I tre migliori giochi da tavolo di... Bruno Faidutti

Un altro autore estremamente prolifico con all'attivo, però, un solo “classico”...

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La biografia apocrifa del signor Darcy

Bruno Faidutti nasce nel 1961 in FrGRAZIE, SUA ECCELLENZA!

Eh, ma cazzo.

Faidutti è un autore che vanta la firma su un sacco di giochi e in sacco di collaborazioni.
Inizia la sua carriera ben dieci anni prima di Catan e va a costituire un po' quello zoccolo duro di game designer della prima ora, che hanno mosso i primi passi nel gioco da tavolo moderno, facendolo nascere, crescere ed evolvere.

La sua produzione si assesta su giochi per famiglie, introduttivi, giochi per bambini più o meno cresciuti.

Tralasciando i primi lavori, quello che gli dà la grande notorietà è Citadels (2010), un gioco a ruoli nascosti, con due semplici azioni ogni turno, in cui i giocatori devono edificare un quartiere di una città. Questa dei ruoli che vengono scelti segretamente di volta in volta e portano differenti benefici sarà una meccanica ripresa in seguito da vari giochi, anche dalla stesso Faidutti, ad esempio, Mascarade (2013), anche se con minor fortuna.

Il Mistero dell'Abbazia (2003) riprende il suo vecchio Meurtre à l'Abbaye (1996) ed è un gioco in stile Cluedo in cui monaci indagano sull'omicidio di un confratello.

Del 2005 è invece Mission: Red Planet, un gioco di strategia edito da Asmodee, basato sulle maggioranze. Nel 2015 il gioco vede una seconda edizione, pubblicata da Fantasy Flight Games, che è sostanzialmente lo stesso gioco con in più la possibilità di giocare in sei, una variante per due, carte corrette e modificate, una nuova piccola parte di tabellone. 

Sempre del 2005 è Diamant, noto anche come Incan Gold, creato assieme ad Alan R. Moon (Ticket to Ride), un gioco di push-your-luck, che vede numerose edizioni internazionali, ottenendo diversi premi.

La riedizione di Warrior Knights (2006), a cui partecipa come coautore assieme a Corey Konieczka e altri, probabilmente rappresenta la vetta di complessità più alta toccata dall'autore, anche se non sappiamo quanto ci sia, di Faidutti, in quel gioco.

Dopo il citato Warrior Knights, gioco a sfondo medievale di controllo territorio e diplomazia, ha un discreto successo, nel 2009, Ad Astra, un gestionale basato sulle scelte simultanee in cui gli umani sono spediti in giro per lo spazio a colonizzare pianeti.

Il 2015 è la volta di Raptor, un bel gioco per due partecipanti, asimmetrico, in cui un gruppo di scienziati cerca di catturare almeno tre piccoli di velociraptor, prima che la madre riesca a metterli in salvo; in alternativa si può vincere addormentando con i sonniferi la madre, mentre questa vince se divora gli scienziati. Anche questo si basa su una meccanica principale di scelte simultanee.

Vampire: The Masquerade – Vendetta (2020), realizzato con l'italiana Horrible Guild tramite Kickstarter, segna per ora l'ultimo gradino del suo percorso. È un gioco di controllo aree in cui i giocatori impersonano vampiri e utilizzano fazioni asimmetriche.

Se raffrontate questa breve carrellata con la sfilza di giochi che trovate a fondo articolo, vi rendete conto come Faidutti sia sicuramente uno del mestiere, ma non una punta di diamante. È un po' uno di quei giocatori che fa il suo sporco lavoro, sempre e con costanza, ma nulla di più. O magari giusto una volta per carriera riesce a fare il goal della vita, come Grosso. In questo caso Citadels.
A trovare gli altri due migliori ho faticato abbastanza stavolta e come consiglio spassionato vi direi che, dei suoi giochi, Citadels basta e avanza.
Citadels edizione 2016

Citadels

Grazie a numerose edizioni internazionali e a un'ultima scatola rivista e completa dell'espansione, pubblicata nel 2016, Citadels rimane il titolo di punta di Bruno Faidutti e ancora oggi uno dei family di riferimento del genere, inserito nei migliori giochi del decennio 2000-2009.
La meccanica base è quella di un draft di personaggi che si fa in segreto, in modo che chi sceglie dopo di te non abbia mai la certezza matematica della tua scelta. Ogni personaggio ha un'abilità speciale che va in combo con l'aspetto alla base del gioco, ovvero raccogliere soldi per edificare carte quartiere.
La moltitudine di personaggi e di edifici, specie se consideriamo l'edizione del 2016, consente partite sempre diverse e la meccanica base mantiene alta la tensione per tutta la partita, in cui mai nulla è scontato.
> Citadels: un family per gamers  
> Citadels: una nuova recensione per una vecchia gloria  
> Citadels: recensione

