Classifica personale di oracolodidelfi

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Puerto Rico 9,2

Dopo una stomachevole partita di Risiko! mi son sentito nauseato ed ho aperto internet per vedere cosa proponeva il mercato ludico. Beh, il mondo era andato notevolmente avanti. Ho acquistato Puerto Rico. E' stato il primo gioco serio approcciato da quelli del mio gruppo e un grande amore per tutti. Non è difficile (per noi), poco downtime, qualche strategia. Ottime le espansioni (nobili e nuovi edifici). La grafica e i materiali non fanno gridare "Alleluiah!" e si ha la sensazione che con qualche lavoro di restyling grafico (plance, roba 3d, monete) sarebbe apprezzato ancor più. Anche dai babbani. So che c'è la limited edition, ma quella è limited e costa come la Fortezza del gioco.  

Aggiornamento 10.11.22 a seguito dell'iniziativa di rinverdire la classifica della Tana. 

Confermo il voto per la stima, il valore storico del gioco e quello intrinseco costituito dalle meccaniche.  Capolavoro.

10/11/2022
Eclipse: Second Dawn for the Galaxy 9,1

Eclipse IIa edizione è un gran bel gioco, che rifinisce alcune delle pecche del fratello maggiore. 

Si tratta di un 4x ibrido, visto che la parte gestionale è piuttosto importante, così come quella american. Siamo una razza, aliena o umana, dotata di poteri asimmetrici che deve partire dal suo piccolo sistema ed espandersi nello spazio, che esplorerà passo passo, sfruttando le risorse che trova nei vari sistemi (mappa a esagoni piazzati al momento dell'esplorazione. Ovviamente si combatte contro la vecchia potenza aliena che controllava la galassia, i guardiani o gli altri giocatori.

Alcuni giocatori si lamentano dell'aleatorietà degli esagoni e delle scoperte che si effettuano su di essi. Per me tematicamente ci sta (lo spazio è vasto e sconosciuto...) e c'è anche la possibilità di mitigare la sfiga (rifiuti l'esagono - le scoperte si possono non prendere in cambio di 2Pv).

È possibile migliorare la propria economia e logistica,  e di organizzare la propria flotta, modicando parti delle astronavi o potendo sbloccare le basi stellari. Tutto ciò si basa su un "mercato" delle tecnologie disponibili estratto a caso ad ogni round. Esiste quindi una certa aleatorietà, ma rende possibile una variazione di approcci, basata sulle disponibilità nel mercato, sui comportamenti degli avversari e la situazione sulla mappa.

I combattimenti sono dadosi, ma il tutto si basa sull'entità delle flotte e di come sono assemblate le varie astronavi. C'è pertanto un certo controllo, ed i giocatori esperti sanno quando combattere o meno (solo quando le percentuali sono maggiori dell'80/85%). Ogni tanto le cose vanno male, ma questo dà un po' di brivido e incertezza. Alla fine si pescano da un sacchetto delle tessera con dei Pv in base a come ci si è comportati in battaglia. Può capitare di pescare un 4 (il massimo) nell'unica pescata, mentre l'avversario magari si becca un 2 con varie pescate. Suggerimento: iniziate a combattere presto, anche solo per pretesto, così da pescare nel sacchetto vergine, pieno di 4, così da avere monolite più chance che in seguito.

Per vincere, ovviamente, bisogna fare più punti degli avversari. Le vie sono tramite il controllo del territorio,  la gloria delle battaglie, lo sviluppo tecnologico, scoperte e eventuali bonus specifici alla specie.

La nuova versione ha grafiche nuove, belle e chiare (oltre che tematicamente azzeccate). Le vecchie erano ORRIBILI! I materiali sono ottimi, ogni specie ha i suoi trays, idem per esagoni, risorse e scoperte. C'è quindi un gran risparmio di tempo nel set up e nel team down. Le specie sono state ribilanciate (anche se l'impero Eridani rimane un ferro vecchio e se vinci con loro ti viene inviato un trofeo dalla Finlandia, dalla Lautapelit) e le partite sono più corte di un round, 8 invece che 9, ma nel complesso siamo sempre sui 40/60 min a giocatore. Noi finiamo in 2 /2,5 h in quattro, ma corriamo... 

