
Per il target casual Azul è un capolavoro! Il gameplay è così scorrevole e la fortuna è dosata al punto giusto. Una partita tira l'altra! Un draft spettacolare! Non sono d'accordo con l'esclusione!
Per il resto bravi come al solito!
Un altro buon anno, da cui sono usciti veri e propri campioni di diversi generi.
Per chi si fosse perso il primo articolo, in cui sono spiegati i criteri con cui vengono redatti tutti gli altri, lascio qui il link, in modo tale che uno possa andare a recuperare l'introduzione e farsi un'idea.
In breve si tratta di selezionare i giochi migliori senza barriera alcuna, da quelli per bambini ai wargame per grognard, di anno in anno, con una sola discriminante tra quelli proposti in lista: una soglia che divide i capolavori dai giochi "solo" ottimi.
In Gloomhaven sarete un gruppo di avventurieri alla ricerca di denaro e ricompense per una serie di missioni. La meccanica di gioco è basata sulle carte: ad ogni turno il giocatore sceglie una coppia di carte tra quelle in suo possesso e ne gioca una per la parte superiore e una per l’inferiore. Quando non ha più carte, dovrà far riposare il personaggio, perdendo però permanentemente una carta. I mostri sono guidati da un’intelligenza artificiale molto semplice ma efficace e varia, che ne rende imprevedibile il comportamento.
In ogni caso Gloomhaven è più della somma delle sue meccaniche, come si tenta di spiegare in questo articolo.
Ad ogni turno verrà svelato un nuovo obiettivo che fornisce punti vittoria, poi tutti sceglieranno la loro carta strategica, infine si giocheranno diverse mosse tattiche, una a testa, col fine di espandersi, conquistare, sfruttare i nuovi pianeti e costruire una forza militare sempre più grande.
Ciascuno vedrà alcune parole giuste per lui e sbagliate per l’altro, tre saranno in comune e poi ci saranno tre assassini: uno un comune e gli altri due no.
Il sistema è sempre quello di dare una singola parola che faccia da indizio per collegarne altre in tavola. Più si è bravi, più collegamenti si possono fare, ma più si rischia, più il compagno può sbagliare.
La scatola arriva anche con una piccola campagna con scenari di diversa difficoltà.
----- SOGLIA DEL CAPOLAVORO -----
Qui la scalata ai templi è stata resa con un più integrato e vario sviluppo tecnologico su più tracciati. rendendo questa parte di gioco più organica.
Ne ha risentito un po’ l’interazione, che è diminuita rispetto a quella di Terra Mystica, rendendo Gaia Project più largo e benevolo.
Un’eccellenza nel game design che probabilmente ha raccolto meno di quanto meritasse.
Un’avventura altamente rigiocabile in cui i dadi sono i veri protagonisti, sia nella strategia che nella sorte che deciderà infine le battaglie.
Un buon gioco, che manca di originalità e in parte di bilanciamento, ma che compensa queste carenze con la grande varietà nel gameplay e con l’estetica.
Per le sue meccaniche, è particolarmente indicato ad essere giocato in solitario.
Il gioco ha talmente tanto successo che ne escono ben presto altre versioni, con regole diverse, ma tutte bene o male ispirate all’originale, che tra tutti rimane il più apprezzato.
Un gioco complicato nelle regole e complesso nello svolgimento, nello stile dell’autore, con stavolta anche una meccanica di tableau-building per potenziare il motore di gioco di ciascun giocatore.
C’è una campagna con parecchi scenari collegati e la possibilità di crescita e personalizzazione per tutti gli eroi.
Un gioco senza fattore fortuna, in cui c’è parecchio da pensare e che si sposa perfettamente con la sua ambientazione.
Un gioco per famiglie che ha raccolto premi e consensi, del quale esiste anche una versione per i più piccoli: Magic Maze Kids (2018)
Un bel gioco al quale è possibile giocare con tutta la famiglia, in cui la guerra diventa un simpatico scontro di torte in faccia.
