Horseless Carriage: recensione del gioco da tavolo della Splotter Spellen

A distanza di ben otto anni dall'ultimo gioco (Food Chain Magnate) il duo Splotter Spellen torna con un nuovo titolo decisamente diverso.

Giochi collegati: 
Horseless Carriage
Voto recensore:
9,0

Disclaimer: sono onorato del fatto che i ragazzi della Splotter Spellen abbiano inserito il mio nome tra i playtester, ma, per chiarire, feci una sola partita al prototipo dando qualche suggerimento, che tra l'altro è stato accolto e sviluppato in modo decisamente migliore rispetto alle idee che avevo avuto io.

Se erano passati “solo” tre anni tra The Great Zimbabwe e Food Chain Magnate, ne passano quasi otto per avere questo Horseless Carriage. Nel frattempo alla Splotter Spellen scartano anche un paio di prototipi perché giudicati insoddisfacenti. Ma, si sa, i due olandesi pubblicano solo ciò di cui sono convinti, non hanno né fretta né necessità.

Horseless Carriage è un gioco competitivo per 3-5 partecipanti, della durata variabile compresa tra 120 e 240 minuti (a seconda del numero e della vostra velocità), destinato a un pubblico esperto, basato su meccaniche di piazzamento tessere, asta a ordine di turno, economia di mercato.

Come si gioca a Horseless Carriage

Per sommi capi:

  • si costruisce una fabbrica di automobili in base alle tecnologie sviluppate e collocando i pezzi di varia misura sulla superficie a nostra disposizione, secondo vincoli ben precisi;
  • essere primi nel tracciato dell'Ingegneria ci consente di copiare tecnologie altrui, ma in questo modo saremo anche ultimi nel tracciato per le vendite, arrivando quindi dopo al mercato delle auto. Viceversa, chi è primo nelle vendite può sfruttare per primo i consumatori, ma può fare affidamento solo sulle sue tecnologie;
  • il mercato delle auto è regolato da due assi che riportano due delle cinque caratteristiche ricercate dagli acquirenti. Man mano che la partita avanza, questi assi saranno sempre più "esigenti", costringendo i giocatori a costruire vetture sempre più performanti;
  • il numero e la posizione degli acquirenti è determinato dai giocatori stessi che, alla fine di ogni round, giocano una carta dal loro mazzo personale su uno dei quadranti del tabellone;
  • le auto in vendita possono essere utilitarie, furgoncini e sportive, con le prime più numerose ma economiche e le ultime più remunerative ma in numero minore;
  • l'ampiezza delle finestre di vendita a disposizione dei giocatori dipende dalla pubblicità fatta, mentre il numero di finestre da quanti rivenditori si sono "costruiti" nella propria esposizione. Con tali finestre si vanno, a ogni round, a intercettare acquirenti per vendere auto e incassare soldi, che sono poi i punti vittoria del gioco;
  • la partita termina alla fine del settimo round o quando arriva a zero il tracciato del tempo. Tale tracciato scorre giocando carte acquirente e avanzando sui vari tracciati tecnologici.

Per una spiegazione completa e dettagliata, potete guardare questo video in inglese molto ben fatto oppure il mio in italiano molto più "cialtronesco".

Materiali

Potremmo parlare per ore del perché e del per come i materiali e l'aspetto estetico dei giochi Splotter Spellen non sono quelli che si aspetta il mercato, non sono quelli a cui ormai è abituata la stragrande maggioranza dei giocatori. Sarebbero discorsi sterili e incompleti. 
Posso però dirvi che graficamente è molto chiaro e pulito; a livello di componenti è buono, con un ottimo cartone e macchine sagomate, mentre le finestre di vendita piuttosto sottili risultano un po' scomode da rimuovere (vanno "pinzate" per farle piegare verso l'alto). 
L'ingombro è notevole e specie in 4-5 giocatori servirà un tavolo bello grande. 
Il gioco è indipendente dalla lingua.
L'artwork è quello che è: è il loro stile e non invoglia all'acquisto compulsivo, visto anche il prezzo. Da buon gatekeeper del gioco da tavolo ritengo sia meglio così: lo compreranno solo gli interessati e quelli che già conoscono gli autori.