Gran bel gioco, ma è un pochino impegnativo per costo, durata e facilità di trovare altri giocatori (4 è buono, ma 6 è ottimo. In 5 pure ma due sono agevolati in partenza), per cui consiglio di provarlo un paio di volte prima di acquistarlo perché potrebbe essere diverso da quello che uno si aspetta (NON è Twilight imperium!)

08/11/2022
Sword of Rome 9,0

Ah! Sword of Rome! Ci giocherei tutti i giorni della vita... Card driven, con meccaniche classiche con OP o eventi, che regge fino a 5 giocatori ambientato nella nostra amata penisola nel 4-3 sec a.C. quando popoli diversi lottarono ferocemente per la propria sopravvivenza o per il "diritto " di saccheggio dei territori oltreconfine...

Roma/latini, Celti, Sanniti/Etruschi, Greci e Cartaginesi sono fortemente caratterizzati, sia per caratteristiche che per posizione su mappa, che per il mazzo di carte personalizzato. Questo è un punto notevole.

La diplomazia può essere un po' scriptata, ma non è un gran problema. 

Il regolamento non è complessissimo, visto il gioco; i combattimenti sono piuttosto dadosi; la durata abbastanza importante; i materiali buoni.

23/06/2023
Concordia 9,0

Concordia è come la crostata. Ricetta semplice, miriade di varianti, gratificante. 

La famosa rotella di Gerdts si smaterializza e rinasce in un mazzo di carte, inizialmente uguale per tutti i giocatori. Il mercato dinamico permette aquistarne di nuove (alcune uniche) e di variare le strategie. Molto interessante la doppia funzionalità delle carte stesse: azione da eseguire in partita,  punteggio in fase di calcolo finale. La metodologia con cui viene effettuato quest'ultimo è contestato da alcuni per la lunghezza, ma noi più di due minuti non ci abbiamo messo.

I materiali sono buoni per qualità. La grafica mi piace, con quel suo stile finto mosaico. Ovviamente è un german praticamente privo di ambientazione, per cui tema e stile sono un po' pretestuosi.

C'è una certa interazione tra i giocatori, quasi old school, per cui bisogna stare attenti a dove si trovano i vari tipi di città (c'è una distribuzione iniziale che varia in tutte le partite), come si espandono gli altri, le carte disponibili nel mercato e la situazione in merito alla chiusura della partita, che dipende dai giocatori stessi (esaurimento mazzo o uno dei giocatori ha piazzato tutte le casette). Ah, oltretutto la carta diplomatico! Imprecherete a denti stretti, sperando che gli avversari giochino quella carta che vi manca, per copiare la quale vi tenete il "copione" diplomatico. 

Gioco bello, scorrevole, abbastanza profondo. 

Le espansioni (Salsa e ora Concordia solitaria) e le mappe aggiuntive, varie per dimensioni e piccole variazioni sul regolamento, incrementano il giudizio gioco di almeno mezzo punto.

07/11/2022
Hannibal & Hamilcar 8,9

Ottimo wargame per due giocatori. Questa edizione Phalanx presenta due giochi in una scatola: Hannibal, ambientato nella mitica IIa guerra punica; Hamilcar, nella Ia. Questo secondo gioco presenta un regolamento un po' fumoso e di difficile comprensione. Credo pochissimilo abbiano giocato: meno ancora sono quelli che lo hanno fatto correttamente.

Il voto riportato, quindi, è relativo ad Hannibal. Il tabellone è bellissimo, uno dei più belli che io abbia mai visto. Bella la grafica in generale. Discrete le mini, ma io gioco con i counters. Il gioco è un Card driven, uno dei primi. Le meccaniche sono relativamente semplici, ma il regolamento di questa edizione è pessimo. Peggiora la comprensione di tutto. 

Se si gioca molto tra due persone H&H tende a perdere mordente. La disposizione delle forze e la geografia del teatro bellico limitano le possibilità strategiche. Annibale deve picchiare duro in Italia, e sperare che la Repubblica crolli quantoprima; i Romani tengono duro e cercano nel lungo periodo di contrattaccare in Iberia e, magari,  Africa. Tutto molto verosimile, ma un pelo limitante.