In questo Pandemic non combatteremo contro le malattie, ma contro l’acqua, che tenterà in tutti i modi di sfondare le nostre protezioni. Dovremo erigere nuove barriere, pomparla fuori dalla piane, costruire una serie di canali di scolo per farla defluire.
Un tema insolito per uno dei Pandemic più difficili e tematici.
L’impostazione progettuale del gioco è orientata su una parola chiave: ridurre.
Il mazzo iniziale è di otto carte e la mano di quattro - a differenza delle usuali 10 di mazzo e 5 di mano della maggior parte degli altri deckbuilding.
Le carte fanno compiere soltanto due azioni: il movimento e l’acquisto. Alcune carte, accessibili più avanti nella partita, aggiungono azioni di pesca ed eliminazione carte.
I territori sono solo di tre tipologie, più quelli grigi dove si entra scartando qualsiasi carta. Durante il percorso non ci sono strutture da costruire, luoghi da visitare o altre azioni particolari da fare: tutto è focalizzato sul movimento da un esagono all’altro.
El Dorado è sicuramente uno tra i migliori giochi di corsa di fascia family. Un titolo davvero per tutti. Ottimo come gioco per famiglie, per introdurre alla meccanica di deckbuilding, ma soddisfacente anche per giocatori esperti, magari stufi dei soliti deckbuilding tendenzialmente opulenti e pieni di carte ed effetti.
Il titolo perfetto per iniziare a conoscere il lavoro dell’autore più prolifico del panorama ludico che è Reiner Knizia.
La durata di 180 minuti lo rende sicuramente più breve di molti wargame, ma comunque impegnativo. Regole e complessità sono però sicuramente alla portata di tutti i giocatori abituali.
L’incastro di tutti questi fattori, in un gioco breve e dalle pochissime regole, rendono Mini Rails un perfetto filler per giocatori esperti.
1) Muovere uno dei due architetti in una qualsiasi posizione libera della board (azione facoltativa)
2) Costruire un proprio pezzo (obbligatoria)
I giocatori hanno a disposizione pezzi diversi con regoli di posizionamento diverso. I siti di costruzione invece verrano identificati dall’intersezione delle linee di vista, ortogonali e diagonali, dei due architetti. Le linee di vista possono essere interrotte dagli edifici già piazzati. Qualora non si possa piazzare un pezzo per mancanza di intersezioni si è costretti a saltare il proprio turno. La partita termina quando entrambi i giocatori sono costretti a passare e si andrà a conteggiare il punteggio nei distretti (blocchi contigui di propri pezzi) in cui si ha la maggioranza. Il meccanismo delle Linee di vista è spiazzante inizialmente, ma bastano un paio di partite per entrare nell’ottica del gioco e godere dell’estrema profondità del titolo. Il colpo d’occhio alla fine della partita ripaga l’esperienza, anche qualora si perdesse.
Si ringraziano per i contributi: sinclair, s83m, Il Signor Darcy, linx, Peppe74, Rosengald, Iugal, Gen0, Pennuto77, dave2306, cosarara, dimarco70, Fabio Cambiaghi
Per il target casual Azul è un capolavoro! Il gameplay è così scorrevole e la fortuna è dosata al punto giusto. Una partita tira l'altra! Un draft spettacolare! Non sono d'accordo con l'esclusione!
Per il resto bravi come al solito!
Tantissimi giochi a questo giro, qualcuno degli ottimi lo avrei anche messo fra i capolavori (al posto di Duet magari, che parte da una buona idea ma risulta a mio parere assai poco divertente del predecessore, trasformando in puzzle puro quello che invece era un ottimo gioco proprio in quanto ibrido riuscito tra puzzle pensoso e party game caciarone)...
