I 100 Giochi – Food Chain Magnate

Oggi parliamo del gioco che ha portato una piccola casa editrice all'attenzione del grande pubblico

Approfondimenti
Giochi
  • Genere: eurogame, competitivo
  • Target: per esperti.
  • Scalabilità: 2-5, ottimale 3-4
  • Meccaniche principali: hand-building, gestione mano, scelte simultanee
  • Meccaniche secondarie: mappa modulare, mercato, poteri variabili, costruzione rete
  • Importanza storica: inventa un gioco basato sull'associazione tra hand-building, meccaniche di mercato e costruzione rete; sdogana con enorme e inaspettato successo la Splotter Spellen al grande pubblico di giocatori abituali.
  • Elementi di innovazione / twist: la partita può essere più o meno lunga a seconda di quanto scelto dai giocatori attraverso la riserva di denaro; le pubblicità ai prodotti fatte sul tabellone da un giocatore possono essere sfruttate anche da tutti gli altri; le Milestone sono dei traguardi che influiscono positivamente sul gioco di chi li consegue e non sono poi più disponibili per i giocatori che non riescono a raggiungerli nel round in cui il primo li conquista.
  • Longevità e alternative: come praticamente tutti i giochi della Splotter Spellen, anche Food Chain Magnate rappresenta un unicum nel panorama ludico, per cui non è sostituibile da altro. Se piace l'idea di commercio su mappa, in cui distanze e posizione influiscono sulle vendite, altri da prendere in considerazione sono Indonesia e The Great Zimbabwe. Se è l'aspetto puramente economico quello che attira, possono essere validi candidati Greed Incorporated, Horseless Carriage o Container.

Commento

Quando, nel 2015, è stato pubblicato Food Chain Magnate, la Splotter Spellen era ancora una piccola casa editrice sconosciuta al grande pubblico, che creava giochi per piacere personale e li pubblicava tramite la copisteria sottocasa (o quasi) in un numero di copie ridotto, con materiali non certo di lusso e con prezzi in linea con una ristretta produzione europea.
Erano giochi estremamente apprezzati dai giocatori esperti, tanto che le copie rivendute da privati raggiungevano prezzi stellari, in attesa di una sospirata ed ipotetica ristampa che, nel migliore dei casi, arrivava dopo qualche anno.
Per questo anche i due autori non si aspettavano un successo simile, tale da costringerli a fare ristampe su ristampe nel giro di pochissimo tempo, vendendo di gran lunga più copie di ogni altro loro gioco fino a quel momento.
Probabilmente, nel frattempo il mercato era cambiato, ampliandosi; il nome Splotter Spellen era circolato tra molti più giocatori, che ne avevano nel frattempo recuperato ed apprezzato i vecchi prodotti; graficamente, pur con tutti i suoi limiti, Food Chain Magnate si presentava più appetibile dei suoi predecessori; e probabilmente anche una serie di altri fattori che ci sfuggono.  Food Chain Magnate consente ai giocatori di costruire il proprio organigramma aziendale, attingendo da una serie di carte con diverse funzioni, potendosi specializzare in varie strategie. Da questo organigramma, ogni round i giocatori selezioneranno un numero limitato di carte da attivare, per sfruttare al meglio la situazione. A ciò si aggiungono le Milestone, particolari carte potenziamento a disposizione solo di chi riesce a raggiungerle per primo e che riescono ad incidere sulla strategia della partita.
L'hand-building, quindi la selezione mirata della propria mano di carte, di turno in turno, viene associato alla topologia della mappa, che cambia sempre e a un sistema economico che vede i giocatori concorrere per vendere sempre di più a clienti sempre più affamati, sfruttando gli effetti positivi della pubblicità e della guerra dei prezzi.
Food Chain Magnate partita
Food Chain Magnate partita

Infilare twist di gioco mai utilizzati e scoprire meccaniche nuove è sempre stata una delle carature stilistiche della Splotter Spellen, assieme ad altri elementi distintivi che potete leggere in questo articolo. Con Roads&Boats erano il pick-up&deliver, l'albero tecnologico, le risorse in comune e il tempo di gioco scandito dalla meraviglia costruita da tutti i giocatori; con Bus il piazzamento lavoratori e il sistema del tempo che poteva alterare il flusso di gioco; con Antiquity i diversi santi con le differenti condizioni di vittoria e il sistema punitivo di inquinamento e peste, che mette pressione ai giocatori; con Indonesia le fusioni delle compagnie e il pick-up&deliver che divide in compagnie produttive e di trasporto; con Duck Dealer i micro-turno alternati a macro-turni, con un timing del gioco determinato dalla frequenza dei viaggi fatti e un albero tecnologico creato dai giocatori stessi; con The Great Zimbabwe il sistema di potenziamento individuale che costa punti vittoria, la particolarissima asta redistributiva e la cascata di trasporti usata da artigiani primari e secondari; con l'ultimo Horseless Carriage l'ordine di turno a doppia priorità e le finestre “fisiche” di vendita che intercettano nicchie di mercato.