Esistono comunque una decina di scenari, più brevi della classica partita. Non sono bilanciati, ma permettono di introdurre giocatori con diversi livelli di abilità. 

Grande gioco!

29/03/2023
Vanuatu 8,9

Uno dei giochi preferiti dal mio gruppo. E da me. 

Ho la Ia edizione. Semplici, ma belli, materiali e disegni. Poche regole chiare. Durata contenuta, ca 15 min/giocatore.

Si dice sia cattivo. Dipende dal numero di giocatori e, in parte, se si gioca selezionando anche i personaggi. È un gioco particolare come scalabilità e target: adatto per 4 o 5 giocatori, non suscettibili. 

Ottimo

05/05/2023
Antike II 8,8

Gerdts in forma. Regole semplici, componenti funzionali, una rotella efficace. Ottimo!

16/04/2023
Here I Stand 8,6

Capolavoro. Fratello maggiore di Virgin Queen, adatto ad un pubblico particolare amante del periodo della Riforma e degli scontri correlati,  così come delle esplorazioni transoceaniche. 

Card driven difficile da intavolare perché necessita di 6 folli entusiasti di passare eoni guerreggiando, facendo diplomazia,dibattiti religiosi e cercando di procreare almeno un benedetto figlio maschio... ;)

Eppure lo giocherei tutti i giorni della mia vita!

25/01/2023
The Voyages of Marco Polo 8,6

Marco polo 1 è un gran piazzamento dadi, ambientato nell'epoca del mercante veneziano. Impersoneremo un, più o meno,  noto personaggio,  dotato di abilità asimmetriche,  che dovrà commerciare e viaggiare in lungo e in largo sui vari rami della via della seta.

L'asimmetria tra i personaggi è totale, ed è uno dei lati positivi del gioco.  Tutti sembrano fuori parametro(soprattutto quando presi dagli altri giocatori...😄), ma c'è un certo bilanciamento, con l'eccezione del mio quasi conterraneo,  il saltaoasi Carpini. Questo bilanciamento è però statistico, perché un particolare set up può favorire un personaggio rispetto agli altri. Consigliato quindi il draft suggerito dal regolamento. 

Come detto il set up cambia ad ogni partita, soprattutto per quanto riguarda le azioni fattibili nelle città maggiori. In situazioni particolari ed estreme,  può esserci una scarsezza di risorse incredibile o percorsi che agevolano uno specifico personaggio.  È quindi fondamentale studiare il tabellone all'inizio e farsi un piano strategico,  partendo proprio dalla scelta del proprio personaggio. 

Si sa che poi, come noto, i piani si infrangono al primo contatto con la realtà. I risultati dei dadi, la lotta con gli altri su mappa e spazi azione obbligano a correggere costantemente la propria rotta. 

Il gioco è breve, 5 round, 60/75 min (in 4), stretto,  punitivo. Ha regole non troppo complesse, non è difficile impararle, ma l'esperienza traccia un solco profondo come la rift valley nei punteggi di esperti e novizi. 

Graficamente gradevole. Materiali da german classico (risorse, casette, omini in legno- tanti token e tessere cartone) ma durevoli. Io amo particolarmente i tabelloni con mappe, e questo è notevole.  

Ho anche le espansioni: aggiungono nuovi personaggi,  moduli, il 5 giocatore, scorciatoie per viaggiare più facilmente.  Tutta roba buona, che serve a dare un po' più scelta e rompere alcuni schemi mentali fossilizzati del vanilla. Queste exp fanno aumentare il voto di 0.5/ 1 voto (il mio voto già comprende questo incremento). 

13/11/2022
Tzolk'in: The Mayan Calendar 8,6

Ottimo gioco. Da due a quattro notabili maya sistemano i loro lavoratori su varie città, note per le loro specializzazioni  (agricola, materiali,  sviluppo tecnologico, religione, e miscellanea), in modo da creare dei motorini di produzione che garantiscano loro fama, sotto forma dei sempiterni Punti Vittoria. 

Il sistema di ruote dentate permette di mostrare l'avanzamento del tempo (quando prodotto si era in epoca di profezie apocalittiche maya) e il conseguente incremento di produzione. È un gimmick semplice, ma efficace e di grande impatto scenico. Il tabellone fa la sua porca figura. 