Caspita: tre bellissimi astratti tutti usciti nello stesso anno!
azul volenti o nolenti ha lasciato il segno, ed è sempre preso a paragone quando escono nuovi astratti family (pietra miliare secondo me)
gaia project me lo aspettavo sopra la soglia
Sopra la soglia del capolavoro avrei messo, oltre a Gloomhaven, anche Gaia Project, Heaven & Ale, Pulsar 2849 e El Dorado.
Tra i degni di nota: Keyper, The Ruhr, London (second edition) e Riverboat. Tra i family, anche se non sono in cima alle mie preferenze personali, invece citerei Azul e Sagrada.
In che modo Progetto Gaia avrebbe perso interazione rispetto a terra mystica?
Che grande annata.
Attenzione solo alla soglia: dev'esserci un errore nell'HTML, perché la vedo sopra la voce "Gaia Project" anziché sotto di essa. ;)
Ammazza che anno! Ne comprerei ad occhi chiusi 3 o 4.
Avrei messo tranquillamente Azul nei capolavori.
In che modo Progetto Gaia avrebbe perso interazione rispetto a terra mystica?
Beh, in Terra Mystica la lotta per le prime "terraformazioni" è più serrata, in Gaia Project non si ha lo stesso rischio di rimanere bloccati senza opzioni di espansione.
Ma veramente è serrata anche per pg.
Sull'espansione, tm ha i fiumi e pg ha gli spostamenti, a meno di chiusure clamorose non resti bloccato.
Dal mio punto di vista è stato solo un miglioramento quella perdita di interazione in Terra Mystica, che è dipendente dall'ordine di gioco iniziale, dalle fazioni scelte e dal posizionamento delle prime casette. Quindi spesso e volentieri impossibile da prevedere e involontaria ma allo stesso tempo potenzialmente distruttiva per chi la subisce. La cosa ulteriormente assurda è che, sulla base di quanto detto prima, si possono avere nella stessa partita situazioni in cui qualcuno si fa bellamente i fatti suoi da un parte della mappa con illimitata capacità di espansione, mentre altri si trovano completamente bloccati.
Progetto Gaia risolve del tutto questo problema, rendendo la competizione su mappa più equamente distribuita con pianeti neutrali (Gaia e Transdim) egualmente attraenti per tutte le fazioni, con obiettivi di fine gioco più variegati con alcuni dei quali che spingono maggiormente all'interazione tra giocatori (anche di più che in TM) ma fornendo anche la possibilità di "aggirare" gli avversari.
Rimane quindi sempre la possibilità di infastidire (anche parecchio) gli avversari, sottraendo pianeti chiave e competendo per gli obiettivi di fine partita ma senza mai bloccare completamente qualcuno in modo, spesso, involontario.
Ma veramente è serrata anche per pg.
Sull'espansione, tm ha i fiumi e pg ha gli spostamenti, a meno di chiusure clamorose non resti bloccato.
In 4-5 c'è il rischio concreto di rimanere bloccati in TM, almeno con un insediamento. Il problema, come ha scritto Fenix, è che sul posizionamento hai un controllo marginale, le scelte altrui possono veramente essere distruttive (sono prevedibili ma solo fino ad un certo punto). Coi fiumi cambiano un po' le cose, ma appunto è stata una correzione dovuta. In Gaia non mi è mai capitato di non avere opzioni di espansione, in Terra Mystica sì, anche perché giocare isolati è molto più difficile, le regole di adiacenza degli empori sono differenti.
Per una volta sono d'accordo con chi non ha messo Azul tra i capolavori. Secondo me sopravvalutato. Posso capire che abbia i suoi estimatori, anche numerosi, ma capolavoro proprio no. Fra l'altro trovo che non sia un gioco adatto a giocatori occasionali
Per una volta sono d'accordo con chi non ha messo Azul tra i capolavori. Secondo me sopravvalutato. Posso capire che abbia i suoi estimatori, anche numerosi, ma capolavoro proprio no. Fra l'altro trovo che non sia un gioco adatto a giocatori occasionali
Anche per me non è un capolavoro, ma trovo giusto venga inserito tra quelli degni di essere citati.