Regolamento

Criptico in diversi passaggi. Bene o male c'è scritto tutto, ma due righe in più di spiegazione e qualche immagine d'esempio aggiuntiva avrebbero giovato parecchio.

Di cosa parla il gioco

Il focus del gioco è duplice: creare una fabbrica per produrre e vendere il prodotto al mercato. Quello che pare essere il cuore del gioco, ovvero costruire una propria fabbrica automobilistica, è in realtà solo propedeutico al vero protagonista: vendere al prezzo più alto possibile perché, come in tutti i giochi Splotter Spellen, non c'è un'insalata di punti finale e non guadagni nulla se hai realizzato la fabbrica più bella o investito in ricerca tecnologica più di tutti quanti. Queste cose possono aiutarti, ma lo scopo della partita è uno solo: vendere auto.

I twist meccanici

Fatta la premessa di sopra, vediamo quali sono quelle idee e quelle meccaniche che esaltano il gioco ben al di sopra della media.

Partiamo dalla costruzione della fabbrica con le sue molte possibilità e incastri. Ci sono dei vincoli, ma poi c'è anche parecchia libertà. Anzi, direi proprio che l'unione dei vincoli stringenti e delle tante possibilità lasciate crea una tensione e una necessità di pianificazione non indifferenti. 
Ci sono diverse impostazioni strategiche da perseguire e soluzioni tattiche che necessitano di adattamento nel corso della partita. Ciò lascia ai giocatori importanti scelte su quali aspetti privilegiare e a quali invece rinunciare, perché una cosa è certa: non c'è né spazio né tempo per fare tutto ciò che desiderate, e ogni nuovo pezzo aggiunto comporta la rinuncia a un altro di uguale importanza.
Da menzionare anche l'inserimento delle freccette colorate che maledirete per tutta la partita, perché, se da una parte semplificano il conteggio delle tecnologie di ogni linea produttiva dall'altra complicano il puzzle... o lo semplificano, a seconda delle occasioni (ad esempio quando fungono da collegamento tra due pezzi che altrimenti non avrebbero spazio sufficiente per essere collegati).
Sono stato molto contento anche del fatto che non si prendono bonus a caso riempiendo spazi di fabbrica, come accade il più delle volte in giochi con questa meccanica. Non troverete cinque dollari o una macchina extra quando installate un pezzo di officina nell'angolo del vostro capannone: niente bonus atematici e piovuti dal cielo qui.

Costruita una fabbrica, si calcola l'efficienza produttiva a disposizione di ogni singola rivendita. Qui entra in gioco uno dei sistemi migliori e più caratteristici del gioco, probabilmente quello che mi aveva colpito in prima istanza: il tracciato per l'ordine di turno a doppio ingresso (e, in generale, come è gestito tutto lo sviluppo tecnologico nel gioco).
In sostanza, il primo in Ingegneria può copiare le tecnologie sviluppate da chiunque, incluso aggiungere frecce di un nuovo colore ai pezzi già costruiti in precedenza; il secondo può copiare tecnologie sviluppate da almeno altri due giocatori, il terzo quelle sviluppate da almeno tre, ecc. D'altro canto, in fase vendite, si procede in ordine inverso, per cui i primi in Ingegneria sono gli ultimi ad attivare i loro venditori.
Il tempismo con cui un giocatore riesce ad alternarsi nella varie posizioni di convenienza è fondamentale e può davvero decidere tra la vittoria e la sconfitta: come da tradizione, l'ordine di turno nei giochi Splotter Spellen è spesso importantissimo per via dell'alta interazione dei loro titoli. Per sfruttare tale tempismo, vanno costruiti i dipartimenti di pianificazione che forniscono i punti necessari per decidere la propria posizione sul tracciato. Ma anche qui le cose non sono mai semplici e prive di risvolti strategici e tattici: costruire tali dipartimenti porta via spazio nella fabbrica e quando si spendono i punti accumulati, si spendono tutti, ritornando a zero e dovendo ripartire... per cui la decisione non è mai facile, ma va ponderata sull'andamento della partita.