Le regole sono semplici (o metti uno o più lavoratori,  o togli uno o più lavoratori.  Nessuna alternativa), ma abbastanza bruciacervelli, anche se qualcuno grida allo scandalo della strategia dominante (basta limitare il mercato, come da suggerimento dell'autore), per cui qualcuno si sentirà spinto a seguire una strada piuttosto che un'altra. È roba per professionisti dell' on line: con il numero di partite tipico dal vivo (da una a poche decine) è difficile arrivare a certi livelli, per cui non preoccupatevi e giocate tranquilli. 

Il problema del gioco risiede nelle icone. Per i babbani è difficile orientarsi tra le icone sparse in giro, alcune sono anche particolari.  Aggiungete le varie scale e tracciati sparsi in giro, e avrete persone confuse su cosa, come e perché fare. Si deve giocare alcune partite di fila per introiettare automaticamente il tutto ed iniziare a digerirlo.

Altro malus: sfamare i lavoratori due volte per era.  Alcuni odiano questa cosa. Non è al livello di Agricola, però.

Dategli un'occasione. Vale la pena

17/11/2022
Decrypto 8,6

A mia modesta opinione il miglior esponente del genere. Party game a squadre. Da 4 a 8 giocatori (ma secondo me è meglio 4- 6 giocatori) suddivisi in due team, uno di trasmettitori e l'altro di intercettatori, cercano, il primo , di comunicare un codice numerico associato a delle parole d'ordine (non cambiano per tutta la partita), l'altro di intercettarlo. 

Materiali semplici e funzionali.  Regolamento non immediato da spiegare, anche se le regole sono tre in croce. 

Tanta sintonia e pensiero laterale servono in questo gioco. Noi giochiamo molto con suggerimenti oscuri, per non essere intercettati, rendendo difficile il compito al resto della squadra. Capita quindi di perdere, per aver raggiunto i due token neri, cioè mancate comunicazioni.  Se chi suggerisce invece è privo di mordente o spirito,  può rendere una passeggiata l'intercettazione da parte degli avversari. 

Consigliatissimo!

04/12/2022
Pictomania (Second Edition) 8,5

(Voto la 2a edizione) Molto divertente e frenetico. Per alcuni pure troppo. Infatti i Caravaggio non vengono premiati, bensì quegli imbrattacarte che con due tratti riescono a far capire la parola che è toccata loro , così che possano lanciarsi ad indovinare le parole altrui.

Con bambini e babbani conviene limitarsi alle carte dei primi due livelli, visto che potrebbero non aver idea di cosa debbano disegnare. Ma terzo e quarto livello sono da panico:  parole si distinguono tra loro per sfumature...

Bello, bello! Anche perché vinco sempre! 😁

05/12/2022
Struggle of Empires 8,4

È il mio tipo di gioco.  Ibrido vecchio stampo di Martin Wallace: asta, maggioranze, combattimenti, diplomazia, una punta di gestione e sviluppo.

Da due a sette giocatori prendono il controllo di stati imperialisti (niente asimmetria iniziale. Siamo vecchio stampo!) si lanciano a colonizzare e saccheggiare le principali aree del mondo appena scoperto,  o raggiunto (Americhe, Africa, India, Estremo oriente). È ovvio che ci si massacra anche nella "pacifica " Europa (il continente che più ha vissuto nella guerra negli ultimi 1500 anni...) per influenzare aree più o meno ricche e frazionate, come la nostra povera Italia dell'epoca, dominata da papi, granduchi e duchi, e qualche reuccio da operetta.

La partita dura tre round: all'inizio dei quali si metteranno all'asta contemporaneamente l'ordine di turno e le alleanze (meccanica notevole).  Poi c'è la fase delle azioni dei giocatori, poi si fa un conteggio dei punti di fine round. Si incamerano punti in base alla classifica dei segnalini controllo su ciascuna regione.

Si ripete il tutto per tre round e poi.. . C'è il rischio che scatta la rivoluzione a causa di livello di caos troppo elevato, e si viene eliminati! 