Perché dovreste giocarlo

Rappresenta uno dei casi più riusciti di gioco ad identità nascoste e deduzione, il tutto alla portata di qualunque giocatore con un minimo di buona volontà ad imparare le regole dei vari ruoli. 
La durata è contenuta, specie con l'ultima modifica che porta la chiusura a sette quartieri rispetto agli otto della prima edizione e la possibilità di personalizzare i ruoli in gioco consente di modulare l'interazione e le abilità sulla base dei gusti del gruppo.

Perché potrebbe non piacervi

Citadels vi piacerà se vi piacciono due cose: una certa dose di deduzione, perché se sbagliate sempre a capire cosa hanno preso gli altri e viceversa siete troppo prevedibili, la partita potrebbe risultarvi frustrante; una certa dose di interazione anche diretta, anche cattiva, che potrebbe indispettire qualcuno, specie se vittima anche del primo punto esposto.
Raptor

Raptor

Gioco  del 2015, esclusivamente per 2 del duo Cathala - Faidutti, ha nelle sue principali caratteristiche l'asimmetricità e la strategia. Molto semplice nelle meccaniche quanto nella spiegazione delle regole, vede due forze contrapposte: un raptor (mamma) con i suoi piccoli da salvare e un team di scienziati determinati a prendere i piccoli. Sia il raptop che gli scienziati hanno dei poteri unici che dovranno sfruttare per arrivare alla vittoria. Le carte hanno un numero (da 1 a 9, il numero di movimenti possibili) e un simbolo (azione speciale). Quando si giocano le carte, una per giocatore, si muoverà chi ha giocato la carta più alta (sottraendo però il valore della carta giocata dall'avversario), l'altro userà l'azione speciale. Se si giocano carte col valore uguale, si eliminano a vicenda. Da questo si può capire l'importanza strategica di giocare o tenere le carte, avendo anche la possibilità di far sprecare una carta all'avversario.

Perché dovreste giocarlo

Se vi piacciono i giochi asimmetrici con un setup veloce, un regolamento snello e facile ma con una profondità e una rigiocabilità ottima. L'interazione diretta è al massimo livello e le bastardate che nasconde il gioco sono sublimi. La durata delle partite non supera mai i 40 minuti, adatto anche ai bambini dai 9 anni in su.

Perché potrebbe non piacervi

Il gioco ha solo 2 soluzioni: o il team recupera 3 cuccioli, o il Raptor scappa con la sua prole. I metodi, per quanto fantasiosi sono sempre gli stessi (scappare per i cuccioli e rincorrere per gli scienziati). A chi piace un'interazione più delicata potrebbe trovare frustrante il voler giocare una carta che viene neutralizzata dall'avversario.

Vampire: la Masquerade - Vendetta

Gioco di carte che riesce a stare nell'ora di gioco (o poco più) anche in sei giocatori. 
Ciascuno manovra una famiglia di vampiri tratta dalla famosa e omonima ambientazione, con lo scopo di prendere il controllo della città, secondo un sistema di maggioranze.
Il deck-building (hand-building, in realtà, in questo caso) è snello ed essenziale: a due carte iniziali se ne aggungono 3 nel corso della partita, ogni volta scelte tra due pescate. Nel complesso ogni fazione ne ha nove a disposizione, per cui una sola non verrà mai vista in ogni scontro. Dato che le carte vengono sempre riprese in mano tutte dopo ogni round, gli avversari sapranno grosso modo cosa puoi fare... ma rimane sempre l'incognita della nuova carta pescata e il fatto che di tutta la mano una carta non venga giocata. 
Le sette fazioni sono poi ben differenziate e necessitano di diversi approcci, mantenendo alta la sfida anche dopo diverse partite.

Perché dovreste giocarlo

Per avere un gioco rapido, competitivo, con una ben integrata componente di bluff. In Vendetta tutte le componenti sono ben sviluppate, ma sempre tenute del giuto peso per non appesantire l'esperienza e rimanere commisurate a target e durata.

Perché potrebbe non fare al caso vostro

Per chi cerca un hand-building più strutturato o per chi è infastidito da elementi di bluff e forte interazione, non è il gioco adatto.