Un altro aspetto importante da considerare, che unisce la parte di puzzle della fabbrica a quella della ricerca, è la competizione tecnologica. Specie in tanti giocatori non è scontato riuscire a far entrare in gioco tra un round e l'altro la scala tecnologica sulla quale siamo più forti. Anzi, se gli altri giocatori vedono che siamo in vantaggio, possono spendere punti tecnologia proprio su scale che ci penalizzano maggiormente, rispetto alle quali abbiamo sviluppato meno pezzi e, di conseguenza, possiamo vendere meno auto. 
Anche questo è un aspetto interattivo e di attenta gestione della spesa, sia dei punti ricerca sia dello spazio fisico in fabbrica.

Venendo infine al mercato, alla Splotter difficilmente lasciano al caso qualcosa che possono far costruire ai giocatori stessi, attraverso la reciproca interazione e somma di strategie. Ecco quindi che ognuno ha a disposizione un mazzo di carte con cui andare a costruire di round in round tale mercato. Anche qui però le cose non sono mai semplici come appaiono: le carte usate vanno perse, per cui ogni carta potete usarla una sola volta in partita. Usandola su un quadrante, indicate a quel quadrante di generare compratori in quella posizione per tutto il resto della partita, dato che gli effetti delle carte dei giocatori sono permanenti.
Il valore delle auto è rispecchiato dalla relativa rarità sulle carte: posizionare male un furgoncino o, ancora peggio, le sportive, può essere un errore fatale per via dei prezzi.
Le carte sono l'elemento che più di ogni altro influisce sulla durata della partita, avendo su di esse parecchi segnalini orologio. Ce n'è addirittura una che non posiziona vetture, ma ha ben quattro orologi ed è stata inserita apposta per anticipare la fine quando si è in vantaggio.

Per ultimo lascio quello che a mio parere è l'aspetto chiave e l'intuizione più geniale di Horseless Carriage: la rappresentazione concreta di un concetto astratto. Si può considerare tutta la struttura del tabellone, la sua organizzazione in nicchie di mercato, fasce di prezzo e quadranti, come una rappresentazione in due dimensioni dei bisogni dei consumatori. Non solo, ma gli assi fanno sì che tali bisogni crescano costantemente, in modo che ci sia sempre qualcosa da comprare. Infine le finestre di mercato sono effettivamente acquirenti che noi andiamo a intercettare col settore delle vendite, e maggiore sarà la pubblicità che facciamo maggiore sarà anche la fetta di mercato raggiunta dai nostri venditori finali.
Insomma, la leggenda narra che a uno dei due autori questa "visione" del mercato sia arrivata in sogno: con Horseless Carriage l'ha tradotta in realtà.

Ulteriori considerazioni

La scalabilità è ottima e anzi consiglio di giocare le prime partite in tre per non farle durare troppo. Poi in quattro mi pare sia la sua configurazione migliore, ma se volete una partita da vero "coltello tra i denti" allora giocatelo in cinque: durerà di più, ma sarà feroce.

Paralisi da analisi? Sicuramente, ma non quanta ci si potrebbe aspettare. La cosa che vi darà più fastidio sarà aver posizionato un pezzo in un certo modo nella fabbrica e non poterlo più spostare... e ovviamente per un misero quadratino non potrete portare a termine il vostro "piano malvagio".

In definitiva si sente che è un gioco con lo stile Splotter Spellen, ma al contempo risulta decisamente diverso da quanto fatto finora dal duo olandese. C'è qualche assonanza tematica con Greed Incorporated, ma la cosa si ferma parecchio in superficie. È quindi sicuramente una novità, non solo per i giochi da tavolo in generale ma anche per quelli di nicchia.