Il gioco è strano, brilla se giocato in 7 o 5 ( ma anche 6 va bene), soprattutto da persone inclini alla diplomazia e al mercanteggiamento. Il combattimento è dadoso, particolare come funzionamento (il risultato è la differenza di due dadi  corretti da valori che tengono conto del numero di unità e i propri miglioramenti) ma è possibile mitigare i risultati, e le sconfitte eliminano uno, al massimo due, unità. Anche se si deve ammettere che in certe situazioni perdere tali unità può metterci in grave crisi, o perdere il contatto con una colonia definitivamente per il resto della partita. 

Le aree che graziosamente si presteranno ad essere conquistate o colonizzare vengono sorteggiate ad inizio turno. Garantisce varietà e pone degli obiettivi ai giocatori. Le tessere miglioramento sono di vario tipo, ma limitate, per cui c'è una certa lotta per accaparrarsene alcuni. Si crea quindi asimmetria durante la partita. Non tutti sono equilibrati. 

Il gioco ha durata che dipende dal numero e tipo dei giocatori. Da tre a un numero alto di ore. Altro potenziale malus è il tema. Molti odiano il periodo,  la presenza di guerra, diplomazia e dello schiavismo.

Io ho preso la nuova edizione, EGG in italiano, pubblicata da Gx. È bellissima. Ottima qualità di tutti i componenti. Il regolamento è stato aggiornato: qualche regoletta modificata, qualche variante. Si può anche giocare alla vecchia versione. 

17/11/2022
Camel Up (Second Edition) 8,3

Il voto va al divertimento che genera, per idee e meccaniche sarebbe un 7.  Party game di scommesse su una gara di cammelli nel deserto. Poche regole, materiali ottimi, ottimo per giocare in famiglia o con i babbani.

I cammelli sono indipendenti,  e si muove uno di essi quando uno dei giocatori sceglie di eseguire l'azione apposita: prende la piramide contenente i dadi correlati a ciascun cammello, preme un pulsante che permette l'uscita di un solo dado, e sposta il cammello di tante caselle quanto è il valore del dado. Ma può essere un movimento in avanti o indietro,  perché i cammelli che stanno sulla stessa casella si impilano e quando se ne sposta uno, si porta dietro tutti quelli sopra di lui. A questo si aggiunge l'esistenza di due cammelli selvaggi imbizzarriti che vanno il contrario,  e quindi che possono trascinare verso la partenza quelli "buoni".

Altre azioni possibili sono: puntare sul cammello vincente al traguardo; puntare sul cammello in vantaggio al termine del round; incitare o fischiare chi si ferma su una casella specifica. 

Puntare tante volte aumenta le probabilità di imboccare la previsione ed incassare soldi, ma c'è il rischio di di non guadagnare molto,  visto che le scommesse perse costano, poco, ma costano.

È un gioco di scommesse,  per cui vince il giocatore più soldi a fine partita, cioè alla fine del round in cui il primo cammello supera la linea del traguardo. 

È un gioco fortunoso, vista la natura dadosa, ma con una componente di ragionamento. Niente di complesso,  ma si deve valutare lo stato della corsa, i dadi usciti e le puntate disponibili. È possibile avere arrivi al fotofinish di tutti i cammelli insieme, la fuga solitaria o le rimonte incredibili, così come le inopinatamente retrocessioni dovute dai cammelli imbizzarriti.  È chiaro che la compagnia può aumentare il voto a 10, come a 4: se ci si appassiona e si fa caciara come se si fosse all'ippodromo diventa un gran bel gioco. Se si sta zitti , si tirano fuori dadi uno dietro l'altro, diventa un gioco molto piatto. Consigliato ai caciaroni come quelli del mio gruppo.

31/12/2022
De Vulgari Eloquentia 8,1

Voto alla nuova edizione Gx. 

Molto bello. È un german, ma l'ambientazione si sente. È molto interessante la possibilità di scegliere la propria "carriera": frate,  banchiere, vescovo, cardinale o addirittura Papa! Si studiano i manoscritti, si frequentano università o corti di epoca tardo medievale, ma la conoscenza che si acquisisce non stabilisce chi vince, ma l'ordine di turno e l'accessibilità a tomi di adeguato livello.