Si ringraziano Triade e Shadow_Son per aver scritto rispettivamente i paragrafi su Raptor e Diamant/Incan Gold.

Giochi principali:
1984 - con Pierre Clequin: Baston
1985 - Les Sales mômes (distribuito con la rivista Jeux et Stratégie)
1986 - Arène (distribuito con la rivista Jeux et Stratégie)
1990 - Alpages - La guerre des moutons (distribuito con la rivista Jeux et Stratégie)
1990 - Taxi Brousse (distribuito con la rivista Jeux et Stratégie)
1991 - con Pierre Clequin: Knightmare Chess/Tempête sur l'Échiquier
1991 - Valley of the Mammoths
1996 - con Serge Laget: Meurtre à l'abbaye, Multisim
1998 - con Pierre Clequin: Knightmare Chess 2
1999 - Corruption
2000 - Citadels
2000 - Democrazy
2000 - con Serge Laget: Castle
2000 – Bongo!
2001 - con Michael Schacht: Draco & Co
2001 - con Leo Colovini: Vabanque
2001 - Dragon's Gold
2002 - con Michael Schacht: Fist of Dragonstones
2003 - con Serge Laget: Il Mistero dell'Abbazia (Days of Wonder)
2003 - Terra
2003 - con Alan R. Moon: Gold und Rum
2003 - con Bruno Cathala: Queen's Necklac
2003 - China Moon
2003 - Babylon
2004 - con Gwenaël Bouquin: Knock Knock!
2004 - con Bruno Cathala: Igloo Igloo
2004 - con Bruno Cathala: Boomtown
2005 - con Paul Randles e Mike Selinker: Key Largo
2005 - con Bruno Cathala: Missione: Pianeta Rosso (Giochi Uniti)
2005 - con Michael Schacht: The Hollywood! Card Game
2005 - con Alan R. Moon: Diamant
2006 - con Bruno Cathala: Tomahawk
2006 - con Ted Cheatham: Silk Road
2006 - con Corey Konieczka, Derek Carver, Pierre Clequin: Warrior Knights (Nexus)
2007 - con Bruno Cathala: Chicago Poker
2007 - con Richard Borg, James Ernest, Richard Garfield e Mike Selinker: Stonehenge
2008 - con Jef Gontier: Novembre Rosso
2008 - Musée Mystère
2008 - con Serge Laget: Kheops
2009 - con Antoine Bauza: Pony Express
2009 - Captain Pirate
2009 - con Serge Laget: Ad Astra
2009 - con Ludovic Maublanc: Double Agents
2009 - Letter of Marque
2010 - con Andrea Angiolino, Alan R. Moon e Pier Giorgio Paglia: Isla Dorada (Fantasy Flight Games)
2013 - Mascarade (Repos Production)
2015 - con Bruno Cathala: Raptor
2016 - con Sergio Halaban e André Zatz: Warehouse 51
2016 - Citadels (seconda edizione)
2020 - Vampire: The Masquerade – Vendetta

Precedentemente in Top-3:

Diamant / Incan Gold

Incan Gold è la nuova veste del gioco già conosciuto come Diamant (2005). In questa nuova edizione il gioco abbandona tessere, carretti e meeple diventando un gioco di sole carte e segnalini diamante, ciò che non cambia per nulla sono le meccaniche e lo spirito del gioco.
Il gioco è fondamentalmente un push-your-luck. I giocatori impersoneranno degli esploratori impavidi (tutto da vedere) che turno dopo turno si addentreranno nelle profondità di un tempio. Ogni turno verrà girata una carta che potrebbe dare punti ai giocatori ma che potrebbe anche essere una carta pericolo.
Quando viene rivelata una carta pericolo identica ad una già rivelata sul tavolo il tunnel crolla e chi non aveva ancora fatto rientro al campo base perde le ricchezze accumulate in quel round.
La partita dura 5 round, con piccolissime variazioni tra l'uno e l'altro, e poi il giocatore che è riuscito ad accumulare più ricchezza viene proclamato vincitore.
> Giocando con Mamma e Papà 2: Diamant

Perché dovreste giocarlo

È il push-your-luck nella sua essenza, setup velocissimo, pochissime regole e può essere proposto davvero a chiunque. Nonostante la semplicità la decisione di abbandonare, l'esplorazione è sempre tesa in quanto è fondamentale scegliere il momento giusto per farlo. Infatti durante il round alcuni diamanti "spaiati" rimarranno sulle carte rivelate invece di essere distribuiti e saranno raccolti da chi farà ritorno al campo base, a patto di dividerli equamente con tutti coloro che faranno la sua stessa scelta (simultanea) in quel turno.
L'immediatezza, la velocità della partita e l'occasionale piacere di superare tutti in astuzia e accaparrarsi una montagna di diamanti lo rende un ottimo filler ed introduttivo al genere.

