I 100 Giochi – Risk

Il più popolare, quello a cui tutti hanno fatto almeno una partita: la prima e l'ultima.

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  • Genere: wargame, competitivo.
  • Target: per giocatori occasionali.
  • Scalabilità: 2-6, ottimale 4.
  • Meccaniche principali: controllo territorio, tiro dadi.
  • Meccaniche secondarie: collezione set.
  • Importanza storica: grazie all'edizione della Parker Brothers nel 1959, e alla successiva distribuzione in Europa, a partire dal 1960 Risk diventa il gioco di scontro e conquista popolare per antonomasia. La semplicità delle regole e il sistema 'dadoso', cha lascia ampio spazio alla fortuna, riescono a farlo giocare anche dai non appassionati e dalle famiglie, tempo permettendo. Grazie anche alla scarsa, se non assente, concorrenza, Risk raggiunge gli scaffali della grande distribuzione, sui quali lo troviamo ancora oggi.
  • Elementi di innovazione/twist: nessuno in particolare. Si è imposto perché era un wargame molto semplice, alla portata di tutti, con un costo relativamente basso, in un mercato di fatto privo di alternative.
  • Longevità e alternative: oggi, nonostante le numerosissime versioni alternative, con regole più o meno cambiate e con ambientazioni più o meno plausibili, che spesso pescano da importanti IP, il sistema di gioco del Risk, per meccaniche e caratteristiche, è assolutamente desueto e anacronistico. Le alternative, per fortuna, sono moltissime e valide; le dividiamo per categorie:
    • Anche per giocatori occasionali:
      • Clash of Rage. La cosa più simile al Risk. Qui ci sono fazioni fantasy asimmetriche, territori da controllare, tanti tiri di dado. Si gioca in un tempo più che ragionevole, anche col massimo numero di giocatori.
      • Battle for Rokugan. In questo caso gli scontri sono più matematici, ma la fortuna è presente nella pesca degli ordini da dare alle unità e l'incertezza permane nel piazzamento segreto degli ordini, per cui non si è mai certi delle mosse avversarie, fino a risoluzione.
      • Quartermaster General. Il più simile a livello tematico, dato che si parla di Seconda Guerra Mondiale. In questo caso si gioca in due grosse alleanze e il motore di gioco è un mazzo di carte specifico per ogni nazione. Anche i combattimenti vengono risolti in modo matematico, sfruttando le carte possedute.
    • Per giocatori esperti: In questo caso nominiamo qualche gioco che ha un livello di complessità maggiore e che porta in primo piano elementi di conflitto assieme a quelli di gestione della propria fazione.
      • Blood Rage. L'ambientazione è quella della mitologia vichinga, con i suoi guerrieri e dei. Varie fazioni si scontrano in attesa del Ragnarok, potenziando le proprie abilità e arruolando nuovi alleati e risolvendo le battaglie a colpi di carte giocate segretamente.
      • Ci sono poi altri giochi che possono far fare uno scalino superiore a chi ama questo genere di conflitto e sfida, ma tutti richiedono maggiore impegno al tavolo e tempo di gioco (Rising Sun, Ankh: Gods of EgyptIl Trono di Spade: il Gioco da Tavolo, ecc).
        I nomi sopra sono comunque quelli più indicati allo scopo.

Commento

La Conquete du Monde, questo era il nome originale di Risk, ideato dal francese Albert Lamorisse e pubblicato per la prima volta in Francia nel 1957, dalla Miro Company. L'acquisizione da parte della statunitense Parker Brothers si ha poco dopo e l'editore cambia il nome in Risk, modifica alcune regole di gioco e di setup, lo pubblica infine negli USA nel 1959 e poi, tramite partner, anche in Europa a partire dal 1960.
Da questo momento in poi escono varie versioni, con cambiamenti più o meno sensibili, ma bene o male sempre basate sullo stesso impianto fatto di territori, carrarmatini e carte da pescare e assemblare in tris per ottenere rinforzi. La versione italiana (RisiKo!), in particolare, è nota per aver dato un dado in più al difensore, rendendo il gioco più statico e lungo.

Diverso invece il discorso per le ritematizzazioni. In questo caso si cambiano componenti e regole per adattarsi in parte a un nuovo tema, magari storico, più spesso ripreso da altre ambientazioni, più o meno famose e di moda. Ad esempio S.P.Q.Risk è ambientato nella Roma imperiale, Risk 2210 A.D. nel futuro, mentre Risk: The Lord of the Rings, Risk: Game of Thrones, o Risk: Star Wars Edition si rifanno alle note IP. Il sistema di gioco rimane però pressoché sempre lo stesso, anche cambiando pelle. Al momento, su BGG, ci sono più di settanta versioni diverse del gioco.

Un punto di svolta si ha nel 2011, con Risk Legacy, non a caso il titolo col più alto posizionamento nella classifica americana. Risk Legacy è il primo gioco ad aggiungere il sistema Legacy, ovvero un sistema a campagna che modifica i componenti di gioco e che, anche per via delle “sorprese” segrete contenute in varie buste, aperte a seconda di ciò che succede in partita, si rende non rigiocabile una seconda volta. 
Il titolo ha un discreto successo, ma ha soprattutto il merito di accendere la curiosità per questo nuovo sistema, che diventerà poi davvero famoso e apprezzato soprattutto col successivo tentativo – Pandemic Legacy – che sfrutta un gioco molto più apprezzato dalla comunità ludica degli appassionati.

> Risk (recensione Revised Edition)
> RisiKo! (recensione1; recensione 2
> RisiKo, Monopoli, Cluedo? Alternative moderne ai classici del passato
> Risk - scheda del gioco

Commenti

Sono parzialmente d'accordo, se prima non c'era niente di simile secondo me è stato innovativo di diritto.

A mio avviso, viene spesso condannato solo perché per decenni, insieme al Monopoli, ha di fatto monopolizzato il settore, ma forse in pochi a quei tempi erano davvero pronti a fare il "salto di qualità" (e forse, tanti, non lo sono neanche oggi, visti i numeri di vendita che ancora fa).

Giocato un goziliardo di volte.

Da una ventina di anni, non lo si intavola più perché, giustamente, siamo ormai abituati a meglio, ma quando ci si rincontra con i compagni di classe di un tempo, la partitella revival ci sta sempre, non tanto per giocare e vincere, ma, almeno per noi, per rivivere quelle emozioni giovanili che tanto ci scaldano il cuore.

A mio avviso il diretto successore "evoluto" è senza dubbio Axis&Allies che, aggiungendo tanti strati di complessità (e di divertimento) lo rendono però improponibile a chi non riesce ad andare oltre alle meccaniche dei 3 dadi e del tris di carte.

Il diretto successore è effettivamente Axis & Allies, ma quando proponiamo alternative, in questa rubrica come in altre, cerchiamo di fare in modo che siano valide e A&A ha tanti di quei problemi da rivaleggiare con Risk.

Risk Star Wars e Risk Europe comunque non sono malvagissimi, secondo me. Ora non so quanto il Risk fosse simile al nostro Risiko; ma i due sopra citati hanno ben poco a che vedere con Risiko, e secondo me sono giochi quantomeno decenti...

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