I personaggi hanno asimmetricità, i luoghi (la mappa sul tabellone è molto bella) ed eventi le loro peculiarità. Materiali buoni e grafica molto bella.

È un pelo invecchiato, ed alcuni tracciati sono meh (l'indovinello veronese sopra tutti), il conteggio finale un po' begoso. Ma il gioco c'è tutto e consiglio una partita quasi a tutti i tipi di giocatori, tranne frange estreme american o , forse, amanti dei multisolitari.

09/06/2023
Pax Pamir: Second Edition 8,1

Voto sentimentale. Non ero interessato minimamente a PP2, ma poi è arrivato il lock-down. Il non saper cosa fare per un lungo periodo mi ha costretto a perdere un po' di tempo in più sulla tana. Visto che era partita la campagna su GS per PP2 in italiano, ho controllato e me ne sono innamorato.

Ho contribuito alla revisione dei testi, per cui ci sono degli immeritati ringraziamenti nel regolamento. 

Arriva la scatola dopo pochi mesi, e francamente è magnifica per qualità dei materiali e scelte estetiche. I blocchetti di resina sono molto belli, come le carte con disegni e grafiche presi da libri, giornali e dipinti dell'epoca. Il tema è mooolto interessante, e Wehrle lo tratta con una certa maestria.

È un gioco da 1 a 5, ma ho giocato una decina di partite in solo, 2 o tre. Nelle prime due configurazioni c'è un BOT, il maledetto Wakhan, che può vincere, per cui bisogna stare molto attenti ad esso. È un po' noioso manovrarlo, ma dopo un po' ci si fa il callo. 

Il gioco è molto bello, dinamico, interattivo, fortemente tattico. C'è un tabellone di stoffa che rappresenta 4 regioni dell'Afghanistan più il Punjab e la Transcaspia. È possibile piazzare su di esso eserciti, strade, oppure controllare tribù locali. Chi ha la maggioranza controlla la regione specifica e può tassare o costruire sulla regione stessa. 

Il motore del gioco sono le carte, che possono essere acquisite a inizio turno dal giocatore attivo da un mercato stile pax (le carte non prese scivolano a coprire gli spazi lasciatiliberidalle carte prese, e calano qui di di costo). Ce ne sono un centinaio standard sono divise in due parti: la superiore identifica quali pezzi (strade eserciti, tribù o spie) si piazzano subito sulla regione indicata, appena si cala in gioco; la parte inferiore indica le azioni che di possono fare durante il proprio turno. Una volta calate le carte, queste entrano nella nostra corte. 

E questo mi piace. Noi siamo dei notabili afghani che cercano di intrallazzare e manipolare con le nostre poche risorse con i personaggi, entità o stati per riuscire ad essere colui che ha maggiormente influenzato il nostro paese. I pv sono la misura di questa influenza, ma si fanno in momenti specifici (quando un giocatore acquista una carta dominazione, quando vede di essere forte , ovvio. Oppure nel mercato compaiono due carte dominazione, sintomo del collasso della situazione) e in due modi diversi.

Bisogna stare accorti, le proprie carte non sono mai al sicuro (possono essere uccise dagli avversari, oppure dobbiamo scartarle per rientrare nel limite di mano, o per la overthrow ruling), idem i pezzi su mappa. Oltretutto,  da un turno all'altro il giocatore può trovare la situazione talmente cambiata, da rendere impossibile valutare un principio di strategia. 

Ma tra giocatori equivalenti e bravi, il gioco brilla. C'è ampio spazio perimprovvisate mosse geniali, combo devastanti e ribaltamenti drammatici dei rapporti di forza. Purtroppo per me, rende al meglio a tavolo pieno, visto che si possono ingenerare alleanze tra umani, tradimenti e scontri epici. 

Trovo il regolamento un po' meh, stile Wehrle. Ma il gioco non è difficile,  ma complesso da padroneggiare. Provatelo, almeno un paio di volte. Se farà click, sarà amore!

11/11/2022
Dead of Winter: The Long Night 8,0

Espansione stand - alone di DoW, in cui spiccano alcuni moduli (banditi, migliorie, raxxon) che possono essere aggiunti o meno. I primi due sono imprescindibili, mi pare, perché aumentano un minimo la varietà senza appesantire il tutto. L'ultimo è molto particolare, introduce zombi speciali più o meno casualmente forti. Non è per tutti.

