Grossa lacuna, vale quanto ha detto Thegoodson. Ma basta vedere le tavole di Araki per capirne la differenza.
Eh ma pure quello è vecchiotto, avevo e apprezzavo i vhs.
credo che gli OAV sono effettivamente la cosa migliore partorita da lui, meglio del manga, e pure meglio degli altri manga che ha fatto. Ricordo che Egawa all’inizio era un autore che era partito col botto, una grande promessa, poi ha avuto un tracollo vertiginoso, tanto che si diceva che in patria era stato boicottato per i dissidi con l’editore per la sua visione estrema della società. In realtà, molto semplicemente , il manga di golden boy degenera in pippe reali e mentali su eros e società, diventando estremamente pedante e gratuissimamente pesante in entrambi gli ambiti.
Gli OAV invece sintetizzano la parte migliore, cioè gli episodi iniziali, ma con quella leggerezza e intelligenza che te lo fa amare. Ecco, a proposito di storie lunghe, il manga di Goldenboy parte con episodi autoconclusivi (ripresi dall’OAV) ma verso la metà crea un intero arco narrativo che però come ti dicevo tracolla (non per la lunghezza ma per la qualità in sè. Avevo letto un paio di manca suoi successivi ma erano pure peggio.
Io parlo solo della serie tv, sono 4 stagioni con colpi di scena inaspettati e al momento (sono arrivato a metà della quarta in poche settimane) coerenti con la trama. Sì, ci sono tutti i momenti introspettivi tipici dei prodotti giapponesi, prolissi all'inverosimile, ma non mancano gli sviluppi narrativi e personalmente sono rimasto incollato allo schermo con molta curiosità fino a questo momento. A mio parere per rendere così spiazzanti le scoperte che emergono alla fine della terza stagione, ci stava benissimo tutta la fase preparatoria delle puntate precedenti.L'attacco dei giganti mi sembra la classica serie con un mega mistero che si prolunga per un miliardo di episodi. Ho provato anche a leggere il manga ma era verboso all'inverosimile e non succedeva mai niente... o meglio, succedeva di tutto, ma non cambiava mai nulla.
La sua prolissità, fatta di infodump da un lato e dal tentativo di annacquare la trama e allungare il brodo dall'altro, me la rende insopportabile.Sì, ci sono tutti i momenti introspettivi tipici dei prodotti giapponesi, prolissi all'inverosimile, ma non mancano gli sviluppi narrativi e personalmente sono rimasto incollato allo schermo con molta curiosità fino a questo momento.
Ho visto il trailer e per me è già un no. Sono anni che ormai Anderson antepone la forma alla sostanza, mi sono rotto di colori pastello e simmetrie se poi la storia non c'è, io credo di aver chiuso definitivamente dopo French Dispatch, che mi è anche piaciuto ma ora davvero basta.
In teoria dovrei pensarla come te visto che ho trovato "vaporoso" anche the French dispatch, ma questo mi attrae davvero un sacco.Ho visto il trailer e per me è già un no. Sono anni che ormai Anderson antepone la forma alla sostanza, mi sono rotto di colori pastello e simmetrie se poi la storia non c'è, io credo di aver chiuso definitivamente dopo French Dispatch, che mi è anche piaciuto ma ora davvero basta.
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Secondo me il discorso più che di sopravvalutazione è che entrambi hanno uno stile personale forte, che nel tempo (e Anderson è stato molto più veloce di Tarantino in questo) si è ripiegato su se stesso.Per me Anderson sopravvalutatissimo alla stregua di Tarantino.
Boom.. ecco l'ho detto.