Con Food Chain Magnate e la notorietà non solo arrivano i premi, ma anche tutta una serie di nuovi giocatori che non solo scoprono la Splotter Spellen, ma iniziano a tenere d'occhio anche altre piccole case editrici, quelle che lo fanno per passione e che pubblicano un gioco solo quando sono convinte che sia realmente pronto e che costituisca una novità nel panorama ludico. Esteticamente e matericamente non saranno mai all'altezza di grandi produzioni di noti editori, ma quanto a gameplay non sono secondi a nessuno
Infine, altri editori comprano i diritti per alcuni loro giochi e ne fanno nuove edizioni esteticamente più curate, ma intatte nel gameplay (come giustamente imposto dalla Splotter Spellen). Ne abbiamo visti esempi con Bus della Capstone Games, Food Chain Magnate della Lucky Duck Games e col recente annuncio della ripubblicazione di UR: 1830 BC ad opera di All-Aboard Games.

> Recensione
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> Aspettando Radio Goblin - parlando con la Splotter Spellen
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Commenti

So che vado controcorrente ma le riedizioni di questo gioco della Splotter per me sono trascurabilissime. Mentre per gli altri Splotter accetterei una grafica migliore per questo assolutamente NO. È un po' come se mi dicessero, rifaccio la banana di Warhol con una grafica migliore...

Intanto le ristampe non hanno modificato nulla, a parte la copertina nel caso di quella italiana. Ad ogni modo non capisco questa posizione. La banana di ruolo è volutamente stilizzata, a che se semplice è disegnata con arte. La.plancia di FCM è fatta con Paint perché probabilmente è il massimo che i suoi autori sapevano fare. Se ci fosse una ristampa in cui la plancia ricorda una città, le carte sono più piccole e non occupano una piazza, i soldi sono da gioco post 1952 e i diversi ristoranti si distinguono uno dall'altro sarebbe una bellissima notizia per il.gioco e per i giocatori. Guarda il restyling di Brass che effetto ha avuto. Forse sei di quelli che mostra l'apprezzamento per Splotter, Eklund e simili come un vessillo, e ti spiacerebbe se una ristampa li rendesse più "popolari" ? 

Pizza.mystica scrive:

Intanto le ristampe non hanno modificato nulla, a parte la copertina nel caso di quella italiana. Ad ogni modo non capisco questa posizione. La banana di ruolo è volutamente stilizzata, a che se semplice è disegnata con arte. La.plancia di FCM è fatta con Paint perché probabilmente è il massimo che i suoi autori sapevano fare. Se ci fosse una ristampa in cui la plancia ricorda una città, le carte sono più piccole e non occupano una piazza, i soldi sono da gioco post 1952 e i diversi ristoranti si distinguono uno dall'altro sarebbe una bellissima notizia per il.gioco e per i giocatori. Guarda il restyling di Brass che effetto ha avuto. Forse sei di quelli che mostra l'apprezzamento per Splotter, Eklund e simili come un vessillo, e ti spiacerebbe se una ristampa li rendesse più "popolari" ? 

Locompetitivo si riferisce, come scritto nell'articolo, a questa:
https://gamefound.com/en/projects/lucky-duck-games/food-chain-magnate-sp...
dal 14 novembre su Gamefound

So di essere abbastanza controcorrente,  ma tanto mi piace TGZ, quanto non mi piace FCM. Proprio non lo digerisco.  Non chiamo in causa Fantozzi, ma è decisamente un no per me. Bello l'articolo invece e capisco lbene la presenza in questa lista. 

Korsus scrive:

So di essere abbastanza controcorrente,  ma tanto mi piace TGZ, quanto non mi piace FCM. Proprio non lo digerisco.  Non chiamo in causa Fantozzi, ma è decisamente un no per me. Bello l'articolo invece e capisco lbene la presenza in questa lista. 

Pensa, io il contrario.

TGZ se lo guardo mi sembra un lavoro incredibilmente raffinato, ma da giocarsi mi annoia moltissimo. Tra l'altro non capisco perché :-D

Korsus scrive:

So di essere abbastanza controcorrente,  ma tanto mi piace TGZ, quanto non mi piace FCM. Proprio non lo digerisco.  Non chiamo in causa Fantozzi, ma è decisamente un no per me. Bello l'articolo invece e capisco lbene la presenza in questa lista. 

 

Completamente d'accordo con te, TGZ fantastico, è nella mia top 10. FCM lo sopporto a fatica e ha difetti secondo me importanti

Francesco Rimini scrive:

Completamente d'accordo con te, TGZ fantastico, è nella mia top 10. FCM lo sopporto a fatica e ha difetti secondo me importanti

Per me fighissimi entrambi se non fosse che nella configurazione a due zoppicano parecchio (uno per l'asta, l'altro per la guerra dei prezzi). Un vero peccato.

Korsus scrive:

So di essere abbastanza controcorrente,  ma tanto mi piace TGZ, quanto non mi piace FCM. Proprio non lo digerisco.  Non chiamo in causa Fantozzi, ma è decisamente un no per me. Bello l'articolo invece e capisco lbene la presenza in questa lista. 

Non sei il solo a pensarla così. :)
Più ho giocato entrambi i titoli, più è cresciuta la stima immane per TGZ, più sono emersi i limiti di FCM (che rimane nonostante tutto un signor titolo che ha avuto come merito quello di far poi conoscere a un pubblico più ampio - sottoscritto incluso - i capolavori della Splotter Spellen).

Ciao,

ma in tutto ciò sapete se per caso è stata rilasciata una data per la localizzazione dell'espansione?

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