La lunga notte è quindi il solito DoW con alcune migliorie, ma molti meno personaggi (30 vs 20) e carte crossroads, cosa negativa. 

07/01/2023
AuZtralia 8,0

Gioco particolare di Wallace sulla "conquista" distopica di un Australia da parte di coloni occidentali che si trovano, inaspettatamente, nell'ultimo ridotto di Cthulhu e grandi antichi, dopo che la grande guerra di liberazione scatenata da Sherlock Holmes aveva già liberato l'occidente.  Sì, lo so, l'ambientazione è folle. È una specie di sequel del romanzo di Neil Gaiman "Uno studio in smeraldo", da cui lo stesso Wallace ha tratto l'omonimo gioco. Anzi due...

Insomma è un casino.

Il gioco, invece, è un peso medio con alcune idee ottime. In una Australia orientale su mappa esagonata, da 1 a 4 giocatori devono partire dal porto di sbarco e cercare di costruire ferrovie per raggiungere terreni buoni per fattorie o per estrazione mineraria. Occhio, però,  che in alcuni esagoni è possibile che ci siano dei grandi antichi che si risvegliano e iniziano a devastare i campi e attaccare. Ci si deve quindi preparare, arruolando truppe di varie tipologie, ciascuna più adatta a combattere un tipo specifico di grande antico. Ad aiutarci, vari personaggi da tutto il mondo, dotati di abilità speciale e arruolarsi con l'azione specifica.

Le azioni costano punti tempo diversi. Intorno al tabellone c'è una time track che indica il livello di tempo speso fino ad ora: il giocatore visibile con meno punti tempo spesi è di turno. Attenzione, potrebbe anche essere Cthulhu con i suoi amichetti. Un ingegnoso sistema di carte determina quali antichi si muovono e in che direzione. 

Il medesimo mazzo gestisce anche le battaglie che occorrono tra giocatori e antichi, ma non tra umani. In ogni battaglia si schierano le truppe che vogliamo (ed hanno la capacità, visto che ognuno non può allontanarsi di un tot di esagoni dalla fwrrovia) combattono. Ad ogni round si gira una carta e si vede le truppe a quali GA fanno danno e viceversa. Si va avanti così finché uno dei due vince, oppure l'umano si ritira, oppure le truppe umane residue impazziscono perché la battaglia è andata avanti troppo a lungo (insomma è un sistema di limitazione della lunghezza delle battaglie).

Il gioco è un semicollaborativo competitivo. Tutti contro Cthulhu,  che può vincere, e contro gli altri. Si deve quindi collaborare, ma non troppo. E farsi gli affari propri,  ma non troppo. C'è sempre il caso che l'anello debole faccia vincere Cthulhu con una partita senza senso,  per cui questo genere deve piacere.

Il set up è un po' lunghetto, ma sempre vario, dando una certa longevità. Esiste una seconda mappa, con regole leggermente diverse. Alcune varianti. Un buon solitario.

A me il gioco piace graficamente. Certo, domina il marroncino rossiccio simil Australia, ma è in tono. I materiali (risorse in legno e plastica, tanti token in cartone, cubettini azione) sono medi. 

Il gioco è molto valido e a mio parere sottovalutato. Il mish mash di meccaniche può non essere apprezzato a pieno, ma il mio gruppo, e tutti quelli a cui l'abbiamo proposto,  hanno amato il gioco. 

Per me una chicca, e lo gioco sempre con piacere

10/11/2022
Azul 8,0

Odio gli astratti. Questo è una mosca bianca. Nel suo campo è una dei migliori ed è giocabile da tutti. È l'unico con cui ho giocato con mia madre... ;)

Ottimi materiali. Gameplay semplice ma relativamente profondo, che mette in competizione da due a quattro piastrellisti portoghesi. 

17/11/2022
Time's Up! 7,9

Party game a squadre che mette al tavolo grandi e piccini con ottimi risultati.  Coinvolge le capacità di memoria, mimo, conoscenze linguistiche e un minimo di logica e rapidità.  Bello, divertente e dura il giusto.