Conclusione

Non mi aspettavo di meno. Joris e Jeroen sanno sempre sorprendere ed esplorare territori poco battuti, tirando fuori dal cilindro giochi come questo. Non è detto che vi piacerà, pur apprezzando le altre loro produzioni, proprio perché è così diverso, ma una possibilità la merita di sicuro.

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Commenti

Perché non è un gioco da 10?

 

 

Locompetitivo scrive:

Perché non è un gioco da 10?

perché 10 l'ho dato solo a due giochi

Per curiosità, se dovessi riaggiornare la tua personale classifica dei giochi Splotter, questo come si collocherebbe? 

Per curiosità, 10 a chi lo hai dato, oltre a Puerto rico... 

Gioco originale e pieno di twist meccanici di assoluro rilievo. Più ci gioco, più ne colgo le raffinatezze. Opaco come pochi.

Anche io sono rimasto stregato subito dalla meccanica dell'ordine di turno, così come dalla scelta di rendere lo spazio della fabbrica la principale risorsa in tuo possesso. E come giustamente dici, colpisce come siano riusciti a rappresentare concretamente concetti astratti come i vincoli di produzione e il mercato segmentato.

niente, per quanto sia ancora poco esperto degli splotter (ehm...certo che l'abbeviazione la potevano considerare che non si può scrivere), ne conosco e possiedo solo due, ci vedo questo aspetto, che se fosse un libro chiamerei metafora. non sono simulativi e le meccaniche non risultano "realistiche" o totalmente aderenti alla realtà, ma riescono nell'insieme dei loro meccanismi a offrire sempre una visione chiara del "conflitto" che raccontano fino a risultare tra i german meno astratti che gioco. oltre che più cattivi e appassionanti. per me, di prepotenza (dopo una partita sola on line!) nella selecta del magnifico '24....

dad76 scrive:

Per curiosità, 10 a chi lo hai dato, oltre a Puerto rico... 

Go

iaco81ska scrive:

Per curiosità, se dovessi riaggiornare la tua personale classifica dei giochi Splotter, questo come si collocherebbe? 

A breve uscitrà un articolo con una panoramica...

Verrà localizzato in Italiano?

Non vorrei esser troppo troll, ma voi comprereste mai una macchina che ha le prestazioni della Lamborghini, al prezzo della Lamborghini, ma con estetica e materiali della fiat Duna?

Purtroppo per me ha una bruttezza, un'ergonomia e dei materiali che nel 2023 sono disarmanti e inconcepibili sopra i 40euro. 

Ci meritiamo la gentrification selvaggia e le birre artigianali a 15euro. Siamo un popolo di hipsters. 

A parte lo scherzo, credo che debba partire da noi consumatori. Bisogna far capire agli editori che non si può sempre battere cassa perché si è dei fighi a prescindere. Stesso discorso vale per i "belli che non ballano" da centinaia di euro di plastica e gameplay mediocre o inesistente. 

Questo gioco ha i materiali di Maria (forse peggiori) e un'ergonomia peggiore di Maria e di tutti i giochi della Histogames, ma il doppio del prezzo. 

Sarà una campagna contro i mulini a vento, ma splotter da me non vedrà mai un centesimo di sto passo. Posso capire che i loro vecchi giochi abbiano certe grafiche e materiali, ma oggi no. E no a questo prezzo. 

My 2 cents (non chiesti da nessuno) 

 

andrenn87 scrive:

Non vorrei esser troppo troll, ma voi comprereste mai una macchina che ha le prestazioni della Lamborghini, al prezzo della Lamborghini, ma con estetica e materiali della fiat Duna?

Purtroppo per me ha una bruttezza, un'ergonomia e dei materiali che nel 2023 sono disarmanti e inconcepibili sopra i 40euro. 

Ci meritiamo la gentrification selvaggia e le birre artigianali a 15euro. Siamo un popolo di hipsters. 

