to gain control of the six areas in England and Wales and, hopefully, enough votes in parliament to crown their royal heir as king.
From the back of the box:
Journey back to England, 1450, just prior to the outbreak of the bitter civil war between the Royal Houses of Lancaster and York. Henry VI, a Lancastrian, was proving to be a weak ruler, so the wealthy and ambitious Richard, Duke of York, looked to put things right. The powerful noble families had to choose sides and over the next 40 years, kings, royal heirs, and great nobles were to die, in what was to become known as the Wars of the Roses. Players take on the role of Lancastrians and Yorkists, who must gather support from the major towns and powerful noble families and attempt to control the royal castles throughout the country. Ports, the shipping trade, and financial aid from the Church and France are also needed. As their faction grows in strength, players vie for the King’s favor and look to earn the prestigious titles of Captain of Calais, Archbishop of Canterbury, Warden of the Cinque Ports, Lord High Admiral and Constable of the Tower of London. Money means power, because loyalty can be bought, so players should be prepared for the inevitable treachery as nobles change allegiance at crucial times, affecting the balance of power. When Parliament is called, each region in England will support one or other of the two Royal Houses and the crown will go to the one with the greater power base. Nobles loyal to this House will be rewarded by a grateful King. Eventually, only one Royal House will boast the King, but the player who has gathered the most money and prestige will win, regardless of his allegiance.
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Gioco imponente e pesante se si considerano i materiali, ma estremamente scorrevole a livello di gameplay
La pianificazione nascosta rende importantissima la capacità dei giocatori d'intuire e prevedere cosa intendono fare gli altri al tavolo e a volte ci sono belle sorprese
Intriganti le dinamiche che si creano, sia tra avversari che tra alleati (si fa per dire, la bastardata peggiore è sempre contro chi condivide la tua stessa casata, anche perché vince uno solo)
Da giocare esclusivamente in 4
Consigliato a chi ama giochi ad interazione diretta
Carino e direi unico o quasi del suo genere, quello delle scelte simultanee (per lo meno di un certo spessore).. effettivamente non è del tutto controllabile e serve anche un pizzico di psicologia per capire cosa faranno gli altri giocatori, ma il regolamento è ben fatto senza sbavature e il gioco procede in maniera piacevole per un paio d'ore circa.
Merita un bel 7.
Wars of the Roses è un gioco basato sul controllo del territorio con una piccola componente di wargame e un'altra(leggerissima) di maggioranze. Fin qui niente di nuovo ma il fulcro del gioco sta tutto nella pianificazione segreta e nel sistema per cui si parte in coppia con un altro giocatore ma a vincere è uno solo. Questi 2 meccanismi oltre a renderlo originale(probabilmente unico), creano sospetti al tavolo e soprattutto garantiscono ogni tipo di bastardate, non ci si può fidare di nessuno! L'unico "difetto", ma è più una caratteristica, è che il gioco non è proprio controllabile, infatti puoi cercare di intuire cosa faranno i tuoi avversari ma le variabili sono talmente tante che è impossibile pianificare una strategia e quindi può risultare un pò casuale. Il gioco effettivamente è giocabile SOLO in 4 giocatori, comunque il mio voto sarebbe un 8,5, considerati anche i materiali che sono davvero eccezionali.
Commento basato su una partita a 4. Il gioco è ottimo, ricorda molto il vecchio KingMaker (alcune carte non sono altro che la bellissima copia di quelle del vecchio gioco), pur senza lo stillicidio della casualità delle carte pescate e della ricerca sulla mappa (per giunta con errata tabella di ricerca) dei piccolissimi comuni usati nel gioco.
Dopo il primo turno che si è prolungato un po' a causa della nostra inesperienza, i turni successivi sono andati spediti. Il gioco dunque sembra mantenere il tempo di svolgimento della partita di 120 minuti promesso sulla scatola.
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