05/12/2022
Dead of Winter: A Crossroads Game 7,8

Buon gioco, con l'originale,  all'epoca,  idea delle carte cross- roads. Semi collaborativo con possibile traditore,  dipendente dalla composizione del gruppo di giocatori. Io ho La lunga notte, per cui ci sono alcuni moduli in più,  ma dei personaggi in meno. 

È vero che gli zombi si sentono poco, ma il nemico è all'interno!

12/12/2022
Betrayal at House on the Hill: 3rd Edition 7,6

Americanazzo vecchio stampo dalla valutazione oscillante come un vecchio marinaio che arranca ubriaco lungo le banchine all'ora delle streghe. 

Infatti si può passare da un dieci e lode, se si incrocia uno scenario ideale con un gruppo sincronizzato sulla stessa lunghezza d'onda, a un misero tre se ci si imbatte in uno scenario privo di mordente, con regole che necessitano dell'interpretazione dei migliori teologi, e un gruppo comprendente uno o più teutonici maniaci della programmazione.

Materiali scarsini, ma ad un prezzo adeguato: grafica un po' così: abbondanti scenari intriganti, ma che spesso lasciano dubbi interpretativi: durata delle partite variabile, da poco a tanto. L'alea incombe, anche se ciascuno parte con un personaggio con skills  peculiari, ma il dado regna. 

Ogni partita è divisa in due parti. La prima in cui i malcapitati girano per l'infestata casa del titolo e trovano oggetti più o meno utili, eventi traumatici: la seconda fase scatta improvvisa all'attivazione della maledizione, la cui causa determina lo scenario (tra 40, quindi longevità garantita) da affrontare. In genere a questo punto si trasforma in un gioco 1vsall, ma possono anche capitare degli scenari collaborativi o tutti contro tutti. 

Ricco di citazioni di horror e thriller che ci hanno accompagnato negli ultimi decenni, Betrayal è da provare per tutti i gruppi american. Gli altri tipi di giocatore ci devono andare cauti, perché potrebbe essere la loro kryptonite

23/07/2023
Eclipse: New Dawn for the Galaxy 7,5

Voto ribassato negli anni, soprattutto alla luce dell'ottima seconda versione. 

4x ibrido di esplorazione- conquista spaziale con buoni materiali ma pessimi disegni, anche se la grafica è di scandinava essenzialità e chiarezza. 

Da 2 a 6 giocatori possono scegliere razze aliene asimmetriche, o fazioni umane uguali, e scatenarsi per l'acquisizione di mitici punti vittoria. Chi ne fa più è il signore della galassia!

Abbastanza lungo, ma meno di altri del genere; regolasticamente non complesso; ha alcune strategie preferite, ma comunque si devono adattare alla situazione sul tabellone esagonato (componibile), sul mercato tecnologie e scelte dei giocatori.

Alcune razze sono più semplici da giocare, ma si possono dare ai babbani del tavolo (se ce ne sono).

Molti contestano l'aleatorietà dei combattimenti dadosi e dei relativi punti vittoria estratti dal sacchetto,  dell'esplorazione, delle tecnologie... ma sono dei meri tristi teutofili ;)

È comunque un gioco particolare e abbastanza impegnativo, per cui consiglio la prova prima dell'acquisto. Set up e tear down ETERNI...

08/11/2022
Marco Polo II: In the Service of the Khan 7,2

MP2 ha alcune migliorie rispetto al fratello maggiore, ma queste vengono surclassate da un generale senso di abbondanza (di risorse, scelte e alea) che fa preferire al mio gruppo la versione originale. È comunque un gioco molto valido: buone meccaniche di piazzamento dadi, un po' di interazione. Buoni i materiali,  in linea con il precedente, con la nota di merito delle risorse da tre finalmente comprensibili al volo.

Il gioco ha un voto più basso di quel che merita, come le valutazioni di quei fratelli minori (carini- intelligenti - educati) che si accompagnano ad un maggiore bello - irsuto- carismatico...

08/12/2022
Rush & Bash 7,0

Caciara e divertimento. Regole semplici,  materiali funzionali, piste componibili e varie.

16/04/2023