A parte lo scherzo, credo che debba partire da noi consumatori. Bisogna far capire agli editori che non si può sempre battere cassa perché si è dei fighi a prescindere. Stesso discorso vale per i "belli che non ballano" da centinaia di euro di plastica e gameplay mediocre o inesistente. 

Questo gioco ha i materiali di Maria (forse peggiori) e un'ergonomia peggiore di Maria e di tutti i giochi della Histogames, ma il doppio del prezzo. 

Sarà una campagna contro i mulini a vento, ma splotter da me non vedrà mai un centesimo di sto passo. Posso capire che i loro vecchi giochi abbiano certe grafiche e materiali, ma oggi no. E no a questo prezzo. 

My 2 cents (non chiesti da nessuno) 

 

Quello che tu dici è in teoria giusto e lo condivido appieno, però gli autori del gioco non sono persone "normali" e la loro attività non è "normale".

Loro campano di altro....

Hanno i loro lavori e la loro azienda di giochi di società è un hobby.

Quindi la loro azienda non deve sottostare alle regole del mercato normale...

Probabilmente il compromesso qualità/prezzo e le vendite sono sufficienti a NON convincerli a cambiare formula, che prevede come pacchetto inderogabile, una grafica oscena.

Non cambieranno mai. Hanno i loro estimatori e secondo me si divertono anche, mantenendo la dimensione artigianale del contesto.

Si certo :-)

Volevo capire cosa gli manca per arrivare al 9,5

Locompetitivo scrive:

Si certo :-)

Volevo capire cosa gli manca per arrivare al 9,5

In linea di massima lo trovo un po' meno cattivo e interattivo degli altri loro precedenti. Sopra al 9 comunque ce ne sono una manciata per me, della Splotter Spellen, anche FCM è da 8,5, per dire.

andrenn87 scrive:

Non vorrei esser troppo troll, ma voi comprereste mai una macchina che ha le prestazioni della Lamborghini, al prezzo della Lamborghini, ma con estetica e materiali della fiat Duna?

Purtroppo per me ha una bruttezza, un'ergonomia e dei materiali che nel 2023 sono disarmanti e inconcepibili sopra i 40euro. 

Ci meritiamo la gentrification selvaggia e le birre artigianali a 15euro. Siamo un popolo di hipsters. 

A parte lo scherzo, credo che debba partire da noi consumatori. Bisogna far capire agli editori che non si può sempre battere cassa perché si è dei fighi a prescindere. Stesso discorso vale per i "belli che non ballano" da centinaia di euro di plastica e gameplay mediocre o inesistente. 

Questo gioco ha i materiali di Maria (forse peggiori) e un'ergonomia peggiore di Maria e di tutti i giochi della Histogames, ma il doppio del prezzo. 

Sarà una campagna contro i mulini a vento, ma splotter da me non vedrà mai un centesimo di sto passo. Posso capire che i loro vecchi giochi abbiano certe grafiche e materiali, ma oggi no. E no a questo prezzo. 

My 2 cents (non chiesti da nessuno) 

argomento trito e ritrito che è già stato discusso in letteralmente centinaia di pagine (se ti vuoi divertire...: https://goblins.net/forum/threads/i-giochi-della-splotter-spellen.79105/ )
Riassumendo: non fanno economia di scala, la chiarezza di lettura è preferita alla bellezza, non gliene importa personalmente molto, non ne importa granché agli aquirenti. Devi pensare che 1) vengono dai 18XX (sono i loro giochi preferiti), che hanno molti meno materiali dentro di un HC, costano sempre un botto e hanno sempre un'estetica da rabbrividire.. ma almeno sono ben leggibili; 2) hanno, volendo, pure un gusto estetico discutibile di loro, tanto che ho sentito dire a Joris che ad esempio Cannes era uscito esattamente come lo desiderava. Cannes. vallo a vedere su BGG e rivaluterai parecchio l'estetica di HC.