Perché potrebbe non piacervi

Il gioco è leggerissimo, vi è una grossa dose di fortuna e vi potrà capitare di veder segnata la vostra partita anche ben prima degli ultimi turni. Inoltre la semplicità delle regole ha la controindicazione che a volte i round potrebbero risultare "nulli", se dal mazzo escono immediatamente due pericoli identici, e questo oltre a spezzare la tensione ed abbreviare ulteriormente il gioco può minare la possibilità di recupero dei giocatori coi punteggi più bassi.

Commenti

Il mio preferito di Faidutti è Mission Red Planet, caotico e bastardo come piace a me

Di suoi ho Raptor, Citadels e Mission: Red Planet, tre giochi che mi piacciono molto.. Citadels ci sono molto legato in quanto il primissimo gioco che mi fece fare il mio amico che mi introdusse a questo magico mondo.

Non ho mai giocato a Diamant / Incan Gold, quindi non so se sia superiore o meno a Mission: Red Planet.

Citadel e' il tipico gioco che non ci abbandona mai, di tanto in tanto continua a venirci voglia e magari lo giochiamo anche molte partite di fia.

Anch'io ho Citadels e Mission: Red Planet, validi entrambi. Citadels assolutamente il suo titolo migliore, che varia enormemente con il numero di giocatori: in 2 "german" e molto più controllabile, in più di 2 party game a forte interazione, ma non sai di preciso chi vai a colpire coi tuoi personaggi.

Suggerisco anche Secrets, pubblicato con Eric Lang, filler in stile mascarade con ruoli nascosti e alleanze "mutevoli"

mannaggia, ma Raptor non è in ITA! volevo regalarlo al figlio, ma tant'è... (vedo plance dei giocatori piene di scritte varie su bgg)

Citadels anche per me irrinunciabile, anche se non giocato spesso.

Sempre valido Citadels, ed è verissimo che l'esperienza di gioco cambia molto a seconda del numero di giocatori - personalmente lo preferisco in pochi giocatori, ed è un peccato perché di buoni giochi per 6/7 giocatori ce ne sono pochi... Ciò detto, credo che i ruoli segreti siano la sola vera forza del gioco, visto che la parte "gestionale", in cui si gestiscono monete e giocano carte città, mi pare sia invecchiata maluccio, troppo ingessata e monotona rispetto ad altri family game più moderni...

Incan Gold caruccio, ma un gioco così semplice avrebbe avuto forse bisgono di un'ambientazione più vibrante, o di twist più significativi, non so, personalmente non mi ci sono mai divertito tanto quanto mi è capitato con altri giochi push your luck.

Secrets meritava forse una menzione in quanto gioco dalla presentazione SPETTACOLARE, un graphic design tra i migliori mai visti, scatola piccina e meccaniche di deduzione sociale abbastanza innovative - purtroppo anche molto caotico, all'estremo opposto volendo di un Resistance dove la deduzione la fa da padrona.

Raptor non l'ho mai provato ma è nei radar da un po', cercherò di recuparlo.

Grazie per l'articolo!

Dico la mia sui 3 giochi che possiedo di Brunone:

- Secrets: deduttivo con componentistica esagerata (ma in senso buono), estremamente caciarone e che dà il meglio in tanti ma resta completamente ingovernabile. Se uno ama l'ambientazione della guerra fredda, apprezzerà sicuramente le belle grafiche e i token da un etto e mezzo con la falce e martello, l'aquila americana e le UN. Voto: 6.5 

- Citadels: poco da dire, peso medio classicone, e si puo' pure giocare in tanti, ma a scapito della controllabilità. Voto: 7

- Raptor: gioco per 2 nient'affatto banale, tattico, bello sul tavolo, ambientato e ben bilanciato. Voto: 8

ci sarebbe anche Argo del 2016 fatto con Serge Laget

A me Vampire Vendetta è piaciuto un sacco e probabilmente l'avrei messo al posto di Incan Gold.

arcadebox scrive:

A me Vampire Vendetta è piaciuto un sacco e probabilmente l'avrei messo al posto di Incan Gold.

ci sta

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