Per quanto mi riguarda Capolavoro Assoluto. Non l’ho trovato per nulla pesante e mi ha pure molto divertito. Lo rileggerò sicuramente. Un dei libri più belli mai letti.
Sì, merita di essere letto e riletto, io l'ho ripreso in mano dopo più di 10 anni qualche anno fa e mi ha emozionato ancora, anche se forse non è stato speciale come la prima volta.
Non sono molti i libri ai quali dedico una rilettura, ma per questo vale la pena, io mi sto ripromettendo di prendere in mano almeno un libro all'anno tra quelli che più ho adorato. Adesso hi un po' di libri in coda, ma tra autunno e inverno vogli rileggere qualcosa di Dostoevskij, forse
I Demoni.
In questi giorni sto finendo
Misteri di Knut Hamsun, veramente un'ottima lettura, niente da dire, l'ho trovato superiore anche a
Fame. Peccato per le simpatie - naziste - dell'autore, gli sono giustamente costate il buon nome. Mah, a volte il grande genio artistico nasconde una persona non altrettanto "geniale" nella vita reale.
La storia è incentrata su un personaggio eccentrico che sconvolge un piccolo paesino della Norvegia, arriva col suo bel vestito giallo, una custodia di violino e si comporta da riccone. Dispensa soldi e favori, si fa paladino dei deboli, ma al contempo mette tutti a disagio con atteggiamenti contraddittori e anche molesti.
Di recente ho anche finito
Casa di foglie e non ho ancora capito se è un esperimento letterario valido o meno, insomma, l'idea di scrivere un libro labirintico - su una casa labirinto - è fantastica, la struttura a cornici e storie nella storia è altrettanto valida, però dopo un po' mi sono sentito più preso per il culo che altro. Insomma, le note alle note, con ulteriori rimandi a note e nella stragrande maggioranza sono citazioni inventate o riferimenti a libri inesistenti. Le pagine con una sola parola, mi sentivo un idiota a leggere sul bus un libro con le pagine bianche o con scarabocchi, note musicali a piena pagina.


Lo stile di scrittura comunque rimane l'aspetto più debole, la storia è intrigante ma non centrale e questo ci sta perché il centro è tutto il tema e la struttura.
Sono felice di averlo letto e in fin dei conti non rimpiango di non averlo abbandonato dopo l'ennesima nota farlocca.
Prima avevo letto Il meraviglio mondo degli Snerg, un romanzo per bambini/ragazzi che ha emozionato e ispirato Tolkien.
Compratelo ai vostri figli perché è una lettura intelligente, divertente e priva di falsi moralismi.
E ritornando a libri scritti da autori con simpatie politiche poco condivisibili, ad inizio anno ho letto
Dalia Nera (primo capitolo su L.A.) la rivisitazione del fatto di cronaca che sconvolse Los Angeles degli anni '40. Ellroy è davvero un ottimo scrittore di trame, sempre intricate - sempre con moltissimi personaggi - ma che poi si risolvono alla perfezione, mi è piaciuto questo come ho apprezzato anche L.A. Confidential.
Però questi romanzi hanno anche evidenti limiti, alcuni personaggi sono stereotipati e si ripetono nelle caratteristiche, prototipi di poliziotti e criminali di libri noir e poi la scrittura è fin troppo semplice, diretta, non particolarmente ricercata.