Comunque io l'ho visto giocare più volte da giocatori occasionali, se uno non è in grado di assimilare le regole di Azul, credo sia meglio si astenga proprio dai giochi da tavolo :).
Dopo essere stato "vergognosamente" punito a favore nientemeno che di Ciarlatani, Hevan & Ale viene penalizzato anche qui finendo sotto la soglia.
Anche secondo me Azul merita un posto sopra la soglia del capolavoro: possiede la genialità di unire un sistema astratto semplice e lineare a un comparto tattico/strategico/bastardo di prim'ordine, il tutto in tempi contenuti e una realizzazione di tutto rispetto (unica nota negativa: il segnapunti); tra l'altro è giocabile con piacere in tutte le configurazioni.
Comunque ottima annata: ho provato diversi titoli tra quelli presenti e tutti con goduria. L'unico che mi ha lasciato con una nota sgradevole è 7th continent, che sinceramente ho trovato ippopotamico ed estenuante per l'esperienza di gioco che offre.
Urbino poi è un gioco di un certo Pesaro... (e fu così che lo bannarono)
Dopo essere stato "vergognosamente" punito a favore nientemeno che di Ciarlatani, Hevan & Ale viene penalizzato anche qui finendo sotto la soglia.
Dei due quello che passerà la prova del tempo è quasi sicuramente Ciarlatani di Quedlimburgo; e forse per quanto diverte è giusto così.
Finalmente un po' di spazio anche agli astratti puri, tak davvero geniale, Urbino bei materiali ma stufa presto. Per il resto anachrony è per me molto più di un "buon gioco", bensì uno dei migliori worker placement in circolazione. Heaven and Ale l'ho provato recentemente e mi ha abbastanza deluso, sicuramente richiede più partite per essere gicosto bene ma mi pare evidente che la longevità è scarsina. Pulsar ha un sistema elegante ma non mi piace il modo in cui tutto fa brodo, praticamente è l'emblema dell'insalata di punti.
Chiudo con un appunto. Secondo me i giochi "imperdibili" dovrebbero essere quelli che oltre all'impatto nell'anno di uscita lo hanno avuto anche nei successivi ( ristampe, posizioni sempre alte nelle varie classifiche, uscite di giochi dichiaratamente ispirati ad essi, discussioni e approfondimenti sempre aggiornati, nuove espansioni ecc..). Giochi come pulsar o keyper, o cry havoc nell'articoloo precedente, non hanno generato nulla del genere e non li sentivo nominare, né li vedo sugli scaffali in negozio, da anni. Davvero si possono considerare imperdibili giochi del genere ?
Preso Anachrony su Weega, qui la conferma che ho fatto una giusta scelta
inutile dirlo... ma lo dico ugualmente: CHE ANNATA!
Io non sono così convinto che solo Ciarlatani resisterà alla prova del tempo, Heaven & Ale, seppur in un'altra categoria di peso, credo possa lasciare un segno.
Comunque la longevità di Heaven & Ale non è "scarsina", ci vogliono sì più partite per giocarlo bene e anche quando si è convinti di saperlo padroneggiare, ti capitano cantonate clamorose. Tra l'altro questo è un gioco vecchio stampo, nel quale non è il setup vario a garantire longevità, ma sono le scelte dei giocatori e l'interazione che scaturisce dalle stesse, talvolta in modo molto punitivo. Io sono a quota 20 partite, solo adesso inizia a scalare verso il basso nella lista dei giochi da mettere sul tavolo, ma più che altro perché ho diversi titoli in collezione meno sfruttati di questo.
Concordo. Anche io mi aspettavo diversamente, ma come alla fine sono gusti. Complimenti per l'articolo.
