Agzaroth
Black Metal Goblin
c
Moderatore
Editor
1
Osservatore
Spendaccione!
1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
First reaction SHOCK!
finito il terzo libro.
allora... da dove inizio?
altra bella storia, altri bei personaggi.
Ora io mi accorgo di avere un po' di problemi con questo autore:
1) a volte succedono cose assurde. Al solito legate a dei e poteri soprannaturali.
es:
In ogni caso con questi dei e semidei che scorrazzano a destra e a sinistra dall'eternità dopo un po' ti rompi. Tra l'altro ti fa veramente strano che sta gente che vive da millenni sia del tutto identica, nel comportamento, a chi vice da poche decine di anni.
2) le resurrezioni. basta. basta per favore. Anche in martin secondo me ce n'è qualcuna di troppo, ma lì i morti le superano abbondantemente pareggiando il conto. Qui uno muore, pii si reincarna, poi rimuore, poi arriva un dio che lo salva, ecc. Tutti 'sti trasferimenti e di anime ed identità fanne perdere il valore alla morte, anche quando irreversibile (che poi a quel punto ti chiedi: ma perché sto poraccio invece è morto davvero quando tutti gli altri li ha salvati coni peggiori espedienti?).
3) il superomismo. Ci sono eroi (ed incongruenze) che veramente a volte stroppiano. gente intoccabile, nemici invincibili che fanno a pezzi tutti ma poi arriva il supereroe e li distrugge. La cosa stona ancora di più quando l'eroe non è in realtà tale: i Seguleh - correggimi se ho capito male Mu - sono umani. Ora la razza dei cacciatori Khel pare dotata di capacità sovrumane, con velocità e resistenza tali da fare a pezzi 20 uomini prima di cadere. E invece i Seguleh invertono il rapporto e ne ammazzano almeno 20 a testa. Ora, c'è qualcosa che non va: per quanto allenato, un seguleh è sempre un uomo. Non può esserci questa differenza.
4) questo è più un mio problema: non capisco l'ironia di Erikson. sarà che è canadese (South Park docet), ma arrivo in fondo ai suoi siparietti comici che mi dico "ah, ma era un siparietto comico?". Il suo è un mondo cupo, spietato, e truculento e lui ogni tanti ci mette queste scenette che... non c'entrano nulla. Non si capiscono. No fanno ridere. Sono fuori contesto.
5) Ci sono delle forzature enormi. Tipo Stonny Menakis, che è una semplice guardia di carovana, che partecipa al summit dei generali dell'esercito in cui si decide la strategia generale. Così, senza motivo, solo perché è una protagonista del libro ( ovvero il motivo è un motivo di narrazione, ma non ha senso logico nella finzione). Ci sono un sacco di queste cosette che ok, è un fantasy, però...
Ok, detto questo pare che a me faccia schifo e invece continua a piacermi ed ho già attaccato il quarto. Però ecco, faccio le pulci perché senza quei cali sarebbe stato il top.
Ma...sto leggendo solo io?
allora... da dove inizio?
altra bella storia, altri bei personaggi.
Ora io mi accorgo di avere un po' di problemi con questo autore:
1) a volte succedono cose assurde. Al solito legate a dei e poteri soprannaturali.
es:
quando Paran e Ben vanno giù alla fenditura, a fine libro, poi c'è una scenetta in cui devono tornare indietro e Ben dice a paran di disegnare una carta, una qualsiasi. Ora...ma perché? lì ci saranno arrivati in qualche modo no? e perché per tornare indietro deve disegnare una qualsiasi? ma quale? poteva anche disegnare un cazzetto? E di cose di questo genere ce ne sono un bel po'.
2) le resurrezioni. basta. basta per favore. Anche in martin secondo me ce n'è qualcuna di troppo, ma lì i morti le superano abbondantemente pareggiando il conto. Qui uno muore, pii si reincarna, poi rimuore, poi arriva un dio che lo salva, ecc. Tutti 'sti trasferimenti e di anime ed identità fanne perdere il valore alla morte, anche quando irreversibile (che poi a quel punto ti chiedi: ma perché sto poraccio invece è morto davvero quando tutti gli altri li ha salvati coni peggiori espedienti?).
3) il superomismo. Ci sono eroi (ed incongruenze) che veramente a volte stroppiano. gente intoccabile, nemici invincibili che fanno a pezzi tutti ma poi arriva il supereroe e li distrugge. La cosa stona ancora di più quando l'eroe non è in realtà tale: i Seguleh - correggimi se ho capito male Mu - sono umani. Ora la razza dei cacciatori Khel pare dotata di capacità sovrumane, con velocità e resistenza tali da fare a pezzi 20 uomini prima di cadere. E invece i Seguleh invertono il rapporto e ne ammazzano almeno 20 a testa. Ora, c'è qualcosa che non va: per quanto allenato, un seguleh è sempre un uomo. Non può esserci questa differenza.
4) questo è più un mio problema: non capisco l'ironia di Erikson. sarà che è canadese (South Park docet), ma arrivo in fondo ai suoi siparietti comici che mi dico "ah, ma era un siparietto comico?". Il suo è un mondo cupo, spietato, e truculento e lui ogni tanti ci mette queste scenette che... non c'entrano nulla. Non si capiscono. No fanno ridere. Sono fuori contesto.
5) Ci sono delle forzature enormi. Tipo Stonny Menakis, che è una semplice guardia di carovana, che partecipa al summit dei generali dell'esercito in cui si decide la strategia generale. Così, senza motivo, solo perché è una protagonista del libro ( ovvero il motivo è un motivo di narrazione, ma non ha senso logico nella finzione). Ci sono un sacco di queste cosette che ok, è un fantasy, però...
Ok, detto questo pare che a me faccia schifo e invece continua a piacermi ed ho già attaccato il quarto. Però ecco, faccio le pulci perché senza quei cali sarebbe stato il top.
Ma...sto leggendo solo io?