Non vorrei esser troppo troll, ma voi comprereste mai una macchina che ha le prestazioni della Lamborghini, al prezzo della Lamborghini, ma con estetica e materiali della fiat Duna?

Purtroppo per me ha una bruttezza, un'ergonomia e dei materiali che nel 2023 sono disarmanti e inconcepibili sopra i 40euro. 

Ci meritiamo la gentrification selvaggia e le birre artigianali a 15euro. Siamo un popolo di hipsters. 

A parte lo scherzo, credo che debba partire da noi consumatori. Bisogna far capire agli editori che non si può sempre battere cassa perché si è dei fighi a prescindere. Stesso discorso vale per i "belli che non ballano" da centinaia di euro di plastica e gameplay mediocre o inesistente. 

Questo gioco ha i materiali di Maria (forse peggiori) e un'ergonomia peggiore di Maria e di tutti i giochi della Histogames, ma il doppio del prezzo. 

Sarà una campagna contro i mulini a vento, ma splotter da me non vedrà mai un centesimo di sto passo. Posso capire che i loro vecchi giochi abbiano certe grafiche e materiali, ma oggi no. E no a questo prezzo. 

My 2 cents (non chiesti da nessuno) 

 

Dipende sempre dall'uso che ne devo fare, quindi in questo caso assolutamente si. Restando nel tuo esempio comprerei sicuramente un trattore, con prestazioni da Lamborghini ed estetica certo non da supercar e prezzo anche più elevato, se l'uso che ne devo fare è prettamente lavoro nei campi e simili.

Nel caso dei giochi in scatola dipende appunto da cosa si cerca: se li si usa come soprammobili o se si cerca un appagamento visivo allora meglio restare lontani dagli S&S, se invece quando si gioca si preferisce un motore di gioco ben oliato, meccaniche spesso originali e un ottimo playtest, anche a scapito dell'estetica, allora ben vengano questi giochi e tanti altri, magari pure bistrattati dal "Dio Mercato" dei KS et similia.

Agzaroth scrive:

 

iaco81ska scrive:

 

Per curiosità, se dovessi riaggiornare la tua personale classifica dei giochi Splotter, questo come si collocherebbe? 

 

 

A breve uscitrà un articolo con una panoramica...

🤩🤩🤩🥳🥳🥳

Bello. Concordo con tutto e al momento è lo splotter che più mi ha stregato (ma ammetto di aver giocato solo FCM e TGZ, che cmq reputo splendidi). L'unica cosa che mi lascia perplesso nel gioco è l'impressione che le prime due track siano un po' più "interessanti" per i giocatori all'inizio e che pertanto si tenda ad investirci da subito, col risultato che "torneranno in gioco" quasi sicuramente a discapito di altre track che a questo punto potrebbero non entrare mai... ma un cicalino dietro al cervelletto mi dice che questo è un errore di valutazione da "poche partite fatte":..

Al di là ovviamente della tematica, senza aver letto il regolamento mi pare qualche concetto somigli effettivamente al buon Automobile di Wallace. Non so, settori di mercato, timing di vendita, aste ecc.. Sono totalmente diversi oppure qualcosa li accomuna?

Francesco Rimini scrive:

Al di là ovviamente della tematica, senza aver letto il regolamento mi pare qualche concetto somigli effettivamente al buon Automobile di Wallace. Non so, settori di mercato, timing di vendita, aste ecc.. Sono totalmente diversi oppure qualcosa li accomuna?

ho Automobile ed è uno dei migliori di wallace. Lì è tutto più lineare, dal rinnovo delle auto al mercato. Qui è tutto più profondo e complesso. Entrambi però necessitano di un ottimo timing

Antiquity o horsless carriage se uno dovesse scegliere?

A me è piaciuto parecchio e lo reputo il miglior Splotter provato fino ad oggi. Lasciando perdere grafica, ergonomia e setup, che fanno spavento uno più dell'altro, il gameplay è pieno di spunti davvero notevoli, geniali. Ha un solo problema per me: ti fonde il cervello come pochi altri giochi, forse come nessun altro. Progettare ponti strallati risulta meno faticoso...

squalo97 scrive:

Antiquity o horsless carriage se uno dovesse scegliere?