Chiudo con un appunto. Secondo me i giochi "imperdibili" dovrebbero essere quelli che oltre all'impatto nell'anno di uscita lo hanno avuto anche nei successivi ( ristampe, posizioni sempre alte nelle varie classifiche, uscite di giochi dichiaratamente ispirati ad essi, discussioni e approfondimenti sempre aggiornati, nuove espansioni ecc..). Giochi come pulsar o keyper, o cry havoc nell'articoloo precedente, non hanno generato nulla del genere e non li sentivo nominare, né li vedo sugli scaffali in negozio, da anni. Davvero si possono considerare imperdibili giochi del genere ?
Gli Imperdibili serve anche a far riscoprire ai giocatori ottimi giochi che hanno magari perso per strada.
Di quest'anno avrei citato anche Clans of Caledonia
Concordo anch'io sul fatto che l'interazione in PG sia di fatto migliorata rispetto a TM e non l'unica...Ma per i nostalgici capisco che sia più difficile...
Chiudo con un appunto. Secondo me i giochi "imperdibili" dovrebbero essere quelli che oltre all'impatto nell'anno di uscita lo hanno avuto anche nei successivi ( ristampe, posizioni sempre alte nelle varie classifiche, uscite di giochi dichiaratamente ispirati ad essi, discussioni e approfondimenti sempre aggiornati, nuove espansioni ecc..). Giochi come pulsar o keyper, o cry havoc nell'articoloo precedente, non hanno generato nulla del genere e non li sentivo nominare, né li vedo sugli scaffali in negozio, da anni. Davvero si possono considerare imperdibili giochi del genere ?
Azul 4 spanne sopra tutti gli altri, bisogna valutare ANCHE i numeri di vendita...... Mica siamo un club di 4 gatti che giochiamo solo gli splotter e schifiamo il resto, se non c'è un regolamento di 30 pagine con 100 casi speciali, carte e combo a gogo il gioco non vale???? Azul come Dixit sta nell'Olimpo dei Giochi che han contribuito alla diffusione del gdt in larga scala
anche i numeri di vendito non significa solo i numeri di vendita. Altrimenti potevamo mettere Monopoli e RisiKo e chiudere baracca. Fornire dati di vendita non è lo scopo degli Imperdibili
azul 4 spanne sopra tutti gli altri no, ma giucos20 ha delle buone ragioni:
- ha vinto premi importanti
- ha contribuito sensibilmente alla diffusione del gioco
- è un ottimo astratto e ancor piu ottimo family/peso medio
- ogni astratto che esce viene paragonato con lui
- materiali ottimi
- vendite enormi e riscontro di pubblico che perdura nonostante siano passati 5 anni
- intavolabile da chiunque e dalla durata perfettamente calibrata
- è molto longevo, perche ogni partita, per via dell'interazione, è diversa dall'altra
- scala bene fino a 4 giocatori
Mi pare che ci siano molti elementi oggettivi che lo elevano a gioco di riferimento del genere.
Non metterlo nei capolavori è quindi secondo me una mera questione di gusto (per alcuni) o di spocchia (per altri)
Dopo aver letto tutti i commenti posso solo dire che a mio modo di vedere Progetto Gaia è assolutamente un miglioramento di Terra Mystica sotto ogni punto di vista (tranne che per gusti personali ovviamente), e che invece Ciarlatani io non l'ho trovato né un bel gioco né divertente. Concordo invece sulla generosità del 2017!
Ma Wendake? :D :D :D
Scherzi a parte, sono particolarmente felice che ci sia una rubrica del genere sulla Tana dei Goblin. Una sana discussione dopo ogni articolo trovo che renda il tutto ancora più piacevole e di spessore.
Per tanto tempo ho fatto fatica a reputare dei capolavori i pesi medi. Ho sempre avuto l'impressione che fossero giochi con del potenziale mancato. In questi ultimi anni sto cercando di superare questa mia concezione e di dare credito a questa categoria. Titoli che in 45-90 minuti sono in grado di trasmettere un gameplay significativo e di qualità meritano di essere considerati dei capolavori. Nella rubrica (in generale) ne sono emersi veramente pochi, il che è un po' peccato.
