Penso sia il 4-5 topic in cui rispondo riguardo a questo tipo di problemi e lo faccio, ancora una volta, da negoziante online.
1. Il cliente dovrebbe avere come unica interfaccia il suo negoziante di fiducia, online o fisico che sia. E' un'abitudine tutta italiana quella di rivolgersi direttamente all'editore, incentivata dal pressapochismo di molti negozianti. Se un cliente ha un problema con un gioco venduto da me, ci TERREI VIVAMENTE che si rivolgesse a me per risolverlo. Ci sono molti miei amici e conoscenti (di Lucca, Pisa e Livorno) che acquistano regolarmente da noi e sanno quanto mi incazzo se non parlano prima con me di un problema.
2. Il negoziante ha poi a sua disposizione una serie di strumenti per risolvere la problematica e che dipendono dal rapporto che ha con i suoi fornitori. Ad esempio con un fornitore italiano siamo d'accordo che indichiamo al cliente di scrivere una mail e noi la sollecitiamo in modo che venga evasa in breve termine. Con altri ci occupiamo noi della sostituzione a loro spese. Ma ancora una volta siamo noi a fare da tramite col cliente per semplificargli, il più possibile, la vita.
3. Se il cliente decide di rivolgersi all'editore e non ha soddisfazione o ripristino del prodotto incompiuto ha TUTTI I DIRITTI del mondo di andare dal suo venditore e farsi o sostituire il gioco o rimborsare i soldi. Poi sarà il venditore ad alzare il telefono, chiamare l'editore e pretendere una soluzione al problema. Non lo dico io: LO DICE LA LEGGE. E su questo devo dare a ragione a RedGlove. Dovevi insistere affinché il tuo negoziante trovasse una soluzione per te.
Torno a ripetere (inutilmente, temo) che i clienti dovrebbero essere più consapevoli dei propri diritti e acquistare presso negozi (online e fisici) che dimostrano serietà e customer service all'altezza a volte, magari, pagando 1€ di più.
Comunque mi dispiace molto per quello che è successo. Spero avrai soddisfazione di ciò che è tuo di DIRITTO.
1. Il cliente dovrebbe avere come unica interfaccia il suo negoziante di fiducia, online o fisico che sia. E' un'abitudine tutta italiana quella di rivolgersi direttamente all'editore, incentivata dal pressapochismo di molti negozianti. Se un cliente ha un problema con un gioco venduto da me, ci TERREI VIVAMENTE che si rivolgesse a me per risolverlo. Ci sono molti miei amici e conoscenti (di Lucca, Pisa e Livorno) che acquistano regolarmente da noi e sanno quanto mi incazzo se non parlano prima con me di un problema.
2. Il negoziante ha poi a sua disposizione una serie di strumenti per risolvere la problematica e che dipendono dal rapporto che ha con i suoi fornitori. Ad esempio con un fornitore italiano siamo d'accordo che indichiamo al cliente di scrivere una mail e noi la sollecitiamo in modo che venga evasa in breve termine. Con altri ci occupiamo noi della sostituzione a loro spese. Ma ancora una volta siamo noi a fare da tramite col cliente per semplificargli, il più possibile, la vita.
3. Se il cliente decide di rivolgersi all'editore e non ha soddisfazione o ripristino del prodotto incompiuto ha TUTTI I DIRITTI del mondo di andare dal suo venditore e farsi o sostituire il gioco o rimborsare i soldi. Poi sarà il venditore ad alzare il telefono, chiamare l'editore e pretendere una soluzione al problema. Non lo dico io: LO DICE LA LEGGE. E su questo devo dare a ragione a RedGlove. Dovevi insistere affinché il tuo negoziante trovasse una soluzione per te.
Torno a ripetere (inutilmente, temo) che i clienti dovrebbero essere più consapevoli dei propri diritti e acquistare presso negozi (online e fisici) che dimostrano serietà e customer service all'altezza a volte, magari, pagando 1€ di più.
Comunque mi dispiace molto per quello che è successo. Spero avrai soddisfazione di ciò che è tuo di DIRITTO.