Io preferisco Antiquity, ma è anche molto meno spendibile, perché dura di più ed è più adatto a 2-3 giocatori

È vero che nelle prime partite ci si concentri sulle prime track in gioco. Dopo alcune partite in realtà si cominciano a studiare le track in base alle lettere sulle quali si vuole puntare di più (per esempio Reliability ha un sacco di A). Si organizza la posizione della tua mainline in funzione delle lettere che vorrai sviluppare e spingere all'ingresso nel mercato.

Non hai capito la metafora, ma apprezzo comunque la risposta anche se non proprio centrata col senso del mio commento. Ma ho capito quello che intendi

Ringrazio anche @cristiano e @agzaroth che hanno risposto centrando di più il concetto e dandomi delle risposte esaustive anche se alcune non le condivido al 100%  

Capisco quello che volete dirmi tutti, ma giustamente rimane sempre una questione di visione e gusti personali. In un mondo dove 77€ spedito, puoi fare il KS di Carnegie deluxe edition, altre cose vanno fuoriscala imho. Attenzione non dico che sia il mio top gioco, ma è un esempio di gioco prodotto in modo superbo con autori di primo livello e graphic designer prezzolati. Mio gusto personale: la perdita di grafica ed ergonomia, in rapporto al prezzo, non valgono la differenza di superiorità nel gameplay rispetto ad altri titoli gestionali top. 

Seldon scrive:
 

andrenn87 scrive:

 

Non vorrei esser troppo troll, ma voi comprereste mai una macchina che ha le prestazioni della Lamborghini, al prezzo della Lamborghini, ma con estetica e materiali della fiat Duna?

Purtroppo per me ha una bruttezza, un'ergonomia e dei materiali che nel 2023 sono disarmanti e inconcepibili sopra i 40euro. 

Ci meritiamo la gentrification selvaggia e le birre artigianali a 15euro. Siamo un popolo di hipsters. 

A parte lo scherzo, credo che debba partire da noi consumatori. Bisogna far capire agli editori che non si può sempre battere cassa perché si è dei fighi a prescindere. Stesso discorso vale per i "belli che non ballano" da centinaia di euro di plastica e gameplay mediocre o inesistente. 

Questo gioco ha i materiali di Maria (forse peggiori) e un'ergonomia peggiore di Maria e di tutti i giochi della Histogames, ma il doppio del prezzo. 

Sarà una campagna contro i mulini a vento, ma splotter da me non vedrà mai un centesimo di sto passo. Posso capire che i loro vecchi giochi abbiano certe grafiche e materiali, ma oggi no. E no a questo prezzo. 

My 2 cents (non chiesti da nessuno) 

 

 

 

Dipende sempre dall'uso che ne devo fare, quindi in questo caso assolutamente si. Restando nel tuo esempio comprerei sicuramente un trattore, con prestazioni da Lamborghini ed estetica certo non da supercar e prezzo anche più elevato, se l'uso che ne devo fare è prettamente lavoro nei campi e simili.

Nel caso dei giochi in scatola dipende appunto da cosa si cerca: se li si usa come soprammobili o se si cerca un appagamento visivo allora meglio restare lontani dagli S&S, se invece quando si gioca si preferisce un motore di gioco ben oliato, meccaniche spesso originali e un ottimo playtest, anche a scapito dell'estetica, allora ben vengano questi giochi e tanti altri, magari pure bistrattati dal "Dio Mercato" dei KS et similia.

Wow 10 proprio il gioco del Go, approvo profondamente!! Non so perché ma non me lo aspettavo, e mi hai felicemente sorpreso... Il gioco del Go è incommensurabilmente l'apoteosi.

E grazie mille, sempre, per la recensione e per tutti gli articoli, gli spunti, che tu e colleghi condividete con noi pubblico.

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