Nel 2017 di giochi peso medio validi a mio avviso ne sono usciti diversi: Heaven & Ale, Rajas of the Ganges, Santa Maria, Altiplano.
Al di là del discorso dei pesi medi, sempre di questa annata, tra gli assenti nell'articolo, ho apprezzato:
- Set & Match (per gli amanti del tennis un must have)
- The Chameleon (party game che continuo a giocare volentieri)
- Rhino Hero: Super Battle (il fratello maggiore del famoso gioco per bambini, a mio avviso di gran lunga superiore a quella ciofeca di My Little Scythe)
- This War of Mine (per il coraggio di proporre un gioco con una simile ambientazione)
- Clans of Caledonia (un eurogame che fa bene il suo compito)
Buona continuazione e buon gioco.
Ma Urbino somiglia a Santorini?
@Elijah
rajas of the ganges grandissimo gioco!!
D'accordissimo con Giuvos20, solo non capisco cosa c'entri con il mio commento. Ero scettico riguardo ad alcuni giochi catalogabili come imperdibili, e ne ho menzionato qualcuno.Di Azul non ho parlato perché non c'è niente da dire, gran gioco perfetto per tutti e che che oltretutto anch'io intavolo volentieri pur amando splotter e simili
Una menzione speciale per Anachrony, un gioco discreto che però spicca soprattutto per la schiera di Fanboy più infoiata del web! :-)
Ma Urbino somiglia a Santorini?
A parte il fatto di essere entrambi astratti, non vedo somiglianze. Per approfondire Urbino, ti rimando alla mia recensione; per Santorini, alla recensione del Signor Darcy e a quella di Rosengald.
non so se fai riferimento al mio commento, ma io non ho mai visto gente "infoiata" a riguardo. Oggettivamente è un gioco che pur non essendo un capolavoro (quanti meritano questo titolo?) Spicca tra i worker placement, il genere probabilmente più diffuso, e tra i Kickstarter dimostrando che materiali stupendi non precludono un ottimo gioco. Materiali a parte : Ambientazione originale e ben resa sia coi componenti che con i vari supporti extra-gioco (libro delle storie dei vari sentieri),cosa rara per un German, durata contenuta (set-up a parte), ottima scalabilità e rigiocabilità, alea bassissima e interazione consistente per quanto indiretta. Tra i difetti, non certo esiziali, fazioni non bilanciatissime (l'asimmetrico perfetto cmq ancora lo devono inventare), e scarsa originalità delle meccaniche (ma non vedo nessuna invenzione epocale tra gli altri giochi presentati nell'articolo). Keyper per dire è più brillante forse ma dura una vita, è più macchinoso e ha un tema banale. Non credo serva essere infoiati , personalmente ci sono almeno 5-6 titoli che preferisco ad anachrony, questi sono dati oggettivi che chiunque lo abbia provato non può che confermare.Una menzione speciale per Anachrony, un gioco discreto che però spicca soprattutto per la schiera di Fanboy più infoiata del web! :-)
Adoro questa serie! Soprattutto per un novizio come me è ottima 🙂
A tal proposito vi sarei grato se per ogni titolo poteste inserire un link alla scheda del gioco qui in Tana, di modo che si abbia subito la possibilità di approfondire, magari leggendosi le eventuali recensioni e quant'altro. Grazie!
A tal proposito vi sarei grato se per ogni titolo poteste inserire un link alla scheda del gioco qui in Tana, di modo che si abbia subito la possibilità di approfondire, magari leggendosi le eventuali recensioni e quant'altro. Grazie!
Ciao, ho aggiunto la scheda di TAK che mancava, tutti i link alle schede li trovi poco sotto all'immagine che fa da cover in "Giochi collegati"
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